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martedì 30 giugno 2009

Una stupefacente immagine di due galassie in collisione tra loro, by Hubble!

[ Immagine, fonte NASA, ESA, the Hubble Heritage (STScI/AURA)-ESA/Hubble Collaboration, and A. Evans (University of Virginia, Charlottesville/NRAO/Stony Brook University) ]

NEWS SPAZIO :- Questa immagine davvero molto particolare è stata ripresa dal telescopio spaziale Hubble e riprende le conseguenze di un "incontro" tra due galassie. Il tutto ha il nome di ARP 148 (numero 148 nel catalogo Arp delle Galassie Peculiari) e si trova nella costellazione dell'Orsa Maggiore, a circa 500 milioni di anni luce da qui.

E' la forza di gravità che le fa interagire tra loro. Prima la materia di cui sono composte viene concentrata nel centro e poi si propaga verso l'esterno in un anello. Le distorsioni gravitazionali porteranno le due galassie a fondersi tra loro.

WFPC2 (Wide-Field Planetary Camera 2) e ACS/WFC (Advanced Camera for Surveys/Wide Field Camera) hanno effettuato la esposizioni il 9/10 ottobre 1995, 20 novembre 2005, 27-29 aprile 2007. Tempo di esposizione: 10.3 ore.

Questa immagine è parte di una grande collezione di 59 immagini tutte di galassie che interagiscono tra loro rilasciate in occasione del 18° anniversario di Hubble il 24 aprile 2008.

ARP 148 ha anche un nickname, Mayall s, ma a me ricorda qualcos'altro...

Per la prima volta trovato Uranio sulla Luna, by Selene-Kaguya!

(Immagine, fonte Agenzia Spaziale Giapponese JAXA)

NEWS SPAZIO :- Nei giorni scorsi abbiamo assistito al termine della missione della sonda giapponese Selene-Kaguya, dopo circa due anni di attività in orbita lunare.

La notizia oggi è che i dati registrati (durante la missione) dallo spettrometro a raggi gamma (GRS, Gamma-Ray Spectrometer) a bordo di Selene-Kaguya hanno mostrato la presenza di qualcosa mai individuato in precedenza: Uranio.

La nuova scoperta è stata presentata recentemente al 40th Lunar and Planetary Conference ed al Proceedings of the International Workshop Advances in Cosmic Ray Science. Gli autori responsabili degli studi presentati sono i professori Naoyuki Yamashita e Nobuyuki Hasebe della Waseda University (Giappone).

Gli scienziati utilizzano i dati del GRS per mappare la superficie lunare con riferimento a particolari elementi chimici mai rilevati in precedenza, ed oltre alla presenza di uranio sono stati trovate chiare "firme" di Torio, Potassio, Ossigeno, Magnesio, Silicio, Calcio, Titanio e Ferro.

Robert C. Reedy, del Planetary Science Institute di Tucson e membro del team di scienziati di Kaguya, ha dichiarato: "Abbiamo [...] ottenuto risultati per l'Uranio che non erano mai stati riportati in precedenza. Stiamo ottenendo molti più elementi ed affinando e confermando i risultati trovati nelle vecchie mappe. Alcuni confronti sono stati fatti con le mappe lunari degli elementi realizzate dal team del Lunar Prospector".

Le precedenti mappe degli elementi presenti nel suolo lunare e realizzate dalle missioni Apollo e Lunar Prospector mostravano solamente pochi elementi chimici rispetto ai nuovi risultati di Selene-Kaguya. Quest'ultime, essendo realizzate con strumenti molto più avanzati, estendono le nostre conoscenze sulla composizione chimica della superficie lunare.

Ancora Reedy: "Tutta l'attività [...] aumenta considerevolmente la nostra conoscenza della composizione, dell'origine e dell'evoluzione della Luna", oltre che ad aiutare gli scienziati a localizzare le risorse lunari ed a pianificare future missioni lunari.

lunedì 29 giugno 2009

La NASA seleziona 9 nuovi astronauti

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- E' terminata la selezione NASA per nuovi astronauti americani. Più di 3500 domande presentate, sono nove (tra uomini e donne) i nuovi astronauti selezionati che inizieranno il loro addestramento ad agosto al Johnson Space Center, Houston (2009 astronaut candidate class).

Eccoli: Serena M. Aunon, flight surgeon (33 anni); Jeanette J. Epps, CIA (38); Jack D. Fischer, US Air Force (35); Michael S. Hopkins, U.S. Air Force (40); Kjell N. Lindgren, flight surgeon (36); Kathleen (Kate) Rubins, MIT (30); Scott D. Tingle, U.S. Navy (43); Mark T. Vande Hei, U.S. Army (42); Gregory R. (Reid) Wiseman ,U.S. Navy (33). Immagini, dati e biografie qui.

I migliori auguri da News Spazio (ovviamente)!

A settembre gli ultimi risultati scientifici della sonda lunare indiana Chandrayaan-1

(Immagine, fonte ISRO)

NEWS SPAZIO :- Nei prossimi tre mesi verranno pubblicati nuovi dati della sonda Chandrayaan-1, la prima missione indiana in orbita intorno alla Luna, secondo quanto riportato nel sito The Tribune India.

Il capo dell'ISRO (Indian Space Research Organisation, l'Agenzia Spaziale Indiana) G Madhavan Nair ha dichiarato che è stata organizzata una conferenza internazionale che si terrà a settembre per annunciare gli ultimi risultati della missione Indiana, a circa un anno dal lancio della sonda ed a metà della sua vita operativa di due anni.

Vi sono alcune voci a riguardo di alcuni dati dello strumento SAR, ma come sempre aspettiamo i dati scientifici.

Consultate la sezione "India" del blog per essere aggiornati sull'ambizioso programma spaziale indiano.

sabato 27 giugno 2009

Al termine la missione intorno al Sole della sonda ESA-NASA Ulisse

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Dopo più 18 anni di servizio continuato intorno al Sole, il prossimo 30 giugno la sonda ESA-NASA Ulisse terminerà definitivamente la propria missione, quando gli verrà comandato da Terra di spegnere il proprio trasmettitore.

Ulisse è la prima sonda spaziale terrestre ad aver investigato l'ambiente della nostra stella sopra e sotto i suoi poli, nelle quattro dimensioni spazio e tempo.

