Cerca in News Spazio

giovedì 4 gennaio 2018

Intelligenza Artificiale, amica o nemica? Parliamone insieme!


NEWS SPAZIO :- Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di come potrà essere il nostro futuro. Aggiungiamo un nuovo argomento di discussione alla sezione del blog in cui affrontiamo questioni che riguardano da vicino tutti noi. La sezione è "Discussioni" e la trovate a questo URL


Stiamo seguendo un sentiero che partendo da Scienza e Religione ed etica ci ha portato a capire la Scienza e la Tecnologia. Viviamo in un tempo unico in tutta la storia dell'umanità, un periodo che vede alcune tecnologie particolari crescere così tanto e sempre più velocemente da avere un impatto sempre più forte sulle nostre vite.

Nella nuova discussione che lancio con questo post approfondirò una di queste tecnologie "esponenziali", forse quella che più ha bisogno di essere compresa e "gestita", cosa che curiosamente sembra non avvenire nelle giuste sedi politiche.

Sto parlando dell'Intelligenza Artificiale (IA), o come trovate nei testi Inglesi AI, Artificial Intelligence.



Non è facile parlare dell'IA in così poco tempo. Prendete quindi le seguenti note giusto come una veloce introduzione per fissare alcuni punti fondamentali.

Dunque, se ne parla sin dagli anni '40 del secolo scorso e nel corso dei decenni ha avuto accelerazioni e periodi di pausa. Negli ultimi anni, se non mesi, è diventata una delle tecnologie più promettenti, e per sua natura una di quelle che potranno incidere maggiormente sulle nostre vite.

Sono tante le definizioni di IA che potete trovare. La più breve è la fantascientifica "area dell'informatica che si occupa di creare macchine intelligenti", ma non mi è molto utile per il discorso che voglio affrontare. Per adesso è importante che ci concentriamo sul capire cosa possiamo fare con IA.

Vedetela piuttosto così, pensate all'IA come a quella disciplina informatica che studia come realizzare computer/software/robot che siano in grado di mostrare un livello di autonomia sempre maggiore, tale da riuscire a svolgere compiti sempre più complessi in un sempre più ampio insieme di settori anche molto differenti tra loro, uguagliando se non superando le prestazioni di un essere umano esperto.

Vi sono differenti scuole di pensiero che negli anni si sono sviluppate, differenti approcci all'IA che provengono da varie discipline, dalla statistica alla neurofisiologia del cervello, alla logica, ecc. ecc. Personalmente sono affascinato dall'approccio che si basa sullo studiare il cervello umano per comprendere e replicarne parti del funzionamento e sulle sue creature, le reti neurali.
Ma l'aspetto che a noi in questo momento interessa è capire non tanto il come funziona un sistema di IA (se volete posso pubblicare in futuro alcuni post per approfondire questa cosa, basta chiedere) quanto imparare a conoscere il cosa è possibile fare con un sistema di IA.

Prodotti, applicazioni di IA ve ne sono da tempo in molti campi di attività. Negli anni '80 del secolo scorso iniziarono a diffondersi quelli che venivano chiamati sistemi esperti, programmi di IA (tipicamente basati su regole) che uguagliavano le prestazioni di un esperto umano in aree molto di nicchia, molto ristrette e con stringenti vincoli.

Una disciplina di IA che da sempre ha avuto grande importanza ed oggi più che mai è l'apprendimento automatico, o come avrete certamente sentito il Machine Learning, a cui si è aggiunto il Deep Learning.
In sostanza si tratta di realizzare metodi per far sì che un programma possa imparare nuova conoscenza dall'ambiente, dai dati su cui opera, con sempre maggiore autonomia.
Ora più che mai quest'area di indagine è quella che è alla ribalta, e dal nostro punto di vista ci basti sapere che con il Machine Learning un programma di IA è in grado di aumentare la propria performance anche in aree più ampie rispetto a prima e quindi potrà essere applicabile a contesti più vasti, in un sempre maggiore numero di settori. Uno molto di tendenza oggi è la guida automatica di automobili, senza un autista-umano a bordo.

Secondo le previsioni di molti studiosi è possibile che gli studi sull'IA porteranno nei prossimi 5, 10 o 20 anni ad avere programmi/App/robot in grado di essere così avanzati da poter sostituire l'uomo in almeno il 40% di tutte le attività che ad oggi sono svolte - appunto! - da un essere umano.

