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sabato 9 luglio 2016

YOU SPACE#33, Giugno-Luglio 2016, lo Space Sharing di News Spazio!

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Edizione di Giugno e Luglio per YOU SPACE, l'ambiente free and easy in cui chiunque può condividere e proporre argomenti di discussione, articoli, segnalare link e notizie, ecc. ecc., senza timore di andare off-topic. Naturalmente sempre riguardanti lo spazio e l'astronautica.

Questa intro resta abbastanza uguale nel tempo, così come le "regole di ingaggio", giusto per "fare le cose per bene", con rispetto e civiltà.



REGOLE DI INGAGGIO
Per prima cosa potete condividere qualunque argomento, purché abbia qualche attinenza con lo spazio.

Per dare maggiore spessore e credibilità ai vostri interventi vi invito a citare e linkare le fonti originali. Mi piacerebbe che fossero nella forma di una breve descrizione seguita dal link di riferimento, ma non è obbligatorio.

E' fondamentale poi mantenere un atteggiamento educato, civile e rispettoso verso tutti.

Non si tratta di una corsa a chi posta prima un link, per cui vi inviterei ad aspettare un po', può essere benissimo che per la notizia che avete trovato io stia già preparando un post dedicato.

Così come può anche essere che alcuni argomenti già introdotti da voi in questa sezione possiate poi ritrovarli affrontati in un post su NewsSpazio (magari perché mi serve più tempo per scrivere un articolo).

E non si tratta nemmeno di una corsa a chi pubblica di più. All'inizio potrebbero essere sufficienti pochi link, in modo da stimolare una discussione su quei temi e non disperdere gli interventi.

Detto questo, Enjoy YOU SPACE!

27 commenti:

  1. Discutendo con un collega si parlava di futuro dell'umanità su Marte...secondo voi è davvero possibile la terra formazione di Marte? Se si con che tempistiche e con che modalità? Secondo una teoria di cui ho sentito parlare si potrebbe utilizzare l'atomica per ricreare atmosfera simili terrestre attraverso una specie di bombardamento mirato e controllato per rendere le radiazioni presenti sul pianeta rosso analoghe a quelle terrestri...saremo mai in grado di esportare la vita ed un ecosistema compatibili con l'uomo....ma soprattutto a livello di etica potremo mai farlo....e farlo per bene intendo. Si andrà in futuro insomma anche se remoto oltre alle colonie serra cupole che la fantascienza ci ha indicato?? Argomento difficile gradirei la vostra opinione. Grazie . Alberto

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    1. Contano le opinioni degli scienziati competenti in questo specifico settore, non le nostre, anche se se ne può discutere, naturalmente, come già fatto in passato.

      Ed anche quelle degli scienziati, penso che siano relative, non universalmente condivisibili perché vanno oltre le capacità, la conoscenza e l'esperienza di qualsiasi umano terrestre di oggi.
      Voglio dire conoscenza approfondita, non infarinatura e supposizione.
      Non c'è universalità di visione sui meccanismi che generano e modificano il clima sulla Terra, pur se diversi e probabilmente più complessi di quelli presenti su Marte, per vari aspetti, tra cui la presenza, qui, di una atmosfera consistente ed ingenti riserve d'acqua, figuriamoci su un pianeta che stiamo appena iniziando a decifrare da remoto e lo vediamo da qui come una stella.

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    2. Interessanti argomenti Alberto, però al momento la situazione è abbastanza "bloccata". Se non erro c'è un trattato internazionale che vieta categoricamente la possibile contaminazione di altri pianeti o satelliti. Quindi c'è il paradosso che anche su Marte stiamo procedendo con moltossima cautela e persino Curiosity, abbastanza paradossalmente, per ora non può andare a "sgommare" dove sono state avvistate tracce d'acqua allo staro liquido. Perché? Perché alla Nasa hanno più di un sospetto o di una speranza, che ci possano essere delle forme di vita a livello microbico su Marte. Ammesso e non concesso che questi trattati internazionali vengano mai cambiati, certamente in una prima fase ci "accontenteremo" di costruire delle basi permanenti su Marte, stile ISS...
      Poi a quel punto, probabilmente tra decine o centinaia di anni, se non avremo scoperto da qualche altra parte degli omini verdi, allora probabilmente si valuterà se tentare di terraformare Marte o puntare piuttosto a cercare un pianeta più "simile" al nostro, fuori dal sistema solare...O magari entrambe le cose!
      Se non ci estingueremo tutti a causa di qualche guerra mondiale, sono abbastanza certo che ci espanderemo su altri pianeti/satelliti, perché in fondo siamo sull'astronave Terra. Nella nostra culla. Ma chi vuole rimanere eternamente nella propria culla? :D

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    3. Un'astronave culla?