Tra i suoi risultati più importanti, Ulisse ha mostrato che il campo magnetico del sole si proietta nel sistema solare in maniera molto più complessa rispetto a quanto ritenuto in precedenza.

Inoltre Ulisse ha scoperto che le particelle espulse dal Sole da basse latitudini possono "arrampicarsi" fino alle alte altitudini e viceversa, fino a poter raggiungere anche i pianeti del sistema solare. E questo ha significato che regioni del Sole in precedenza non ritenute sorgenti di particelle pericolose per gli astronauti e per i satelliti sono adesso monitorate con attenzione.

La decisione di spegnere il satellite è (ovviamente) una decisione congiunta delle due agenzie ed arriva un anno dopo che la missione venne ritenuta al termine. Accadde (come descritto in questo post) che l'alimentazione elettrica a bordo di Ulisse diminuì al punto da ritenere che le basse temperature avrebbero causato il congelamento del combustibile di lì a pochi giorni, cosa che avrebbe fatto perdere il controllo della sonda.

Invece, il controllo missione riuscì ad evitare tale congelamento. Però, a causa dell'attuale direzione orbitale della sonda che la porta ad aumentare la distanza con la Terra, le comunicazioni sono andate sempre più degradandosi in capacità, fino al punto di far decidere ai manager di missione che ormai i costi per mantenere attivo Ulisse erano troppo alti ed ingiustificati.

Dopo lo spegnimento, Ulisse continuerà ad orbitare intorno al Sole, diventando a tutti gli effetti una "cometa made-in-Earth".

venerdì 26 giugno 2009

Giovanissima squadra tedesca al Google Lunar X PRIZE

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Ecco una notizia molto stimolante proveniente dalla Google Lunar X Prize, la competizione internazionale che prevede un premio totale di 30 milioni di dollari per "chiunque" riesca a far atterrare sulla Luna un veicolo spaziale completamente privato, un rover che percorra almeno 500 metri e che trasmetta a Terra immagini, dati e video. Fino al 31 dicembre 2012 il primo premio sarà di 20M dollari (5 al secondo e 5 in altri premi). Dopo tale data il primo premio scenderà a 15M dollari, questa volta fino al 31 dicembre 2014, dopodiché la competizione verrà chiusa a meno di eventuali estensioni da parte di Google e della X PRIZE Foundation.

L'aspetto assolutamente stupefacente di tutto ciò è proprio il carattere "privato" della competizione, fuori dalle agenzie spaziali governative. Scienziati, imprenditori, tutti possono partecipare.

La notizia di questi giorni, come da comunicato della X PRIZE è che alle 19 squadre già in concorso provenienti da 42 paesi se ne è aggiunta una nuova.

La nuova squadra è tedesca dal nome Part-Time-Scientists ed formata da sette giovanissimi elementi che non arrivano "ai trenta". Oltre ad essere la prima squadra tedesca è la prima squadra composta da non-space professionals, cioè da persone che non lavorano direttamente in ambito spaziale.

Vi propongo le parole team leader, Robert Boehme: "Vogliamo dimostrare al mondo che il lavoro duro di poche dedicate persone è equivalente a quello di 100 scienziati spaziali. Crediamo che il futuro dell'umanità sia tra le stelle. E per far accadere ciò dobbiamo portare l'essere umano fuori dall'orbita bassa ancora. Non occorre appartenere ad un'agenzia spaziale per volare nello spazio. Grazie alla fondazione X PRIZE, compagnie private hanno costruito veicoli che possono viaggiare al limite della nostra atmosfera. Andare sulla Luna, sia pure con un robot, è il prossimo logico passo per l'esplorazione spaziale privata".

Ancora: "Sono davvero molto orgoglioso che noi siamo davvero individui privati che stanno tentando di raggiungere questo obiettivo. Nel gruppo dei Part-Time-Scientists vi sono due fisici, due professionisti IT, due sviluppatori software ed uno specialista di Hardware. Spero proprio che molte persone si uniranno a noi nel tempo...".

I Part-Time-Scientists sono un'organizzazione non-profit finanziata da donazioni. Ecco il loro sito web
http://www.part-time-scientists.com

Devo dire che mi piace la loro grinta e l'entusiasmo. I migliori auguri da News Spazio.

Un'ultima cosa. A voi non è venuta voglia di partecipare?

giovedì 25 giugno 2009

Un oceano di acqua salata nella luna Encedalus? By Cassini!

(Immagine, fonte NASA/JPL/Space Science Institute)

NEWS SPAZIO :- Per la prima volta scienziati europei impegnati nella missione NASA/ESA Cassini hanno trovato sali di sodio nei granelli di ghiaccio dell'anello più esterno di Saturno. E' la luna Enceladus che "riempie" tale anello, grazie ai suoi pennacchi di materiale. La cosa importante è che la presenza di sale nelle concentrazioni individuate indica che Encedalus ha al suo interno una grande riserva d'acqua liquida, forse addirittura un oceano intero sotto la sua superficie.

La sonda NASA Cassini scoprì nel 2005 la presenza di ghiaccio d'acqua negli pennacchi di Enceladus localizzati in fratture vicine al suo polo sud, i quali - appunto - espellono vapore e piccoli pezzetti di ghiaccio, alcuni dei quali sfuggono la gravità della piccola luna e vanno a formare l'anello più esterno di Saturno (E-ring).

Lo strumento Cosmic Dust Analyzer a bordo di Cassini ha esaminato la composizione di questi pezzetti di ghiaccio trovando al loro interno sale di sodio. "Riteniamo che il materiale salato all'interno di Encedalus sia stato asportato dall'acqua" ha dichiarato Frank Postberg, scienziato del Cosmic Dust Analyzer di Cassini al Max Planck Institute for Nuclear Physics in Heidelberg, Germania. Postberg è l'autore principale di uno studio che è pubblicato oggi 25 giugno 2009 nella rivista Nature.

Gli scienziati che lavorano al Cosmic Dust Analyser sono arrivati alla conclusione che l'acqua deve essere presente perché questo è l'unico modo per avere disciolte quantità significative di minerali per arrivare ai livelli di sale riscontrati. Di contro il processo di sublimazione, il rilascio di vapore direttamente da ghiaccio solido, si ritiene che non possa spiegare la presenza di sale.

