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martedì 31 marzo 2009

°Lunar Oasis°, una serra sulla Luna

NEWS SPAZIO :- Il progetto in questione è molto "aggressivo", secondo quanto ha affermato Taber MacCallum, direttore esecutivo della società americana Paragon Space Development Corp (Arizona), ma sembra tutto vero. La compagnia ha intenzione di inviare sulla Luna una piccola serra (immagine, fonte NASA).

"Lunar Oasis" è il nome del progetto, e le intenzioni sono quelle di realizzare un lander lunare (che porterà la serra sulla Luna), attualmente in costruzione dalla società Odyssey Moon nell'ambito della competizione Google Lunar X Prize. Paragon e Odyssey lavorano insieme per questa sfida. Oltre che alla serra, Paragon sta lavorando sulla progettazione del lander e sul suo sistema di protezione termica.

Ad ogni modo, al di là dell'aspetto "curioso" della notizia, "La prima pianta a nascere a partire da semi, crescere e completare il suo ciclo di vita in un altro mondo sarà un passo importante nell'espansione della vita oltre la Terra", è quanto ha affermato Chris McKay, scienziato planetario al centro NASA Ames Research Center. "Prima si fa e meglio è".

Ci sono già stati esperimenti di crescita di piante a gravità zero, e la Paragon ne ha avuto un ruolo importante, compiuti sia sullo Space Shuttle che sulla Stazione Spaziale MIR e sulla Stazione Spaziale Internazionale. Ma mai sono stati fatti esperimenti di crescita ad un livello di gravità ridotta come sulla Luna, ha detto Volker Kern, direttore Paragon dei programmi NASA di volo spaziale abitato: "Da un punto di vista scientifico sarà molto interessante comprendere gli effetti della Luna e della sua gravità (1/6 rispetto a quella terrestre) nella crescita delle piante".
La prima sfida importante da vincere per il team sarà comunque quello di far "sopravvivere" la serra al viaggio spaziale ed all'allunaggio. Poi occorrerà che i supporti vitali a bordo facciano il loro dovere.

Il prototipo per la serra è un cilindro di vetro rinforzato alto 37,5 cm e del diametro di 18 cm alla base. Al suo interno vi sarà del terreno "terrestre" dove verranno piantati semi di Brassica. Sulla Terra questa pianta produce fiori gialli in due settimane. E sulla Luna? Senza l'influenza di un'atmosfera ad 1G e con il variare della temperatura al suolo da -153°C a +107°C resisterà la pianta?

Tutti gli auguri possibili da News Spazio.

lunedì 30 marzo 2009

Una primavera decisamente marziana, by MRO!

(Immagine, fonte NASA/JPL/University of Arizona)

NEWS SPAZIO :- Ad ogni primavera le calotte stagionali di ghiaccio di anidride carbonica (ghiaccio secco) su Marte sublimano, passano cioè direttamente da ghiaccio a vapore, e nel far questo erodono il suolo in forme caratteristiche, come mostrato nell'immagine pubblicata, rilevata il 4 febbraio 2009 dall'esperimento HiRISE a bordo della sonda NASA MRO (Mars Reconnaissance Orbiter), in orbita intorno al Pianeta Rosso.
In altre regioni questi segni radiali sono stati identificati con il nome di "ragni" ('spiders' nel testo originale), semplicemente a causa della loro forma.

Gli scienziati ritengono che gli avvallamenti si siano formate da gas che risale il ghiaccio stagionale fino a quando trova delle aperture per fuoriuscire, portando con sé polvere dalla superficie sottostante. Questa polvere ricade sulla superficie del ghiaccio creando depositi dalla forma molto particolare.

Un paesaggio decisamente alieno!

Anche la Russia preoccupata per il programma spaziale Nord Coreano

NEWS SPAZIO :- Un altro tassello nella vicenda della Corea del Nord (vedi qui), riportato la scorsa settimana dall'agenzia di stampa russa Ria Novosti.

Il vice ministro degli esteri russo ha espresso critiche (al pari della comunità internazionale) alle intenzioni della Corea del Nord di procedere al lancio di un missile all'interno del loro programma spaziale. Il ministro russo invita la Corea del Nord a non aumentare le tensioni nella regione. "Comprendiamo che la situazione nel nordest asiatico è attualmente molto tesa. Sarebbe quindi preferibile se i nostri partner nord coreani si astenessero dal lancio" ha detto Alexei Borodavkin alla stampa.
Il vice ministro ha inoltre aggiunto che la Russia ha costantemente evidenziato il bisogno di evitare antagonismi. "Dobbiamo valutare la situazione con calma [...] e tutte le questioni relative al lancio dovrebbero essere decise attraverso il dialogo e le consultazioni tra i paesi interessati".

L'agenzia di stampa giapponese Jiji, nei giorni scorsi aveva citato le dichiarazioni di diplomatici a Pechino in base alle quali il lancio avrebbe avuto luogo il 4 aprile a meno di avverse condizioni metereologiche o necessità di riparazioni dell'ultimo minuto.
A seguito di tale annuncio il Security Council giapponese aveva dato l'approvazione al ministro della difesa di distruggere il razzo nord coreano se Pyongyang avesse proceduto al lancio.

Una news dell'agenzia di stampa Kyodo riporta le parole del ministro della difesa giapponese Yasukazu Hamada: "E' importante occuparci della questione ed eliminare il proiettile nord coreano se minacciasse la sicurezza della popolazione nel momento in cui questo cadesse nel nostro spazio aereo, marittimo o sul terreno".

Secondo esperti nord coreani il primo stadio del razzo è previsto che cada nel mare del Giappone, a 130 km dalle coste giapponesi vicino alla Akita Prefecture, mentre il secondo stadio dovrebbe cadere da qualche parte nell'oceano pacifico.

Il Giappone ha dispiegato nel mar del Giappone due navi da guerra Aegis Destroiers, equipaggiate con missili intercettori. Inoltre saranno posizionati a terra quattro unità di missili guidati Patriot, nella prefetture di Akita e di Iwate, così come intorno alla capitale, compresi i quartieri generali del ministero della difesa vicino al palazzo imperiale.

Il segretario di stato americano Hillary Clinton ha avvertito la Corea del Nord che il lancio di un missile di qualunque tipo sarebbe un "atto provocatorio" che potrebbe nuocere ai negoziati per la denuclearizzazione del paese. I dialoghi, comprendenti le due Coree, gli Stati Uniti, la Russia, la Cina ed il Giappone si erano arrestati lo scorso dicembre in seguito al rifiuto della Corea del Nord di consentire ispezioni internazionali dei loro siti nucleari.

domenica 29 marzo 2009

Fantastiche immagini della Stazione Spaziale Internazionale a °full power°!


NEWS SPAZIO :- Come posso resistere a pubblicare quest e nuove meravigliose immagini della Stazione Spaziale Internazionale, con il suo nuovo look "full power"?


Dopo la missione Shuttle Discovery STS-119 terminata ieri pomeriggio (vedi qui) ecco come si presenta la ISS.


Queste foto sono state riprese dall'equipaggio del Discovery poco dopo la separazione dalla Stazione.


