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sabato 29 marzo 2014

CRS-3, rimandata ancora la missione della capsula Dragon per i rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale

(Credit SpaceX)

NEWS SPAZIO :- Era già stata rimandata una volta per problemi di contaminazione nella Trunk Section della capsula Dragon, la terza missione di rifornimento alla Stazione Spaziale Internazionale dell'azienda privata SpaceX (Space Exploration Technologies).

Il razzo Falcon9 e la capsula Dragon subiranno un nuovo ritardo a data da destinarsi, in seguito ad un problema verificatosi ad un radar della U.S. Air Force necessario alla telemetria ed al tracciamento di tutti i voli spaziali in partenza dalla Florida.



Il radar in questione, danneggiato in seguito ad un corto circuito, fa parte dello Air Force Eastern Range.
Secondo l'Air Force la sua riparazione potrebbe richiedere fino a 3 settimane.
Lo stesso motivo ha portato a rimandare a non prima del 10 Aprile un'altra missione, il lancio di un razzo vettore ULA Atlas 5 con a bordo un satellite classificato del National Reconnaissance Office.

E per quanto riguarda la missione CRS-3 di Dragon, una nuova data di lancio dovrà tenere necessariamente conto anche dell'approssimarsi di un'altra missione in programma, il lancio di un cargo Russo Progress previsto per il 9 Aprile.

Ricordo a tutti che CRS-3 è la terza missione di rifornimento operata da SpaceX - e con razzo e capsula di SpaceX - prevista dal contratto di partnership tra l'azienda e la NASA (pubblico e privato!) in ambito COTS (Commercial Orbital Transportation Service).

Tale contratto prevede 12 missioni di rifornimento. Un contratto simile è stato fatto con un'altra azienda privata, la Orbital (Orbital Sciences Corp.), la quale ha da poco conluso con successo la sua 1° missione operativa.

Se andate a dare un'occhiata alla presentazione della missione CRS-3


vi è un importante appuntamento legato a questo lancio, il primo test di ammaraggio "soft" del primo stadio del razzo vettore Falcon 9 dotato per la prima volta in assoluto di 4 "gambe" (landing legs) che fanno parte del percorso di SpaceX per realizzare un sistema di trasporto spaziale il più possibile riusabile, con il 1° stadio che dopo aver lanciato il suo payload nella giusta traiettoria, invece di precipitare nell'oceano, riesce a tornare al sito di lancio e ad effettuare un atterraggio morbido. 

Stay tuned!

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