A questo punto se assumiamo che la sorgente liquida di Encedalus sia un oceano di acqua salata e teniamo conto (1) del calore misurato in superficie vicino al polo sud della luna, (2) dei composti organici trovati negli pennacchi allora possiamo arrivare alla conclusione che è possibile che esista un ambiente favorevole sulla luna di Saturno per la formazione dei precursori della vita.

Continua Postberg: "Le nostre misurazioni implicano che oltre al sale i granelli contengono anche carbonati come la soda; entrambi i componenti [sono presenti] nelle concentrazioni che vanno d'accordo con le composizioni previste per la presenza di un oceano su Encedalus".

Tuttavia c'è un altro studio pubblicato sempre su Nature, secondo il quale altri ricercatori impegnati in osservazioni - da Terra - del vapore presente nei pennacchi di Encedalus non hanno trovato tracce di sodio.

E questo può voler dire che se gli sbuffi provengono da un oceano di acqua allora l'evaporazione del sodio deve avvenire lentamente molto in profondità, piuttosto che come una violenta eruzione tipo geyser verso lo spazio esterno. Sascha Kempf, scienziato del Cosmic Dust Analyzer di Cassini al Max Planck Institute for Nuclear Physics ha dichiarato: "Il ritrovamento di sale nei pennacchi è prova dell'esistenza di acqua liquida al di sotto della superficie. La mancanza di rilevamenti di sodio fornisce suggerimenti su come potrebbe essere la riserva d'acqua".


La sonda Cassini effettuerà due nuovi passaggi ravvicinati (flyby) a Encedalus il prossimo novembre, un'altra importante occasione per raccogliere nuovi dati.

Jean-Pierre Lebreton, scienziato ESA del progetto Huygens dice: "La scoperta dei pennacchi su Encedalus è fino ad ora uno dei risultati top della missione Cassini-Huygens. Questi nuovi risultati sono un invito per Cassini a compiere ulteriori analisi in situ sulla loro composizione; inoltre essi stimolano il nostro appetito per ulteriori investigazioni per sapere se Encedalus è abitabile".

Fonte dati, ESA, NASA.

mercoledì 24 giugno 2009

Il sito di atterraggio dell°Apollo 15 in fotografato in 2D e 3D dalla sonda lunare giapponese Selene-Kaguya


NEWS SPAZIO :- Abbiamo visto da poco le ultime immagini della Luna riprese dalla sonda giapponese Selene-Kaguya durante la manovra di impatto controllato sulla superficie lunare avvenuta l'11 giugno scorso.

Sempre dall'archivio dei dati di Selene-Kaguya ecco altre immagini molto significative dei siti lunari di atterraggio delle missioni americane Apollo degli anni '60 e '70.

Avevo già mostrato le fotografie del sito di atterraggio dell'Apollo 17 in 3D in un post precedente.

Adesso tocca all'Apollo 15.

Terra, 26 luglio 1971. Da Cape Canaveral in Florida decolla un razzo Saturn V che segna l'inizio della missione Apollo 15. Immesso in orbita terrestre dopo 12 minuti il Saturn compie due orbite complete intorno alla Terra, dopodiché viene acceso il terzo stadio. Il viaggio verso la Luna è iniziato.

Luna, 7 agosto 1971. Siamo ai piedi delle Apennine Mountains che circondano il Mare Imbrium vicino al "ruscello" Hadley (Hadley Rille). Il Falcon, questo è il nome del modulo lunare terrestre (LEM), tocca la superficie del nostro satellite. Inizia la missione di esplorazione.

Orbita lunare, 24 febbraio 2008. La sonda giapponese Selene-Kaguya passa sulla verticale del luogo dove 37 anni prima si era posato il Falcon e lo fotografa da 100 Km di altitudine. Lo strumento STC (Stereo Terrain Camera) ci consegna le immagini dell'alone generato dai razzi del LEM.

La prima immagine pubblicata è composta da tre fotografie. Le due immagini sulla destra sono riproposte più grandi qui sotto. Si tratta delle foto scattate dagli astronauti di Apollo 15.
A destra in alto della prima immagine (e qui sotto) la foto è stata ripresa dal Falcon durante la fase di discesa (NASA, AS 15-87-11719).


A destra in basso della prima immagine (e qui sotto) la foto è stata scattata dal modulo di servizio in orbita intorno alla Luna due orbite dopo l'allunaggio (NASA, AS15-9430).


I due cerchietti rossi (a destra della prima immagine pubblicata) ne mostrano il punto preciso, che appare più bianco dopo l'allunaggio stesso.

Torniamo adesso alla prima immagine pubblicata. La foto a sinistra è stata ripresa da Selene-Kaguya, la quale fornisce una conferma della presenza dell'alone generato dal modulo lunare di Apollo 15 (all'interno del cerchio rosso)
.

Restiamo sulla Luna e guardiamo adesso la seguente foto.


E' stata scattata dall'equipaggio americano di Apollo 15 sceso sul suolo lunare (NASA, AS15-82-11122HR).

E ora diamo un'occhiata a quanto è stato possibile ottenere dai dati di Selene-Kaguya, in particolare con il modello 3D dell'ambiente lunare generato a partire dai dati stereo della STC (DTM, Digital Terrain Model).


Poiché con un modello 3D è possibile cambiare a piacere il punto di visuale, è stato possibile generare una "vista" compatibile con quella che è stata l'inquadratura dell'astronauta americano che ha scattato la foto.
Nell'immagine giapponese non sono presenti i dettagli "piccoli" presenti invece nella foto NASA, proprio perché la sonda ha una risoluzione spaziale di 10 metri. Tutto ciò che è più piccolo non può essere rilevato (sarebbe molto più piccolo di 1 singolo pixel).

Ma a parte questo le due immagini sono praticamente sovrapponibili: la forma delle montagne, delle colline è identica. Guardiamo le due foto insieme.


Una ulteriore conferma, anche se non ce ne è bisogno, che chi ha scattato quella foto era davvero laggiù.

Se poi vogliamo guardare ancora più a fondo aspettiamo le immagini della sonda NASA LRO,(Lunar Reconnaissance Orbiter) da poco entrata in orbita lunare. La sua risoluzione spaziale è di appena 50 centimetri!

Immagini, fonte NASA, JAXA.

La spettacolare bellezza e variabilità dei paesaggi di Marte ripresi dalla sonda MRO


NEWS SPAZIO :- Ecco le nuove immagini pubblicate dal team dell'esperimento HiRISE a bordo della sonda NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) in orbita intorno al Pianeta Rosso. Esse mostrano Marte nella sua spettacolare bellezza e variabilità.

