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giovedì 22 gennaio 2009

Russia, stop ai turisti spaziali dopo il 2009

NEWS SPAZIO :- Turista spaziale, astronauta privato, astronauta a pagamento. Quale che sia la definizione che vi piace di più, questa nuova figura di "esploratori" spaziali nata nel 2001 con il miliardario americano Dennis Tito, potrebbe essere a rischio.

La notizia è stata pubblicata ieri, mercoledì 21 gennaio 2009, sul giornale Rossiiskaya Gazeta. Il capo dell'Agenzia Spaziale Russa, Anatoly Perminov, ha dichiarato in una intervista che dopo il 2009 la Russia non invierà più turisti spaziali sulla Stazione Spaziale Internazionale. Questo è dovuto sostanzialmente al fatto che entro il 2009 gli equipaggi a bordo della ISS passeranno da tre a sei astronauti. Verranno quindi ad essere al completo tutti i posti disponibili sui voli Soyuz verso la Stazione.

Il programma spaziale russo per voli "privati" sulla ISS è stato il primo in assoluto compiuto da un'agenzia governativa. Tramite la società americana Space Adventures, a partire dal 2001 sono arrivati sulla ISS sei partecipanti, ciascuno dei quali ha pagato (più o meno) la cifra di 20 milioni di dollari. L'ultimo turista a volare sulla ISS sarà il software designer americano Charles Simonyi, il cui volo è programmato per il prossimo Marzo.

Sono però convinto che questo non significhi la fine degli "astronauti privati". In un mio post precedente del giugno scorso (eccolo a questo link) riportavo che la stessa Space Adventures aveva finalizzato un intesa con l'Agenzia Spaziale della Federazione Russa per lanciare la prima missione completamente privata verso la Stazione Spaziale Internazionale. Cioè una Soyuz completamente dedicata, o se vogliamo, acquistata dalla società americana con due posti disponibili per astronauti paganti. Questo potrebbe essere un nuovo business per l'agenzia russa, ma al momento non ci sono feedback ufficiali.

Come stiamo seguendo tutti in questi mesi (vero?) in tempi più lunghi dovrebbero nascere e svilupparsi voli orbitali abitati direttamente dal settore privato (sezione dedicata qui), ma è ancora presto, ci vorrà tempo.

Staremo a vedere.

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