      È una non-culla molto ampia ed in genere molto confortevole, confortevole anche nelle località più difficili e disagevoli, se paragonata ad altre non-culle nel vicinato, se vogliamo essere realisti.
      Le altre oasi possibili ed immaginabili esistono certamente, ma per ora soprattutto nella nostra fantasia, libera di veleggiare senza confini.
      Altre si potrebbero forse allestire e costruire con il nostro ingegno, ma quel forse è molto, molto grande ed il quando fa a gara con il forse.

      Per ora e per i prossimi decenni e secoli accontentiamoci di fare ricerca, sperimentare soluzioni e di fondare degli avamposti vicini e possibili (Luna e Marte, in orbita e al suolo), che sono già queste imprese enormi, compiti che se pensati e realizzati non solo come fuochi di paglia, ma stabili e continuativi, sono già abbastanza ardui e vicino al limite delle nostre capacità attuali, non solo tecnologiche.
      È un gran bel accontentarsi, diciamolo chiaramente.

      Chissà cosa direbbe o suggerirebbe oggi il lungimirante Konstantin Tzjolkovskij?

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    4. Io mi accontento ben del tuo programma, Luna e Marte frequentati da umani, ed aggiungerei, visto che è ancor più tecnicamente fattibile, il resto del sistema battuto da sonde!!! Semmai il peggior limite attualmente è la propulsione.

      Ma sia che si tratti di ottimizzare i sistemi di propulsione che di ovunque si voglia arrivare, occorre partire da qualcosa, e gli obiettivi che poni sono quelli che possono consentirci di studiare, scoprire e sperimentare, e certamente i frutti potranno portarci alla fine un pò più avanti, pronti a tentare un altro passo ancora più lungo ed impegnativo.

      Massimo

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    5. Le sonde automatiche?
      Di tutto e di più, non sono escluse quelle, sono parte essenziale del resto.
      Non le avevo menzionate perché fuori dal tema-dibattito inizialmente proposto da AA, l'Anonimo Alberto!

      Ma se ripenso all'idea menzionata dell'atomica controllata, idea che avevo già sentito e che qui non ho voluto raccogliere, mi ritornano le "vampate di calore" ...

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  2. Grazie Claudio...a volte si fanno voli pindarici con la fantasia e ci si fà prendere troppo la mano. Del resto cosa ne sanno due metalmeccanici uno dei quali molto religioso e l'altro che è cresciuto leggendo molta fantascienza e guardando troppi film americani sul genere..però sai ci si interroga e confronta sul futuro. Poi ognuno si tiene le sue idee. Per qualcuno lo spazio rappresenta uno dispendio poco utile di risorse e quattrini. Io non la vedo così è mi battero sempre per la causa spaziale! Per me il futuro dell uomo è nello spazio. Il dado è già stato tratto...chiaro che siamo soltanto al l'inizio di una nuova era. Che piaccia o no oggi il nuovo mondo non sono le Americhe ma in analogia col passato il nuovo mondo è lassù . Non solo Marte. Penso che tutto il sistema solare verrà colonizzato e poi quando avremo le propulsione giuste andremo a dare una sbirciato anche su altri eso pianeti..su astronavi colonia generazionali che partiranno dalla terra e arriveranno su queste navi arca fino a nuovi obiettivi.basta ora perché vado fuori tema . Del resto pensateci. Non siamo già su di una gigantesca bellissima perfetta astronave che viaggia nello spazio piattaforma da cui partire chiamata "terra"...buonanotte a tutti fà caldo non riesco a dormire e mi sto facendo prendere la mano. Potrei risultare tedioso ai più. Notte a tutti e grazie a Claudio sempre conciso riflessivo e competente nelle risposte. Alberto

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    1. Scenario plausibile il tuo, ma con due enormi incognite: il quando ed il come.
      Al momento, sulla base delle conoscenze attuali, ipotizzare uno scenario d'intervento lo vedo solo come puramente speculativo. Non vedo come poter neanche azzardare un "sarà possibile", come non potrei neanche escludere un "sarà impossibile"; tutto dipenderà da dove riusciremo ad arrivare con la scienza. Le supposizioni non servono a nulla, forse solo come stimolo alla naturale curiosità umana, per il resto oggi come oggi sarebbe come voler costruire un computer con delle pietre di selce.