La prima foto pubblicata è del 16 Maggio 2009 e mostra una serie di valli sui fianchi del vulcano Elysium Mons. Si tratta di un vulcano abbastanza "recente", si stima infatti che la sua ultiam eruzione sia avvenuta circa un miliardo di anni fa.

La seconda immagine è del 27 Marzo 2009 e mostra la suggestiva bellezza del suolo in fase di disgelo.


La terza immagine è del 31 Marzo 2009 e riguarda tutto un altro panorama. Sono mostrati infatti strati di solfato ed argilla nel cratere Gale.


Ricordate di cliccare sulle varie foto per vederle alla loro risoluzione originale.

Immagini, fonte NASA/JPL/University of Arizona.

martedì 23 giugno 2009

LRO-LCROSS: inserimento orbitale lunare e Swingby

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Missione LRO / LCROSS nominale. Dopo la separazione a seguito del lancio i due satelliti hanno continuato ciascuno per proprio conto il viaggio verso la Luna con varie manovre di correzione della traiettoria (TCM, Trajectory Correction Maneuver).

LRO
Come previsto LRO si inserirà in orbita lunare intorno al nostro satellite oggi 23 giugno 2009 alle ore 5:43 AM EDT (11:47 ora italiana).

LCROSS
LCROSS (insieme al terzo stadio Centaur) effettueranno un passaggio lunare ravvicinato ("Swingby") nella giornata di oggi per inserirsi in una orbita polare intorno alla Terra piuttosto "lunga", cioè con un periodo orbitale di circa 38 giorni, come si può vedere dall'immagine pubblicata.

Appena dopo essere passato dal punto più vicino alla superficie lunare verranno accesi per 1 ora gli strumenti di bordo (fotocamere e spettrometri) per compiere test e calibrazioni. Il risultato verrà trasmesso in stream live dalla NASA a partire dalle ore 14:20 (ita).

Lo swingby dovrebbe iniziare intorno alle ore 15:00 - 15:30 (ita).

A questo link lo stream NASA dello Swingby di LCROSS
http://www.nasa.gov/externalflash/lcross-lunar-swingby/index.html

Qui invece c'è una simulazione dello Swingby di LCROSS
http://www.nasa.gov/mission_pages/LCROSS/lunarswingby/

Per maggiori informazioni sulla missione LRO andate a questo link
http://newsspazio.blogspot.com/2008/05/ritorno-alla-luna.html

Per maggiori informazioni sulla missione LCROSS andate a questo link
http://newsspazio.blogspot.com/2009/02/missione-lcross-caccia-dacqua-sulla.html

Per restare aggiornati sulle missioni LRO e LROSS andate alle sezioni del blog a loro dedicate
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LRO
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS

AGGIORNAMENTO
Raggiunta con successo una milestone importante per la sonda NASA LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter). Alle ore 6:27 AM EDT (12:27 qui in Italia) si è infatti inserita in orbita intorno alla Luna.

Durante la traversata dalla Terra alla Luna sono state comandate dal centro di controllo alcune manovre di correzione della traiettoria (TCM, Trajectory Correction Maneuver) al fine di posizionare LRO nella giusta posizione. Una volta vicino al nostro satellite LRO ha usato i suoi razzi per rallentare, e la gravità della Luna ha fatto il resto.

Adesso seguiranno i controlli e le verifiche di ognuno dei suoi strumenti di bordo. Questa fase ("commissioning phase") terminerà entro 60 giorni dal lancio, quando LRO si porterà ad una orbita di 50 Km di altitudine ed inizierà la sua missione primaria.

Satellite europeo SMOS: lancio rimandato al 2 novembre 2009

NEWS SPAZIO :- Avevamo introdotto la missione del satellite europeo SMOS (Soil Moisture and Ocean Salinity) qualche mese fa.

A seguito di un accordo tra ESA, Krunichev Space Centre e Eurockot Launch Services, il lancio della missione è stato spostato dal 9 settembre al 2 novembre prossimo (immagine, fonte ESA).

SMOS verrà lanciato da un razzo vettore Rockot launch dal cosmodromo russo di Plesetsk. A bordo dello stesso lanciatore ci sarà anche Proba-2, un piccolo dimostratore tecnologico ESA per sperimentare nuove tecnologie, in questo caso per l'osservazione del sole e per fare ricerca sullo "Space Weather" (lo studio del sole, del vento solare, della magnetosfera, ionosfera e termosfera, insomma di tutto ciò che nostro sistema solare può influenzare in qualche modo la tecnologia e la vita sul nostro pianeta).

Il satellite SMOS riposa da circa un anno nel sud della Francia, nei locali della Thales Alenia Space. Il Flight Acceptance Review è giù stato superato, quindi non resta che aspettare di trasferire il satellite al sito di lancio.

Andate a vedere il seguente link per avere dettagli sulla missione SMOS
http://newsspazio.blogspot.com/2009/04/lesplorazione-della-nostra-terra.html

lunedì 22 giugno 2009

Telescopio spaziale Hubble: OK a rimettere on-line gli strumenti scientifici

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Sono certo che a tutti noi stanno molto a cuore le vicende del telescopio spaziale Hubble. Ecco un veloce aggiornamento circa l'anomalia riscontrata lo scorso 15 giugno 2009 all'unità SI C&DH (Science Instrument Command and Data Handler).

A seguito del meeting "SI C&DH Anomaly Review Board" svoltosi il 19 giugno scorso al centro NASA Goddard Space Flight Center, è stato approvato un piano di lavoro per riportare gli strumenti scientifici a bordo di Hubble fuori dal loro attuale stato di safe-mode.

Gli ingegneri di missione hanno riportato la Wide Field Camera 3 (WFC3) allo stato di normale operatività ("operate-mode") nella giornata di ieri 21 giugno.


Gli altri strumenti di bordo, l' Advanced Camera for Surveys (ACS), il Cosmic Origins Spectrograph (COS) e lo Space Telescope Imaging Spectrograph (STIS) verranno "risvegliati" nella giornata di oggi 22 giugno 2009.

Nel corso della settimana dovrebbero riprendere le attività del Servicing Mission Observations Verification (SMOV), il previsto programma di valutazione, monitoraggio e calibrazione del telescopio Hubble a seguito del suo aggiornamento operato durante la recente missione Space Shuttle Atlantis STS-125.