Partiamo proprio da quest'ultima osservazione e tanto ci basta per avviare la nostra riflessione e discussione.

Come sappiamo la ricerca continua e, come abbiamo visto dalle precedenti discussioni, la tecnologia aumenta sempre più velocemente ed avrà un ruolo sempre più forte sulle nostre vite. Sono i tempi esponenziali in cui viviamo, sia che ne siamo coscienti, sia che non lo siamo. Come la affrontiamo? La cavalchiamo o la subiamo? E come?

Ecco il mio pensiero, dopodiché aprirò la discussione alle vostre considerazioni.

Non parlerò in questo contesto delle paure mostrate da molti personaggi illustri circa la possibilità  che un sistema di IA così avanzato da superare la capacità di un essere umano, un sistema di IA dotato di una propria 'autocoscienza' indicato oggi come AGI (Artificial General Intelligence) e qualche anno fa come IA Forte, possa rappresentare un pericolo fisico per l'umanità.

Non siamo ancora a questo punto (e facciamo benissimo a parlarne già da ora), ma non c'è bisogno di arrivare ad un robot senziente per provocare grossi impatti sulla società. Ci basta molta meno IA per incidere pesantemente sulle nostre vite.

Stiamo parlando di processi così dirompenti e che hanno un carattere così ampio per la nostra società intera, non confinati cioè ad una nazione, ma che avranno un peso su interi continenti. Proprio per il loro carattere globale e per le enormi conseguenze che possono produrre se non gestite correttamente non è possibile affrontarli con gli strumenti ordinari che ogni società utilizza nel quotidiano.

Ad eventi eccezionali occorrono soluzioni altrettanto eccezionali che non possono non venire dal mondo politico, che è quello che governa - dovrebbe almeno! - le società.

Come sappiamo dalle definizioni la scienza e la tecnologia guidate dall'etica dovrebbero concorrere al bene comune. Decisioni strategiche non possono non essere prese se non in ambito politico, proprio per definire ed attuare specifiche strategie da tradurre in leggi che possano portare a sfruttare al meglio la tecnologia, la IA in questo caso. Al meglio per la comunità intera, certamente.
Ma siamo davvero in questa direzione?

Personalmente vedo molto poco mondo politico "sintonizzato" su questi problemi. Se non verranno varate opportune leggi per guidare questa nuova rivoluzione tecnologica è probabile che possa prevalere un nuovo far west, in cui la farà da padrona la regola selvaggia del diminuire-i-costi-ed-aumentare-i-profitti.
E se in quest'equazione NON verrà inserito anche l'essere umano allora l'impatto sulla nostra società non potrà che essere fortemente penalizzante per i molti, specialmente più deboli. Ma non solo, perché se è vero che il 40% degli attuali impieghi potranno essere svolti da un sistema di IA, tutto questo riguarderà anche molti di noi, la gran parte.

Leggendo in rete si trovano anche qui molti personaggi illustri che propongono alcune possibili ricette. Una di queste è di Bill Gates con la sua proposta di tassare l'utilizzo di IA/Robot in modo da non renderli così tanto preferibili rispetto ad un essere umano.
Si parla anche di "Universal Basic Income", una forma di reddito di base da erogare ad ogni persona indipendente dall'attività che questa possa svolgere. Vi sono sperimentazioni in varie nazioni che stanno ottenendo risultati positivi in tal senso.

Occorre guardare fuori dalle righe, essere creativi anche qui, ideare proposte innovative e sperimentarle, poiché la IA sta arrivando e questo è un dato di fatto. Potrebbe non piacerci ma ormai abbiamo capito che non potrà essere fermata.

L'IA potrà portare meriti altrettanto grandi e globali all'umanità, nuove cure e soluzioni per i grandi mali dell'uomo, potrà aprire la razza umana alle stelle, potrà essere il grosso aiuto che stiamo aspettando.

Ma dovrà essere usata nel modo giusto, come tutte le tecnologie. Questa volta siamo ad un livello molto alto ed occorrerà cercare soluzioni altrettanto "alte". Parliamone.

Se volete approfondire alcuni aspetti dell'IA, chiedete pure.

