Cerca in News Spazio

mercoledì 19 novembre 2008

La strumentazione scientifica a bordo di Chandrayaan-1 (parte 1)


La sonda indiana Chandrayaan-1 ha iniziato in questi giorni la sua missione scientifica in orbita intorno alla Luna. Come promesso ecco una descrizione dei suoi 11 payload. Voglio ricordare nuovamente che un aspetto importante di questa missione è anche lo spirito di collaborazione internazionale che ha messo in campo l'India. La sonda, infatti, ospita a bordo oltre che a strumenti indiani anche strumenti di altre agenzie spaziali internazionali.

TMC - Terrain Mapping Camera (India)

Obiettivo di TMC è mappare la topografia dell'intera superficie della Luna e preparare un atlante 3D con risoluzione spaziale e di elevazione di 5 metri.

Si tratta di una fotocamera pancromatica (sensibile a tutti i colori della scala cromatica) stereo, che opera nella regione spettrale tra 0,5 e 0,85 µm, con una risoluzione spaziale al suolo di 5 metri. Essa misura la radiazione solare riflessa e/o dispersa dalla superficie lunare.



HySI - Hyper Spectral Imager (India)

L'obiettivo scientifico è ottenere dati spettroscopici per realizzare una mappatura mineralogica della superficie lunare. Importante sarà lo studio dei crateri, specialmente quelli più profondi, per comprendere meglio la composizione interna.

La caratteristica singolare di HySI è la sua capacità di mappare la superficie lunare in 64 bande continue VNIR (Visibile e Near Infra-Red) all'interno del range spettrale 0,4-0,95 µm, con una risoluzione spettrale migliore di 15 nm ed una risoluzione spaziale di 80 m.

LLRI - Lunar Laser Ranging Instrument (India)

LLRI ha lo scopo di realizzare una mappa dell'elevazione della Luna. Esso misura la distanza tra la sonda e la superficie mediante il principio time-Of-Flight (TOF): un impulso di luce coerente generato da un laser ad alta potenza viene inviato verso il target (di cui si vuole misurare la distanza). Una frazione della luce viene rimbalzata indietro nella direzione di provenienza, dove un ricevitore ottico la riceve e la concentra in un sensore fotoelettrico. Misurando il tempo totale impiegato dall'impulso laser per compiere tutto il tragitto possono essere effettuate misurazioni altimetriche molto precise.

HEX - High Energy X-ray Spectrometer
(India)

HEX si occupa della regione spettrale X, da 30 keV a 270 keV. E' il primo esperimento di analisi spettrale ad alte energie usato per studiare superfici planetarie. Il suo scopo principale è quello di studiare l'emissione di raggi Gamma naturali a bassa energia della superficie lunare, dovuti a 238U e 232Th, nonché il loro decadimento.

Verranno anche rilevate altre emissioni radioattive, sempre per caratterizzare in maniera più completa il suolo lunare.





MIP - Moon Impact Probe (India)

Questo esperimento ha già avuto luogo nei giorni scorsi (vedi qui). Una piccola sonda di 35 Kg è stata rilasciata da Chandrayaan con l'obiettivo di impattare in uno specifico punto della superficie lunare. Il volo di discesa è durato circa venticinque minuti.

L'obiettivo primario dell'esperimento è stato quello di testare le tecnologie necessarie per le prossime missioni per compiere un "soft landing", un atterraggio morbido in particolari luoghi predeterminati.
Un altro compito è stato quello di produrre immagini della discesa, e con uno spettrometro di massa misurare la tenue atmosfera lunare.


Quelli che abbiamo visto sono i payload indiani. In un post successivo vedremo gli strumenti delle altre agenzie spaziali ospitati all'interno di Chandrayaan-1.


Immagini, fonte Agenzia Spaziale Indiana, ISRO.

Nessun commento:

Posta un commento

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.