Immagini, fonte NASA.

Space Shuttle Discovery atterrato al KSC in Florida

(Immagine, fonte NASA TV)

NEWS SPAZIO :- Missione terminata! Dopo 13 giorni nello spazio lo Space Shuttle Discovery è atterrato sulla pista dello Shuttle Landing Facility al Kennedy Space Center in Florida ieri, sabato 28 marzo 2009, alle ore 03:14 PM EDT (20:14 ora italiana), con un'orbita "di ritardo" rispetto al programma a causa delle condizioni atmosferiche presenti al sito di atterraggio.

Si è conclusa così la missione STS-119, il cui obiettivo primario è stato quello di aggiungere l'ultimo set di pannelli solari alla Stazione Spaziale Internazionale, completando così l'assemblaggio della struttura portante della Stazione, il segmento S6 della Truss, e portando così l'avamposto orbitale alla sua massima capacità di produzione di energia elettrica, fondamentale per consentire nel corso dell'anno di raddoppiare l'equipaggio permanente.

Discovery ha anche riportato a casa l'astronauta americana Sandra Magnus, che ha trascorso quattro mesi sulla Stazione. Il suo posto è stato preso dall'astronauta giapponese Koichi Wakata, arrivato con il Discovery.

E adesso la prossima missione Shuttle è la STS-125 programmata per il 12 maggio, la missione di servizio al telescopio spaziale Hubble. L'Orbiter è Atlantis. Consultate il seguente post per conoscerne i dettagli
http://newsspazio.blogspot.com/2008/09/la-missione-shuttle-sts-125-atlantis-va.html

Welcome home Discovery!

sabato 28 marzo 2009

La capsula Soyuz TMA-14 con l°Expedition 19 è arrivata sulla ISS

NEWS SPAZIO :- Dopo il lancio della missione Soyuz TMA-14 di due giorni fa (vedi qui) ecco che la navetta russa è arrivata sulla Stazione Spaziale Internazionale. L'aggancio con la ISS è avvenuto alle ore 14:05 ora italiana, un po' in anticipo sul programma.

Proprio pochissimi minuti prima dell'aggancio i sistemi automatici della Soyuz hanno rilevato un malfunzionamento ad un razzo di spinta provocando un allontanamento automatico dalla Stazione. Il controllo missione russo a Terra ha deciso di spegnere il dispositivo automatico di aggancio a favore di un aggancio manuale, compiuto dal comandante della Soyuz Gennady Padalka.

In un briefing avuto luogo dopo l'aggancio un funzionario russo ha dichiarato: "Abbiamo avuto il sempre il controllo della situazione, per tutto il tempo. Ovviamente investigheremo per determinare e correggere gli algoritmi di volo".

E adesso aspettiamo il ritorno a casa dello Space Shuttle Discovery (vedi qui), previsto per questo pomeriggio al Kennedy Space Center in Florida.

ESA e CNES: firmato il contratto per lo spazioporto europeo a Kourou

NEWS SPAZIO :- Il 25 marzo scorso l'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea, ha firmato un contratto del valore di 435 milioni di euro con l'Agenzia Spaziale Francese (CNES) per garantirsi la disponibilità del Centro Spaziale della Guiana francese (CFG, Guiana Space Centre) per i programmi spaziali europei Ariane, Vega e Soyuz, per il periodo 2009 - 2013.

La cerimonia della firma del contratto ha avuto luogo a Kourou, al centro spaziale europeo CSG. Il direttore ESA dei Lanciatori Antonio Fabrizi ed il direttore del CNES/CSG, Joël Barre, hanno firmato il contratto alla presenza delle delegazioni dei Launchers Programme Board degli stati membri dell'ESA.

Sin dal 1975 l'Agenzia Spaziale Europea contribuisce tramite questo tipo di contratti alla gestione e costi operativi del Centro Spaziale a Kourou.

Immagine, fonte ESA.

venerdì 27 marzo 2009

Terzo volo di test per la nave madre WhiteKnight 2 di Virgin Galactic

(Immagine, fonte Virgin Galactic)

NEWS SPAZIO :- Completato con successo il terzo volo di test di WhiteKnight 2 (WK2), la nave madre di Virgin Galactic. Alle 10:30 di mattina di mercoledì 25 marzo scorso WK2 è decollato per il suo volo più lungo e più veloce (fino ad ora). Per una durata di più di 2 ore e mezza, la velocità raggiunta è stata di 259 km/h e l'altitudine massima di 5,49 Km.

Durante il volo sono stati compiuti sette test completi, inclusi restart dei motori e spinta asimmetrica dei propulsori.

Nel programma di voli suborbitali di Virgin Galactic WhiteKnight 2 avrà il compito di portare a 15 Km di altezza la navicella suborbitale SpaceShip2, la quale poi si sgancerà, accenderà il proprio razzo e raggiungerà quota 100 Km superando il limite del cielo, entrando così nello Spazio ed offrendo per alcuni minuti la condizione di microgravità.

Consultate la sezione dedicata a Virgin Galactic del blog per avere maggiori dettagli sui loro voli suborbitali commerciali, al seguente link

http://newsspazio.blogspot.com/search/label/Virgin%20Galactic

Frammenti dell°asteroide 2008 TC3 trovati sulla Terra

(immagine, fonte EUMETSAT)

NEWS SPAZIO :- Ricordate l'asteroide 2008 TC3 che il 7 ottobre scorso ha colpito la nostra Terra impattando con gli strati alti dell'atmosfera sopra i cieli del Sudan? Ecco i due post sull'evento

http://newsspazio.blogspot.com/2008/10/lo-avete-visto-lasteroide.html

http://newsspazio.blogspot.com/2008/10/la-discesa-di-2008-tc3.html

La notizia adesso è che per la prima volta gli scienziati sono riusciti ad associare un asteroide osservato prima che entrasse nell'atmosfera terrestre con alcuni frammenti di meteorite trovati in Africa. In altre parole sono riusciti a trovare "i resti" di 2008 TC3 sulla superficie terrestre. Un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature riporta la notizia, aggiungendo che è possibile per la prima volta confrontare le osservazioni telescopiche effettuate su 2008 TC3 con le analisi di laboratorio dei suoi frammenti.

Douglas Rumble, della Carnegie Institution’s Geophysical Laboratory, e co-autore dell'articolo, dice: "Molti meteoriti sono stati osservati come palle di fuoco e come meteore fumanti mentre attraversano l'atmosfera. Accade da anni. Ma osservare questo oggetto prima che entri nell'atmosfera terrestre e poi seguirlo, questa è una cosa unica".

La composizione chimica di un asteroide può essere studiata da Terra analizzando lo spettro di luce solare riflettuto dalla sua superficie. In questo modo si ottengono sufficienti informazioni per dividere gli asteroidi in grandi famiglie, e questo è tutto. D'altro canto, analizzare "direttamente" in laboratorio meteoriti recuperati sulla superficie terrestre fornisce molte più informazioni, però niente si può dire sul tipo di asteroide di provenienza.

