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lunedì 31 maggio 2010

Aggiornamento sulla data del primo volo di test del razzo vettore commerciale Falcon 9, by SpaceX

(Immagine, credit SpaceX)

NEWS SPAZIO :- Continuiamo a seguire la società Space Exploration Technologies (SpaceX) alla vigila del primo volo di test per il nuovo razzo Falcon 9.

E' stata infatti comunicata la nuova data target per il volo, non prima del prossimo 4 Giugno 2010. La finestra di lancio va dalle 11 a.m. EDT alle 3 p.m. (dalle 17:00 alle 21:00 ora italiana).

SpaceX ed il subcontractor Ensign-Bickford Aerospace & Defense Co. hanno lavorato con l'Air Force per qualificare al volo il sistema di distruzione automatica in caso di avarie, il Flight Termination System (FTS).

Mancano ancora i necessari documenti finali di approvazione da parte dell'Air Force che secondo funzionari di SpaceX hanno avuto ritardi (almeno in questa ultima fase) causati da un ritardo nel lancio di un razzo Delta IV con a bordo un nuovo satellite GPS, lancio avvenuto nei giorni precedenti.

Una volta concessa l'approvazione finale Falcon 9 sarà "cleared to launch" dal Launch Complex 40 del Cape Canaveral Air Force Station.

Fonte dati, Florida Today.

venerdì 28 maggio 2010

Migliaia di galassie in questa incredibile immagine del telescopio spaziale europeo Herscel

(Immagine, credit ESA & SPIRE Consortium & HerMES consortia)

NEWS SPAZIO :- "Mio Dio, è pieno di galassie!" è quello che ho pensato guardando questa immagine mozzafiato. Il parallelo con la celebre frase di David Bowman (alla fine del film quando entra nel monolito nero, 2001 Odissea nello Spazio, Arthur C. Clarke) spero non risulti irriverente.

In effetti ciò che vedete è un insieme di migliaia di galassie ammassate l'una con l'altra in questa incredibile osservazione dell'Universo distante ripresa agli infrarossi dal telescopio spaziale europeo Herschel lo scorso 20 Maggio dalla sua posizione orbitale nel punto Lagrangiano L2. Ogni puntino che vedete nella foto è un'intera galassia, ciascuna contenente miliardi di stelle.

Questa immagine è parte dell'Herschel Multi-tiered Extragalactic Survey (HerMES) Key Project che ha come obiettivo lo studiare l'evoluzione delle galassie nel distante - e quindi antico - Universo. Lo strumento di bordo utilizzato è SPIRE (Spectral and Photometric Imaging REceiver).

L'osservazione in oggetto è relativa ad una regione di spazio nella costellazione dell'Orsa Maggiore chiamata Lockman Hole (LH), che consente di avere una "buona visuale" nell'Universo distante.

Le galassie visibili appaiono come erano 10-12 miliardi di anni fa. Esse si ammassano l'una con l'altra attirate dalla forza di gravità ed i loro "incontri" generano nuove stelle in grande quantità.
Sono colorate in blu, verde e rosso per rappresentare le tre bande all'infrarosso usate da Herschel. Le galassie mostrate in rosso sono con tutta probabilità quelle più distanti, circa 12 miliardi di anni luce / 12 miliardi di anni fa. I puntini che appaiono in bianco hanno uguale intensità in ognuna delle tre bande (RGB) e sono quelle in cui si formano il maggior numero di stelle.

Da restare senza parole, vero?

Fonte dati OSHI.

Il video NASA della fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico

NEWS SPAZIO :- In questo blog abbiamo parlato spesso del terribile incidente nel Golfo del Messico che sta causando certamente la più grande tragedia ambientale marina ed abbiamo pubblicato varie immagini riprese dai satelliti americani TERRA ed AQUA che monitorizzano costantemente la zona (oltre ad altri satelliti tra cui l'europeo Envisat).

La NASA ha messo insieme le molte immagini ricevute ed ha pubblicato il video che vedete, il quale presenta la situazione fino al 24 Maggio.



Andate alla sezione 'Terra' del blog per vedere le precedenti immagini satellitari della zona.

giovedì 27 maggio 2010

Base robotica sulla luna per il Giappone?

NEWS SPAZIO :- Importanti news provenienti dal Giappone. Al meeting dello Strategic Headquarters for Space Policy tenutosi martedì scorso il governo giapponese pare aver confermato di voler seguire la strada tracciata dall'amministrazione precedente relativamente all'esplorazione lunare per mezzo di dispositivi automatici (immagine, credit Jaxa).

Il governo giapponese sembra infatti avere l'intenzione di inviare un robot sulla Luna entro cinque anni ed a seguire di realizzare entro dieci anni una base lunare abitata da robot.
Le stime di spesa sono di 200 miliardi di Yen (1,83 Mld euro) più 90 miliardi (0,82 Mld euro) per lo sviluppo in parallelo di un un programma per una missione con equipaggio umano.

Secondo l'ipotesi di progetto nel 2015 verrebbe inviato sulla Luna un robot con il compito di svolgere analisi del suolo ed inviare a Terra immagini ad alta risoluzione. Entro il 2020 il robot costruirebbe una base autosufficiente dal punto di vista energetico (pannelli fotovoltaici ed altro), una base da cui muoversi ed esplorare più di 100 Km di superficie lunare. Inoltre, rocce ritenute importanti da un punto di vista scientifico o di possibile sfruttamento sarebbero inviate a Terra.

Nella proposta presentata si parla di utilizzo di robot-rover dotati di ruote ma anche di robot umanoidi in grado di camminare sulla superficie lunare.

Con gli ambiziosi piani di esplorazione lunare da parte di Cina ed India la mossa del Giappone è vista come un tentativo per avere un peso in uno scenario futuro di sfruttamento delle risorse lunari (per scopi pacifici).

Fonte dati: Japan Today, The Mainichi Daily News.

mercoledì 26 maggio 2010

Lo Space Shuttle Atlantis STS-132 è tornato a casa


NEWS SPAZIO :- E' atterrato nel primo pomeriggio di oggi alle 14:48 ora italiana lo Space Shuttle Atlantis STS-132, concludendo così una missione di 12 giorni dedicata alla Stazione Spaziale Internazionale.

