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sabato 3 settembre 2016

Juno, le prime fantastiche foto di Giove, mai viste prima d'ora


NEWS SPAZIO :- Sono state appena pubblicate dalla NASA le prime meravigliose fotografie ad alta risoluzione del pianeta Giove riprese dalla sonda Juno durante il primo passaggio ravvicinato dalla sua orbita "di cattura".

Vi rimando alla sezione del blog dedicata a questa incredibile missione, per conoscerne tutti i dettagli, a questo URL


Juno ha eseguito il primo dei 36 passaggi orbitali ravvicinati previsti, e dalla sua orbita polare ci ha mostrato i poli nord e sud del gigante gassoso, mai visti prima d'ora da nessuna sonda (e quindi da nessun Terrestre).

La foto in cima al post è appunto il polo nord di Giove. E' bellissima, e devo dire che mi risulta difficile riconoscere il gigante gassoso da questa immagine. Non trovate anche voi?



E qui sotto avete il polo sud, anch'esso splendido


ripreso dopo circa 1 ora dal raggiungimento del punto di massimo avvicinamento, a circa 94.500 km al di sopra della regione polare.

Juno ha raggiunto il perigiove dell'orbita (il punto più vicino al pianeta) lo scorso Sabato 27 Agosto alle 15:44 ora Italiana, con la distanza dallo strato più esterno delle nuvole di Giove pari a 4.200 km.
Il perigiove è anche il punto in cui la velocità della sonda è massima (sempre relativamente al pianeta), pari a 208.000 km/h.

Nelle sei ore di transito dal polo nord al polo sud del pianeta gigante, la sonda ha registrato 6 megabyte di dati che ha poi inviato a Terra.
La trasmissione, durata un giorno e mezzo, è stata ricevuta dalle antenne del DSN (Deep Space Network).

Potete immaginarvi l'entusiasmo degli scienziati di missione. Le analisi sono – ovviamente – tutt'ora in corso ma le prime fotografia riprese da JunoCam che sono state pubblicate sono davvero spettacolari.

Scott Bolton (principal investigator di Juno, Southwest Research Institute di San Antonio): "Il primo rapido sguardo al polo nord di Giove, e sembra come niente di ciò che abbiamo visto o immaginato prima. E' più blu di colore lassù che nelle altre parti del pianeta e ci sono tante tempeste. Non vi è segno delle bande di latitudine o di zone e fasce a cui siamo abituati - questa immagine è difficilmente riconoscibile come Giove. Stiamo vedendo indizi che le nuvole hanno ombre, ad indicare forse che le nuvole sono ad una quota più alta rispetto ad altre caratteristiche [del pianeta]".

Analizzando queste prime immagini dei poli di Giove, uno dei risultati più importanti è però legato a qualcosa che nelle foto non si vede. Bolton: "Saturno ha un esagono al polo nord. Non c'è niente su Giove che possa somigliare a ciò. Il più grande pianeta del sistema solare è davvero unico. Abbiamo altri 36 flyby per studiare quanto lo sia realmente".

Ma Juno ha inviato a Terra anche i dati registrati dagli otto strumenti scientifici di bordo, oltre a JunoCam. Qui sotto ne trovate una descrizione


Tra questi vi è JIRAM (Jovian Infrared Auroral Mapper) fornito dall'Agenzia Spaziale Italiana, che ha ripreso preziosissime e spettacolari immagini nella banda degli infrarossi delle regioni polari di Giove.
Agli infrarossi le nuvole non sono più un ostacolo, è come se diventassero trasparenti per farci vedere cosa accade "al di sotto" di esse.

Alberto Adriani (JIRAM co-investigator, Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali, Roma): "JIRAM va al di sotto della pelle di Giove, dandoci i primi 'primi piani' ad infrarossi del pianeta. Queste prime immagini ad infrarossi dei poli nord e sud di Giove ci stanno rivelando punti caldi che non sono stati mai visti in precedenza.
"E sebbene sapessimo che la prima visuale ad infrarossi del polo sud di Giove avrebbe potuto mostrarci l'aurora meridionale del pianeta, siamo sbalorditi nel vederla per la prima volta. Nessun altro strumento, sia da Terra che dallo spazio, era mai stato in grado di vedere l'aurora meridionale. Ora, con JIRAM, vediamo che [questa] ci appare essere molto luminosa e ben strutturata. L'alto livello di dettaglio nelle immagini ci dirà molto di più sulla morfologia e sulle dinamiche dell'aurora".