2008 TC3 è stato osservato per la prima volta il 6 ottobre 2008 dai telescopi automatici del Catalina Sky Survey vicino a Tucson, Arizona. Numerosi osservatori ne hanno poi seguito la traiettoria e rilevato misurazioni spettrografiche prima che l'asteroide scomparisse nell'ombra della Terra il giorno seguente.

Un gruppo di recupero guidato da Peter Jenniskens del SETI Institute (California) e Muawia Shaddad dell'University of Khartoum, sono andati alla ricerca dei meteoriti nel Sudan del nord, lungo le traiettorie determinate dalle osservazioni. Ne sono stati recuperati ben 47 frammenti, ed uno di questi è stato scelto per compiere le prime analisi di laboratorio.

Jenniskens, l'autore capo dell'articolo pubblicato su Nature spiega: "Questo asteroide era composto da un materiale particolarmente fragile e per questo è esploso a 37 Km di altitudine, prima che potesse rallentare significativamente" e questo spiega il perché i frammenti sopravvissuti (al rientro atmosferico) si siano sparsi lungo una vasta area geografica.

Andrew Steele, della Carnegie, studiando il contenuto di carbone all'interno del meteorite, ha rilevato segni che testimoniano che ad un certo punto della vita del meteorite questo deve essere stato soggetto a temperature estremamente alte, forse causate da impatti a cui è stato soggetto l'asteroide "padre".

Gli isotopi dell'ossigeno rilevati all'interno del meteorite forniscono poi altre informazioni sull'asteroide. Ogni sorgente di meteoriti all'interno del nostro sistema solare, inclusi i pianeti come Marte, hanno una specie di "firma" caratteristica dei tre isotopi 160, 170 e 180. Tale firma è considerata una prova decisiva e fondamentale per determinare la "parentela", il gruppo di appartenenza dei meteoriti.

In base a questa analisi 2008 TC3 è risultato appartiene ad una categoria molto rara di meteoriti chiamata Urelite. Molto probabilmente tutti i meteoriti facenti parte di questa categoria hanno avuto una stessa origine nello spazio.

giovedì 26 marzo 2009

Decollata la navetta russa Soyuz TMA-14: Expedition 19 in volo verso la ISS

NEWS SPAZIO :- Dopo la partenza di ieri dello Space Shuttle Discovery dalla Stazione Spaziale Internazionale (vedi qui) è decollata quest'oggi alle ore 12:49 ora italiana dal cosmodromo russo di Baikonur la missione Soyuz TMA-14, diretta verso la ISS (immagine, fonte NASA TV).

A bordo vi sono il comandante russo Gennady Padalka, l'astronauta americano ed ingegnere di volo Mike Barrat ed il turista spaziale americano Charles Simonyi.

La Soyuz ha raggiunto l'orbita terrestre dopo circa 500 secondi di volo, ma le ci vorranno due giorni per raggiungere la ISS. L'aggancio con la Stazione è infatti previsto per sabato 28 marzo alle ore 14:15.

Il lancio è stato perfetto, l'unica preoccupazione era rivolta alle condizioni meteorologiche. Una pesante pioggia ha avvolto il sito di lancio per tutta la mattinata, per poi scomparire trenta minuti prima del lancio.

Padalka e Barrat fanno parte dell'Expedition 19, l'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale che resterà nell'avamposto per una missione lunga di sei mesi.

Un elemento di unicità di questa missione è dato dall'astronauta privato Simonyi, il quale è al suo secondo volo pagante. E' il primo turista spaziale ad aver compiuto due voli spaziali verso la ISS. Di origine ungherese Simonyi ha fatto la sua fortuna in Microsoft prima di fondare la compagnia Intentional Software Corp. Il suo primo volo è stato nell'aprile del 2007.

Durante la sua permanenza di 13 giorni a bordo della ISS Simonyi sarà coinvolto in esperimenti scientifici, attività educative e riprese fotografiche della Terra. Per entrambi i voli spaziali Simonyi ha speso complessivamente circa 60 milioni di dollari.

Simonyi potrebbe anche avere un altro primato: essere l'ultimo turista spaziale a raggiungere la ISS, proprio perché a partire dal 2010, quando cioè lo Space Shuttle terminerà i suoi voli, la Soyuz resterà l'unico mezzo per raggiungere la Stazione anche per gli astronauti americani, almeno fino all'avvio del programma Constellation, previsto per il 2015 (o forse prima?).

Space Shuttle Discovery sganciato dalla ISS ed in viaggio verso casa

(Immagine, fonte NASA TV)

NEWS SPAZIO :- Ieri sera, mercoledì 25 maggio alle 20:53 ora italiana, lo Space Shuttle Discovery si è sganciato dalla Stazione Spaziale Internazionale al termine della missione STS-119. Poco più di un'ora dopo, alle 22:09, ha avuto luogo la prima delle due manovre di allontanamento dalla Stazione. La seconda si è avuta alle 22:37.


Nella giornata di oggi, intorno alle ore 15:28, l'equipaggio dello Shuttle effettuerà "the late inspections", gli ultimi controlli della protezione termica dello Shuttle (TPS, Thermal Protection System), attraverso l'uso del braccio robotico SRMS (Shuttle Remote Manipulator System) e dell'OBSS (Orbital Boom Sensor System).

Questi controlli saranno ultimati prima che la distanza tra il Discovery e la ISS sia troppo grande, in modo che lo Shuttle possa ritornare alla ISS se venissero rilevati gravi danni al TPS. La procedura di controllo farà uso del LDRI (Laser Dynamic Range Imager) e della suite di sensori localizzati alla fine dell'OBSS.

La prima opportunità di atterraggio del Discovery al Kennedy Space Center (Florida) è per sabato prossimo alle ore 19:43.

L'immagine pubblicata in questo post è una delle prime che mostrano la ISS nella sua nuova configurazione, finalmente con tutti i suoi pannelli solari dopo 10 anni di montaggio. A questo link potete vedere il il flyaround intorno alla ISS, il filmato girato dall'interno del Discovery subito dopo essersi sganciato dalla Stazione

http://anon.nasa-global.edgesuite.net/anon.nasa-global/ccvideos/119flyaround.asx

Non è uno spettacolo emozionante?

5° Conferenza Europea sui detriti spaziali

(Immagine, fonte ESA)

NEWS SPAZIO :- Dal 30 marzo al 2 aprile 2009 l'Agenzia Spaziale Europea ospiterà la 5° Conferenza Europea sui detriti spaziali nella sua sede ESOC (ESA's Space Operations Centre) a Darmstadt, in Germania.

La Conferenza, la più grande dedicata a questo tema, è co-sponsorizzata anche dalle agenzie spaziali Britannica (BNSC), Francese (CNES), Tedesca (DLR) ed Italiana (ASI), dal Committee on Space Research (COSPAR) e dall'International Academy of Astronautics (IAA).

Sono attesi più di 200 esperti da tutto il mondo che presenteranno i risultati dei loro studi sui detriti spaziali. Verranno definite le nuove direzioni di ricerca, consolidati i modelli di simulazione, valutati i rischi e le possibilità di controllo. Saranno inoltre definite misure protettive e discusse le implicazioni politiche nonché gli aspetti legali.