SMOV ha una durata di circa sedici settimane e solamente dopo verrà data "luce verde" per riprendere le attività scientifiche di Hubble.

L'immagine che segue (anch'essa fonte NASA) mostra proprio l'unità SI C&DH durante la sua preparazione al volo di Atlantis.


Fonte dati NASA, ESA.

Le ultime immagini della sonda giapponese Kaguya-Selene durante la sua rotta di collisione con la superficie lunare


NEWS SPAZIO :- Piccolo omaggio alla sonda giapponese Kaguya-Selene che lo scorso 11 giugno 2009 ha terminato la propria missione intorno alla Luna (iniziata nel 2007) con una manovra di impatto controllato sulla superficie lunare.

L'Agenzia Spaziale Giapponese ha da poco pubblicato sul suo sito web le ultime immagini della Luna riprese dalla High Definition Television (HDTV) a bordo di Kaguya proprio durante la manovra di avvicinamento al suolo.

Le immagini in sequenza sono state riprese ad intervalli di circa un minuto mentre la sonda diminuiva la propria altitudine per raggiungere il punto programmato di impatto, in prossimità del cratere GILL.

L'ultima immagine pubblicata è davvero l'ultima immagine ripresa da Kaguya, che nella sua manovra di discesa ha attraversato una zona in ombra poco prima dell'impatto.







Cliccate sulle immagini per vederle alla loro risoluzione originale.

Immagini, fonte JAXA.


domenica 21 giugno 2009

Atterraggio non programmato per Whiteknight 2 al suo 10° volo di Test

(Immagine, fonte Virgin Galactic)


NEWS SPAZIO :- Alla cerimonia di Spaceport America di venerdì scorso 19 giugno era atteso l'arrivo di Whiteknight 2, l'aereo carrier di Virgin Galactic nella sua offerta di voli suborbitali in partenza proprio da Spaceport America alla fine del prossimo anno.

Dal sito web della società costruttrice, la Scaled Composites, si legge però che durante la traversata per raggiungere Spaceport America è stata rilevata un'anomalia di tipo speedbrake actuator. A scopo precauzionale il pilota ha deciso di effettuare un atterraggio non programmato all'aeroporto Williams Gateway airport vicino la città di Phoenix.

Il presidente di Virgin Galactic, Will Whitehorn, presente a Spaceport America ha dichiarato: "Oggi durante il 10° volo a 47000 piedi [14325 metri] il pilota ha visto accendersi una luce relativa ad un attuatore ed ha deciso, a scopo precauzionale, di atterrare a Phoenix per controllare l'aereo. E' normale in un programma di test [...] Perciò mi scuso se non vedrete WhiteKnight2 nella prossima ora e mezza [...] E' ancora agli inizi del suo programma di Test Flights; è solo al decimo; ne abbiamo pianificati più di 200; è un programma di test più grande di quello del Concorde perché vogliamo essere sicuri che nessuno entri nell'aereo per motivi commerciali, scientifici o industriali fino a che non sarà sicuro al 100%... ".

WhiteKnight2 ha comunque mantenuto la sua promessa il giorno dopo, sabato 20 giugno. Ripartito da Phoenix alle ore 9:30 AM MDT (11:30 AM EDT, 17:30 da noi in Italia) ha effettuato una serie di passaggi ravvicinati nei cieli di Las Cruces.

Dopodiché WK2 è tornato a Mojave senza incidenti.


venerdì 19 giugno 2009

Le prime immagine di test del telescopio spaziale europeo Herschel

(Immagine, fonte ESA e PACS Consortium)

NEWS SPAZIO :- Ecco giusto un assaggio di ciò che ci riserverà in futuro il telescopio spaziale europeo Herschel, il più grande telescopio spaziale ad infrarossi che sia andato nello spazio. Lanciato poco più di un mese fa, solamente da pochi giorni ha aperto il suo "occhio", ed ecco subito qualcosa di strabiliante.

Occorre però dire che si tratta solamente di una prima osservazione di test. L'attività scientifica vera e propria inizierà tra alcune settimane.


Queste immagini sono state riprese dallo strumento PACS (Photoconductor Array Camera and Spectrometer) in tre osservazioni distinte prese a 70, 100 e 160 micron tra il 14 ed il 15 giugno scorsi, immediatamente dopo l'apertura del cryocover.

L'oggetto dell'osservazione è stata la "Whirlpool Galaxy", la galassia Vortice M51, scoperta nel 1773 da Charles Messier.

(Immagine, fonte NASA/JPL-Caltech/SINGS a sinistra, ESA e PACS Consortium a destra)

L'immagine qui sopra mostra a confronto la migliore immagine di M51 che avevamo grazie al Telescopio Spaziale NASA Spitzer Space Telescope con quanto ripreso da Herschel.

Le tre immagini nella foto seguente sono le osservazioni di Herschel alle varie lunghezze d'onda di 70, 100 e 160 micron.

(Immagine, fonte ESA e PACS Consortium)

Esse mostrano chiaramente che più è piccola la lunghezza d'onda rilevata e più nitida è l'osservazione.

Fonte dati ESA.

Nuovo malfunzionamento del componente °SI C&DH° del Telescopio Spaziale Hubble

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Lo SI C&DH (Science Instrument Command and Data Handler) è un componente fondamentale per le attività scientifiche del telescopio spaziale Hubble. In sostanza si tratta di quel sistema elettronico necessario per comandare da Terra gli strumenti scientifici di Hubble e per inviarne i dati scientifici e di servizio al centro missione (anch'esso a Terra).

Lo scorso ottobre si era verificato un malfunzionamento di SI C&DH a bordo di Hubble che aveva portato ad un ritardo della missione Shuttle Atlantis STS-125 (da poco conclusa) durante la quale questa unità è stata sostituita con una di ricambio.

Ebbene, lunedì 15 giugno scorso, proprio questa unità SI C&DH ha dato un problema. La situazione adesso è che tutti gli strumenti scientifici sono nello stato di safe-mode mentre sono in corso investigazioni per determinare le cause dell'anomalia.

Segue il dettaglio di quanto è successo.