12 commenti:

  1. Ciao Sergio, se vuoi fare altri articoli a riguardo sappi che li leggerò più che volentieri

    RispondiElimina
  2. Sergio penso che fra vari secoli,
    l'uomo diventerà un essere bio - meccanico o cyborg come é preferibile dire, quindi manterremo sempre un vantaggi su di essa, però Ia applicata in vari settori militari, sono indubbiamente un rischio di danni "collaterali " non penso però si arriverà a uno scenario ala Terminator o Matrix (così spero)
    Nico

    RispondiElimina
  3. Personalmente qualsiasi Creazione/Creatura venuta dall'intelligenza umana sarà ben accetta..
    Personalmente in anticipo metterei dei paletti/limiti a queste ns Creature dall'intelligenza infinita.
    Se l'Uomo rimarrà sempre supervisore di queste creature, che per il ns bene dovrebbero esser limitate d'imposizione.
    Ma sicuramente i miei nipoti avranno un'apertura tale da affrontarli e vincolarli migliore della mia che sono nato solo nel XX secolo.

    RispondiElimina
  4. Buonasera A tutti!Grazie Sergio per questo articolo e discussione molto interessante.Premetto che personalmente sono a favore della tecnologia e di quello che ci da e darà in termini di miglioramento della vita ma per quanto riguarda l’IA sono parecchio indeciso...Già pensare alle auto a guida autonoma mi lascia molti dubbi in quanto di fronte a scelte prettamente umane come si può comportare?L’esempio più banale ma eloquente è se l’IA deve trasgredire le regole per il bene delle persone come si comporta?passare con il semaforo rosso per questioni urgenti come viene elaborato?tutto quello che riguarda cose non direttamente collegate alle decisioni umane mi va bene ( frenata assistita,rilevatore di stanchezza,ecc)mentre per elaborazioni in cui c’è bisogno della componente istinto o sentimenti ho molta difficoltà ad accettare che sia un computer a fare le scelte.Questo non riguarda solo le automobili ma anche altri settori,sopratutto quello medico...lascereste farvi operare da una IA anziché da un chirurgo in carne ed ossa?Sono d’accordo con quanto dice Sergio che l’IA ormai è realtà e sarà sempre più presente nelle nostre vite.A mio avviso dovrebbe essere limitata con qualche legge per essere utilizzata solo in alcuni settori dove, comunque ,è necessaria l’integrazione con l’essere umano(vedi domotica).Sarei a favore di creare macchine con potenti IA per l’esplorazione spaziale e perché no la colonizzazione di Marte.Mandare macchine a costruire un campo base per il futuro arrivo di uomini sarebbe davvero una cosa fantastica.Vedremo con il tempo cosa succederà e comunque non sarà lunga l’attesa...il salto definitivo nel mondo delle IA è alle porte.Saluti

    RispondiElimina
  5. Durante la lettura di alcuni articoli mi è giunta una riflessione che condivido con tutti, cioè che una delle prime attività che la politica debba intraprendere nei confronti di IA sia quella di imporre con le opportune leggi che ogni sistema di IA debba come minimo avere la stessa etica e rispettare le stesse leggi di ogni essere umano.

    Questo giusto per non avere "intelligenze sciolte" che per raggiungere il proprio obiettivo possano decidere di adottare strategie che potrebbero essere pericolose per noi umani.

    Naturalmente l'idea è assolutamente generale, far comprendere ad un sistema di IA un'etica, una legge, una strategia richiede una IA molto vicina ad una mente umana.

    Vorrei che passasse l'idea che è necessario che un sistema di IA - un qualunque sistema di IA - non possa essere svincolato dalle leggi in vigore per gli umani.

    Questo sarebbe come ho detto solamente un 1° passo. Fondamentale poi è gestire umani-IA-mondo del lavoro.

    RispondiElimina
  6. Ray Kurzweil il capo ingegnere di Google a proposito dell’Intelligenza Artificiale. Secondo la sua “profezia” le macchine raggiungeranno l’intelligenza umana entro il 2029. Nel 2045 assisteremo invece alla nascita della Singolarità Tecnologica che cambierà il mondo come lo conosciamo ora.

    https://www.nibiru2012.it/la-profezia-sullintelligenza-artificiale-entro-2029/

    Così ha esordito Elon Musk durante una riunione con i governatori degli Stati Uniti. Se non vi saranno regole chiare prima o poi l’intelligenza artificiale ci distruggerà.

    RispondiElimina
  7. Albert Einstein:Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti

    RispondiElimina
  8. Intelligenza Artificiale può diventare arma per hacker

    L'allarme arriva da uno studio condotto da una ventina di ricercatori delle università di Cambridge, Oxford e Yale.

