Cerca in News Spazio

venerdì 7 marzo 2014

Daedalia Planum, la lava inonda le pianure di Marte, by ESA Mars Express!

(Credit ESA/DLR/FU Berlin)

NEWS SPAZIO :- L'analisi dei dati della sonda europea Mars Express, in orbita da più di 10 anni intorno a Marte, ci porta nella regione Daedalia Planum, a sud-est di Arsia Mons (uno dei più grandi vulcani del Pianeta Rosso), nell'emisfero sud.

Due distinte eruzioni vulcaniche hanno inondato quest'area fluendo intorno ad un elevato frammento di roccia antica.



Queste bellissime immagini sono state riprese il 28 Novembre 2013 dalla fotocamera stereo ad alta risoluzione a bordo di Mars Express.

 I flussi di lava che si vedono nelle foto provengono da Arsia Mons, il vulcano più meridionale del complesso Tharsis (dove si trovano i vulcani più grandi di Marte). Questo si trova a circa 1000 Km a nord-est della regione fotografata.

Si ritiene che tale regione vulcanica sia rimasta attiva fino ad alcune decine di milioni di anni fa, un tempo piuttosto "recente" rispetto alla scala temporale geologica del pianeta che si estende per 4,6 miliardi di anni.

Il terreno accidentato elevato che si vede in basso nella precedente immagine è impresso con tre distinti, ma erosi, crateri da impatto, il più grande dei quali si chiama Mistretta ed è ampio circa 16,5 Km. L'antica fondazione su cui esso si trova, apparteneva anticamente ai vasti altopiani meridionali, ma ora è circondata da un mare di lava, come molti altri frammenti di roccia isolati che possono essere visti nella seguente foto panoramica

(Credit NASA MGS MOLA Science Team)

La 1° eruzione ha prodotto il flusso lavico a sud "dell'isola", a sinistra nella prima foto in alto ed a destra nella prossima immagine in prospettiva

(Credit ESA/DLR/FU Berlin)

Questo flusso è stato poi oggetto di forze tettoniche che hanno prodotto un'estesa fagliazione.

Il flusso di lava più recente (a destra nella 1° foto in alto ed a sinistra nella foto prospettica) deve aver avuto luogo dopo l'evento tettonico che ha causato la fagliazione, poiché esso si sovrappone sia alla più antica superficie lavica e sia alle caratteristiche ("features") tettoniche.
Infatti, nel fronte del flusso lavico, varie lingue di lava sono fluite preferenzialmente lungo il suolo inferiore, all'interno delle depressioni create dalla fagliazione.

(Credit ESA/DLR/FU Berlin)

Un'altra chiara indicazione dell'età relativa dei due flussi è data dai crateri da impatto: il flusso di lava più antico ne ha un numero maggiore e più larghi rispetto a quello più giovane.
Quest'ultimo flusso inoltre ha una "texture", una trama più ruvida, grezza, con molte piccole creste sulla superficie, e queste caratteristiche formano come risultato gradienti di velocità nel flusso di lava, provocato dalla differenza di temperatura tra la lava bollente e veloce che fluisce all'interno rispetto a quella meno calda e più lenta all'esterno, esposta all'atmosfera.

Nel suo procedere  il flusso lavico ha incontrato l'altopiano, "l'isola" che avete nella foto in alto. Questa ha fatto da ostacolo per la lava che è stata costretta a girargli intorno, ed "abbracciarlo". Qui sotto la scena in 3D

(Credit ESA/DLR/FU Berlin)

Sono numerosi i flussi lavici presenti nella regione Daedalia Planum. Studiandoli attentamente gli scienziati planetari sono in grado di ricostruire la storia dell'eruzione dei vulcani giganti su Marte.

Fonte dati, ESA.

Nessun commento:

Posta un commento

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.