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lunedì 18 maggio 2015

La prima missione orbitale su Marte degli Emirati Arabi Uniti, lancio previsto per il 2020!

(Credit Agenzia Spaziale EAU)

NEWS SPAZIO :- Una nuova missione orbitale su Marte. E' quanto hanno recentemente presentato dagli Emirati Arabi Uniti. Il lancio è previsto per il 2020, la sonda raggiungerà l'orbita Marziana sette mesi dopo, in corrispondenza del 50° anniversario dell'indipendenza della nazione Araba.

Inizialmente era stato pubblicato su YouTube un'animazione della missione, seguito da dettagli sulla missione.



Gli obiettivi scientifici della missione così come pubblicato nel sito web dell'Agenzia Spaziale degli Emirati Arabi Uniti sono di "Integrazione con la comunità scientifica globale che studia il pianeta Marte sulle questioni chiave che non sono state affrontate da altre missioni. La ricerca di collegamenti tra il clima odierno del Pianeta Rosso ed il suo passato. Lo studio del perché Marte stia perdendo la sua atmosfera mediante la tracciatura del comportamento di idrogeno ed ossigeno. Investigare su quali sono le connessioni tra la bassa e l'alta atmosfera di Marte. Ed infine creare il primo quadro globale su come l'atmosfera Marziana varia durante il giorno e tra le varie stagioni".

La sonda avrà un peso di circa 1500 kg. La sua destinazione sarà un'orbita ellittica intorno a Marte di 44.000 km x 22.000 km, un'orbita mai utilizzata dalle precedenti ed attuali missioni di esplorazione del Pianeta Rosso e che negli obiettivi di missione potrà fornire un punto di osservazione dei pattern atmosferici.

Gli strumenti scientifici di bordo sono tre

EXI (Emirates eXploration Imager), una fotocamera digitale per riprendere immagini a colori ad alta risoluzione)

EMUS (Emirates Mars Ultraviolet Spectrometer), uno spettrometro agli ultravioletti per studiare l'alta atmosfera e tracciare le "fughe" di ossigeno ed idrogeno fin nello spazio esterno

EMIRS (Emirates Mars Infrared Spectrometer), uno spettrometro ad infrarossi che misurerà le variazioni di temperatura, ghiaccio, vapore acqueo e polvere nell'atmosfera

Impegnati nel progetto sono più di 70 tecnici degli EAU tra scienziati ed ingegneri che diventeranno 150 prima del 2020.
Seguono agreement con più di 200 istituzioni accademniche locali ed Internazionali tra cui University of Colorado Boulder (engineering, mission operations e supporto scientifico, Laboratory for Atmospheric and Space Physics, lo stesso laboratorio del team scientifico della missione NASA Maven), University of California (Berkeley Space Science Lab) ed Arizona State University.

Ecco il video della missione



Enjoy!

4 commenti:

  1. Più siamo e meglio..è
    Ma ogni nazione, dovrebbe però studiare cose diverse
    e NO tutti la stessa cosa e cercare ognuno di superare
    l'altra Nazione come un "Competizione"

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  2. Francesco, capisco il tuo discorso, effettivamente vorrei anche io che si mettessero tutti insieme per un progetto comune, unendo le forze e le esperienze.

    Siccome non è possibile per via della geopolitica e dell'economia, piuttosto che per gli interessi di ogni diversa nazione, allora ben venga la competizione.

    La competizione è l'unica speranza che resta per accelerare il processo tecnologico e vedere entro qualche anno novità sostanziose.

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  3. 1 di 2

    Franci a quanto ho capito la prossima missione araba avrà dei punti in comune con gli scopi scientifici della sonda americana MAVEN( Mars Atmosphere and Volatile Evolution Mission) , ma si differenzia oltre che per alcuni obbiettivi anche dal punto d'osservazione ed acquisizione dei dati grazie ad una orbita speciale, come già scritto da Sergio.
    Comunque sono d'accordo con te e anche con quello scritto da Marco...
    Marco una precisione, l'America aiuterà gli Emirati in diversi modi per esempio fornendo consulenze tramite:
    University of Colorado/Laboratory for Atmospheric and Space Physics
    University of California Berkeley Space Sciences Lab
    Arizona State University School of Earth and Space Exploration
    ed immagino che metterà a disposizione anche un lanciatore visto che entro il 2020 sicuramente non riuscirebbero a costruire base di lancio ed un lanciatore affidabile.

    Solo uno sforzo comune di più nazioni porterà rapidamente e stabilmente l'uomo su Marte, il vero grande passo per l'umanità del terzo millennio.
    Credo comunque che questa prima collaborazione nell'ambito di un programma scientifico spaziale tra questa coalizione araba e gli Stati Uniti d'America sia di buon auspicio per future collaborazioni più significative sotto gli aspetti che ci stanno più a cuore, come la ricerca sul campo dei nostri ricercatori..