Si è trattata dell'ultima volta per Atlantis. Dopo 25 anni di servizio infatti la navetta spaziale ha terminato per sempre i suoi voli. Adesso Atlantis seguirà le normali operazioni di manutenzione e di preparazione pre-lancio per fare da eventuale veicolo di soccorso per la successiva missione di Endeavour STS-134, ma la sua vita operativa volge al termine.



Guardate nel seguente video le splendide immagini dell'atterraggio dell'Orbiter.



Thanks Atlantis!

Immagini, credit NASA TV.


Sonda Mars Phoenix Lander, probabilmente danneggiata dal ghiaccio marziano

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech/University of Arizona)

NEWS SPAZIO :- Niente da fare! La sonda americana Mars Phoenix Lander non ha dato alcun segno di sé durante l'ultimo tentativo di ascolto da parte della sonda Mars Odyssey nei giorni scorsi.

Inizialmente erano state pianificate tre sessioni di ascolto (a Gennaio, a Febbraio e ad Aprile) durante le quali Odyssey - in orbita intorno a Marte dal 2001 - è rimasta in ascolto di per individuare eventuali segnali provenienti da Phoenix.
Una quarta campagna è stata poi aggiunta nella speranza che il sole ormai al suo massimo nel cielo potesse fornire energia sufficiente per ricaricare le batterie di bordo del piccolo lander.

Purtroppo così non è stato. Sebbene Phoenix non fosse stato progettato per resistere al gelido inverno marziano iniziato nel novembre 2008 i tentativi di acquisire un suo segnale erano assolutamente dovuti.

Tra le altre cose una nuova immagine ripresa dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) che mostra il sito di atterraggio di Phoenix non aiuta certo ad essere ottimisti. Si distingue infatti il piccolo lander con evidenti segni di danneggiamento da parte del ghiaccio. La foto che vedete qui sopra mette a confronto proprio quest'ultima nuova immagine con una precedente osservazione di Phoenix del 2008, poco dopo il suo atterraggio.

La nuova fotografia, ripresa dalla fotocamera dell'esperimento HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) di MRO, ci restituisce un'immagine di Phoenix le cui ombre sono differenti da ciò che esse erano nel 2008. Le evidenze suggeriscono che almeno uno dei suoi pannelli solari (di forma circolare) possa essere stato gravemente danneggiato dal ghiaccio invernale.

Le parole di Michael Mellon, dell'University of Colorado a Boulder, un membro del gruppo scientifico sia di Phoenix che di HiRISE: "Le immagini di prima e dopo sono drammaticamente differenti. Il lander sembra più piccolo e solamente una parte delle differenze possono essere spiegare dall'accumulo di polvere sul lander tale da rendere la sua superficie meno distinguibile dal terreno circostante".

I cambiamenti apparenti nelle ombre proiettate da Phoenix sono consistenti con la possibilità che il peso del ghiaccio di CO2 possa aver piegato o rotto i suoi pannelli solari.

Questo sembra essere tutto. Voglio però ricordare che la missione di Phoenix su Marte terminata nel Novembre 2008 è stata un grande successo. Solo tre parole: acqua, perclorato, neve!

Andate alla sezione del blog dedicata a Phoenix al seguente url


per conoscerne i dettagli.
Guardate questo bellissimo video NASA



Nel frattempo sulla Terra continuano gli studi - e continueranno ancora per parecchio tempo - sui dati raccolti dalla piccola sonda terrestre.

Fonte dati, NASA.

lunedì 24 maggio 2010

Voyager 2, risolto il problema della errata formattazione dei dati scientifici

(Immagine, credit NASA)

NEW SPAZIO :- Ecco un veloce aggiornamento riguardante la sonda NASA Voyager 2 ai confini del nostro sistema solare, secondo quanto pubblicato dalla NASA relativamente alla felice risoluzione del problema verificatosi alcuni giorni fa che aveva causato un'errata formattazione dei dati scientifici prodotti dalla sonda stessa.

Gli ingegneri di missione avevano già individuato che il glitch era dovuto ad un unico bit nella memoria del computer di bordo che inaspettatamente aveva assunto valore 1 invece che 0, cosa che aveva reso illeggibili i dati scientifci generati.

Ebbene, la notizia è che il 19 Maggio scorso il team a Terra ha inviato alla sonda il comando di reset di tale bit. Il giorno dopo è giunta dal Voyager la conferma che il reset è stato effettuato con successo.
Gli ingegneri di missione continuano a monitorare i dati di diagnostica provenienti dal Voyager e se il "famoso" bit resterà a ZERO verrà comandato alla sonda di riprendere le osservazioni scientifiche.

Fonte dati, NASA-JPL.

domenica 23 maggio 2010

Space Shuttle Atlantis STS-132, distacco dalla Stazione Spaziale Internazionale e flyaround

(Immagine, credit NASA TV)

NEWS SPAZIO :- Alle 14:52:39 ora italiana di oggi, domenica 23 Maggio 2010 sono stati chiusi i portelloni tra lo Space Shuttle Atlantis STS-132 e la Stazione Spaziale Internazionale.
La separazione tra le due astronavi è avvenuta poco dopo, alle ore 17:22. Atlantis ha trascorso in totale sette giorni e 54 minuti attraccato allavamposto orbitante.

Poco dopo il pilota dello Shuttle Tony Antonelli ha effettuato l'ormai consueto flyaround, un giro intorno alla Stazione per documentare la sua nuova configurazione che include il nuovo modulo russo MRM-1 (Rassvet).
Ecco qui sotto lo spettacolare video dal canale Nasa Television di YouTube



Il ritorno di Atlantis sulla Terra è previsto per mercoledì prossimo.

Space Shuttle Atlantis STS-132, EVA-3

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Venerdì scorso si è svolta la terza ed ultima passeggiata spaziale prevista dalla missione spaziale americana della navetta Atlantis STS-132 sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Eva-3 è iniziata alle ore 12:27 (ita) e si è conclusa alle 19:13 (ita) dopo 6 ore e 46 minuti di lavoro da parte degli atronauti Michael Good e Garrett Reisman.

