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mercoledì 24 giugno 2009

Il sito di atterraggio dell°Apollo 15 in fotografato in 2D e 3D dalla sonda lunare giapponese Selene-Kaguya


NEWS SPAZIO :- Abbiamo visto da poco le ultime immagini della Luna riprese dalla sonda giapponese Selene-Kaguya durante la manovra di impatto controllato sulla superficie lunare avvenuta l'11 giugno scorso.

Sempre dall'archivio dei dati di Selene-Kaguya ecco altre immagini molto significative dei siti lunari di atterraggio delle missioni americane Apollo degli anni '60 e '70.

Avevo già mostrato le fotografie del sito di atterraggio dell'Apollo 17 in 3D in un post precedente.

Adesso tocca all'Apollo 15.

Terra, 26 luglio 1971. Da Cape Canaveral in Florida decolla un razzo Saturn V che segna l'inizio della missione Apollo 15. Immesso in orbita terrestre dopo 12 minuti il Saturn compie due orbite complete intorno alla Terra, dopodiché viene acceso il terzo stadio. Il viaggio verso la Luna è iniziato.

Luna, 7 agosto 1971. Siamo ai piedi delle Apennine Mountains che circondano il Mare Imbrium vicino al "ruscello" Hadley (Hadley Rille). Il Falcon, questo è il nome del modulo lunare terrestre (LEM), tocca la superficie del nostro satellite. Inizia la missione di esplorazione.

Orbita lunare, 24 febbraio 2008. La sonda giapponese Selene-Kaguya passa sulla verticale del luogo dove 37 anni prima si era posato il Falcon e lo fotografa da 100 Km di altitudine. Lo strumento STC (Stereo Terrain Camera) ci consegna le immagini dell'alone generato dai razzi del LEM.

La prima immagine pubblicata è composta da tre fotografie. Le due immagini sulla destra sono riproposte più grandi qui sotto. Si tratta delle foto scattate dagli astronauti di Apollo 15.
A destra in alto della prima immagine (e qui sotto) la foto è stata ripresa dal Falcon durante la fase di discesa (NASA, AS 15-87-11719).


A destra in basso della prima immagine (e qui sotto) la foto è stata scattata dal modulo di servizio in orbita intorno alla Luna due orbite dopo l'allunaggio (NASA, AS15-9430).


I due cerchietti rossi (a destra della prima immagine pubblicata) ne mostrano il punto preciso, che appare più bianco dopo l'allunaggio stesso.

Torniamo adesso alla prima immagine pubblicata. La foto a sinistra è stata ripresa da Selene-Kaguya, la quale fornisce una conferma della presenza dell'alone generato dal modulo lunare di Apollo 15 (all'interno del cerchio rosso)
.

Restiamo sulla Luna e guardiamo adesso la seguente foto.


E' stata scattata dall'equipaggio americano di Apollo 15 sceso sul suolo lunare (NASA, AS15-82-11122HR).

E ora diamo un'occhiata a quanto è stato possibile ottenere dai dati di Selene-Kaguya, in particolare con il modello 3D dell'ambiente lunare generato a partire dai dati stereo della STC (DTM, Digital Terrain Model).


Poiché con un modello 3D è possibile cambiare a piacere il punto di visuale, è stato possibile generare una "vista" compatibile con quella che è stata l'inquadratura dell'astronauta americano che ha scattato la foto.
Nell'immagine giapponese non sono presenti i dettagli "piccoli" presenti invece nella foto NASA, proprio perché la sonda ha una risoluzione spaziale di 10 metri. Tutto ciò che è più piccolo non può essere rilevato (sarebbe molto più piccolo di 1 singolo pixel).

Ma a parte questo le due immagini sono praticamente sovrapponibili: la forma delle montagne, delle colline è identica. Guardiamo le due foto insieme.


Una ulteriore conferma, anche se non ce ne è bisogno, che chi ha scattato quella foto era davvero laggiù.

Se poi vogliamo guardare ancora più a fondo aspettiamo le immagini della sonda NASA LRO,(Lunar Reconnaissance Orbiter) da poco entrata in orbita lunare. La sua risoluzione spaziale è di appena 50 centimetri!

Immagini, fonte NASA, JAXA.

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