I detriti spaziali sono un aspetto estremamente attuale. Nelle scorse settimane per ben tre volte se ne è parlato in relazione alla Stazione Spaziale Internazionale, ecco i link:

http://newsspazio.blogspot.com/2009/03/pericolo-scampato-per-la-stazione.html

http://newsspazio.blogspot.com/2009/03/nuovo-detrito-spaziale-nessun-pericolo.html

http://newsspazio.blogspot.com/2009/03/manovra-orbitale-per-iss-e-shuttle-per.html


E' necessario proteggere le aree orbitali LEO e geosincrone, sia per i satelliti che offrono servizi commerciali e scientifici, sia per le future missioni spaziali.


La Conferenza avrà come obiettivo anche il promuovere successive discussioni in varie organizzazioni, incluse la Inter-Agency Space Debris Coordination Committee (IADC) e lo Scientific and Technical Subcommittee del Comitato ONU Peaceful Uses of Outer Space (UNCOPUOS).

Il 2 aprile si terrà una conferenza stampa, visibile in stream a questo indirizzo
http://www.esa.int/debris

mercoledì 25 marzo 2009

Corea del Nord: lancio spaziale ad aprile

NEWS SPAZIO :- Avevamo già parlato dell'intenzione della Corea del Nord di lanciare un proprio satellite artificiale (vedi qui). Adesso, in base a quanto pubblicato sul sito della della Reuters (vedi qui), la Corea del Nord avrebbe detto che ogni tentativo del Consiglio di Sicurezza dell'ONU di punirla per i suoi sforzi di lanciare un satellite nello spazio significherebbe il collasso delle trattative per il disarmo internazionale auspicate alla fine del suo programma nucleare.

La Corea del Nord ha affermato che intende lanciare un satellite il prossimo aprile, tra il giorno 4 ed il giorno 8. C'è chi vede in questo lancio solamente un test per il loro missile a lungo raggio e quindi una violazione di una risoluzione ONU che vieta alla Corea del Nord di lanciare missili balistici.

L'articolo della Reuters continua con i vari botta e risposta politici tra chi vede una minaccia e chi invece la nega.

La posizione dell'Unione Europea è a favore nel considerare l'eventuale lancio del satellite di Pyongyang come un contravvenire alle regole del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

Accordo NASA e Microsoft per la diffusione via Internet di immagini e dati planetari

NEWS SPAZIO :- E' una scelta della NASA quella di non realizzare propri strumenti (es. siti web) per diffondere i prori dati scientifici ed immagini dello spazio. In questo senso vanno gli accordi intrapresi con Google.

Nella stessa direzione va il nuovo Space Act Agreement siglato tra NASA e Microsoft per la diffusione su Internet di immagini e dati scientifici dei corpi celesti del nostro sistema solare. Attraverso questo progetto i due partner costruiranno insieme le tecnologie e le infrastrutture per far fruire i contenuti NASA esplorabili attraverso il WorldWide Telescope, un telescopio virtuale on line di Microsoft per esplorare l'universo (immagine, fonte NASA).

Le parole di Ed Weiler, amministratore associato per il Direttorato Missioni Scientifiche della NASA a Washington: "Rendere più accessibili al pubblico i dati scientifici ed astronomici della NASA è un'alta priorità...".

Attraverso questo accordo il centro NASA Ames Research Center a Moffett Field (California) elaborerà ed ospiterà più di 100 terabyte di dati (abbastanza per riempire 20.000 DVD), ed il WorldWide Telescope incorporerà tali dati durante il 2009, comprese le immagini della sonda NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), alcune cui immagini - tra le più belle e significative - trovate pubblicate anche in questo blog.

"Questa collaborazione tra Microsoft e NASA consentirà a tutte le persone del mondo di esplorare nuove immagini della Luna e diMArte in un ambiente ricco ed interattivo, tramite il WorldWide Telescope" è il commento di Tony Hey, corporate vice president di Microsoft External Research a Redmond (Washington).

Saranno disponibili anche le immagini della sonda NASA Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), il cui lancio è programmato per il prossimo maggio.

S. Pete Worden, direttore del centro NASA Ames: "La NASA è entusiasta di collaborare con Microsoft per condividere il suo portfolio di immagini planetarie con gli studenti [...] ciò aiuterà ad ispirare la nostra prossima generazione di astronomi".

Per integrare maggiormente i dati planetari all'interno del WorldWide Telescope, Ames sta sviluppando una suite di strumenti software per l'elaborazione dati, i quali, tra le altre cose, convertiranno le immagini attuali e quelle "storiche" in vari formati facilmente accessibili via web.

Fonte dati NASA.

martedì 24 marzo 2009

Aperta la 40° edizione della Lunar and Planetary Science Conference (LPSC)

NEWS SPAZIO :- Si è aperta ieri la 40° edizione della Lunar and Planetary Science Conference (LPSC), al Woodlands Waterway Marriott Hotel and Convention Center, The Woodlands (Texas).

La conferenza Durerà tutta la settimana fino a venerdì 27 marzo e rappresenta un appuntamento fondamentale per le scienze planetarie. Sono raccolti insieme specialisti internazionali di petrologia, geochimica, geofisica, geologia ed astronomia, i quali presenteranno gli ultimi risultati ottenuti nelle scienze planetarie.

Avevamo fatto un accenno alla conferenza qui, parlando della sonda Mars Phoenix e della possibile esistenza di acqua allo stato liquido su Marte.

Bene, durante la Conferenza si parlerà di Phoenix, Marte, Luna, Venere ecc. ecc. Insomma, una grande occasione per scoprire le ultime indagini scientifiche.

Il sito web ufficiale è questo
http://www.lpi.usra.edu/meetings/lpsc2009/

e particolarmente interessante è la pagina in cui si possono scaricare gli abstract delle varie sessioni, che più che abstract sono dei "piccoli" documenti scientifici. Eccola (in inglese)
http://www.lpi.usra.edu/meetings/lpsc2009/lpsc2009download.shtml

Appena scopro qualcosa di interessante, appena saranno pubblicati risultati importanti, li riporterò sul blog.

Finanziato dall°ESA un progetto per un rivoluzionario motore a razzo

(Immagine, fonte Reaction Engines Limited)

NEWS SPAZIO :- Nella corsa "privata" allo spazio ecco un altro concorrente. L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ed il Governo Britannico hanno concesso alla compagnia aerospaziale Reaction Engines Limited (REL) un finanziamento per 1 milione di euro come parte di un programma multimilionario per lo sviluppo di un motore a razzo di nome SABRE con alimentazione ad aria. Questo costituirà il sistema propulsivo dello spazioplano Skylon, un progetto di veicolo a singolo stadio e riutilizzabile, che promette di decollare come un aereo, posizionare un payload in orbita terrestre e tornare a casa atterrando nella stessa pista.

SABRE è nel progetto un motore "ibrido", nel senso che potrà comportarsi sia come un jet alimentato ad aria, sia come un razzo nel vuoto spaziale. Ed è proprio questa caratteristica a dargli un potenziale vantaggio competitivo rispetto agli altri progetti di "spazioplani", secondo quanto affermato da Mark Hempsell, direttore dei Future Programs della Reaction Engines. L'obiettivo molto ambizioso dei progettisti di Skylon non è tanto concorrere nei voli suborbitali, quanto sostituirsi addirittura ai lanciatori orbitali (Shuttle, Ariane, Ares ecc. ecc.).