Il primo task importante svolto con successo è stato la sostituzione delle altre due batterie rimanenti del Side B del lato P6 del grande array di pannelli solari, attività iniziata nella precedente EVA.
Le vecchie batterie sono state posizionate nel cargo carrier, a sua volta fissato alla Mobile Base System per poi essere successivamente spostato all'interno dello Space Shuttle.

Gli astronauti hanno poi trasferito dalla stiva di Atlantis alla Stazione un Power Data Grapple Fixture (PDGF) che sarà installato successivamente durante l'anno. Il PDGF è un punto di attracco per il robot della Stazione SSRMS che consente un aggancio meccanico, alimentazione elettrica e connessione dati / video.

Questa è stata l'ultima EVA prevista dalla missione STS-132, per un totale di 21 ore e 20 minuti trascorsi fuori dalla ISS.

Le nuove batterie sostituite hanno una vita operativa stimata di 6,5 anni. Le batterie appena rimosse sono state utilizzate per circa 9,5 anni ed erano ancora completamente funzionanti.

venerdì 21 maggio 2010

Inizia la missione per le sonde spaziali giapponesi AKATSUKI ed IKAROS


NEWS SPAZIO :- Dopo un ritardo di tre giorni causato dalle cattive condizioni meteo è stato lanciato ieri 20 Maggio 2010 dal Centro Spaziale di Tanegashima nel sud del Giappone un razzo vettore H-IIa con a bordo le due sonde giapponesi AKATSUKI ed IKAROS.

Il lancio è avvenuto alle 23:58 ora italiana.
A raggiungere l'orbita terrestre insieme alle due sonde vi erano anche un minisatellite UNITEC-1 (costruito da un'università) e tre altri piccoli satelliti.

Dopo aver lasciato questi ultimi in orbita terrestre il secondo stadio del razzo vettore ha preso la direzione di Venere.


AKATSUKI
Il payload principale della missione è infatti la sonda giapponese AKATSUKI (che in giapponese significa 'Alba'). Il suo obiettivo è quello di studiare la densa atmosfera del pianeta Venere.


Sebbene sia simile in dimensione ed età alla Terra, Venere è un mondo estremamente ostile da un punto di vista climatico. La temperatura in superficie raggiunge i 460°C e la sua atmosfera è densa di CO2. Gli scienziati ritengono che una maggiore comprensione dell'atmosfera venusiana possa essere di grande aiuto per conoscere sempre meglio i processi naturali della formazione ed evoluzione dell'ambiente/atmosfera terrestre.

AKATSUKI (detta anche Venus Climate Orbiter o PLANET-C) è una "scatola" 1.04 x 1.45 x 1.4 metri dalla massa di 500 libbre (226,8 Kg). Essa si posizionerà in un'orbita equatoriale molto ellittica intorno a Venere, la cui distanza varierà tra i 300 e gli 80.000 Km (periodo orbitale di 30 ore) e da lì per 4,5 anni studierà l'atmosfera di Venere. Sono sei gli strumenti scientifici di bordo, cinque dei quali sono fotocamere che esploreranno il pianeta nelle lunghezze d'onda che vanno dagli ultravioletti ai medio-infrarossi. Eccoli:

  • LAC (Lightning and airglow camera), alla ricerca di fulmini nelle lunghezze d'onda del visibile (da 552 a 777 nanometri)
  • LIR (Longwave infrared camera), studia la struttura delle nuvole d'alta quota ad una lunghezza d'onda che emette calore (10 micron)
  • UVI (Ultraviolet imager), studia la distribuzione di specifici gas atmosferici (es: biossido di zolfo) agli ultravioletti (da 293 a 365 nanometri)
  • IR1 (1-micron camera), scruta la torbida atmosfera per vedere la dispersione del calore emesso dalle rocce in superficie (da 0,9 a 1,01 micron). Potrebbe individuare vulcani attivi, se questi esistono
  • IR2 (2-micron camera), a differenza della precedente va alla ricerca delle emissioni di calore nelle parti basse dell'atmosfera (da 1,65 a 2,32 micron)
Il sesto strumento è la sua antenna radio, che verrà usato per sondare attivamente l'atmosfera.

AKATSUKI arriverà in prossimità di Venere nel dicembre 2010.

Ecco un video dell'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA molto interessante




IKAROS
Il secondo importante payload a lanciato con AKATSUKI è la sonda IKAROS (Interplanetary Kite-craft Accelerated by Radiation Of the Sun), anch'essa avente Venere come destinazione. La particolarità di questa sonda però risiede nel suo sistema propulsivo, interamente basato sull'energia solare.


Tra qualche settimana infatti IKAROS dispiegherà una vera e propria vela, una vela solare che sfrutta la pressione del vento (l'energia dei fotoni) solare come propulsione (per accelerare lentamente ma continuamente) e per generare energia elettrica.

Negli anni scorsi vi sono stati vari tentativi per dimostrare la fattibilità di questa nuova tecnologia propulsiva, ma fino ad ora nessuno di questi approcci ha fornito una completa dimostrazione positiva di fattibilità.
Qualche anno fa il Giappone testò parzialmente questa modalità di propulsione in orbita terrestre. La Planetary Society finanziò la costruzione di Cosmos 1, anch'essa spinta da una vela solare, ma dopo il lancio avvenuto nel 2005 il vettore russo non riuscì a mettere correttamente in orbita il veicolo.

IKAROS arriverà in prossimità di Venere dopo circa sei mesi di viaggio seguendo la stessa traiettoria di AKATSUKI, con la differenza però che dall'orbita di Venere IKAROS continuerà a a viaggiare (in orbita solare) spinto solamente dalla sua vela.


La vela solare di IKAROS ha forma quadrata (14 x 14 metri) ed è ultrasottile, appena 0,0075 mm, circa un decimo dello spessore di un capello umano. Essa è anche parzialmente rivestita di un sottile film di celle solari in grado di generare energia elettrica.

Guardate questo video sempre della JAXA



Immagini, fonte JAXA.

AGGIORNAMENTO
Ecco il video del lancio



Enjoy!

giovedì 20 maggio 2010

Space Shuttle Atlantis STS-132, EVA-2

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- E' terminata anche la seconda attività extraveicolare prevista dalla missione spaziale STS-132 dello Space Shuttle Atlantis sulla Stazione Spaziale Internazionale.