15 giugno, ore 2:51 PM EDT (20:51 in Italia). SI C&DH ha iniziato ad inviare dati non previsti al computer di bordo HST486. Pochi secondi dopo il computer ha inviato l'ordine di passare nello stato di safe-mode all'unità SI C&DH ed agli strumenti scientifici, però a causa delle condizioni anomali dell'unità SI C&DH non è stato possibile ricevere la telemetria da nessuno di questi.
Le uniche indicazioni disponibili provenivano dall'unità di distribuzione dell'energia elettrica, la PDU (Power Distribution Unit), ed i valori di corrente elettrica e voltaggio indicavano che nessun strumento scientifico si era messo nello stato di safe-mode, o meglio, che nessuno di essi aveva ricevuto il comando impartito da HST486.

Gli ingegneri di missione hanno subito ipotizzato che il guaio doveva essere nell'unità SI C&DH: o non aveva ricevuto il comando da HST486 o non lo aveva inoltrato agli strumenti scientifici. E non aveva neanche processato i dati di telemetria provenienti da questi.

Circa 12 ore dopo, intorno alle 2:50 PM (20:50 ita) sono stati effettuati tentativi - andati male - di inviare comandi attraverso l'apposita interfaccia di SI C&DH per la ricezione di comandi da Terra.

LO step successivo è stato quello di spegnere e riaccendere l'SI C&DH. Intorno alle 4 PM EDT (22:00 ita) questa operazione detta "Power-cycle" è riuscita, ripristinando la telemetria proveniente da tutti i payload. Questi dati hanno rivelato che tutti gli strumenti scientifici si trovavano nello stato in cui erano prima dell'anomalia di SI C&DH.

La prima cosa che è stata fatta è stata quella di comandare a tutta la strumentazione scientifica di passare in safe-mode.
Verso le 8 PM EDT di lunedì pomeriggio (02:00 di martedì 16 giugno da noi in Italia) il team a Terra è riuscito a ripristinare SI C&DH nel suo "normal mode".

Gli strumenti scientifici restano però in safe-mode mentre le investigazioni sull'anomalia di SI C&DH continuano. Verrà convocata un'apposita Anomaly Review Board (ARB).

Gli altri sistemi di bordo di Hubble, quelli non correlati a SI C&DH (ad esempio i giroscopi) funzionano correttamente.

Fonte dati, NASA.

E° iniziata la missione americana LRO LCROSS verso la LUNA

(Immagine, fonte NASA TV)

NEWS SPAZIO :- E' iniziata la missione del satellite LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter) che segna il ritorno americano sul nostro satellite. Il razzo vettore Atlas V è partito alle ore 5:32 PM (23:32 in Italia) dalla Cape Canaveral Air Force Station in Florida.

LRO si è separato dall'ultimo stadio del lanciatore alle ore 6:16:43 PM EDT (00:16:43 di questa mattina). Subito dopo ha acceso i propri sistemi di bordo, sono state stabilite le comunicazioni con il controllo missione ed alle 7:40 PM (01:40 in Italia) Terra ha inviato a LRO il comando di dispiegare i pannelli solari.

LRO raggiungerà la Luna martedì prossimo intorno alle ore 5:43 AM (11:43 ora italiana) e verrà posizionato in orbita polare bassa a circa 50 Km di altezza. Da lì inizierà la sua missione primaria che durerà 1 anno.

Centaur, l'ultimo stadio del lanciatore Atlas V, prosegue anch'esso verso la Luna. Porta con sé il satellite LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) che andrà a caccia d'acqua. Viaggeranno insieme per i prossimi 4 mesi per poi separarsi. Centaur impatterà con la superficie lunare il giorno 9 ottobre 2009.

Ecco il video del lancio
http://www.youtube.com/watch?v=j-5t4de6jjI





Per maggiori informazioni sulla missione LRO andate a questo link
http://newsspazio.blogspot.com/2008/05/ritorno-alla-luna.html

Per maggiori informazioni sulla missione LCROSS andate a questo link
http://newsspazio.blogspot.com/2009/02/missione-lcross-caccia-dacqua-sulla.html

Per restare aggiornati sulle missioni LRO e LROSS andate alle sezioni del blog a loro dedicate

http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LRO

http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS


giovedì 18 giugno 2009

Inizia la costruzione di Spaceport America in New Mexico

(Immagine, fonte Spaceport America Conceptual Images URS/Foster + Partners)

NEWS SPAZIO :- Sono iniziate oggi le celebrazioni Spaceport America Groundbreaking per celebrare l'inizio delle attività di costruzione del primo spazioporto commerciale, Spaceport America. Primo inquilino è proprio Virgin Galactic, che dal New Mexico inizierà l'attività commerciale di voli suborbitali. La pista di lancio dovrà essere terminata entro la prossima estate e per dicembre 2010 dovranno essere operativi terminale ed hangar, per il primo volo di Virgin Galactic.


La cerimonia è aperta al pubblico e tra le attività previste per domani 19 giugno 2009 vi è anche un passaggio in volo di WhiteKnightTwo, la nave madre di Virgin Galactic.

Maggiori informazioni sul sito web di Spaceport America
http://www.spaceportamerica.com/index.php?option=com_content&view=article&id=241

Qui il webacsting della cerimonia
http://www.spaceportamerica.com/news/web-cast.html

Sonde NASA LRO e LCROSS sulla rampa di lancio: in partenza per la Luna oggi

(Immagine, fonte NASA KSC-2009-3750)

NEW SPAZIO :- La missione NASA congiunta LRO e LCROSS rappresenta il ritorno alla Luna da parte degli stati Uniti. Inizialmente pianificata per il 2008, la missione ha subìto una serie di ritardi l'ultimo dei quali in corrispondenza con il secondo tentativo di lancio dello Space Shuttle Endeavour STS-127 poi annullato.

Il lancio di LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter) e LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) è programmato per oggi, giovedì 18 giugno 2009 alle ore 05:12 PM EDT (23:12 qui in Italia). "Just in case", vi sono altre due opportunità di lancio, rispettivamente 10 e 20 minuti dopo (05:22 PM EDT e 05:32 PM EDT).

L'immagine qui pubblicata mi piace moltissimo. Guardatela bene. In primo piano ecco LRO e LCROSS a bordo del razzo Atlas V che aspettano di partire per la Luna al Launch Complex-41 di Cape Canaveral Air Force Station).
In lontananza (a sinistra) ecco lo Space Shuttle Endeavour, anche lui in attesa al Launch Pad 39A del Kennedy Space Center.

