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giovedì 21 settembre 2017

ESA, invito al settore privato per idee e progetti per lo sfruttamento di risorse Lunari

(Credit ESA/Foster e Partners)

NEWS SPAZIO :- L'Agenzia Spaziale Europea ha lanciato una call aperta al settore commerciale (leggi industrie private) per nuove collaborazioni all'interno dell'obiettivo, più e più volte indicato come importante, di raggiungere la Luna per esplorarla e scoprirne i misteri.

L'ESA ha da tempo nel mirino il nostro satellite. Fate riferimento all'iniziativa "Moon Village"


ed allo studio per l'ipotesi di realizzare una base Lunare mediante tecnologie di stampa 3d


Torniamo ad oggi. In un articolo pubblicato sul sito web dell'ESA (lo trovate nei riferimenti in fondo al post) vengono dati chiarimenti su ciò che l'ESA sta cercando al momento.



Le odierne tecnologie spaziali hanno il potenziale di riportare l'uomo sulla Luna, ma progettare e realizzare una missione da zero è ancora un processo estremamente costoso, specialmente se si deve portare con noi tutto quanto serve a sostenere la vita sulla superficie Lunare, ancor più per missioni di lunga durata.

L'approccio annunciato dall'ESA mi sembra assolutamente condivisibile, ne ho parlato molte volte in passato da questo blog. Basarsi innanzi tutto sulla partnership, non soltanto con agenzie spaziali Internazionali ma anche con il settore commerciale.
Mi fa molto piacere questa affermazione poiché si tratta esattamente del mio pensiero che più e più volte ho espresso in passato.

Ed effettivamente il buonsenso ci dice che se c'è un'azienda commerciale in grado di offrire un servizio di trasporto spaziale affidabile, a prezzi molto più bassi rispetto a quanto sono le "tariffe tradizionali", allora l'opzione di usufruire di tale servizio deve avere la priorità.

Addirittura l'ESA vorrebbe, invece di realizzare un lander Lunare, comprare un posto in un lander Lunare commerciale. Mi viene in mente la Google Lunar XPRIZE, ad esempio


Un altro aspetto su cui insiste l'ESA è la sostenibilità di una tale missione, ed indica come priorità lo sfruttamento delle risorse Lunari.

Quindi, l'ESA si dice pronta ad investire oltre che in trasporto e comunicazioni anche nello sviluppo e nell'affitto di tecnologia che possa convertire il materiale raccolto in situ in ossigeno ed acqua, risorse principali per sostenere le future attività umane di esplorazione, non solo della superficie Lunare ma anche di altre destinazioni del nostro Sistema Solare.

Ed è quindi a questo proposito che l'ESA invita le aziende spaziali con idee ed i progetti "giusti" a prendere parte ad uno studio di un anno per dare forma ad una missione che possa dimostrare l'utilizzo di risorse lunari, la In-Situ Resource Utilisation Demonstrator Mission.

Come è scritto nell'articolo ESA "...vogliamo conoscere ciò di cui i partner commerciali hanno bisogno da noi e condividere ciò che noi ci aspettiamo da loro".

Mi sembra un'ottima opportunità per contribuire a costruire un futuro sostenibile sulla Luna ed oltre, ma anche sulla Terra, non fosse altro per l'impulso all'economia che ne potrebbe arrivare



Fonte dati, ESA.

16 commenti:

  1. Oggi a settembre del 2017 mi chiedo se puntare "ancora" sulla Luna sia un passo avanti obbligatorio, o un passo indietro nell'esplorazione del nostro sistema solare?

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    1. Francesco, il mio pensiero lo conosci dai miei post. Puntare prima sulla Luna ci farà maturare come persone e come tecnologia e ci darà gli strumenti per aprirci al sistema solare.

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    2. Questo è il suo parere
      https://www.wired.it/scienza/spazio/2017/07/14/samantha-cristoforetti-intervista/

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    3. Grazie Alex, molto interessante il link che ci hai segnalato anche in relazione al nostro recente dibattito ancora "real" in You Space:
      By Simo vs resto del mondo^_^

      By Simo

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  2. Penso che la luna é il nuovo Antartide, dove costruire basi, osservatori e estrarre minerali; non andiamo li per fare due saltelli o per far rotolare qualche pietra, DOBBIAMO andare li, é un nuovo "continente " da conquistare
    Nico

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  3. Caro Sergio è tutto verissimo ciò che hai scritto, ma dopo gli ultimi annunci della Nasa intendo quelli dell'acqua presente in più posti nel nostro sistema solare, io cambierei subito obiettivi proprio in favore di quei luoghi.. "abitabili".
    nb. considera che fino a 2 anni fa credevamo al 100% che l'acqua non ci fosse tranne che sulla terra ma oggi nel 2017 le prospettive sono cambiate e secondo me dovrebbero cambiare anche le strategie e le priorità d'esplorazione.
    Ad oggi secondo me sarebbe più utile approfondire il discorso dell'acqua in altri luoghi nel ns sistema solare che porre come base intermedia e per esperienza sulla luna.
    Oggi relativamente vicino abbiamo dei luoghi interessantissimi, che solo 20 anni fa ignoravamo del tutto.