Eccola, l'aurora meridionale ad infrarossi


Date un'occhiata a questo video, composto da 580 immagini registrate in un periodo di circa 9 ore (circa una rotazione del pianeta)



Tra i dati ricevuti vi sono anche quelli catturati dal Radio/Plasma Wave Experiment (Waves), che ha registrato emissioni radio provenienti da Giove. Queste trasmissioni sono note sin dagli anni 50' del secolo scorso ma non erano mai state analizzate da così vicino.

Bill Kurth (co-investigator per lo strumento Waves, the University of Iowa, Iowa City): "Giove sta parlando con noi in un modo che solo un gigante gassoso può fare. Waves ha rilevato la firma delle emissioni delle particelle energetiche che generano le massicce aurore che circondano il polo nord di Giove. Queste emissioni sono le più forti nel sistema solare. Ora abbiamo intenzione di provare a scoprire da dove provengono gli elettroni che le generano".

Ascoltiamo anche noi "le aurore" di Giove, registrate da Juno, 13 ore di emissioni radio. Il range di frequenza dei segnali va da 7 a 140 kHz



Enjoy!

Immagini, credit NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS.

Fonte dati, NASA.

16 commenti:

  1. Che emozione! !! Sembra di essere lì a fluttuare nello spazio attorno al gigante gassoso!Alberto

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  2. Per Giove oserei dire, grandi immagini, se Galileo avesse potuto vederlo ai suoi tempi, ne sarebbe rimasto sbalordito
    Nico

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  3. Risposte
    1. Giusto Giusto, Giove è grande, credo che sia il più grande di tutti, anche più di Juno!

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  4. Mi aspetto/avo/erò di vedere di più e di meglio.
    Così, per quanto siano inquadrature originali perché mai viste prime, si, sono certamente interessanti, ma lasciano un pochino a desiderare, per me.

    Troppo scura l'ampia parte in ombra che non rivela dettagli (forse elaborandola in post produzione mostrerebbe qualcosa in più che qui non si può vedere).
    E poi, la fotocamera non ha la possibilità di vedere più vicino di così?
    Probabilmente no se ha, come immagino, un obiettivo a focale fissa e corta, non tele; non ho indagato su questo.
    Con un pianeta gigante come Giove, queste immagini sembrerebbero riprese da molto più lontano di 4200 Km.

    Le masse di nuvole turbolente con tutti quei vortici ricordano la superficie che può avere una bella superficie levigata di un piano di marmo, ma anche qualcosa che si potrebbe creare mescolando alcuni fluidi densi (vernici ed anche prodotti alimentari) di differenti colori, in una ampia bacinella.

    Cosa aspettano di pubblicare le altre immagini del primo reportage?
    Europa, Ganimede, Io, Callisto ... riusciremo ad intravvederli in quale passaggio più o meno ravvicinato?

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  5. Io sono in attesa della mappatura dell'interno di questa meraviglia...non siete curiosi di spade cosa c'è sotto la densa atmosfera.?

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  6. Sergio, mi hanno fatto bene, avevi ovviamente ragione, è stato bellissimo...

    Mi son venuti i brividi, solo una cosa e scusa se mi ci metto ma Claudio ha ragione: (fantastico dico io ma:) Tutto qui?

    Cioè veramente al perielio, pardon perigiove(?) abbiamo immagini cosi..... Scarse?

    Esigo di piu da questa sonda....

    Non sono nessuno ovviamente ma tutto cio non mi pare sufficente....

    Però Sergio, mi è piaciuto comunque tanto...
    Mi ha fatto bene come dicevi Tu....

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  7. Certamente non potremo ottenere immagini della stessa qualità di HiRISE-MRO.
    Tuttavia, siamo solo all'inizio. In secondo luogo mi sembra che JIRAM stia facendo un lavoro strepitoso.

    E per quanto riguarda JunoCam andate a riguardare la suite di strumenti a bordo di Juno

    Parte 1
    e
    Parte2

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  8. Questa si che è tutta un altra musica, è quella di Giove, o meglio, delle sue aurore ascoltata con qualche stratagemma, da Juno.

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    1. È l'ultimo video del post... ti è sfuggito?

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    2. Eeeh proprio si ... buona questa, non ci ho nemmeno cliccato sopra, non so perché, forse qualcosa durante la lettura mi aveva interrotto.

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    3. Direi che questa volta ti sei meritato il TAPINO d'oro ;-)

      Massimo

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    4. Clà basta che questa volta non dai colpa a me però.. ;-)

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