EVA-2 è iniziata ieri alle ore 12:38 (ita) e si è conclusa alle 19:47, dopo 7 ore e 9 minuti di lavoro. I protagonisti all'esterno della Stazione sono stati gli astronauti americani Steve Bowen e Michael Good.

Durante il periodo di attività sono state sostituite 4 delle 6 batterie situate del Side B del Solar Array P6, ciascuna della potenza di 8 KW (la Stazione ne ha in totale 24).

Come task aggiuntivo i due astronauti sono riusciti a risolvere un piccolo problema di fissaggio dell'antenna Ku-Band installata durante la EVA-1, che adesso è in grado di ruotare normalmente.

Vi segnalo l'immagine pubblicata. Non è spettacolare?

mercoledì 19 maggio 2010

La marea nera di petrolio nel Golfo del Messico ha raggiunto la LOOP CURRENT, by ENVISAT!


NEWS SPAZIO :- Dall'analisi dei dati del satellite europeo ENVISAT relativi alla gigantesca macchia di petrolio che si sta riversando in mare da quasi un mese ormai nel golfo del Messico, gli scienziati ritengono che il flusso di petrolio sia stato "agganciato" dalla LOOP CURRENT, una potente corrente marina che circola in senso orario intorno al Golfo del Messico.

Se così stanno le cose, come purtroppo sembrano testimoniare le immagini dallo spazio, la marea nera potrebbe raggiungere le coste della Florida in meno di una settimana.

Le parole del Dr. Bertrand Chapron dell'Ifremer (Institut Français Recherche pour l'Exploitation de la Mer): "Con queste immagini dallo Spazio abbiamo la prova visibile che almeno il petrolio che si trova sulla superficie del mare ha raggiunto la corrente [...] Ora che il petrolio è entrato nella LOOP CURRENT è probabile che raggiunga la Florida in sei giorni. Poiché è pianificato che Envisat ASAR, ERS-2 e gli altri satelliti SAR acquisiscano sistematicamente dati da quell'area monitoreremo la situazione continuamente".

La LOOP CURRENT è una corrente oceanica molto intensa e profonda, quindi - purtroppo - le sue acque turbolente produrranno un'accelerazione nella miscelazione di petrolio ed acqua. Ciò potrebbe rimuovere lo strato di petrolio dalla superficie rendendo quindi il monitoraggio dai satelliti molto più difficile se non addirittura impossibile.

L'immagine che vedete in alto è di ieri 18 Maggio 2010 ed è stata registrata dal radara ASAR (Advanced Synthetic Aperture Radar) di ENVISAT. Complesse elaborazioni sui dati hanno consentito di evidenziare l'estensione dell'area occupata dal petrolio. Si osserva un "tentacolo" della macchia nera che si estende fino alla LOOP CURRENT (quest'ultima in rosso).

Qui sotto invece vediamo come era la situazione solamente pochi giorni prima, il 15 Maggio.


Precedenti notizie del blog relative all'incidente che ha causato questa terribile tragedia nel Golfo del Messico le trovate qui sotto



Immagini, credit CLS.

Fonte dati, ESA.

martedì 18 maggio 2010

Sonda interplanetaria Voyager 2, individuato il problema di trasmissione dati

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Continuiamo a parlare della sonda NASA Voyager 2, giunta ai confini del nostro sistema Solare ed affetta ormai da alcuni giorni da un problema che ne causa la trasmissione errata dei dati scientifici. Ne abbiamo discusso qui


Ebbene, sembra che sia stata trovata la causa del problema. E' di ieri infatti la notizia pubblicata dalla NASA-JPL che a rendere illeggibili i dati scientifici provenienti dalla sonda è stato un arbitrario cambio di valore da 0 a 1 all'interno di una singola cella di memoria nel computer di bordo.

Questa singola transizione di valore di un bit (un solo bit!!!) ha alterato il pattern dei dati (la struttura, il formato) che Voyager invia a Terra.


Il 12 Maggio scorso gli ingegneri di missione ricevendo una lettura completa dei dati del flight data system computer responsabile della formattazione dei dati scientifici, si erano accorti che un bit nella memoria aveva un valore errato. Ricreando questa condizione in laboratorio è stato riprodotto l'errore.

La prossima mossa, pianificata per domani 19 Maggio 2010, è quella di resettare il bit "incriminato" sul Voyager per riportarlo al suo valore 'ZERO'.

Fonte dati, NASA-JPL.

Space Shuttle Atlantis STS-132, completata la prima EVA

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Si è svolta ieri la prima attività extraveicolare (EVA-1) per la missione dello Space Shuttle Atlantis STS-132 sulla Stazione Spaziale Internazionale.


EVA-1 è iniziata ieri lunedì 17 Maggio 2010 alle ore 7:54 am EDT (13:54 ora italiana). Gli astronauti Garrett Reisman e Steve Bowen switched hanno attivato le loro tute pressurizzate marcando l'inizio delle 6,5 ore di lavoro previste.

Dopo aver prelevato dalla stiva di Atlantis una nuova antenna Ku-band per le comunicazioni Spazio-Terra questa è stata installata nel segmento Z1 della ISS come antenna di backup. Un inaspettato problema ha causato la transizione del Command and Control Computer dall'unità primaria ad un'unità di backup. Durante tale transizione alcuni sistemi si sono spenti e poi riaccesi. Durante la transizione il controllo missione ha chiesto ai due astronauti in EVA di sospendere momentaneamente alcune loro attività.

Dopo aver completato l'installazione e connessione dell'antenna Bowen ha ricaricato l'ossigeno della propria tuta spaziale per consentirgli di lavorare all'esterno della Stazione per oltre il periodo programmato.

Un altro task principale effettuato è stato l'installazione di un pallet con parti di ricambio per il robot Dextre, lo Special Purpose Dexterous Manipulator.

Nel frattempo il braccio robotico dello Space Shuttle (Canadarm) ha agganciato il Mini Research Module-1 (MRM-1) russo per la successiva installazione.

EVA-1 è durata 7 ore e 25 minuti di lavoro concludendosi alle ore 21:19 (ita). Si è trattata della 237° EVA condotta da astronauti americani, la 144° di supporto alla Stazione Spaziale Internazionale.