A differenza di molti motori a razzo, SABRE utilizzerà l'idrogeno come combustibile e l'ossigeno liquido come elemento di raffreddamento. In questo scenario la modalità "air-breathing" di SABRE funziona come uno scambiatore di calore rivoluzinoario, agendo anche da "pre-cooler". Mentre raffredda l'aria che viene compressa alimenta anche il motore insieme all'idrogeno. Ed una volta che lo spazioplano entra in modalità "razzo" l'idrogeno viene bruciato insieme all'ossigeno liquido.

Un'altra caratteristica importante che avrà Skylon è rappresentata da una nuova concezione di ugello di scarico (per i gas generati nel motore), progettato appositamente per garantire alte prestazioni al variare della pressione atmosferica (e quindi a varie altitudini, dal livello del mare fino al vuoto spaziale).

I gas di uscita di un motore a razzo spingono e si espandono all'interno dell'ugello, da cui poi fuoriescono generando la spinta per reazione. I motori a razzo tradizionali lavorano però al loro meglio solamente a certe altitudini. Se la pressione esterna al motore è alta (alle basse quote) i gas che escono dall'ugello di scarico incontrano una maggiore resistenza e potrebbero non espandersi completamente per generare la spinta. E questo si traduce in un maggior consumo di carburante ed in una minore spinta. Nel caso, invece, di una pressione dei gas in uscita maggiore della pressione atmosferica (alle alte quote) si ha che i gas generati nel motore continuano ad espandersi anche dopo essere usciti dall'ugello, rappresentando anche in questo caso un inutile consumo di propellente ed una perdita potenziale di spinta.

Il nuovo ugello di Skylon tiene conto di tutto ciò e promette adattamento e massima efficienza indipendentemente dall'altitudine.

L'obiettivo dei progettisti è quello di ridurre di un fattore 10 il costo per il trasporto di massa in orbita terrestre. Vi sono tuttavia alcuni problemi ingegneristici da risolvere. Uno tra questi è riuscire a controllare la temperatura dell'ugello per evitare che questo fonda durante il volo.

C'è da dire però che Skylon / Sabre non sono un'idea nuova. I primi progetti risalgono alla metà degli anno '90. Un lanciatore in grado di portare in orbita bassa circa 12 tonnellate di massa, o in alternativa 60 passeggeri. Adesso, a detta dei progettisti, la tecnologia è disponibile. Secondo la Reaction Engines Skylon potrebbe diventare una realtà in meno di dieci anni.

L'ESA con il suo finanziamento sembra aver accettato la sfida.

lunedì 23 marzo 2009

Manovra orbitale per ISS e Shuttle per evitare un detrito spaziale cinese

NEWS SPAZIO :- Ieri, domenica 22 marzo 2009, lo Space Shuttle Discovery agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale (vedi qui), ha effettuato una manovra per abbassare l'orbita della ISS, in modo da evitare possibili rischi dovuti ad un detrito spaziale in avvicinamento (immagine, fonte NASA TV).

Non sono però stati accesi i propulsori della Stazione. E' stata compiuta un'operazione più "delicata".

Sono stati utilizzati i razzi di manovra dello Space Shuttle agganciato, ruotando lentamente tutta la struttura ISS-Shuttle di 180°, in modo da variarne l'assetto complessivo per posizionare la pancia del Discovery nella direzione di volo. Ciò ha fatto aumentare l'attrito con i residui di atmosfera terrestre presenti, causando un lento abbassamento dell'orbita, per una diminuzione di velocità di circa 30 cm/sec.

La manovra è durata tre ore e ciò è stato sufficiente ad abbassare l'orbita quel tanto che è bastato per evitare possibili pericoli.


Il detrito spaziale, catalogato come 26264 (CZ-4 DEB), è parte di un vecchio satellite cinese (un pezzo dell'ultimo stadio), avente un diametro stimato di circa 10 cm. Esso si trovava ad un'altitudine simile a quella del Discovery e della ISS, ma con una differente inclinazione orbitale. E questo sta a significare che questo "space junk" avrebbe intersecato molte volte l'orbita Shuttle-ISS, per vari giorni, se non fossero state prese contromisure.

Ricorderete nei giorni scorsi altri due episodi di detriti spaziali in prossimità della Stazione Spaziale Internazionale, a questi link

http://newsspazio.blogspot.com/2009/03/pericolo-scampato-per-la-stazione.html

http://newsspazio.blogspot.com/2009/03/nuovo-detrito-spaziale-nessun-pericolo.html

Per i dettagli della missione del Discovery consultate questo link

http://newsspazio.blogspot.com/2009/01/space-shuttle-discovery-sts-119-la.html

Collaborazione spaziale tra Italia ed Israele

NEWS SPAZIO :- Dal sito web dell'Agenzia Spaziale Italiana riporto la notizia che venerdì 20 marzo scorso l'ASI ha firmato con l'Agenzia Spaziale Israeliana (ISA) una "Dichiarazione congiunta per accrescere la cooperazione spaziale a scopi pacifici", primo passo per un accordo bilaterale di collaborazione in ambito spaziale tra i due paesi.

"E' un accordo di valore storico, il primo di questo tipo fra i due Paesi. Con Israele abbiamo interessi comuni che dovrebbero portarci a realizzare missioni congiunte", sono le parole del commissario straordinario dell'ASI Enrico Saggese.

"Come vicini di casa sul Mediterraneo abbiamo la stessa visione sia sugli obiettivi della ricerca spaziale che sull'utilizzo delle sue ricadute", ha dichiarato Isaac Ben-Israel, il presidente dell'ISA.

Questo accordo prevede la collaborazione tra i due paesi per l'esplorazione spaziale a fini di ricerca scientifica, l'osservazione della Terra e le sue applicazioni, le telecomunicazioni spaziali e l'utilizzo di infrastrutture a terra. L'intesa prevede anche uno scambio tra scienziati universitari ed industriali tra i due paesi.

Cresce nel pianeta Terra la voglia di collaborazione spaziale, per scopi pacifici e scientifici. E questo è sempre un bene!

Il comunicato ASI è a questo link
http://www.asi.it/it/news/italia_e_israele_cooperazione_spaziale_al_via

domenica 22 marzo 2009

Un recente cratere da impatto sulla superficie di Marte

(Immagine, fonte NASA/JPL/University of Arizona)

NEWS SPAZIO :- Ecco una foto a prima vista abbastanza "classica", ma guardatela bene alla sua massima risoluzione. E' dello scorso 3 febbraio 2009, ed è stata ripresa dalla sonda NASA MRO (Mars Reconnaissance ORbiter), in particolare dalla fotocamera telescopica dell'esperimento HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment).

