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venerdì 5 febbraio 2010

ROBONAUT 2, il robot spaziale umanoide della NASA

NEWS SPAZIO :- La NASA ha presentato ieri un progetto molto interessante di robotica spaziale in collaborazione con la General Motors (GM). Sto parlando di Robonaut 2 (o R2 che sospetto abbia molto a che fare con l'universo di Star Wars), un robot antropomorfo (a forma umana) da utilizzare come supporto/sostituto per attività extra-veicolari nello spazio. La collaborazione tra NASA e GM dura da tre anni e R2 rappresenta l'evoluzione di un altro progetto di una decina di anni fa, Robonaut. Ma procediamo con ordine. Robonaut La prima generazione di "Roboanuti" (robot-astronauti) prese il via da un lavoro tra NASA (Robot Systems Technology del Johnson Space Center) e DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency). L'obiettivo iniziale era quello di sviluppare un sistema robotico in grado di operare nello spazio, al pari di un astronauta umano durante un'attività extraveicolare. Anche l'aspetto e le dimensioni del robot erano improntate a simulare un astronauta all'interno della tuta spaziale. Ecco una foto del prototipo sviluppato. (so cosa state pensando e la risposta è sì, assomiglia a Boba Fett!). Roboanut era dotato di una mano a cinque dita con capacità di destrezza simili alla mano umana "guantata" di un astronauta umano. L'obiettivo ultimo era quello di progettare un robot umanoide per (ad esempio) svolgere compiti nello spazio arrivando a sostituire completamente un essere umano. Un tipico scenario operativo di Roboanut è certamente la Stazione Spaziale Internazionale, dove il robot è agganciato ad una estremità del braccio robotico SSRMS, il quale lo posiziona nelle vicinanze dell'area di lavoro. Dall'interno della Stazione poi l'astronauta sarebbe stato in grado di operare sul robot per svolgere specifici compiti di ispezione / manutenzione. Un altro possibile utilizzo di Robonaut è evidenziato dalla seguente foto, dove il robot è agganciato ad un'unità mobile con compiti esplorativi. Da questa immagine si vede chiaramente anche una modalità di controllo remoto dell'automa mediante tecnologie di Telepresenza e Realtà Virtuale. L'idea era quella di realizzare un robot che potesse operare in un ambiente e con strumenti progettati per esseri umani e non appositamente costruiti per pinze robotiche, end effector ecc. ecc. Roboanut 2 Negli ultimi 3 anni NASA e GM hanno lavorato alla successiva generazione di Robonaut. Il risultato di questo sforzo si chiama Roboanut 2. Per prima cosa guardate questo spettacolare video di R2 Rispetto alla prima generazione R2 ha una maggiore velocità, maggiore destrezza dei movimenti specialmente delle mani, maggior forza ed una maggiore capacità - "Intelligenza" della macchina - di svolgere alcuni compiti con un livello più alto di autonomia . NASA e GM hanno una lunga storia di partnership sulle tecnologie avanzate che iniziò negli anni 1960 con lo sviluppo dei sistemi di guida per le missioni Apollo. GM ha inoltre contribuito fortemente allo sviluppo del Lunar Rover Vehicle, la "macchina" utilizzata sulla Luna dagli astronauti in esplorazione. Concludo con una mia piccola considerazione. La novità in tutto questo non è certamente il robot, sono dieci anni che questo progetto è in piedi e va da sé che la nuova versione sia migliore della precedente. Il fatto che la NASA ne parli adesso forse - spero - si inquadra nel nuovo corso che la Casa Bianca vuole dare all'esplorazione spaziale ed in tal caso ne sarei molto contento. Immagini, fonte NASA.

3 commenti:

  1. Impressionante,mi chiedo come e quanto reagisca e a che livello di precisione,se succedesse di perdere la presa con i manipolatori,su un'oggetto precedentemente afferrato,ovvero se reagirebbe come l'uomo tentanto di prenderlo al volo,o se attenderà che si posi.Cosa non fattibile nello spazio in assenza di gravità:D..

    Giorgio
    Trento.

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  2. è molto interessante! ma mi chiedo se si possa aggiungere altre due braccia di supporto, che al posto delle mani usi cacciavite, chiave inglese ecc. cosi si puo ecellere il compito in pochi minuti!! meglio se vi diate da fare!! coraggio!!!

    Angelo
    Messina

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  3. Chissa se verra adoperato insieme a qualche laboratorio mobile anche su Marte per effettuare scavi e analizzare campioni.Quella si che sarebbe una bella missione.

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