      Massimo

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  3. Ciao Alberto,
    importantisse domande sono quelle che sollevi. Importantissime, attuali e molto dibattute da decenni direi, non solo tra gli appassionati ma anche dll'interno della comunità spaziale internazionale. La letteratura è vastissima.
    La questione di terraformare un altro corpo celeste poi porta con sé questioni di ordine etico, certamente, in special modo se in quel mondo vi è già la presenza di vita, anche in forma microbica.

    Per quanto riguarda la terraformazione di Marte, secondo David Morrison (NASA Astrobiology Institute Senior Scientist), ad oggi non c'è una risposta a riguardo. Per quelle che sono le conoscenze attuali gli scienziati ancora non sanno se potrà mai essere possibile. La convinzione al momento è che Marte sia troppo piccolo e troppo lontano dal Sole per sostenere tutta l'atmosfera necessaria per avere in superficie una pressione "giusta" per noi... ma nuove conoscenze/teorie/tecnologie del futuro potrebbero anche correggere tale ipotesi.

    Ritengo comunque che sia importante discutere di queste cose, anche se non siamo professionisti nel campo. Informarsi, condividere idee, parlarne, chiedere. Sono tutte cose necessarie di cui non possiamo più fare a meno. Si tratta di costruire quella cultura spaziale in ognuno di noi, cultura che ci consentirà di comprendere appieno le sfide che in un futuro sempre più vicino l'umanità sarà chiamata a compiere. E comprenderle significherà trovare un senso in ciò che riuscieremo a fare, e motivarlo e forse guidarlo davvero verso il bene comune.
    Ciao

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  4. Grazie per le risposte...le apprezzo molto. Soprattutto perché arrivano da chi è più competente in materia. Lo spazio ci deve unire in un obiettivo comune. Unire i popoli. Le menti. Le culture. Le risorse. Soprattutto in questo periodo storico nel quale domina la paura e l'indifferenza generale è divenuta una virtù.. troviamo qualcosa che ci stimoli e accomuna tutti i popoli... Alberto

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  5. Direi amaramente che non c'è bisogno di sforzarsi troppo per trovare una cosa che già stimoli ed unisca tutti i popoli... il pecunio, meglio se facile ed ottenibile col minimo investimento.
    Ritengo che siamo ben lontani dal raggiungere una civiltà che veda la gente distaccarsi dall'idea del lavoro come creatore di profitto per il proprio orticello, piuttosto come uno strumento per dare futuro al pianeta e ai suoi abitanti.

    Detto questo, per me hai perfettamente ragione. Intanto, e visto il contesto generale scusa se è poco, è già molto bello che delle persone si ritrovino qui a discutere di spazio ed affini.

    Massimo

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  6. Boh...
    Io intervengo malamente e non attendo risposta ma:
    Anonimo Alberto e Anonimo Massimo=

    Ragazzi (scuse ovvie se siete signori piu anziani di me[quasi 30 anni]) bando ai batteri, bando alle ciance, conquistiamo il prima possibile pianeti e lune, sta per accadere un enorme e se non basta gigantesco casino su questa maledetta culla dell'umanità, sto svoltando sul POLITICHESE, e giustamente mi FERMO prima che Sergio me lo dica (alla prossima, sono fuori dal Sito) ma informatevi per piacere.

    Controllate, ci sono siti ovunque, parlano di baijknour (non mi viene il termine esatto) e di qualsiasi cosa, non soffermatevi sempre su un "detto" di uno importante, fate come Sergio:
    TROVATE LE FONTI.

    Personalmente vorrei aiutare la colonizzazione di Marte...
    Sono troppo Giovane, forse i nipoti dei miei nipoti potranno riuscirci...

    Un saluto e arrivederci presto!

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    1. Ma guarda che qui vorremmo tutti una bella accelerata delle attività spaziali; io sinceramente non ho capito a cosa ti riferisci e perchè citi Baikonur.
      Definisci meglio il tuo Marco-pensiero per favore, te ne sarei grato.

      Massimo

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    2. Nemmeno io veramente.
      Già che ci 6 o che ci sarai, Marco la peste, spiegalo pure a me, perché quello che tu definisci termine (è deformato?), sarebbe un nome proprio, quello della base spaziale russa, il cosmodromo di Baikonur/Bayqoñyr, operativo sulla non-culla terrestre.
      Dici quello? Embè?