Essa mostra un cratere da impatto della dimensione di circa 400 metri nella regione marziana Solis Planum. Sono visibili molte rocce e ciottoli intorno ad esso, distribuite radialmente alle sue pareti. Si tratta del risultato dell'impatto con la superficie marziana, ed il fatto che tali rocce siano ben visibili (e ben preservate) è prova del fatto che il cratere è piuttosto recente.

sabato 21 marzo 2009

Il satellite europeo GOCE operativo e pronto per iniziare le sue attività

(Immagine, fonte ESA)

NEWS SPAZIO :- Ieri 20 marzo 2009, alle ore 01:00 (ora italiana) i responsabili ESA hanno formalmente dichiarato il satellite GOCE pronto ad iniziare la sua attività. A partire dal momento in cui è avvenuta la separazione del satellite con il suo propulsore in seguito al lancio (vedi qui), GOCE è entrato nella fase Launch and Early Orbit Phase (LEOP), dove è stato controllato attentamente per verificare il perfetto funzionamento dei suoi sistemi di controllo.
La fase LEOP si è conclusa quando GOCE è stato switchato in Fine Pointing Mode (FPM): tutti i suoi sistemi sono operativi al 100% e la sonda è pronta ad iniziare la missione scientifica.

Uno dei compiti fondamentali svolti durante la fase LEOP è stato quello di attivare e rendere operativo lo strumento di bordo SSTI (Satellite-to-Satellite Tracking Instrument), un particolare ricevitore GPS in grado di determinare la localizzazione di GOCE in maniera molto accurata.

La sonda è adesso in grado di determinare autonomamente la propria orbita. I primi dati in questo senso sono già stati ricevuti al Payload Data Ground Segment, al centro di osservazione ESA ESRIN, a Frascati.

L'immagine pubblicata mostra GOCE orientato in orbita in FPM. Le due freccie verdi che si vedono a sinistra indicano che il veicolo spaziale è correttamente orientato nella direzione di volo.

Nelle prossime settimane la missione GOCE compirà altri step importanti, inclusa l'attivazione della propulsione elettrica a ioni, l'attivazione della modalità Drag-Free Attitude Control e l'abbassamento dell'orbita all'altitudine prestabilita di 260 Km.

Per i dettagli della missione GOCE consultare questo post
http://newsspazio.blogspot.com/2008/09/la-missione-spaziale-goce-lesplorazione.html

Per gli aggiornamenti su GOCE date un'occhiata alla sezione dedicata, qui
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/goce

La Stazione Spaziale Internazionale a °full power°

(Immagine, fonte NASA TV)

NEWS SPAZIO :- Adesso la Stazione Spaziale Internazionale è a "full power". Con l'installazione del segmento S6 della Truss durante la prima EVA da parte degli astronauti Steve Swanson e Richard Arnold (flight day 5), nonché dell'ultimo set di pannelli solari, la struttura centrale della ISS ha raggiunto la sua configurazione completa, dopo dieci anni di assemblaggio orbitale.

Ieri (flight day 6) vi è stato l'estensione dei solar array (operazione delicata che in passato aveva causato qualche problema). Tutto è andato come previsto e non vi sono state complicazioni di alcun tipo.

Adesso che la Stazione ha "dispiegato" tutte le sue ali, con l'aumento della produzione di energia elettrica sarà possibile raddoppiare il numero della strumentazione scientifica utilizzabile contemporaneamente. La quantità di potenza elettrica dedicata alla scienza sulla Stazione passa infatti da 15 KW a 30 KW.

Ogni "ala" dei solar array (SAW, Solar Array Wing) è costituita da due strisce retrattili di celle solari, per un totale di circa 33.000 celle solari, che quando sono completamente estese raggiungono la lunghezza di 35 metri (per 12 centimetri di larghezza). La Stazione nella sua completezza ha otto "ali".

Grandissimo successo quindi per la missione Space Shuttle Discovery STS-119. La ISS è adesso pronta a raddoppiare l'equipaggio e ad essere utilizzata al suo massimo per la "produzione" di esperimenti scientifici, il motivo più importante che ha portato alla sua realizzazione.

giovedì 19 marzo 2009

Una bellissima foto del decollo dello Space Shuttle Discovery STS-119

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Ecco una bellissima fotografia del lancio del Discovery di lunedì scorso (vedi qui). Fate click con il mouse per vedere l'immagine alla sua massima risoluzione.

I lanci spaziali in notturna hanno sempre una nota di fascino in più, non vi sembra?

Per i dettagli della missione Discovery STS-119 ecco il link da seguire
http://newsspazio.blogspot.com/2009/01/space-shuttle-discovery-sts-119-la.html

Terminata la missione del primo satellite iraniano

Omid, il primo satellite iraniano lanciato il 2 febbraio scorso (vedi qui), ha completato dopo poco più di un mese la sua missione, stando a quanto riferito da un esperto di ricerca spaziale iraniano alla televisione di stato.

In base alle sue dichiarazioni Omid ha effettuato 700 orbite intorno alla Terra e rimarrà in orbita per altri 38 giorni, prima di rientrare nell'atmosfera. Egli ha aggiunto che vari paesi, tra cui la Russia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti hanno utilizzato le informazioni collezionate dal satellite durante la sua missione.

Mohammad Soleimani, ministro delle comunicazioni iraniano, aveva precedentemente affermato che gli scienziati iraniani stanno lavorando alla creazione di quattro nuovi satelliti (sette, secondo la Reuters) anch'essi da posizionare il orbita bassa terrestre (LEO ,Low Earth Orbit).

Fonte dati: Ria Novosti, Reuters.

Storia, Scienza, Filosofia, Cosmo: siete pronti ad un viaggio fantastico?

NEWS SPAZIO :- E' aperta dal 13 marzo a Palazzo Strozzi, Firenze, la mostra "Galileo. Immagini dell'Universo dall'antichità al telescopio".

Fino al 30 agosto 2009 sarà possibile compiere un viaggio meraviglioso attraverso il tempo e lo spazio, partendo dalle visioni mistiche e poetiche delle antiche civiltà egizia e mesopotamica per approdare con Newton alla moderna cosmologia.

Documenti multimediali, reperti archeologici, strumenti scientifici, dipinti e tante altre "testimonianze" autentiche di un passato volto allo studio del cielo (compreso il telescopio di Galileo) aiutano a proiettarci dentro questa affascinante dimensione che lega la nostra storia al nostro posto tra le stelle. Non è che ci siano molte parole da dire, solo una: andiamo!

Ecco i riferimenti web con tutte le informazioni:

http://www.galileofirenze.it/

http://www.palazzostrozzi.org/


mercoledì 18 marzo 2009

Un piccolo pipistrello attaccato all°esterno dello Shuttle Discovery durante il decollo

NEWS SPAZIO :- Notizia alquanto curiosa (sad!) quella riportata dalla NASA qui. Se avete visto il film Pixar WALLE ricorderete certamente il piccolo robot aggrappato all'esterno dell'astronave in fase di decollo per stare vicino alla sua robottina EVE. Ebbene qualcosa di molto simile è successa davvero durante la fase di lancio della missione Space Shuttle Discovery STS-119 lo scorso lunedì (vedi qui).

Un piccolo pipistrello era attaccato al grande serbatoio esterno del Discovery proprio durante le fasi finali del conto alla rovescia e lì è rimasto per tutto il decollo.