Segue il video YouTube.



Fonte dati, NASA.

lunedì 17 maggio 2010

Atlantis arriva sulla Stazione Spaziale Internazionale

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Lo Space Shuttle Atlantis STS-132, partito dal Kennedy Space Center venerdì scorso, è arrivato ieri pomeriggio sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Il docking con il modulo Harmony è avvenuto alle ore 10:28 am EDT (16:28 ora italiana) come da programma, dopo che il controllo missione aveva concluso che la Stazione non avrebbe dovuto effettuare una manovra per evitare un detrito spaziale in avvicinamento all'avamposto.

Dopo circa due ore i portelloni sono stati aperti consentendo quindi agli equipaggi delle due astonavi di incontrarsi. Oggi è prevista la prima EVA degli astronauti Garrett Reisman e Steve Bowen la cui durata prevista è di 6,5 ore.

Qui sotto potete vedere il video del backflip di Atlantis e del suo aggancio con la ISS.



Enjoy!

sabato 15 maggio 2010

Lancio perfetto per lo Space Shuttle Atlantis STS-132 in volo verso la ISS

(Immagine, credit: NASA)

NEWS SPAZIO :- E' iniziata l'ultima missione della navetta spaziale Atlantis, codice STS-132 diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Il liftoff assolutamente perfetto è avvenuto ieri alle 20:20 ora italiana dal Kennedy Space Center in Florida, Launch PAd 39A, dopo un conto alla rovescia sena particolari problemi. Perfino le previsioni meteo che all'inizio della giornata davano un 70% GO sono migliorate fino ad un 90% GO in prossimità dello scadere del countdown.

Dopo il raggiungimento dell'orbita sono iniziate le "normali" operazioni. Nella giornata di oggi verranno compiute le consuete ispezioni dello scudo termico dell'Orbiter, i controlli di rito delle tute spaziali che verranno utilizzate durante le EVA programmate e le attività di preparazione per l'aggancio con la Stazione Spaziale Internazionale.

Cliccate sulla spettacolare foto del lancio per vedere Atlantis in tutta la sua bellezza.

Qui sotto il video YouTube del lancio



Si tratta come ho scritto sopra dell'ultima missione della navetta Atlantis, ultima nel senso che mancano ormai solamente due missioni al termine del programma spaziale Shuttle.

Godspeed Atlantis!

venerdì 14 maggio 2010

Quarta ed ultima campagna di ascolto NASA per rintracciare la sonda marziana Phoenix

(Immagine, credit: NASA/JPL-Caltech/University Arizona/Texas A&M University)

NEWS SPAZIO:- E' deciso! Dal 17 al 21 Maggio prossimi la sonda NASA Mars Odyssey condurrà la quarta ed ultima campagna di ascolto per rintracciare eventuali segnali provenienti dalla sonda Mars Phoenix Lander.

Dopo i tre tentativi programmati svoltisi a Gennaio, a Febbraio e ad Aprile scorsi e terminati senza captare alcun segnale è stato deciso di fare un ulteriore tentativo alla ricerca del piccolo lander. Odyssey resterà in ascolto durante 61 passaggi sopra il sito di atterraggio di Phoenix.

Nell'emisfero nord di Marte questo è il periodo in cui il Sole è più alto nel cielo. il 13 Maggio si avrà infatti il solstizio estivo, condizioni le più ottimali per generare energia dai pannelli solari della sonda.

Come però è già stato messo in evidenza varie volte Phoenix non fu progettato per resistere alle condizioni di freddo estremo che ha dovuto sopportare durante l'inverno polare marziano. La piccola sonda atterrò su Marte il 25 Maggio 2008 e per cinque mesi (due in più di quanto pianificato) esplorò ed analizzò il suolo marziano producendo risultati entusiasmanti.

Le comunicazioni con la Terra cessarono il 2 Novembre 2008, quando ormai l'inverno era alle porte.

Le parole di Chad Edwards, chief telecommunications engineer per il Mars Exploration Program al laboratorio NASA JPL (Jet Propulsion Laboratory) di Pasadena: "Abbiamo deciso di condurre questa sessione [di ascolto] finale durante il periodo del solstizio estivo, quando sono migliori le condizioni termiche e di energia per Phoenix".

Andate al seguente link per conoscere tutti i dettagli della meravigliosa missione di Mars Phoenix Lander

giovedì 13 maggio 2010

Una storia di passione ed entusiasmo per la prossima rivoluzione spaziale commerciale

(Immagine, credit: Spaceport America Conceptual Images URS/Foster + Partners)

NEWS SPAZIO :- Ho letto questa storia e l'ho trovata molto significativa. Ve la propongo ed aspetto un vostro commento.

Rono Danakili è un cittadino americano di 56 anni che fino all'anno scorso conduceva la propria vita a Detroit lavorando da più di 30 anni nel settore automobilistico.

Da sempre appassionato di Spazio Rono coltivava questo interesse nel suo tempo libero.

Un giorno d'estate del 2008, navigando su Internet nella sua casa in Michigan, Rono si imbatté in una pubblicità del nuovo Spaceport America in New Mexico. Facendo click sul banner lesse dei nuovi progetti che si stanno realizzando nel settore spaziale privato (ce ne occupiamo molto anche qui sul blog, andate alle sezioni 'Spaceport America',
'Virgin Galactic' e più in generale 'Privati').

In quel periodo i licenziamenti erano diventati più frequenti nella società in cui Danakili lavorava, la General Motors di Ypsilanti. Rono iniziò a considerare l'idea di una nuova attività. Ma la sua occasione arrivò qualche mese dopo, quando la General Motors gli offrì una buonuscita, cosa che lui accettò.

Di lì a poco Danakili partì per El Paso, con l'intenzione di andare a dare un'occhiata a Las Cruces. Quello che vide gli piacque al punto che nel Maggio 2009 con la propria moglie vi si trasferì.

Danakili si è iscritto al Doña Ana Community College
per diventare tecnico aerospaziale. La sua speranza è quella di ottenere un lavoro allo Spaceport America quando questo diventerà operativo.

Una storia di passione ed entusiasmo. Un milione di auguri a Rono. Grazie!

Fonte dati, Las Cruces Sun-News.