      Aiutaci a capire.

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  7. Siamo tutti troppo "vecchi" temo per vedere qualcosa di sostanzioso a livello spaziale...Dovremo accontentarci delle sonde e Rover vari. A tal proposito ho letto su di un sito nasa tra le varie iniziative finalizzate all'esplorazione robotica su Marte di un concorso aperto praticamente a tutti dove lo scopo con premio di 1.5 milioni di dollari è realizzare Rover di nuova generazione senza ausilio GPS né sensori...interessante anche se a me sa molto di "non sappiamo più che pesci pigliare" ...ma ora arriva Trump! Dio ci scampi. A lui dello spazio non interessa nulla. Ha affermato che prima di guardare al cielo bisogna sistemare tutte le buche delle strade degli states....andiamo bene!!! Alberto

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    1. Non favorirebbe la ricerca spaziale, ma un Trump italiano sarebbe necessario per i buchi nelle strade italiane, i lavori mai completati, i lavori mal fatti e magari anche per altri generi di buchi, quelli dei bilanci finanziari.
      Però a parole e promesse sono bravi quasi tutti.

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    2. E aggiungerei che una cosa non dovrebbe escludere l'altra.
      Ci sono abbastanza braccia su questo pianeta per fare queste e parecchie altre cose, basta non farle atrofizzare troppo.

      Massimo

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  8. La tecnologia di osservazione attraverso le pareti e per vedere sotto i vestiti con occhialini speciali, venduti una volta da qualche rivista senza scrupoli, si, la conoscevo.
    Questa che segnali tu, più seria, attuata mediante riflessione di raggi laser all'interno di cavità, si e no, certamente mi ricorda qualcosa a livello di principio tecnologico, ma ora non riesco a ricordare di più.
    Sull'argomento cavità sulla Luna ne ero ... all'oscuro io.

    La risposta alla tua domanda mi sa che sta proprio alla fine del testo del 2 link:

    “We don’t want to spend hundreds of millions on a rover mission, only to find a hole in the ground with the cave blocked in.”

    Anche una sonda in orbita avrebbe dei costi che forse ora la NASA o chi gestisce i fondi a lei dedicati, non può o non desidera affrontare, dovendo gestire altre priorità, come quella di portare dei terrestri americani su Marte.
    Forse che ci penseranno prima i cinesi, iniziando dal lato opposto della Luna; sta nelle loro attuali intenzioni l'esplorazione a breve termine del lato nascosto.

    Non c'è dubbio che trovare una o piu cavità adatte all'uopo, di misure adeguate, quindi non troppo grandi, coprirle ermeticamente con cupoloni trasparenti, attrezzarle e modificarle ad uso umano e riempirle di aria respirabile, potrebbe essere una soluzione ingegneristica molto interessante per iniziare a fare qualche attività stabile, non solo qualche toccata e fuga.

    Però gli alti costi da sostenere, in una società democratica, sono sempre uno dei più seri e difficili limiti da dover superare, particolarmente in attività come queste viste da molti come poco condivisibili od inutili.

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  9. Ciao Claudio, intanto grazie per il tuo commento.
    Io però, associando la frase che hai citato a quella posta poche righe sopra

    "If Velten’s technology can identify those, the next step may be robotic exploration."

    avrei interpretato la conclusione da te citata nel senso che i robot costituirebbero solo il passo successivo, che ci sarà solo e soltanto se grazie alle rilevazioni laser, i siti così controllati presentino effettivamente caratteristiche per cui valga la pena spendere centinaia di milioni per dei robot che esplorino in maniera più approfondita. Quindi, una sonda con il sistema proposto permetterebbe di non spendere questi milioni per dei siti che magari non sono altro che dei semplici buchi nel terreno.
    Per questo dicevo, se pur avendo a disposizione un'alternativa più economica ad un robot che può darti parecchie informazioni già così senza dover mandare un robot a caso (e li si che sarebbe uno spreco), perchè non darsi una mossa in una direzione che pare molto promettente.
    A meno che non pensino di investire le magre risorse affidando ad un rabdomante il compito di indagare, non penso si possa chiedere di meglio.

