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sabato 10 novembre 2018

L'Ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in visita al polo Tecnologico "Fabbrica dell'Innovazione" di Napoli

(Credit Luca Carrino)

NEWS SPAZIO :- Pubblico con piacere una notizia che mi è stata indicata da Luca Carrino, assiduo lettore del blog.

Si tratta della visita dell’Ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia svoltasi lo scorso 6 Novembre presso la sede del Polo Tecnologico “Fabbrica dell’Innovazione” a Napoli.

L'incontro segue la firma del Protocollo di Intesa avvenuta lo scorso 25 ottobre tra l’Università di Napoli e la Khalifa University di Abu Dhabi, che ha tra le finalità la realizzazione di una innovativa missione tecnologica su Marte, SMS (Small Mission to marS).

Ecco quindi come approfondimento il comunicato stampa della visita.



L’AMBASCIATORE IN ITALIA DEGLI EMIRATI ARABI
A NAPOLI AL POLO TECNOLOGICO FABBRICA DELL’INNOVAZIONE:
“AEROSPAZIO, LA CAMPANIA TRA I NOSTRI PARTNER”


Si è avuto lo scorso martedì 6 novembre presso la sede del Polo Tecnologico “Fabbrica dell’Innovazione”, la visita dell’Ambasciatore in Italia degli Emirati Arabi Uniti, Sua Eccellenza Saquer Nasser Alraisi.

La visita a Napoli segue la firma del Protocollo di Intesa, avvenuta lo scorso 25 ottobre, tra l’Università di Napoli e la Khalifa University di Abu Dhabi che ha tra le finalità la realizzazione di una innovativa missione tecnologica su Marte, SMS (Small Mission to marS).

Guidato Norberto Salza, Presidente del Polo Tecnologico Fabbrica dell’Innovazione e da Giovanni Squame, Presidente della società consortile ALI, l’Ambasciatore ha visitato gli spazi del Polo Tecnologico, un hub di 1.200 mq attrezzato con laboratori e aree comuni destinate alla progettazione, sviluppo e commercializzazione di prodotti ad elevato contenuto tecnologico e scientifico.

L’attenzione dell’Ambasciatore si è soffermata sulla piattaforma IRENE, ideata e progettata con il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) dalla società consortile napoletana ALI, la cui tecnologia, unica al mondo nel suo genere, sarà adottata nella missione SMS.

 “Gli Emirati Arabi Uniti – ha esordito l’Ambasciatore Alraisi – sono molto attenti alla tecnologia e ai paesi che mostrano tendenze di avanguardia e innovazione nel settore aerospaziale.  Siamo soprattutto molto concentrati su Napoli e sulle sue competenze. Tale lodevole iniziativa ha rappresentato una preziosa opportunità di promozione di sempre più intensi scambi culturali e scientifici tra i nostri due Paesi”.

Ad accogliere l’Ambasciatore: Vito Grassi, Presidente Unione Industriali Napoli, Paolo Annunziato, Presidente del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali; Monica Buonanno, assessore al Lavoro e allo Sviluppo del comune di Napoli;   Mariano Bruno, Partner responsabile Deloitte & Touche Napoli e Sud Italia; Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale Campano; Massimo Claudio Comparini, Amministratore Delegato della società e-geos; Amedeo Manzo, Presidente BCC Napoli; Antonio Moccia, Direttore, Dipartimento Ingegneria Industriale, Università di Napoli Federico II; Mario Mustilli, Presidente di Sviluppo Campania; Rossella Paliotto, Amministratore Delegato della AET Holding; Gennaro Famiglietti, Console della Bulgaria; Sergio De Luca, Direttore Digital Innovation Hub Campania;  Renato Aurigemma, Direttore Generale Euro.soft; Arturo Moccia, Amministratore Unico Lead Tech; Francesco Monti, Direttore Commerciale Techno System Development.

Alla visita dell’Ambasciatore seguirà, a fine novembre, presso la sede del Polo Tecnologico “Fabbrica dell’Innovazione” quella dello sceicco Ahmed bin Hamed Al Hamed, principe della famiglia reale di Abu Dhabi.