    L'altro aspetto importante a mio avviso è geopolitico oltre che sociale e culturale.
    Questo potentissimo stato islamico è il primo che sento avere ambizioni comunitarie scientifiche nella ricerca spaziale oltre alle ambizioni di crescita culturale di una popolazione che in cento anni è passata dalle stalle alle stelle, questi ex beduini (qualcuno di loro si sentirà offeso da questo mio "ex", so che ci tengono molto alle loro radici culturali), cercano di migliorare loro stessi ampliando le possibilità del popolo di esserci come protagonisti nella prossima rivoluzione spaziale della quale vedono e vediamo tutti muovere i primi passi già oggi, come SpaceX di Elon Musk che già pensa a come e quanto sarà competitiva la sua azienda quando sarà il momento da parte di NASA e dei suoi partner di scegliere a chi dare miliardi di dollari.., penso a Bigelow Aerospace ed ai suoi moduli abitativi gonfiabili che credono siano adattabili a diverse località spaziali, penso all'ESA ed a Roscosmos che con la missione ExoMars cercheranno di imparare ad essere più autonomi nella costruzione e gestione di quei dispositivi che un giorno porteranno l'astronauta come il cosmonauta su Marte, penso anche all'India, l'ultima nazione a essere riuscita nella grande impresa di raggiungere Marte, una scelta dell'obbiettivo prestigioso perchè ancora riservato a poche nazioni.

    Molte altre nazioni cercano di sviluppare un programma spaziale ambizioso, penso alla Cina ma anche al Giappone, anche il Brasile sarà della partita...ci sarà competizione? Sicuramente, anche dentro ad una collaborazione internazionale come potrebbe esserci in una futura basa scientifica su Marte ecc.. si troveranno programmi scientifici nazionali che useranno strutture costruite ed usate dai rispettivi paesi, come succede già oggi sulla ISS dove ci sono laboratori scientifici usati principalmente dai singoli stati che svolgono ricerca anche per aziende private..
    Devo ammettere che la scelta di Marte come prima missione di una agenzia spaziale appena costituita (luglio2014) mi ha lasciato positivamente sorpreso, anche perchè legata ad una ricorrenza per loro molto importante, quindi un fallimento per quanto comprensibile sarebbe nella ricorrenza amplificato, immagino quindi gli sforzi nei prossimi anni per riuscire a formare le competenze che permetteranno un prestigioso risultato anche internazionalmente riconosciuto.


    Continua.............................By Simo

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  4. 2 di 2


    Se andrà tutto bene e la missione avrà successo, potrebbe essere la prima ad essere finanziata di molte altre, ancora più costose, prestigiose e scientificamente rilevanti.
    Un attore nuovo, motivato e con enormi possibilità finanziarie, infinite fino a quando dipenderemo energicamente dagli idrocarburi, potrebbe indirettamente fare una grande differenza nelle decisioni delle varie agenzie governative e dei privati nel destinare maggiori investimenti che determineranno i tempi ed i modi che porteranno l'uomo sulla Luna, Marte e più in generale a vivere e conoscere lo spazio extrateterrestre, come posso immaginare sia stato per gli Emirati fonte di ispirazione, vedere crescere le nazioni emergenti nel campo spaziale!

    Finisco il commento di questo per me importante post di Sergio( grazie^_^), citando alcune frasi che mi hanno positivamente colpito perchè pronunciate dal Vice Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Primo Ministro e Governatore di Dubai, Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoumche alla presentazione della Emirates Mars Mission dove ha spiegato i motivi di questa scelta e la sua visione del mondo arabo nel terzo millennio...
    SAS^^ Mohammed ha annunciato che la sonda è stata chiamata "Speranza", un nome scelto dopo che il mondo arabo è stato invitato a presentare in una campagna pubblica suggerimenti su come chiamarla.
    Spero che possa interessarvi:

    "Questa sonda rappresenta la speranza per milioni di giovani arabi in cerca di un futuro migliore. Non c'è futuro, nessun risultato, non c'è vita senza speranza", ha detto Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Rashid, aggiungendo: "The Emirates Marte missione sarà un grande contributo alla conoscenza umana, una pietra miliare per la civiltà araba, e un vero e proprio investimento per le generazioni future. "

    "L'Emirates Mars Mission è un investimento strategico nel nostro capitale umano e un investimento nel nostro capitale umano è un investimento vincente. Le generazioni future raccogliere i frutti del nostro investimento nella scienza e della conoscenza"

    L'Emirates Mars Mission invierà tre messaggi importanti, ha aggiunto. "Il primo messaggio è per il mondo: che la civiltà araba, una volta ha svolto un grande ruolo nel contribuire alla conoscenza umana, e tornerà ad avere di nuovo quel ruolo.
    Il secondo messaggio è per i nostri fratelli arabi: che nulla è impossibile, e che siamo in grado di competere con la più grande delle nazioni in gara per la conoscenza.
    Il terzo messaggio è per coloro che si sforzano di raggiungere la vetta più alta: non mettete limite alle ambizioni, potrete raggiungere anche lo spazio."



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    -----------☆☆☆By Simo☆☆☆
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