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martedì 17 giugno 2014

ISEE-3 Reboot, via all'accensione dei propulsori della sonda


NEWS SPAZIO :- Ecco qualche aggiornamento sulla meravigliosa avventura del progetto  "ISEE-3 Reboot". L'obiettivo davvero eccezionale è quello di riprendere il controllo di una vecchia sonda NASA ormai dismessa dal 1997 e lasciata in orbita intorno al Sole.
Avete tutta la storia a questo URL


Due belle novità. La NASA ha acconsentito ad utilizzare le antenne della sua rete Deep Space Network (DSN) ed ha autorizzato ISEE-3 Reboot a tentare l'accensione dei propulsori.



La sonda ISEE 3 (International Sun-Earth Explorer 3) continua ad inviare la telemetria di bordo, dalla quale è stato possibile determinare che tutti gli strumenti scientifici sono correttamente alimentati, da molti anni ormai. Questo ovviamente non significa che funzionino correttamente.

Ad esempio nei giorni scorsi il magnetometro di bordo ha iniziato ad inviare dati, molto probabilmente i dati scientifici che aveva registrato. Il team di progetto è aumentato, si sono aggiunte le persone che a suo tempo investigavano con la missione ISEE-3 ed anche i loro succesori, proprio per analizzare e comprendere i dati che arrivano dalla sonda.

Da alcuni documenti storici sulla missione sembra però che a partire dal 1982 alcuni strumenti di bordo abbiano cominciato a non funzionare o funzionare parzialmente.


Nel frattempo la NASA ha riservato al team di ISEE-3 Reboot un turno di utiizzo delle antenne del Deep Space Network (qui lo vedete in attività) per effettuare "two-way Doppler and ranging", operazione che consentirà di determinare con precisione la posizione di ISEE-3. Al momento sono previste sessioni DSN per il 18, 22 Giugno e 3, 4, 6 Luglio.

Solamente dopo aver ricevuti i dati dal DSN sarà possibile procedere con la pianificazione della successiva attività. NASA ha infatti autorizzato il team a tentare l'accensione dei propulsori di manovra.
La 1° accensione avrà l'obiettivo di aumentare la rotazione su sé stessa della sonda, dagli attuali 19,4 rpm ad un nuovo valore interno a quelle che sono le specifiche di missione di ISEE-3, cioè 19,75 +/- 0,2 rpm.

Questa velocità di rotazione è necessaria per poi accendere i propulsori di spinta assiali per la manovra di correzione orbitale (TCM, Trajectory Correction Maneuver) quella "importante" per intenderci, al momento in programma tra il 30 Giugno ed il 2 Luglio.


L'accensione dei motori di rotazione (A e B, li vedete nella prima immagine in cima al post) costituirà anche il primo test per verificare se il sistema propulsivo di ISEE-3 è ancora funzionante. L'obiettivo è raggiungere la velocità di rotazione di 19,733 rpm.
Incrociamo le dita.

Immagini, credit NASA via Space College.

Fonte dati, Space College.

6 commenti:

  1. Da quanto ho capito le batterie del veicolo sono oramai "andate" essendo passati 36 anni, perciò possiamo contare solo sull'energia nominale fornita dai pannelli solari. Da profano, non so se questo garantirà sufficiente stabilità di alimentazione ai sistemi. Sperem!

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    1. Dubbio fondato, ma, dai, io sono ottimista su questo aspetto, quelli del gruppo di volontari avran certamente messo in conto questo fatto prima di imbarcarsi nell'impresa, e la stessa Nasa prima di aprirgli le porte del libro di questo cofanetto dei sogni spaziale avranno ben valutato la fattibilità dell'impresa. Sono certo che lo pensi anche tu.

      Massimo

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    2. Boh! Voglio sperare che tu abbia ragione, ma IMHO é difficile valutare, sono troppi i parametri; dai componenti elettronici anni '70 che nessuno più conosce bene, alla deriva dei medesimi nell'arco di tanti anni, ai flare solari, alla funzionalità ancora sconosciuta dei trust di manovra... come andare a Londra a bordo di un'auto che non fa il tagliando da 36 anni, e sperare che ci arrivi :)) Vabbé, i voyager sono ancora parzialmente funzionanti, quindi speriamo bene...

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    3. Forse è anche peggio, più difficile.
      Andando a Londra trovi assistenza a volontà e ti puoi anche fermare e poi riprendere, hai tutto fisicamente sotto mano e puoi vedere tutto con i tuoi occhi-radar.

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  2. Sergio, fantastico il collegamento con lo Deep Space Network (DSN) in diretta!!!!

    Tra i documenti che che vi avevo messo a disposizione nel precedente mio commento del post dedicato a ISEE-3 c'era questo schema tecnico molto simile a quello che hai messo Sergio, ma con più informazioni.
    Lo ripropongo nel caso lo volessi usare nel post:
    diagram2

    By Simo

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  3. E' una situazione molto affascinante. Potrebbe rappresentare un precedente per innumerevoli altri progetti di sonde e satelliti vari abbandonati che potenzialmente potranno essere riattivati. Pensiamo poi al futuro.. si potrebbero pianificare sonde dalle molteplici "vite" e a più missioni...
    In questi tempi di crisi...Alberto

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