Il prossimo 10 dicembre una delegazione da Napoli, guidata dal CIRA, sarà in missione ad Abu Dhabi per dare seguito alle intese programmate.

5 commenti:

  1. Ciao Sergio,
    se posso dare la mia modesta opinione sull'argomento, io non sono per nulla contento della notizia e, nel caso nessuno avesse notato la "bruttura" dietro la questione, ci rimarrei doppiamente male. Non dico che non sia "normale" una notizia del genere, ma da gente intelligente come i frequentatori di questo blog mi aspetterei almeno che fosse sollevato un minimo di disappunto. Ripeto, LO SO che è la norma, ma il fatto che questo nuovo brillante partner commerciale sia una monarchia medioevale ci tocca minimamente? NO?! Bhè, a me sinceramente mette i brividi. Quando leggo:
    "...Tale lodevole iniziativa ha rappresentato una preziosa opportunità di promozione di sempre più intensi scambi culturali e scientifici tra i nostri due Paesi"
    Mi viene solo da ridere. Da loro le donne portano se non sbaglio il Burka integrale e solo da poco hanno il diritto di guidare, solo per dirne due, vorrei sapere dove sta lo scambio "culturale". E' ovviamente solo questione di danari e mi sembra che l'adagio "pecunia non olet" sia vivo oggi più che mai, nel mondo scientifico come nel semplice commercio. Nessuno ci obbliga a fare accordi con gente con cui non condividiamo valori basilari di civiltà e, anche nel caso ci inventassimo la bazza per cui appunto grazie a simili accordi riusciamo ad avere qualche influenza trasversale su culture così distanti dal punto di vista dei valori umani base, allora direi:"Ok, volete i loro soldi? Mettete una reale contropartita, tipo, non so,ci date una recluta cosmonauta donna", allora ancora ancora potrei condividere, a costo di scontentare gli amici paccati di petroldollari. Qui, invece, mi sembra che semplicemente le questioni etiche BASE non siano neanche considerate, quasi fossero anticaglie di quei tempi oscuri in cui ancora non avevamo capito come funziona il mondo. Tempi in cui, ogni tanto, qualcuno si azzardava a chiedere "Ehi, ma questi soldi, ci va bene da dove provengono?". Il mio punto di vista è chiaro, direi; non voglio creare polemiche inutili,credetemi, vorrei solo instillare un minimo di dubbio in chi, figlio di questo periodo storico, è semplicemente contento per la promessa di una futura cascata di petrodollari destinata a qualcosa di nobile come la ricerca scientifica, senza considerare i costi "sottili" e non evidenti che sicuramente stiamo già pagando.
    Lunga vita e prosperità...sempre che non viviate in un paese in cui un telefilm del '69 non è considerato offensivo verso dio, altrimenti statemi tutti bene.
    FGT

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    1. Scusate, ultima precisazione: non ho nulla contro gli Emirati Arabi di cui conosco evidentemente poco, ma contro TUTTI gli accordi commerciali con paesi non-democratici, o almeno con paesi che non riconoscono neanche formalmente la parità tra gli esseri umani.
      FGT

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    2. FGT capisco quello che dici ma pensa alla Cina è un partner importante in moltissimi settori , ma sappiamo che non è un paese democratico e che non rispetta i diritti umani.

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  2. FGT, comprendo appieno il tuo disappunto. Questo spazio è fatto apposta per stimolare civili discussioni e spero che i lettori del blog producano una discussione costruttiva per tutti.
    Personalmente condivido la necessità di operare decisioni strategiche avendo sempre in mente la necessità di mantenere una sana etica.
    E' però altrettanto vero che spesso la storia ci ha mostrato che la scienza può creare un ponte che può avere un proprio peso nel cambiare la storia stessa.

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  3. Grazie Sergio,
    è sempre un piacere discutere con te e gli altri amici del Blog. Io incrocio sempre le dita che tutto vada per il meglio, mi rendo ben conto della dimensione dei problemi che sollevo.

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