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giovedì 20 ottobre 2016

ExoMars2016, orbiter TGO correttamente in orbita Marziana, Schiaparelli atterrato al suolo ma sorte incerta

(Credit ESA/ATG medialab)

NEWS SPAZIO :- Questa mattina alle 10:00 ora Italiana vi sarà una conferenza stampa dell'Agenzia Spaziale Europea che potremo vedere direttamente da questo post. Verranno dati aggiornamenti sulla missione Exomars2016,  la 1° di due missioni congiunte Europa-Russia per l'esplorazione di Marte.
Tutti i dettagli li avete come sempre nella sezione dedicata del blog


Giornata importante ieri, densa di emozioni ed apprensione per l'arrivo della missione su Marte. Ovunque non si è parlato di altro.
ExoMars2016 è composto da due elementi, l'orbiter TGO (Trace Gas Orbiter) ed il lander EDM (Entry, Descent and Landing Demonstrator Module) Schiaparelli.

La splendida notizia è che TGO ha raggiunto correttamente l'orbita Marziana, una prima orbita di cattura molto ellittica.

Non altrettanto buone le notizie per il lander Schiaparelli che ha raggiunto sì la superficie si Marte, ma poco prima ha interrotto le comunicazioni.

In attesa della conferenza stampa ESA vediamo un po' di dettagli.



TGO ha effettuato la manovra di inserimento orbitale (MOI, Mars Orbit Insertion) accendendo il suo motore di 424 Newton alle ore 15:05 e fino alle 17:24 (139 minuti) per ridurre la sua velocità di più di 1,5 km/sec.
In questo modo la gravità Marziana ha catturato la sonda immettendola in orbita ellittica molto eccentrica, 298 km x 95.856 km.

Il controllo missione ESA ESOC (European Space Operations Center) ha monitorato in "tempo reale" la manovra MOI, al di là del ritardo nella trasmissione dati da Marte a Terra di 9 minuti e 47 secondi.
Alle 17:21, poco prima della fine di MOI, Marte si è messo tra TGO e Terra, causando un'interruzione (prevista) delle comunicazioni.

Alle 18:35 ecco la ripresa del collegamento, con ricezione dei dati di telemetria di TGO. Due ore di analisi da parte dei team di Terra e la conferma che tutti aspettavano, manovra MOI effettuata con successo e sonda correttamente inserita in orbita intorno a Marte.

Apprensione invece per il lander EDM Schiaparelli, il quale è entrato in atmosfera Marziana 107 minuti dopo che TGO aveva iniziato MOI.

EDM si era separato da TGO Domenica 16 Ottobre alle ore 16:42 continuando la traiettoria che lo avrebbe portato a compiere un atterraggio automatico sulla superficie del Pianeta Rosso. Avevamo visto i dettagli della manovra nel post di ieri


Ne riporto qui sotto i punti essenziali.

EDM verrà attivato ad un'altitudine di 122,5 km dalla superficie di Marte, alla velocità di 21.000 km/h.
Uno scudo termico lo proteggerà dalle sollecitazioni durante la discesa e la decelerazione. A circa 11 km verrà aperto il paracadute, quando Schiaparelli viaggerà a circa 1.650 km/h.
Verrà rilasciato prima lo scudo termico anteriore e poi il resto del guscio esterno.

A quel punto si attiverà il sistema di atterraggio propulsivo, che ridurrà la velocità del lander fino a 7 km/h all'altezza di 2 metri dalla superficie. I motori verranno spenti e Schiaparelli impatterà al suolo. Una struttura deformabile assorbirà lo shock

(Credit ESA/ATG medialab)

EDM si è attivato con successo ed i suoi segnali sono stati ricevuti a Terra, prima dell'ingresso in atmosfera previsto per le 16:42, tramite le antenne del GMRT (Giant Metrewave Radio Telescope) che si trova a Pune, in India. E' il più grande array interferometrico del mondo, con 28 antenne del diametro di 45 metri, puntate verso Marte per rilevare i deboli segnali in UHF di Schiaparelli.

I dati ricevuti hanno mostrato che EDM ha effettuato la sequenza di Entry-Descend-Landing come programmato, con conferma che il paracadute si è aperto a circa 11 km di altitudine.
Confermata anche la separazione sia dallo scudo termico che dal guscio protettivo posteriore. Ma subito dopo è stato perso il segnale UHF di Schiaparelli.

In orbita Marziana anche la sonda ESA Mars Express ha registrato le trasmissioni di EDM. Questi dati sono stati inviati a Terra intorno alle ore 18:00. La loro analisi ha mostrato che praticamente le antenne di GMRT e Mars Express hanno registrato le stesse cose, terminando nello stesso momento. Nessuna notizia aggiuntiva quindi, se non l'importante conferma che non vi sono stati problemi nella ricezione a Terra.

Oltre a Mars Express anche le sonde NASA MRO (Mars Reconnaissance Orbiter), MAVEN (Mars Atmosphere & Volatile Evolution) sono in ascolto (ciascuna in proprie finestre temporali). E sulla Terra GMRT continua anch'esso ad ascoltare.

Per tutta la notte i tecnici dell'ESA hanno lavorato ed analizzato tutti i dati per far luce su ciò che può essere accaduto, ipotizzando vari scenari.

Aspettiamo quindi la conferenza stampa che avrà inizio tra poco, alle 10:00 e che potremo vedere qui sotto (oltre che nello stesso post di ieri).



Finges crossed!

5 commenti:

  1. ..tutte le opzioni sono plausibili: a me era parso abbastanza inusuale il volo finale di 2 MT con impatto sul suolo. Speriamo che non si sia capovolto..

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    1. Si chiama innovazione, fare cose inusuali per esplorare posti inusuali.

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  2. Purtroppo penso che la sonda non sia integra :(

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  3. Che cosa è accaduto, dunque, all’improvviso? «Scorrendo la sequenza delle manovre che la capsula doveva compiere — precisa Ferri — possiamo dedurre che tutto sia andato bene sino all’apertura del paracadute. Anche lo scudo che aveva protetto il modulo di sbarco dalla vampata di calore generata dall’attrito con l’atmosfera si era separato correttamente. A quel punto, però, si innescavano altre manovre nelle quali potrebbe essere nascosta la causa del silenzio».
    Tutto ciò che è avvenuto era gestito autonomamente dal computer di bordo perché Marte in quel momento era lontano 175 milioni di chilometri dal nostro Pianeta e il tempo richiesto della comunicazione era di 9 minuti e mezzo: dalla Terra era quindi impossibile governare. Quando il paracadute si è staccato si è portato via anche il cono protettivo superiore nel quale era annidato Schiaparelli e su cui era montata l’antenna che fino a quel momento aveva inviato i segnali. Avrebbe dovuto attivarsi l’altra antenna del modulo di sbarco. «L’ipotesi che avanziamo — ha sottolineato il direttore — è che la sequenza di scambio non sia avvenuta correttamente generando quindi un problema nelle trasmissioni che si sono interrotte. Se così fosse, e nel frattempo il modulo avesse continuato la discesa come previsto adagiandosi al suolo, abbiamo la speranza di riprendere la situazione correggendo gli eventuali errori che si sono generati dialogando con la sonda madre entrata perfettamente in orbita intorno al Pianeta Rosso».
    URL: http://www.corriere.it/scienze/16_ottobre_19/exomars-arrivato-pianeta-rosso-italia-con-l-europa-marte-09355400-960d-11e6-9c27-eb69b8747d1f.shtml?refresh_ce-cp

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    1. Mi sembra che sia già tutto scritto nel post

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