Analizzando le immagini ed i video del lancio, un esperto di fauna selvatica ha concluso che il piccolo animale doveva avere l'ala sinistra spezzata e qualche problema con la spalla o il polso destro.
All'interno del Kennedy Space Center vi è anche il parco naturale Merritt Island National Wildlife Refuge, ed in prossimità del sito di lancio dei razzi spaziali sono attive tutta una serie di misure (sirene ecc. ecc.) proprio per tenere lontani gli uccelli prima del lancio di ogni Shuttle.

In questo caso però tali misure non sono bastate ed il piccolo animaletto si era scelto un posto in prima fila per lo show. Il pipistrello era stato visto muoversi di tanto in tanto, ma non ha avuto scampo durante la partenza dello Shuttle. E' morto velocemente durante l'ascesa del Discovery.

Nell'immagine qui a lato, il piccolo pipistrello è quel puntino nero all'interno del cerchietto rosso (cliccate all'interno della foto per vederla alla sua risoluzione massima).

I controllori di lancio avevano visto il pipistrello prima del lancio. La squadra che ha compiuto l'ispezione finale prima del decollo alla ricerca di ghiaccio all'esterno dello Shuttle lo aveva notato, ma tutto quello che ha potuto fare è stato sperare che volasse via prima dell'accensione dei motori del Discovery.

Non è la prima volta che questo accade. Era successo anche allo Shuttle Columbia nel 1998, missione STS-90.

Immagini, fonte NASA.

Space Shuttle Discovery agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale

NEWS SPAZIO :- E' avvenuto ieri sera alle 22:19 (ora italiana) sopra i cieli dell'australia l'aggancio orbitale tra lo Space Shuttle Discovery e la Stazione Spaziale Internazionale (immagine, fonte NASA TV).

Nei due giorni di missione precedenti, l'equipaggio del Discovery ha, tra le altre cose, compiuto le ispezioni sul rivestimento termico esterno dell'Orbiter (TPS, Thermal Protection System) mediante il braccio robotico e l'OBSS (Orbiter Boom Sensor System). Tutto in ordine.

Prima dell'attracco alla Stazione lo Shuttle ha compiuto la manovra RPM (Rbar Pitch Maneuver), la rotazione completa su sé stesso per dar modo all'equipaggio della ISS di ispezionarne l'esterno con foto ad alta risoluzione (nove minuti di manovra per un completo back flip della navetta).

Per i dettagli della missione Discovery STS-119 consultare qui
http://newsspazio.blogspot.com/2009/01/space-shuttle-discovery-sts-119-la.html

Una spettacolare nonché rara foto di Saturno e di quattro sue lune, by Hubble!



NEWS SPAZIO :- Il 24 febbraio 2009 il telescopio spaziale Hubble, con la sua Wide Field and Planetary Camera 2, ha ripreso questa spettacolare immagine Saturno e di quattro sue lune mentre gli passavano "di fronte".

Titano, la grane luna arancione, proietta la sua ombra nel polo nord di Saturno. Sotto di esso, vicino al piano degli anelli un po' spostata a sinistra ecco Mimas, anche lei con una piccola ombra proiettata vicino alle regioni equatoriali di Saturno. Più lontano a sinistra e fuori dal disco del pianeta si vedono Dione ed Enceladus.


E' raro vedere transitare le lune di Saturno in questo modo. Ciò accade solamente quanto l'inclinazione del piano degli anelli è tale da essere quasi allineata con il piano di visuale così come si ha dalla Terra. Il massimo di tale allineamento di avrà il 10 agosto ed il 4 settembre prossimi (sfortunatamente Saturno si troverà troppo vicino al Sole per poter essere visto da Terra).

Quando le immagini sono state riprese, Saturno si trovava ad una distanza di 1,25 miliardi di chilometri da noi.

Non dimenticate di "cliccare" dentro le foto. Trovate altre immagini a questo link
http://hubblesite.org/newscenter/archive/releases/2009/12/image/a/

Immagini, fonte NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA).

martedì 17 marzo 2009

Iniziata la missione spaziale europea GOCE


NEWS SPAZIO :- Dopo un'altra giornata di attesa (vedi qui e qui) è finalmente iniziata la missione del satellite europeo GOCE (vedi qui).

Alle ore 15:21 CET (Central Europe Time, che corrisponde alla nostra ora italiana) di oggi è partito il razzo vettore Breeze KM dal cosmodromo Plesetsk, nella Russia settentrionale a circa 800 km a nord di Mosca, con a bordo GOCE.



La trasmissione ESA TV è appenta terminata. Goce è in volo!

Per tutti gli aggiornamenti su GOCE consultate la sezione dedicata, a questo link

http://newsspazio.blogspot.com/search/label/goce

Immagini, fonte ESA TV.

Aggiornamento ore 17:49
Novanta minuti dopo il lancio GOCE ha raggiunto la sua orbita circolare polare, a 280 Km di altitudine con una inclinazione rispetto all'equatore di 96,7°.

Nuovo tentativo di lancio per il satellite europeo GOCE oggi!

(Immagine, fonte ESA)

NEWS SPAZIO :- Dopo lo stop al lancio di ieri a -7 secondi causato da un problema alla Torre di Lancio (vedi qui), ecco oggi un nuovo tentativo sempre alla stessa ora. Alle ore 15:21 CET (Central Europe Time, che corrisponde alla nostra ora italiana) dal cosmodromo Plesetsk nella Russia settentrionale inizierà la missione europea GOCE (vedi qui per i dettagli).

Il lancio è trasmesso in streaming dall'Agenzia Spaziale Europea a partire dalle ore 15:05 circa a questo indirizzo
http://www.esa.int/SPECIALS/GOCE/SEMV5HITYRF_0.html e/o a questo

http://www.esa.int/esaCP/SEMV5HITYRF_index_0.html


Per tutti gli aggiornamenti sulla missione GOCE ricordate di consultare la sezione 'GOCE' di questo blog, a questo link
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/goce

Ecco a grandi linee ciò che sta per (dovrebbe?) accadere:

(Fonte dati ESA)

In bocca al lupo GOCE!

Nuovo detrito spaziale: nessun pericolo per Shuttle e ISS

NEWS SPAZIO :- Dopo l'incontro ravvicinato di un detrito orbitale con la Stazione Spaziale Internazionale della scorsa settimana (vedi qui) eccoci nuovamente ad affrontare la stessa emergenza: un altro "pezzo" di un satellite russo in disuso è previsto passare in prossimità della ISS questa mattina (Immagine, fonte NASA).

A complicare le cose c'è lo Space Shuttle Discovery in avvicinamento alla Stazione (aggangio previsto alle 22:13 di questa sera).

Inizialmente era stato ipotizzato che la ISS dovesse accendere i propri razzi per compiere una manovra di 'collision avoidance', per portarsi ad una distanza di sicurezza dalla traiettoria del detrito. E ciò avrebbe costretto il Discovery ad "aggiustare" la propria rotta per il rendez-vous con la Stazione.