    Che ne pensi, mi piacerebbe avere il tuo parere, ed ovviamente anche quello di altri, su questa apparente staticità nel far decollare nuovi progetti/tecnologie

    Massimo

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    1. Si Massimo, ma l'avevo letta e capita la strategia di ricerca preventiva, mirata, tramite satellite orbitante e laser sui 'buchi neri lunari' ma anche per fare questo io penso che ci siano dei costi, minori ma sempre importanti, che probabilmente non sono in grado di affrontare per qualcosa che non è prioritario.
      Ho riportato quella frase per riportare con parole di altri il problema costi, che io, ripeto, trovo essere l'ostacolo principale anche con un semplice sorvolo di un satellite in orbita lunare senza quindi mandare subito alcun robot.

      Ci sono vari passi da fare nella sperimentazione e collaudo di tecnologie per la missione umana su Marte, attorno al 2030, tutto molto impegnativo e costoso e mi sa che questo sarebbe un fuori giro che non porterebbe che ad ulteriori rinvii e ritardi verso quella direzione, sempre che le risorse non siano e non saranno più abbondanti di quelle che penso essere, ma per i conti di questo tipo io non aggiungo altro.

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    2. Scusa, avevo capito male il motivo della citazione. Comunque sono in linea di massima concorde con le tue conclusioni, anche se spererei sempre in motivi meno gretti, invece gira e rigira, alla fine si finisce sempre con la storia della mancanza di fondi, e questo sia che si tratti di buche terrestri che di buche lunari.

      Massimo

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  10. Se le priorità principali della prima superpotenza sono asfaltare le infinite route..armare per bene sempre più gente per difendersi meglio in situazioni da far west..e coltivare la smisurata macchina bellica da 450 miliardi di dollari...e non cacciate mi per blasfemia ...ma a livello spaziale forza cina ragazzi.che non gli mettano un poco di pepe al sederino. P.s. sono solo considerazioni non voglio buttarla in politica e adoro ciò che è stata la nasa dei gloriosi momenti. A quando un nuovo Kennedy che dica al congresso" di qui a dieci anni un astronauta su di una navetta nasa (che è pagata anche per sviluppare navette senza delegare a terzi...) metterà il piede su Marte." e se proprio deve perché siamo moolto infantili piantando la bella bandierina. ...

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    1. Beh, non so quanto sia solo colpa della macchina bellica, a meno di pensare che negli anni gloriosi che tu citi la macchina bellica fosse magra! Che ne dici?

      Massimo

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  11. Ahhhh. Dimenticavo.. sono Alberto anonimo.

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    1. Ahhhh nonimo Alberto,

      gloriosi momenti sicuramente, anzi gloriosi anni, irripetibili, non solo per USA-NASA, ma non per questo da volerli sognare come simbolo e bandiera (quella sul suolo lunare forse si), per molti noti motivi, ti pare?
      Ci sono state le gloriose missioni lunari, in un calderone di altri eventi e circostanze non troppo felici.
      Non so quanto sia meglio o peggio adesso, forse solo socialmente diverso, con la pazzia e ferocia umana come costante e con la tecnologia più avanzata.
      Sono solo considerazioni, anche le mie, non voglio buttarla sul politichese, che non so nemmeno bene cosa significhi.

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  12. Io dico soltanto che a mio modesto parere c'è il paradosso che a volte guerra e spazio vanno a braccetto come nel caso dello scudo spaziale..progetto eterno e mai completamente abbandonato oppure nel 60 per cento delle missioni shuttle più o meno a scopo almeno parzialmente militare...a volte invece si sottraggono fondi a vicenda o si sovrappongono come nel caso di lanci di satelliti più o meno azzeccati da parte della marina militare statunitense...e che dire del progetto echelon per spiarci tutti per benino e dei satelliti che non stanano terroristi ma ti leggono ormai la targa dell auto....ma...se solo si coordinassero un poco meglio! Ma come sempre io non sono nessuno per dire certe cose....o darle da intendere "tra le righe".. amo solo follemente lo spazio. Quando guardo il cielo stellato in queste sere estive poi...maledico i lampioni che ho sotto casa. Che poi invece servono come deterrente ai ladri ..che non amano lo spazio ma gli appartamenti dei sognatori di spazio..divago un poco stasera. Perdonatemi..buona serata a tutti ! Alberto.

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  13. 16 luglio 2016
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    47 years ago today Neil, Mike & I took a ride on a big rocket to the moon.

    Twittato e firmato:
    Buzz Aldrin

    Apollo 11, il primo volo organizzato per sbarcare sulla Luna!

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