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venerdì 7 febbraio 2014

La più bella stella della sera, la meravigliosa immagine della Terra ripresa dalla superficie di Marte, by Curiosity!


NEWS SPAZIO :- Abbiamo già visto qualcosa di molto simile, ma il suo fascino è sempre forte. Mi riferisco alle foto in cui si vede la Terra dallo spazio, più l'immagine proviene da lontano, più il nostro pianeta è piccolo e maggiore è l'emozione.
La foto più significativa è certamente Pale Blue Dot, ripresa nel 1990 dalla sonda Americana Voyager 1, eccola


Quella che vi propongo oggi è altrettanto affascinante, e ci mostra la nostra casa ripresa dalla superficie di Marte.



Il fotografo è il Mars Science Laboratory Curiosity e dal Pianeta Rosso la Terra splende come una stella della sera. Eccola nuovamente senza annotazioni


La scena è stata ripresa con la fotocamera sinistra della Mastcam 80 minuti prima del tramonto, durante il 529° giorno Marziano di missione, il 31 Gennaio 2014.
La foto è stata opportunamente filtrata per eliminare i disturbi e se ci fate caso questa  favolosa immagine include anche la Luna, appena al di sotto della Terra


Qui sotto ecco un ingrandimento ottenuto combinanto tre differenti esposizioni


La Terra è in alto e la Luna in basso. A quest'ultima è stata volutamente aumentata la luminosità per consentirne una visione migliore. Ad ogni modo un ipotetico esere umano sulla superficie di Marte che alzasse gli occhi verso di noi sarebbe in grado di vedere ad occhio nudo sia la Terra che la Luna.

Quando Curiosity ha ripreso queste foto la distanza tra Terra e Marte era di tutto rispetto, 160 milioni di Km. Potete scaricare la foto alla massima risoluzione in formato TIFF qui.

Pale Blue Dot fù scattata da Voyager 1 nel 1990, quando si trovava a circa 6 miliardi di Km da noi.
Da 1,5 miliardi Km dal nostro Pianeta ecco qui invece un altro splendido puntino luminoso, sempre la nostra Terra, ripresa dalla sonda Cassini.

Insomma, in quel piccolo puntino luminoso ci siamo tutti, tutti noi, ciascuno con i propri sogni e le proprie difficoltà. E vista da laggiù, non vi sembra un tesoro da custodire gelosamente?

Immagini, credit NASA/JPL-Caltech/MSSS/TAMU.

Fonte dati, NASA.

18 commenti:

  1. Semplicemente affascinante.

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  2. Quando TUTTI gli attuali 60enni e 70enni non ci saranno più,e una nuova Classe di Umani emergerà, lo Spazio sarà considerato. Per ora, i miei vicini contadini mi prenderebbero per matto se parlassi loro della meraviglia che sta lassu' sopra di noi. NESSUNO considera il Cielo come una porta aperta sul vuoto..TUTTI lo pensano e lo sentono come una coperta. Invece..è una finestra spalancata.

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    1. Bellissime parole Giò...condivido pienamente!!
      Ancor più aberrante è che non sono solo i contadini a fregarsene della finestra aperta...e tutto sommato il loro pragmatismo è correlato alla stagione, metronomo della vita vegetale..e non solo,ma altri sono gli orbi "figuri" ottenebrati!!
      Dirigono e decidono per i molti, ma sono in pochi che lo fanno guardando lontano..costruendo il futuro e preservando la vecchia Madre Terra, per le prossime generazioni!
      Se fosse così, quella finestra sarebbe palesemente vista come un'opportunità di crescita come civiltà e di sopravvivenza come specie.


      By Simo



      By Simo

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  3. Santo Cielo!

    ll cielo è come un filtro, può fare da porta-finestra aperta e può fare da porta chiusa, o da impalpabile coperta.

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  4. scusate ma perche' hanno eliminato le stelle e che tecnica e' stata usata? grazie

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    1. Se mi dici chi 6, te lo spiego e ti svelo il segreto, ma non lo devi dire a nessuno (... o meglio, lo devi dire a nessuno!)

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  5. I vari scatti originali contengono parecchio rumore, dovuto principalmente alla poca luminosità presente. Tra le tecniche usate per migliorarle vi è la sottrazione di un frame dall'altro, cosa che elimina molti pixel 'rumorosi'.
    Giusto per avere un'idea di come si presenta il paesaggio prima del filtraggio ecco un frame

    http://mars.jpl.nasa.gov/msl-raw-images/msss/00529/mcam/0529ML2098003000E1_DXXX.jpg

    Qui avete tutte le foto raw del 529° giorno

    http://mars.jpl.nasa.gov/msl/multimedia/raw/?s=#/?slide=529

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  6. Sergio potevi aspettare un pò?^^
    Ottimo tentativo Claudio..molto meglio del mio di qualche post fa.. a proposito Massimo grazie^_^!