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    1. Il punto è che con esseri umani non siamo ancora in grado di tuffarci nello spazio profondo. Stiamo studiando per arrivarci ma ad oggi non ci riusciamo.

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  4. Francesco Molinaro sarebbe bellissimo andare su Encelado o Europa come dici tu, ma abbiamo già difficoltà a andare su Marte, il problema sono una tecnologia che dobbiamo ancora inventare o almeno perfezionare, quando avremo motori interplanetari cosa che ancora (a mio avviso )non abbiamo, andremo anche su quei mondi, un passo alla volta fino al 1903 non avevamo neppure l'aereo, ci arriveremo ma ci vorrà il suo tempo
    Un grosso saluto
    Nico

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    1. Nico ti leggo sempre con interesse, e ti spiego meglio il mio concetto:
      Non siamo obbligati a seguire una direzione imposta dalle distanze, ma grazie ai nuovi telescopi e missioni partite 20 anni fa oggi sappiamo al 100% che sia la Luna che tranne i poli di Marte, sono completamente aride, e sappiamo anche che in altri luoghi del sistema esistono con certezza oceani.. ecco perchè anche anzichè fare 1 - 2 -3- 4- 5 io salterei direttamente a 3 - 4 -5 sennò in questo secolo a venire parleremo ancora di Luna e Marte nonostante la nostra scienza sarà tanto evoluta addirittura da farci vedere le onde marine, in qualche altro posto poco più distante.

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    2. Se parliamo di sonde robotiche è un conto , ma se parliamo di missioni umane Marte rappresenta il posto più lontano in cui possiamo andare per parlare di andare oltre dobbiamo aspettare dopo il 2050 volendo essere ottimisti.

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    3. Caro Alex ovviamente missioni robotiche, per tanti e tantissimi motivi non per ultimo la distanza ma unirei gli sforzi dei prossimi anni venturi concentrati su obbiettivi più che "motivati".. se perdiamo il prossimo secolo a costruire basi sulla luna, e magari manadare un uomo su marte, quante energie ($) verranno tolte all'esplorazione degli oceani ormai acclarati nel nostro sistema solare?
      Ecco la mia paura è che uno($) possa escludere o limitare l'altro ($)

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    4. Il mio pensiero era riferito all'esplorazione umana non robotica, che penso sia molto pilotata effettivamente verso certi obiettivi, i mondi più interessanti logicamente sono quelli acquatici o comunque come Titano con liquidi sulla superficie diversi dall' acqua, missioni su titano o encelado le preferirei più che su mercurio o marte, ma temo la politica delle agenzie spaziali la vede diversamente, ma forse sono in malafede
      Un saluto
      Nico

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    5. Nico non sei in malafede, ma invece hai compreso come le varie Nazioni facciano una corsa a mettere le bandierine per prima nello spazio.. La Russia nella corsa allo spazio con Sputnik era in vantaggio su tutti, ma poi Armstrong mise la bandierina Americana per primo sul suolo lunare.. con tutto ciò che ne è coseguito nei decenni a venire.

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  5. Francesco fare delle missioni con sonde robotiche su alcuni satelliti di Giove o di Saturno come Io,Europa,Encelado ecc... non è poi cosi costoso rispetto agli altri progetti che hai elencato per una missione "low-cost" su questi satelliti si parla di 500 milioni/1 miliardo e si può fare una missione con orbiter e lander ,il punto è la volontà politica che devono dare i finanziamenti adeguati.

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    1. Alex parlando di volontà politica, forse intendi i obbiettivi politici? perchè credo che mettere una bandiera su Marte per primi, oggi vale di più di 10 missioni scientifiche su Europa dentro ai suoi oceani in profondità. magari scoprendo micro esseri biologici..

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    2. Solo che 10 missioni scientifiche con sonde robotiche su Europa e company possono costare tra i 10/20 miliardi , mentre una missione su Marte costerebbe centinaia di miliardi,comunque il giorno che avremo basi sulla Luna e su Marte si smetterà probabilmente di lanciare sonde verso questi luoghi (escludendo quelle che servono per le basi come quelle per le comunicazioni o che controllano le tempeste su Marte) e le sonde verrebbero lanciate i pianeti gassosi ,la NASA ha pure parlato di mandare sonde per esplorare Urano e Nettuno.

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