    Nelle mani sbagliate, l'Intelligenza artificiale minaccia la sicurezza digitale. La tecnologia potrebbe ad esempio essere usata per insegnare alle macchine a diventare hacker, sferrando cyberattacchi automatizzati più potenti. Ma non solo. La minaccia è anche alla sicurezza fisica: i criminali potrebbero prendere il controllo delle auto autonome, causando incidenti.

    Ma anche dei droni, trasformandoli in armi rivolte verso obiettivi mirati.

    URL: http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2018/02/21/ai-uso-criminoso-minaccia-la-sicurezza_a5095f46-7d06-4362-aac0-9a2462706c5a.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fra, non c'è bisogno di AI per avere droni cattivi, ne basta uno teleguidato...

      Elimina
    2. Giusto, meglio tornare nella grotta con la clava ;))

      Elimina
  9. L'intelligenza artificiale può diventare una minaccia?
    Servono norme etiche affinché non prenda il sopravvento

    Il pericolo legato all'intelligenza artificiale sarà tanto più grande quante più decisioni importanti demanderemo alle macchine, spiega Restelli: "non ci dobbiamo preoccupare tanto dell'intelligenza artificiale, quanto della mancanza di intelligenza naturale" dell'uomo. Per far sì che le macchine non si trasformino in un boomerang, dovremo stabilire "nuove norme etiche".

    L'intelligenza artificiale, del resto, non è un'entità sovrumana e incontrollabile, ma solo "un insieme di codici software che permettono a una macchina di prendere decisioni in modo autonomo, ricorda l'esperto. La più innocua è la cosiddetta "intelligenza artificiale debole, che si occupa di risolvere problemi specifici come giocare una partita a scacchi, tradurre un testo o guidare un'auto: sono compiti precisi e formalizzati per cui le tecniche disponibili sono già molto sviluppate e permettono di ottenere performance paragonabili a quelle degli umani se non addirittura superiori". Maggiore attenzione va invece prestata alla "intelligenza artificiale forte, che richiede di sviluppare capacità più complesse come la creatività, il pensiero astratto e l'inventiva. Questa - ammonisce Restelli - potrebbe portare a una intelligenza artificiale superiore a quella umana: il timore è che possa manipolare il nostro comportamento".

    URL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=TECgy27zu38

    RispondiElimina
  10. Elon Musk Ci Mette In Guardia Dallo Sviluppo Incontrollato Dell’Intelligenza Artificiale

    Dopo le parole di Stephen Hawking e la lettera firmata da alcuni dei migliori scienziati del mondo nel campo dell’intelligenza artificiale, pubblicata su The Future of Life Institute in cui si raccomanda prudenza nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e di mantenerne assolutamente il controllo, Elon Musk, già cofirmatario della lettere di cui sopra, torna a raccomandare cautela sugli sviluppi dell’AI.

    Il Leader di SpaceX e Tesla, parlando alla riunione estiva dell’Associazione Nazionale dei governi degli Stati Uniti a Providence Rhode Island, ha dichiarato di avere un’automobile dotata degli attuali sistemi di Intelligenza Artificiale per la guida automatica e di ritenere che dovremmo preoccuparci seriamente per ciò che ci aspetta. La visione di Musk è addirittura catastrofica, queste le sue parole: “Continuo a suonare l’allarme ma finché le persone non vedranno i robots che scendere lungo la strada uccidendo le persone, non reagiranno, perché tutto sembra lontano e senza consistenza”.

    Ovviamente Elon Musk non si riferisce agli strumenti di AI attualmente disponibili quali possono essere Alexa o Siri ma parla di quello che potrebbe diventare in futuro l’Intelligenza Artificiale, un’entita super intelligente che controlla e gestisce tutto il nostro mondo.

    Per alcuni ricercatori questo dovrebbe essere il passo logico successivo quando passeremo dagli attuali e primitivi sistemi di AI ad un’intelligenza più evoluta e indipendente. Il grande fisico Stephen Hawking già da diverso tempo va avvertendo che l’Ai potrebbe rivelarsi la fine dell’umanità.

    CONTINUA..
    URL: https://www.reccom.org/2017/07/18/elon-musk-ci-mette-guardia-dallo-sviluppo-incontrollato-dellintelligenza-artificiale/

    RispondiElimina

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.