    Sergio non capisco..."molti pixel 'rumorosi'":

    http://mars.jpl.nasa.gov/msl-raw-images/msss/00529/mcam/0529ML2098003000E1_DXXX.jpg

    queste ovviamente non sono le stelle...cosa sono?
    Il nostro amico Ano (d'ora in poi li chiamerò cosi!!per protesta^_^), forse si farà la mia stessa domanda..
    è possibile che siano dei difetti nel sensore...è questo che intendi per "rumorosi"?

    Mastcam: Left
    2014-01-31 22:23:06 UTC


    By Simo



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  7. Symo, il mio tentativo era anche un volermi cautelare dal non scrivere al vento, evitando di rispondere a qualcuno che forse era solo di passaggio e non tornava o che non era davvero interessato, e in quel momento avrei scritto poche righe.

    “Pixel rumorosi” … ma non lo chiedere ad un astronauta! ;-)

    Te lo so spiegare io: i “pixel rumorosi” sono quelli più estroversi, quelli che danno il loro contributo effervescente rendendo più animata, colorata e meno asettica l’immagine, sono dei pixel di materiale organico napoletano che vedono oltre, oltre la materia solida di Marte!
    ★ ✹ ▴ ● ☆ ✻ ※ ✕ ◆
    Purtroppo sono poco capiti nella comunità scientifica e spesso vengono silenziati o eliminati, ma non è un’impresa facile per gli scienziati ed i tecnici ortodossi … ma

    … se non fosse vera questa mia interpretazione folcloristica, allora probabilmente tutte quelle pseudo stelline sono il risultato pseudo casuale di interferenze nel segnale prodotto dal sensore di immagine, di quel cosiddetto rumore (= disturbo) di fondo che non viene ridotto già all’origine dai filtri anti rumore, come invece avviene nelle fotocamere commerciali, nella pre elaborazione dei dati a livello del processore che affianca il sensore, CCD o CMOS.
    Non era così 10 e più anni fa.

    In più, alcune di quelle pseudo stelline indesiderate possono anche essere state causate dai raggi cosmici o da altre radiazioni di fondo, nell’ambiente in cui opera il rover (potrebbe essere anche qualche cosa nel Curiosity stesso che talvolta aggiunge involontariamente dei disturbi).
    Alla fine può contare anche la ricezione dell’immagine non perfetta arrivata a noi così da lontano, come un segnale televisivo debole, questo fatto può fare la sua parte nel creare altro rumore, cioè puntini.

    Se vuoi puoi definirli difetti nel sensore, in effetti lo sono, ma sono insiti in questa tecnologia.
    Quando il rapporto signal/noise, segnale/rumore è molto basso, come nel caso di queste immagini buie, in cui il segnale generato dalla poca luce ambiente presente nell’inquadratura è modesto, allora il rumore di base insito in questa tecnologia diventa facilmente visibile perché non viene coperto o mimetizzato.

    Quanta più luce riceve il sensore, tanto più pulita (cioè poco rumorosa) potrà essere l’immagine, grazie al segnale vero ed utile che sovrasterà il rumore di fondo.
    Il rumore alto o basso che sia può essere ridotto o eliminato dal processo digitale di pre e/o post elaborazione, con varie modalità e tecniche (una è proprio la sottrazione del rumore mediante 2 scatti, uno fatto per creare l’immagine ed uno con lo stesso tempo di esposizione ma con sensore coperto cioè non esposto alla luce in cui appare solo il rumore), ma quelle immagini puntinate sono grezze che più grezze non si può perché siamo in un settore in cui si preferisce o si è costretti a lavorare su dati “genuini” non pretrattati da processi irreversibili.

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    1. Claudio,
      secondo me sbagli a non dare "peso" alle domande poste da un "Anonimo".
      Dovresti invece rispondere sempre, proprio perché la risposta così come la domanda resta per tutti i futuri visitatori. Magari qualcuno avrà interesse proprio ad avere la risposta.

      Lo spirito dovrebbe essere sempre quello del "voler condividere".
      Quindi poco importa se la domanda è stata fatta da un "passaggio veloce" nel blog. Si tratta pur sempre di un interrogativo la cui risposta aggiunge "cultura spaziale" al nostro viaggio.

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    2. Sergio, semplificandola così suona bene, ma non tiene conto di qualche cosa.

      Usualmente attribuisco importanza a chiunque faccia una domanda tecnica sensata e prima di eventuali risposte, elaboro mentalmente e non solo mentalmente una possibile risposta, ammesso che possa essere quella giusta.
      Talvolta rispondo di getto, altre volte ci penso delle ore.

      Qui unitamente alla frettolosa incerta domanda che non capivo bene, c’è l’anonimato che non aiuta.
      Ad un primo momento pensavo si riferisse alle stelle non visibili nel cielo, e su questo argomento avevo recentemente già dato una mia risposta.
      Poi, dopo aver visto anche una di quelle foto grezze, una di quelle “rumorose” disturbate dai puntini mi sono chiesto se per stelle, l’anonimo/a si riferisse a quei puntini (stelle eliminate).
      … Oramai mi aspetto di tutto dopo aver visto qua e là cosa viene scritto nel WEB.