Aggiornamento sul vulcano Eyjafjallajökull nelle ultime immagini satellitari NASA


NEWS SPAZIO :- Continua l'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull e dopo i passati problemi alla viabilità aerea in Europa (vedi post precedente sull'argomento qui) ecco un aggiornamento sulla situazione così come è stata rilevata dal satellite americano TERRA, in particolare dallo strumento MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer).

L'immagine che vedete qui sopra è stata registrata alle ore 12:15 ora locale del giorno 11 Maggio 2010.

Eyjafjallajökull continua ad eruttare una grossa nuvola di cenere. La direzione come vedere è verso sud per un'estensione di circa 860 Km. Secondo il London Volcanic Ash Advisory Center la cenere ha raggiunto un'altitudine variabile tra 4.300 e 5.200 metri.

Qui sotto ecco l'ultima fotografia della nuvola di cenere ripresa ieri 12 Maggio 2010 dal satellite americano ACQUA (anche in questo caso lo strumento di bordo utilizzato è il MODIS).


La direzione del vento è cambiata, ma secondo l'Iceland Meteorological Office e l'Institute of Earth Sciences dell'University of Iceland l'eruzione non ha subito sostanziali variazioni rispetto ai giorni precedenti e non mostra segni di rallentamento.

Come riportato dalla BBC News nei giorni precedenti sono stati chiusi aeroporti in Spagna, Portogallo e Marocco.

Immagini, fonte Jeff Schmaltz, MODIS Rapid Response Team at NASA GSFC.

Fonte dati, NASA.

mercoledì 12 maggio 2010

Aperta la nuova competizione europea per le migliori idee sulla navigazione satellitare

NEWS SPAZIO :- Anche quest'anno è partita la competizione europea per le migliori idee imprenditoriali nel settore della localizzazione satellitare. Giunta al settimo anno, la European Satellite Navigation Competition (ESNC) ha il compito di supportare idee innovative per la realizzazione di nuove applicazioni e servizi.

Dal 2005 l'Ufficio del Progrmma di Trasferimento Tecnologico dell'ESA (TTPO, Technology Transfer Programme Office) è partner di ESNC ed anche quest'anno distribuirà un premio speciale di 10.000 euro alla migliore idea e ne supporterà lo start-up come business in uno dei suoi quattro Incubation Centres.

Le parole del capo ESA Del TTPO, Frank M. Salzgeber: "Stiamo cercando idee di business innovative e creative con il potenziale di un’implementazione rapida nel mercato e di un’alta crescita economica utilizzando la navigazione satellitare in ambienti non spaziali. Il vincitore potrebbe essere supportato in uno dei nostri quattro Business Incubation Centres (BIC) o in una struttura di incubazione di ESINET, la European Space Incubators Network [la rete di incubatori spaziali europei]. Con il supporto di una di queste strutture il vincitore sarà aiutato a trasformare la sua idea in una società autosufficiente. Il nostro scopo è di attivamente promuovere imprenditori...".

Nei centri di incubazione BIC gli imprenditori saranno assistiti da esperti ESA e avranno accesso a tecnologie spaziali e laboratori. Ma il supporto non terminerà qui, continuerà anche dopo l'incubazione sottoforma di aiuto sempre da parte del TTPO per ricevere finanziamenti attraverso il forum biennale ESA Investment Forum ed il nuovo fondo Open Sky Technologies Fund.

La competizione è aperta dal 1 Maggio 2010 e chiuderà il 31 Luglio 2010. Forza con le idee, da sottoporre al sito di ESNC qui sotto

martedì 11 maggio 2010

Nuovo lancio satellitare Turco pianificato per il 2011

NEWS SPAZIO :- Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito web dell'agenzia di stampa cinese Xinhua la Turchia avrà un nuovo satellite in orbita nel 2011.

La società turca TURKSAT ha infatti intenzione di lanciare l'anno prossimo un piccolo satellite di test, acquisire esperienza per poi realizzare un ambizioso programma che porterà alla progettazione e realizzazione di un satellite per telecomunicazioni interamente turco.
Tutto ciò all'interno di un piano strategico che porterà a lanciare nuovi satelliti nel 2015 e 2017.

Secondo il Direttore Generale di TURKSAT, Ozkan Dalbay, sono ormai 25 le persone turche che stanno seguendo un programma di trasferimento tecnologico organizzato da altri paesi.

TURKSAT ha firmato un protocollo di cooperazione con la Istanbul Technical University (ITU), la quale ha già lanciato un satellite lo scorso anno.

Fonte dati, Xinhua.

lunedì 10 maggio 2010

Missione lunare indiana Chandrayaan-II, il lander sarà Russo

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- L'Agenzia Spaziale Indiana (ISRO) sta finalizzando i dettagli della missione lunare Chandrayaan-II, il cui lancio è attualmente previsto per il 2013.

La notizia che si aggiunge a quanto finora pubblicato sull'argomento è che il lander che atterrerà sulla superficie lunare sarà realizzato dall'Agenzia Spaziale della Federazione Russa Roscosmos. Questo avrà un peso di circa 1200 Kg ed il suo compito sarà quello di sganciarsi dall'orbiter e compiere un atterraggio morbido sulla superficie lunare.

A bordo del lander troveranno posto un rover russo ed un rover di fabbricazione indiana, i quali andranno ad esplorare la superficie lunare. Il rover indiano avrà a bordo strumenti scientifici e vari payload, anch'essi in corso di definizione sulla base di varie richieste internazionali.

Si stima che la durata delle attività al suolo del rover lunare indiano sia di poche settimane, durante le quali verranno condotte molteplici analisi scientifiche.

Chandrayaan-2 verrà lanciata a bordo di un razzo vettore GSLV.

Potete leggere al seguente URL precedenti notizie sulla nuova missione indiana


Fonte dati, The Hindu.

venerdì 7 maggio 2010

Problemi per la sonda Voyager 2 ai confini del sistema solare

(Immagine, fonte NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Voyager 2. Data di lancio 20 Agosto 1977, appena due settimane prima della sonda gemella Voyager 1. Stiamo parlando della storia dell'astronautica, una storia del tutto attuale se pensate che adesso - dopo ben 33 anni - Voyager 2 è ai confini del nostro sistema solare e continua a lavorare e ad inviare dati scientifici. Almeno fino al 22 Aprile scorso, quando il team di missione a Terra si accorse che tali dati in arrivo dalla sonda non erano leggibili.

