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lunedì 3 maggio 2010

L'enorme macchia di petrolio fuoriuscita dalla piattaforma Deepwater Horizon nelle immagini dei satelliti NASA

(Immagine, fonte NASA/Earth Observatory/Jesse Allen, using data provided courtesy of the University of Wisconsin’s Space Science and Engineering Center MODIS Direct Broadcast system)

NEWS SPAZIO :- I satelliti NASA TERRA ed AQUA monitorizzano l'evoluzione dell'enorme macchia di petrolio generatasi nel Golfo del Messico a seguito dell'esplosione ed affondamento della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon a 80Km (50 miglia) sudest del delta del fiume Mississipi.
A seguito dell'incidente avvenuto il 20 Aprile scorso il petrolio ha iniziato a fuoriuscire ed a riversarsi in mare ad un ritmo equivalente a 5000 barili al giorno.
Agli sforzi per contenere la perdita di greggio attualmente in corso si aggiunge il contributo dell'agenzia spaziale americana con i dati dei satelliti AQUA e TERRA utilizzati dal National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

La terribile immagine che vedete in alto è stata registrata il 29 Aprile dallo strumento MODIS (Moderate Imaging Spectroradiometer) a bordo di TERRA e mostra in colori naturali la macchia di greggio al largo delle coste della Louisiana, la cui estremità nord-est ha giù raggiunto il delta del Mississipi. Qui sotto un ingrandimento.

(Immagine, fonte NASA/Earth Observatory/Jesse Allen, using data provided courtesy of the University of Wisconsin’s Space Science and Engineering Center MODIS Direct Broadcast system)

La seguente immagine invece mostra la situazione di qualche giorno prima, il 27 Aprile.

(Immagine, fonte NOAA/NASA)

Il puntino rosso nella foto indica la posizione della piattaforma Deepwater Horizon.

Torniamo indietro di altri due giorni e vediamo nella fotografia seguente come si presentava la macchia di petrolio il 25 Aprile scorso, cinque giorni dopo l'esplosione della piattaforma, così come è stata registrata dal satellite AQUA (strumento MODIS).
(Immagine, fonte NASA/MODIS Rapid Response Team)


La Deepwater Horizon ospitava più di 120 persone e conteneva una stima di 17.000 barili di petrolio.

Il 30 Aprile il NOSS ha dichiarato l'incidente uno Spill of National Significance (SONS). Per la sua gravità, dimensione, posizione e per i potenziali impatti sulla salute pubblica e dell'ambiente questo tipo di incidente è di una complessità tale da richiedere un coordinamento straordinario federale, statale e locale.

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