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venerdì 18 settembre 2009

I primi risultati della sonda europea PLANCK per lo studio sulle origini dell°Universo

(Immagine, fonte ESA, LFI & HFI Consortia. Immagine di sfondo: Axel Mellinger)

NEWS SPAZIO :- La sonda europea Planck, ormai da luglio in orbita solare intorno al punto lagrangiano L2, ha iniziato ad inviare i primi dati preliminari dopo il termine della fase di tuning e calibrazione dei suoi strumenti.

Planck è la prima missione europea dedicata allo studio della Cosmic Microwave Background (CMB), la radiazione cosmica di fondo che permea tutto l'universo nella regione delle microonde, la debole traccia che resta del Big Bang.

La prima indagine del cosmo, la "first light", è
iniziata il 13 agosto scorso ed è durata per due settimane nelle quali Planck ha esaminato il cosmo in maniera continuativa con una sensibilità tale da registrare variazioni di temperatura fino ad un milionesimo di grado. In questo periodo sono state verificate la stabilità degli strumenti di bordo e l'accuratezza della loro calibrazione.

I primi risultati ricevuti sono costituiti da una "striscia" di cielo (una per ognuna delle nove frequenze di Planck) di circa 15° di ampiezza. La cosa importante è che le prime verifiche su questi dati evidenziano una ottima qualità dei campionamenti.

Subito dopo il termine di questa prima indagine Planck è entrato nella fase operativa "a regime". Per i prossimi quindici mesi la sonda europea mapperà tutto il cielo, fornendo dati preziosissimi per astrofisici e cosmologi.
Verrà realizzata la mappa più accurata di sempre della radiazione cosmica di fondo. Per far questo Planck ruota su sé stesso una volta al minuto intorno ad un asse di circa 85° e la regione tracciata costituisce un largo "cerchio" nel cielo. Nella sua orbita intorno al Sole, il "cerchio" registrato dagli strumenti si estende per 1° ogni giorno. Saranno quindi necessari circa sei mesi per effettuare una scansione completa del cielo. Durante i suoi 15 mesi di missione (nominale) ci sarà tempo per completare due mappature complete.

Facendo riferimento all'immagine pubblicata, le differenze nella colorazione delle strisce di cielo indicano l'ampiezza della variazione termica della CMB rispetto al suo valore medio (rosso è più caldo, blu è più freddo).
Le grosse macchie rosse sono causate dalle emissioni radio della nostra Galassia, invece i piccoli punti luminosi lontani dal piano galattico corrispondono alle emissioni della CMB.

Per poter raggiungere questo livello di accuratezza i sensori della sonda devono essere raffreddati a temperature estremamente basse: Planck ha infatti due sistemi di raffreddamento, uno passivo che porta la temperatura a circa -230°C e da uno attivo che da lì la abbassa ulteriormente a -273,05°C.

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