I tecnici stanno lavorando per individuare l'anomalia. Dai primi dati di diagnostica ricevuti il giorno 1 Maggio la sonda sembra essere in buona salute e la causa del problema pare sia il 'flight data system' responsabile di formattare i dati da inviare a Terra.


Occorrono 13 ore per far arrivare un segnale da Terra al Voyager ed altrettante ore per ricevere dati. Al fine di effettuare ulteriori indagini gli ingegneri di missione hanno messo la sonda in uno stato in cui trasmette solamente informazioni di diagnostica sulla salute dei suoi sistemi di bordo.

Le due sonde Voyager 1 e 2 sono gli oggetti più distanti mai inviati dall'uomo. Adesso sono al confine con la eliosfera, la "bolla" che il sole crea intorno al sistema solare. I manager di missione ritengono che Voyager 1 (che funziona normalmente) uscirà dal sistema solare ed entrerà così nello spazio interstellare da qui ai prossimi cinque anni, seguito poco dopo da Voyager 2.

La distanza attuale dalla Terra è di circa 13,8 miliardi di Km per Voyager 2 e di 16,9 miliardi di Km per Voyager 1.

Qui sotto un bellissimo video NASA sulla missione Voyager.



Andate a questo link per vedere una delle più belle immagini di sempre realizzata proprio dalla sonda Voyager 1


Fonte dati, JPL.

giovedì 6 maggio 2010

Si avvicina il lancio inaugurale del primo razzo vettore commerciale Falcon 9, by SpaceX!

(Immagine, fonte SpaceX)

NEWS SPAZIO :- I prossimi giorni vedranno lo svolgersi di un evento molto importante e significativo. Mi riferisco al volo inaugurale del nuovo razzo vettore commerciale Falcon 9, progettato e realizzato dalla società americana Space Exploration Technologies (SpaceX).

Ne abbiamo discusso parecchio qui su questo blog (ultime notizie qui e più in generale qui) e finalmente siamo vicini al compimento di un altro passo fondamentale verso la "privatizzazione" dello spazio. Tra le 19:00 e le 23:00 ora italiana del prossimo 11 Maggio 2010 Falcon 9 potrebbe partire dal Launch Complex 40 del Cape Canaveral Air Force Station.

Anche se si tratterà "solamente" di un primo volo di test l'attenzione è alta, considerata l'importanza che il presidente americano Barack Obama ha dato al settore privato all'interno della sua nuova vision per l’esplorazione spaziale americana (vedi qui e più in generale qui).

Mentre aspettiamo informazioni più precise sul primo volo del Falcon 9 mi sembra importante spendere alcune parole sul fondatore di SpaceX, Elon Musk.

Nativo del Sud Africa, Musk ha 38 anni ed ha fondato SpaceX nel 2002, con i soldi guadagnati nella "Dot Economy". All'età di 28 anni Musk aveva già creato e venduto alla Compaq la società Zip2 (contenuti su web per società di comunicazione) per 307 milioni di dollari. Ma forse il nome più importante che la maggior parte di noi conosce è Paypal, un sistema di pagamento/trasferimento soldi on line creato da Musk ed acquistato poi da eBay per 1,5 miliardi di dollari nel 2002.

Obiettivo ambizioso di SpaceX è realizzare razzi vettori in grado di abbassare di un fattore 10 il costo per raggiungere l'orbita terrestre. Una strategia adottata è stata quella di eliminare subcontractors, realizzando in casa praticamente tutto il necessario, motori a razzo, serbatoi di propellente, sistemi di avionica, sistemi di navigazione e controllo ed equipaggiamento per il supporto a terra.

A lungo termine l'obiettivo è quello di (parole di Musk) "... un giorno - e ci vorrà molto tempo e sforzi per rendere lo spazio accessibile ai cittadini medi...".

A più breve termine il compito di SpaceX è di supportare gli Stati Uniti nell'utilizzazione della Stazione Spaziale internazionale. SpaceX è infatti una delle due società a cui la NASA assegnò nel 2008 un contratto per i rifornimenti cargo alla ISS, contratto che prevede 15 missioni Falcon 9 (3 test flight e 12 missioni) per la cifra di 1,6 miliardi di dollari e varie opzioni che potrebbero fa aumentare i fondi fino a 3,1 miliardi di dollari.

Le parole di Ken Bowersox, ex-astronauta NASA e vice presidente SpaceX per la Astronaut Safety and Mission Assurance: "Quello che spero è vedere equipaggi di 5-7 persone andare e tornare dalla Stazione Spaziale Internazionale tre o quattro volte in un anno".

Alle critiche sulla possibile minore attenzione alla sicurezza da parte delle società private all'interno del business spaziale Bowersox risponde che le società che falliscono nella sicurezza saranno velocemente tagliate fuori dal business.
"Ritengo che la sicurezza sia davvero ciò che guiderà il successo di qualunque compagnia ed è per questo che non credo che risparmieranno su quest'area".

SpaceX ha anche altri contratti per lanciare payoad per clienti in Argentina, Canada, Europa, Israele e Stati Uniti.

Sono circa 1000 le persone impiegate all’interno della SpaceX (100 a Cape Canaveral e gli altri nelle varie sedi e siti di lancio), una cifra che tenderà ad aumentare via via che aumenteranno i lanci.

La prima missione cargo diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale è attualmente programmata per il prossimo anno. Secondo Musk il razzo Falcon 9 e la capsula Dragon saranno in grado di trasportare equipaggi umani entro tre anni dall'assegnazione di uno specifico contratto.
La sua intenzione è di offrire un "servizo taxi" da e verso la ISS al prezzo di 20 milioni di dollari a persona, molto meno dei 56 milioni di dollari che la NASA ha recentemente pagato alla Russia per inviare astronauti americani a bordo delle capsule russe Soyuz per il periodo 2013-2014.