Godspeed ragazzi!

mercoledì 17 giugno 2009

Accordo ESA-Thales Alenia Space per l°esperimento IXV (Intermediate eXperimental Vehicle)

(Immagine, fonte ESA)

NEWS SPAZIO :- Bella notizia in arrivo dalla Francia, dal Paris Air Show che si tiene per tutta questa settimana a Le Bourget (aperto al pubblico da venerdì 19 a domenica 21).

L'ESA e la Thales Alenia Space hanno concordato l'agreement per lo sviluppo dell'IXV, Intermediate eXperimental Vehicle.

Il progetto IXV fa parte del programma dell'Agenzia Spaziale Europea FLPP (Future Launchers Preparatory Programme), quest'ultimo con l'obiettivo principale di definire e realizzare i nuovi lanciatori europei.

Nello specifico il progetto IXV consiste di un dimostratore tecnologico per un veicolo di rientro atmosferico autonomo "unmanned", caratterizzato da una performance aerodinamica molto spinta, equipaggiato con sistemi di controllo altamente performanti e dotato di protezioni termiche innovative per il rientro .
Particolare attenzione è rivolta alle seguenti tecnologie:
  • strumentazione avanzata per aerodinamica ed aerotermodinamica
  • protezione termica
  • guida, navigazione e controllo di volo attraverso una combinazione di jet e flap aerodinamici

IXV avrà un peso di circa 1800 Kg e sarà lanciato nel 2012 da un razzo vettore Vega dallo spazioporto europeo di Kourou in Guyana Francese. Vega posizionerà IXV ad un'altitudine di circa 450 Km da cui poi avrà inizio l'esperimento di rientro a Terra. Il veicolo attraverserà quindi l'atmosfera terrestre per poi ammarare nell'Oceano Pacifico.

Partendo da 450 Km di altezza ed avendo una velocità di rientro pari a 7,5 Km/s l'esperimento IXV sarà il più significativo possibile rispetto ad un profilo di missione spaziale di rientro dall'orbita bassa (LEO, Low Earth Orbit).

Thales Alenia Space sarà responsabile per le fasi di consolidamento della progettazione, sviluppo ed integrazione del veicolo. Guiderà inoltre un team formato dalle maggiori industrie europee integrate con centri di ricerca ed università in Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Paesi Bassi.

Giorgio Tumino, project manager ESA per il progetto IXV ha dichiarato: "La missione IXV è un'opportunità unica per affrontare gran parte dei bisogni europei per il rientro da LEO, consolidando l'esperienza ed il Know-how necessari per lo sviluppo dei futuri sistemi di rientro europei".

Voglio ricordare che IXV è un dimostratore tecnologico, un esperimento fondamentale per arrivare ad avere una navetta europea. La strada per uno shuttle "manned" è ancora lunga ma IXV ne è una pietra miliare.

Al seguente indirizzo dell'ESA c'è un video estremamente interessante della simulazione dell'esperimento IXV

http://www.esa.int/esa-mmg/mmg.pl?collection=&mission=&keyword=+--%3E+Keyword&idf=SEMWAF9FTLF&Ic=on&Vc=on&Ac=on&Gc=on&subm3=GO

Fonte dati, ESA.

Virgin Galactic: completati con successo i test flight otto e nove per WhiteKnight 2

(Immagine, fonte Virgin Galactic)

NEWS SPAZIO :- Altre due "tacche" all'attivo per WhiteKnight 2, l'aereo carrier di Virgin Galactic giunto al suo nono volo di test. Nei giorni scorsi infatti hanno avuto luogo altri due test flight.

Il primo dei due, l'ottavo in assoluto, si è svolto il giorno 11 giugno, solamente tre giorni dopo l'ultimo test flight.

Il volo è durato 1 ora ed è stato monitorato dalla US Federal Aviation Administration per la certificazione del pilota Peter Siebold ("type rating").

Il nono volo di test è stato effettuato quattro giorni dopo, lunedì scorso 15 giugno 2009. WK2 ha realizzato un nuovo record di altitudine raggiungendo 15.971 metri (52.400 piedi), superando la quota di 15 Km prevista per il lancio della navetta suborbitale SpaceShip 2.
Pressurizzazione, stabilità e performance in altitudine OK. Durata complessiva del volo: 7,5 ore.

Per restare aggiornati sulle ultime notizie dal mondo Virgin, andate a consultare la sezione "Virgin Galactic" del blog.

Space Shuttle Endeavour STS-127, lancio rimandato ancora una volta

NEWS SPAZIO :- La NASA ha appena annullato il tentativo di lancio dello Space Shuttle Endeavour STS-127 a causa di una nuova perdita di idrogeno (immagine, fonte NASA).

Ancora una volta si tratta dello stesso tipo di perdita riscontrata sabato scorso.

Il lancio è stato cancellato dai manager NASA alle 07:55 ora italiana.

Riporto dal comunicato NASA che nonostante gli sforzi gli ingegneri non sono riusciti ad eliminare la perdita di idrogeno associata al GUCP (Ground Umbilical Carrier Plate).

Più tardi in mattinata si terrà una briefing, in stream su NASA TV.

AGGIORNAMENTO
La NASA ha indicato come prossimo tentativo di lancio per Endeavour il giorno sabato 11 luglio 2009 alle ore 7:39 PM EDT, corrispondenti a domenica 12, ore 01:39 qui in Italia.

martedì 16 giugno 2009

Rimandato al 2010 il lancio dei razzi vettori Soyuz-ST dallo spazioporto europeo di Kourou

NEWS SPAZIO :- Piccola notizia, tuttavia di rilievo anche per noi europei. Secondo l'agenzia di stampa russa Ria Novosti il lancio dei nuovi razzi Soyuz-ST dallo spazioporto europeo di Kourou in Guiana Francese previsto per quest'anno verrà rimandato almeno fino alla prima metà del 2010 per cause non specificate (immagine, fonte ESA).

E' quanto ha dichiarato Igor Barmin, il capo del KBOM space design bureau.


Lo scorso anno l'Agenzia Spaziale Russa ed Arianespace avevano firmato un contratto per il lancio di 10 lanciatori Soyuz-ST dallo spazioporto europeo in Guiana.

Dalla posizione favorevole molto vicino all'equatore, i lanciatori Soyuz in partenza da Kourou saranno in grado di inviare payload in GTO (geostationary transfer orbit) fino a 3 tonnellate (e più grandi in LEO).

