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venerdì 27 marzo 2009

Frammenti dell°asteroide 2008 TC3 trovati sulla Terra

(immagine, fonte EUMETSAT)

NEWS SPAZIO :- Ricordate l'asteroide 2008 TC3 che il 7 ottobre scorso ha colpito la nostra Terra impattando con gli strati alti dell'atmosfera sopra i cieli del Sudan? Ecco i due post sull'evento

http://newsspazio.blogspot.com/2008/10/lo-avete-visto-lasteroide.html

http://newsspazio.blogspot.com/2008/10/la-discesa-di-2008-tc3.html

La notizia adesso è che per la prima volta gli scienziati sono riusciti ad associare un asteroide osservato prima che entrasse nell'atmosfera terrestre con alcuni frammenti di meteorite trovati in Africa. In altre parole sono riusciti a trovare "i resti" di 2008 TC3 sulla superficie terrestre. Un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature riporta la notizia, aggiungendo che è possibile per la prima volta confrontare le osservazioni telescopiche effettuate su 2008 TC3 con le analisi di laboratorio dei suoi frammenti.

Douglas Rumble, della Carnegie Institution’s Geophysical Laboratory, e co-autore dell'articolo, dice: "Molti meteoriti sono stati osservati come palle di fuoco e come meteore fumanti mentre attraversano l'atmosfera. Accade da anni. Ma osservare questo oggetto prima che entri nell'atmosfera terrestre e poi seguirlo, questa è una cosa unica".

La composizione chimica di un asteroide può essere studiata da Terra analizzando lo spettro di luce solare riflettuto dalla sua superficie. In questo modo si ottengono sufficienti informazioni per dividere gli asteroidi in grandi famiglie, e questo è tutto. D'altro canto, analizzare "direttamente" in laboratorio meteoriti recuperati sulla superficie terrestre fornisce molte più informazioni, però niente si può dire sul tipo di asteroide di provenienza.

2008 TC3 è stato osservato per la prima volta il 6 ottobre 2008 dai telescopi automatici del Catalina Sky Survey vicino a Tucson, Arizona. Numerosi osservatori ne hanno poi seguito la traiettoria e rilevato misurazioni spettrografiche prima che l'asteroide scomparisse nell'ombra della Terra il giorno seguente.

Un gruppo di recupero guidato da Peter Jenniskens del SETI Institute (California) e Muawia Shaddad dell'University of Khartoum, sono andati alla ricerca dei meteoriti nel Sudan del nord, lungo le traiettorie determinate dalle osservazioni. Ne sono stati recuperati ben 47 frammenti, ed uno di questi è stato scelto per compiere le prime analisi di laboratorio.

Jenniskens, l'autore capo dell'articolo pubblicato su Nature spiega: "Questo asteroide era composto da un materiale particolarmente fragile e per questo è esploso a 37 Km di altitudine, prima che potesse rallentare significativamente" e questo spiega il perché i frammenti sopravvissuti (al rientro atmosferico) si siano sparsi lungo una vasta area geografica.

Andrew Steele, della Carnegie, studiando il contenuto di carbone all'interno del meteorite, ha rilevato segni che testimoniano che ad un certo punto della vita del meteorite questo deve essere stato soggetto a temperature estremamente alte, forse causate da impatti a cui è stato soggetto l'asteroide "padre".

Gli isotopi dell'ossigeno rilevati all'interno del meteorite forniscono poi altre informazioni sull'asteroide. Ogni sorgente di meteoriti all'interno del nostro sistema solare, inclusi i pianeti come Marte, hanno una specie di "firma" caratteristica dei tre isotopi 160, 170 e 180. Tale firma è considerata una prova decisiva e fondamentale per determinare la "parentela", il gruppo di appartenenza dei meteoriti.

In base a questa analisi 2008 TC3 è risultato appartiene ad una categoria molto rara di meteoriti chiamata Urelite. Molto probabilmente tutti i meteoriti facenti parte di questa categoria hanno avuto una stessa origine nello spazio.

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