Il detrito è un pezzo di un vecchio satellite militare della ex Unione Sovietica di nome Cosmos 1275, lanciato nel 1981 e distruttosi poco dopo il lancio, pare per l'esplosione di una batteria, generando una "nuvola" di 310 pezzettini orbitanti (nessuna relazione con lo 'space junk' della scorsa settimana).

Il detrito in questione ha un'ampiezza di circa 10 cm. La NASA lo ha monitorato costantemente ed ha concluso che esso non costituisce alcun pericolo, al punto che la ISS non altererà la propria traiettoria.

Il Controllo di missione NASA ha comnuicato agli astronauti del Discovery e della Stazione la buona notizia.

lunedì 16 marzo 2009

A pochi secondi dal lancio rimandata la missione europea GOCE

(Immagine, fonte ESA TV)

NEWS SPAZIO :- Mancavano pochi secondi al lancio del satellite europeo GOCE quando è stato fermato il conto alla rovescia.

Per i dettagli della missione GOCE consultare qui.

Ore 15:55
Il sito web dell'ESA indica solamente che le investigazioni sono in corso e che tra breve forniranno nuove informazioni.

Aggiornerò questo post non appena avrò nuove notizie.

Ore 16:06
Una veloce comunicazione da ESA TV: il satellite GOCE è OK, sembra che ci sia stato un problema alla porta della torre di lancio che è rimasta chiusa. Sono in corso investigazioni per capire se tale problema è di tipo elettrico e/o meccanico. Più tardi un report ufficiale.
La prossima finestra di lancio per un corretto inserimento in orbita è domani.

Space Shuttle Discovery STS-119, lancio perfetto!

(Immagine, fonte NASA TV)

NEWS SPAZIO :- E' fatta! Come tutti noi abbiamo sperato il Discovery è in volo verso la Stazione Spaziale Internazionale.


Alle ore 07:43 PM EDT (questa notte alle ore 00:43 ora italiana) è iniziata la missione STS-119 Cape Canaveral Air Force Base.

Meno di un minuto dopo aver "sgombrato le torri" il Discovery aveva già raggiunto la velocità di 578 Km/h, velocità che era salita a circa 17.000 Km/h entro il minuto successivo. Ad otto minuti circa dal lancio è stata raggiunta l'orbita terrestre.

Adesso occorreranno circa due giorni per l'avvicinamento e l'aggancio alla Stazione Spaziale Internazionale.

Per i dettagli della missione Discovery STS-119 consultare qui
http://newsspazio.blogspot.com/2009/01/space-shuttle-discovery-sts-119-la.html

Per i dettagli sui vari ritardi della missione, date un'occhiata alla sezione Shuttle del blog, qui
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/shuttle

Il video del lancio lo trovate su YouTube, qui

(versione breve dell'Orlando Sentinel)
http://www.youtube.com/watch?v=LoidGTxS9mw

(versione lunga di NASA TV a partire da quindici minuti prima del lancio)
http://www.youtube.com/watch?v=c_ZvKTswUIw

Un'altra cosa da vedere è il Mission Webcast, che trovate sempre su YouTube a questo link
http://www.youtube.com/watch?v=9abI7UOL9bc

GO Discovery, GO!


domenica 15 marzo 2009

Marte ieri ed oggi! Google Mars Update

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- NASA e Google hanno annunciato un aggiornamento alla modalità "Mars mode" di Google Earth (iniziativa che avevamo già presentato qui).

Adesso sono disponibili (sempre - ovviamente - in maniera del tutto gratuita) tutte le informazioni relative anche alle conoscenze di Marte acquisite nel passato. Potremo partire dai primi dati e capire come la conoscenza si è evoluta fino ad oggi.

E' possibile volare in 3D sulla superficie di Marte ed avere visibili layer di informazioni, immagini, dati.

Tre nuove funzioni: gli utenti possono viaggiare indietro nel tempo e vedere Marte con gli occhi dei primi scienziati-pionieri, esplorando le mappe storiche degli astronomi Giovanni Schiaparelli, Percival Lowell ed altri (layer 'Historical Maps').

E poi via, verso i dati odierni, uno stream di dati sempre aggiornato con le ultime immagini delle sonde attualmente su Marte Mars Odyssey, MRO (layer 'Live from Mars'). Possiamo "salire a bordo" di queste sonde e vedere ciò che queste osservano e dove andranno ad osservare di lì a poco.

Ci sono anche nuovi tour guidati di Marte, contributo prezioso per sapere tutto sulla storia e sulla sua scienza.

Sono stati aggiunte anche immagini aggiornate di provenienza NASA ed ESA, aggiornate le funzioni di ricerca e tanto altro. Insomma, per come è descritto sembra sia stato fatto un grande lavoro di diffusione della conoscenza "marziana". Siete d'accordo?

Space Shuttle Discovery STS-119 pronto al lancio

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Sembra che questa volta ci siamo! Nell'incontro del Mission Manager Team svoltosi ieri pomeriggio è stato comunicato che lo Space Shuttle Discovery è pronto.

Mike Leinbach, il direttore di lancio Shuttle, ha detto che l'attività di riparazione al Launch Pad è di tre ore in anticipo. Questa consiste nella sostituzione di un componente sospettato di aver causato una perdita di idrogeno gassoso in un condotto che si connette al grande serbatoio esterno rilevata qualche giorno fa.

Il conto alla rovescia continua, e la missione STS-119 verso la Stazione Spaziale Internazione è a poche ore dal lancio.

Adesso l'unica variabile parrebbe essere costituita dalle previsioni metereologiche, che al momento danno una probabilità dell'80% a favore del lancio, in base a quanto affermato dal funzionario incaricato Kathy Winters.

Se tutto andrà come sperato Discovery decollerà dal Launch Pad 39A al NASA's Kennedy Space Center in Florida alle ore 7:43 PM EDT di oggi, che corrispondono qui da noi a lunedì 16 (domani) alle 00:43.

sabato 14 marzo 2009

Testato con successo il nuovo motore Merlin di SpaceX

(Immagine, fonte SpaceX)

NEWS SPAZIO :- Il 7 marzo scorso è stato aggiunto un nuovo tassello importante dalla società americana SpaceX (Space Exploration Technologies) nella strada per aprire l'accesso allo spazio da parte di industrie private.

Al sito di prova di SpaceX in Texas è stato testato con successo il nuovo motore a vuoto Merlin, il propulsore dell'ultimo stadio del razzo vettore Falcon 9.

Merlin è rimasto acceso per sei minuti, tutto il tempo previsto da un normale profilo di missione (full mission duration test firing).
Il motore ha raggiunto un impulso specifico nel vuoto di 342 secondi, restando termicamente stabile per tutta la durata dell'accensione (la migliore efficienza mai raggiunta da un motore a razzo ad idrocarburi di produzione americana).

Il nuovo Merlin è basato sul motore Merlin 1C, quello che l'anno scorso ha lanciato in orbita il razzo Falcon 1, ma è progettato per massimizzare le sue performance nel vuoto (dello spazio)

SpaceX è una delle due società private che lo scorso dicembre ha vinto un contratto NASA per i rifornimenti cargo alla Stazione Spaziale Internazionale (vedi qui).

Per avere maggiori notizie sulla società SpaceX consultate la sezione dedicata a questo link
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/SpaceX