L'augurio di ogni successo a Mr. Musk è certamente doveroso. La mia speranza è che questo coraggioso sentiero venga seguito da un numero sempre maggiore di imprenditori, magari anche del nostro paese, che in ambito spaziale ha da sempre avuto solidissime ed importanti basi scientifiche e tecnologiche.

mercoledì 5 maggio 2010

Due nuovi satelliti Iraniani entro la fine del 2010

NEWS SPAZIO :- Piccolo aggiornamento sul programma spaziale Iraniano.

In base ad un articolo pubblicato sul sito web dell'agenzia di stampa cinese Xinhua (eccolo)
un funzionario del Ministrero iraniano delle Telecomunicazioni, Mohammad Hosseinpour, ha dichiarato lunedì scorso che l'Iran ha intenzione di lanciare due nuovi satelliti per telecomunicazioni entro il 2010.

Essi saranno equipaggiati anche con sensori per l'acquisizione e la trasmissione di immagini.

La stessa notizia riportata dall'agenzia di stampa russa Ria Novosti (eccola) afferma che i due satelliti iraniani verranno lanciati in seguito ad un accordo con la Russia.
Secondo il Tehran Times infatti Russia ed Iran avrebbero siglato l'agreement durante la visita a Mosca della scorsa settimana del Ministro iraniano delle Comunicazioni ed Information Technology Reza Taqipour.

martedì 4 maggio 2010

Il cratere Endeavour in lontananza per il Mars Exploration Rover Opportunity


NEWS SPAZIO :- Il Mars Exploration Rover Opportunity ha ripreso queste suggestive immagini in cui è possibile vedere in lontananza la sua prossima destinazione, il gigantesco cratere Endeavour.
Con i suoi 21 Km di diametro Endeavour è circa 25 volte più ampio del cratere Victoria, da cui Opportunity era partito nel settembre del 2008 (proprio per raggiungere Endeavour) dopo aver speso due anni a studiarlo.

La prima immagine in alto è stata registrata con la Panoramic Camera (Pancam) il giorno 28 Aprile 2010 (Sol 2226).

L'immagine qui sotto è invece della Navigation Camera del rover. Essa è del 22 Aprile 2010 (Sol 2220).


Per ultima ecco una ripresa dall'alto la regione Meridiani Planum. Si tratta di una osservazione ad infrarossi dello strumento THEMIS (Thermal Emission Imaging System) a bordo del satellite Mars Odyssey.


Immagini, fonte NASA/JPL-Caltech/Arizona State University.

Le ultime immagini della fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico registrate dal satellite europeo Envisat


NEWS SPAZIO :- L' International Charter Space and Major Disasters è una iniziativa di collaborazione tra varie agenzie spaziali per fornire un sistema unificato per la fruizione di dati/immagini spaziali acquisiti da satelliti in orbita terrestre di supporto alle varie organizzazioni di protezione civile (ed altre) in caso di disastri naturali-artificiali.

Continuiamo a parlare dell'incidente della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon del 20 Aprile scorso.

An
che l'Agenzia Spaziale Europea contribuisce con le immagini del proprio satellite Envisat. Le ultime disponibili sono di domenica 2 Maggio 2010. Quella che vedete qui in alto è stata ripresa da ASAR (Advanced Synthetic Aperture Radar) alle ore 5:45 (ita). I puntini bianchi sono navi e piattaforme petrolifere.

La foto qui sotto invece è delle ore 18:10 (ita) ed è stata registrata da MERIS (Medium Resolution Imaging Spectrometer).


I forti venti dell'ultimo week end hanno causato cambiamenti nella direzione della marea nera (guardate qui le immagini precententi), che continua ad aumentare in dimensione e che è visibile ad est del Delta National Wildlife Refuge che si estende nel Golfo del Messico.

Immagini, fonte ESA.

Fonte dati, ESA.

lunedì 3 maggio 2010

L'enorme macchia di petrolio fuoriuscita dalla piattaforma Deepwater Horizon nelle immagini dei satelliti NASA

(Immagine, fonte NASA/Earth Observatory/Jesse Allen, using data provided courtesy of the University of Wisconsin’s Space Science and Engineering Center MODIS Direct Broadcast system)

NEWS SPAZIO :- I satelliti NASA TERRA ed AQUA monitorizzano l'evoluzione dell'enorme macchia di petrolio generatasi nel Golfo del Messico a seguito dell'esplosione ed affondamento della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon a 80Km (50 miglia) sudest del delta del fiume Mississipi.
A seguito dell'incidente avvenuto il 20 Aprile scorso il petrolio ha iniziato a fuoriuscire ed a riversarsi in mare ad un ritmo equivalente a 5000 barili al giorno.
Agli sforzi per contenere la perdita di greggio attualmente in corso si aggiunge il contributo dell'agenzia spaziale americana con i dati dei satelliti AQUA e TERRA utilizzati dal National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

La terribile immagine che vedete in alto è stata registrata il 29 Aprile dallo strumento MODIS (Moderate Imaging Spectroradiometer) a bordo di TERRA e mostra in colori naturali la macchia di greggio al largo delle coste della Louisiana, la cui estremità nord-est ha giù raggiunto il delta del Mississipi. Qui sotto un ingrandimento.

(Immagine, fonte NASA/Earth Observatory/Jesse Allen, using data provided courtesy of the University of Wisconsin’s Space Science and Engineering Center MODIS Direct Broadcast system)

La seguente immagine invece mostra la situazione di qualche giorno prima, il 27 Aprile.

(Immagine, fonte NOAA/NASA)

Il puntino rosso nella foto indica la posizione della piattaforma Deepwater Horizon.

Torniamo indietro di altri due giorni e vediamo nella fotografia seguente come si presentava la macchia di petrolio il 25 Aprile scorso, cinque giorni dopo l'esplosione della piattaforma, così come è stata registrata dal satellite AQUA (strumento MODIS).
(Immagine, fonte NASA/MODIS Rapid Response Team)


La Deepwater Horizon ospitava più di 120 persone e conteneva una stima di 17.000 barili di petrolio.

Il 30 Aprile il NOSS ha dichiarato l'incidente uno Spill of National Significance (SONS). Per la sua gravità, dimensione, posizione e per i potenziali impatti sulla salute pubblica e dell'ambiente questo tipo di incidente è di una complessità tale da richiedere un coordinamento straordinario federale, statale e locale.