Space Shuttle Endeavour: lancio il 17 - sonda lunare LRO: lancio rimandato di un giorno

NEWS SPAZIO :- I Manager NASA hanno deciso di rimandare (sperabilmente di un giorno) il lancio della missione congiunta LRO e LCROSS in favore della partenza del 17 giugno della missione Space Shuttle Endeavour STS-127 verso la Stazione Spaziale Internazionale (immagine, fonte NASA).

La decisione è stata presa dallo Space Operations Mission Directorate (SOMD) guidato dal NASA Associate Administrator Bill Gerstenmaier, a seguito del positivo andamento nella risoluzione del problema riscontrato lo scorso 13 giugno, quando si era verificata una perdita nel sistema di dispersione dell'idrogeno gassoso fuori dal grande serbatoio esterno dello Shuttle. I tecnici a Terra stanno lavorando sodo in modo da rendere possibile un tentativo di lancio dello Shuttle per il giorno 17.
E così infatti è stato deciso. Lo Space Shuttle Endeavour verrà lanciato dal Kennedy Space Center domani mercoledì 17 giugno 2009 alle 11:40 ora italiana.


La perdita riscontrata nel GUGP (Ground Umbilical Carrier Plate) è del tutto simile a quella verificatasi mesi fa della missione Discovery STS-119, tanto che la riparazione avviene secondo le stesse precise modalità.
Tutto procede bene ed il conto alla rovescia dovrebbe riprendere a T-11 ore dal lancio. Anche le previsioni del tempo sembrano dare una mano, con l'80%di probabilità di buon tempo.


Il sovrapporsi della nuova finestra di lancio di Endeavour con quella del razzo vettore Atlas della missione LRO-LCROSS ha fatto sì che dovesse essere presa una decisione. Generalmente occorrono 48 ore tra un lancio ed il successivo per riconfigurare tutti i sistemi di tracking e di telemetria necessari all' Air Force Eastern Range per supportare un lancio spaziale.
Il modo migliore per massimizzare entrambe le possibilità di lancio (Endeavour e LRO) è quindi quello di lanciare lo Shuttle il 17 mattina (secondo il fuso orario locale EDT) e lanciare l'Atlas V il 18 pomeriggio (tre opportunità di lancio 5:12 PM, 5:22 PM e 5:32 PM EDT).


Per il 18 giugno le attuali previsioni del tempo danno un 60% GO, con possibili peggioramenti nel pomeriggio. Se occorrerà spostare al giorno successivo il lancio della missioneLRO-LCROS le opportunità di lancio saranno (sempre in EDT) 6:41PM, 6:51PM e 7:01 PM.
Per sabato invece le opportunità di lancio sono alle ore (EDT) 8:08 PM, 8:18 PM and 8:28 PM.

lunedì 15 giugno 2009

Scoperto, forse, il primo pianeta extra-solare al di fuori della nostra galassia

(Immagine, fonte Space Telescope Science Institute)

NEWS SPAZIO :- La scoperta di pianeti extra-solari, di pianeti cioè in orbita intorno a stelle che non siano il nostro Sole, è un'attività estremamente attuale. Fino ad ora sono più di trecento i pianeti individuati in orbita a stelle lontane. Inoltre tra pochi giorni la sonda NASA Kelpler inizierà a spedire a Terra i primi dati scientifici.

Ma la notizia di oggi, se confermata, è davvero eccezionale dal punto di vista scientifico. E' stato scoperto il primo pianeta in orbita intorno ad una stella appartenente ad un'altra Galassia.

Utilizzando una tecnica chiamata Pixel-lensing, un gruppo di ricercatori italiani del INFN guidati da Gabriele Ingrosso, ritiene di aver individuato un pianeta in orbita intorno ad una stella appartenente alla Galassia di Andromeda (M31), la quale dista da noi 2,5 milioni di anni luce in direzione della costellazione boreale di Andromeda.

Un pianeta in un'altra Galassia? Ebbene sì, anche se può darsi che l'oggetto scoperto, la cui massa è 6 volte la massa di Giove, sia invece un "brown draft" (stella nana marrone), un oggetto troppo piccolo per essere una stella. In ogni caso mi sembra assolutamente spettacolare che "l'occhio umano" abbia raggiunto questo livello di dettaglio addirittura fuori dalla nostra galassia.

La tecnica di Pixel-lensing (detta anche gravitational microlensing) fu sviluppata per cercare i MACHOs (MAssive Compact Halo Objects), ed ha a che fare con la distorsione che subiscono i raggi di luce quando questi passano vicino ad oggetti aventi una grande massa. Questo metodo è normalmente utilizzato per cercare pianeti all'interno della nostra galassia, riuscendo a discriminare oggetti le cui dimensioni sono intermedie tra la dimensione di Giove e la dimensione della nostra Terra.

Il risultato della ricerca "Pixel-lensing as a way to detect extrasolar planets in M31" è pubblicato in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, al seguente indirizzo web

http://arxiv.org/abs/0906.1050

Il telescopio europeo Herschel ha aperto il suo °occhio°

(Immagine, fonte ESA)

NEWS SPAZIO :- Cinque secondi luce è la distanza a cui si trova adesso il telescopio europeo Herschel, lanciato il 14 maggio scorso con il suo compagno Plank (vedi qui).

Entrambi stanno viaggiando ognuno per proprio conto ed hanno superato abbondantemente la metà strada verso la loro destinazione finale, il punto lagrangiano L2.

La notizia è di ieri. Da Terra è stato inviato il comando per l'apertura del piccolo boccaporto che ha protetto i suoi delicatissimi strumenti durante il lancio e le prime fasi della missione. Adesso la luce raccolta dallo specchio gigante di 3,5 m può entrare all'interno della camera che contiene gli strumenti di bordo raffreddati ad Elio.

Potete vedere qui un video su YouTube che mostra un test dell'apertura del piccolo boccaporto.

Durante un lancio spaziale praticamente sempre vi sono vapori d'acqua ed altri gas volatili che vengono a contatto con lo scafo. Una volta nello spazio questi evaporano e si disperdono nel vuoto spaziale. E' quindi necessario proteggere le parti più delicate e sensibili di un satelite per evitare che si formi la condensa di questi gas / acqua "contaminanti", che avrebbero effetti deleteri sulla delicata strumentazione di bordo.