      Siccome quel giorno non avevo tempo e disposizione mentale a farmi ulteriori elucubrazioni, gratuitamente, sui possibili significati della domanda di un visitatore che non ha il buon senso di sprecare 5 secondi in più del suo tempo e mettere un semplice nickname, pratica già da altri abituè di questo blog ripetutamente invocata, ebbene il mio commento successivamente è stato quello.
      Non per non voler dare peso a chicchessia, anzi, il contrario, ma scrivere una risposta corretta e sensata lì …

      Stiamo dialogando fra utenti di grande intelligenza …, ma non ci vediamo, non ci possiamo facilmente riconoscere ...
      (a parte Giò che sarebbe sempre facilmente identificabile anche da Anonimo, in una sola riga e col monitor spento!)
      … è quindi cosa utile mettere almeno questo punto fermo, come avviene in quasi tutti i blog del pianeta, questo porterebbe a facilitare il dialogo.
      Chi legge o scrive abitualmente, col tempo impara a conoscere l’utente; questo permette di rispondere in maniera più appropriata, o di non rispondere se non necessario, mi sembra ovvio.

      È anche il meccanismo su cui si basa un dei motori di Google, si sintonizza con gli interessi di chi usa il suo servizio, offrendo risultati che spesso sorprendono.

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  8. Grazie Claudio per l'esaustiva risposta, anch'io avevo pensato ai raggi cosmici come possibile causa dei punti di luce.
    ★ ✹ ▴ ● ☆ ✻ ※ ✕ ◆
    Belle quelle stelline!!Mi mancavano, ora posso postare un'altro quadro in YOU SPACE, non vedo l'ora che Sergio pubblica quello di febbraio^_^!!
    A presto..

    By Simo

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  9. NASA's Curiosity Drives On After Crossing Martian Dune

    Anche in queste foto riprese dalla Hazard-Avoidance Camera, si vede il "rumore", mentre se guadiamo sempre nella stessa pagina, questa foto che ho ingrandito, vediamo che cambiando la fotocamera i punti di luce non ci sono più oppure sono molto piccoli e come scrivevi tu Claudio con un soggetto luminoso non si notano...
    Curiosity Making Headway West of 'Dingo Gap'
    La Navigation Camera (Navcam) ci mostra questo affascinante paesaggio marziano...finalmente per Curiosity un pò di soffice sabbia!!

    By Simo

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  10. scusate l'intromissiome
    ma dall mio modestissimo parere UMANO "sempliciotto"
    vi invito a Tutti "VOI" ad non isolarvi e fare un riscorso di Nicchia per pochi..
    apritevi prima mentalmente per esser recepiti a Tutti col giusto entusiasmo che merita l'esplorazione Spaziale,
    ma finchè vi chiuderete a Riccio per pochi "eletti"
    i Tanti Umani che vorrebbero avvicinarsi alla Materia ne rimarrebberp Fuori..
    Grazie per l'ascolto!

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    1. La semplificazione di concetti complessi è sempre un impresa difficile, è un’arte, è capacità di pochi, ma oltre ad un certo limite, le semplificazioni rischiano fortemente di alterare la realtà, di trasformarla, di generare errori, equivoci, ed alla fine un caos che si autoalimenta con il “passa parola”.

      La comprensione di argomenti tecnici e scientifici mediante la parola, porta con se necessariamente grandi difficoltà che può escludere chi non li conosce già abbastanza, non li ama veramente e non è disposto ad un genuino impegno.
      Un dialogo di questo tipo ha di per sé dei limiti non sempre superabili facilmente, non è telepatia, né il messaggio carezzevole e benevolo del nostro amato angelo.

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    2. No, Claudio hai calcato troppo la mano, l'hai messa troppo compicata quando poi complicata non lo è assolutamente. Così demoralizzi chiunque voglia avvicinarsi alle cose di scienza.

      La scienza può e deve essere spiegata con parole il più possibile comprensibili. I concetti di base sono assolutamente condivisibili a tutti e lo devono essere, visto che i budget scientifici provengono dalle tasse di tutti i cittadini.

      Va da sé che più si vuole andara in profondità su di una materia e maggiore devono essere le conoscenze di background già acquisite, ma questo è vero per ogni specializzazione.

      La scienza è stata per troppo tempo confinata ad una nicchia. Scienza 2.0 è il nuovo sexy!

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  11. Giuseppe, non esiste nessun NOI e nessun VOI, e nessuna chiusura di alcun genere, anzi è proprio il contrario: questo blog nasce per diffondere cultura spaziale e raccontare di spazio a tutti.

    Questa particolare discussione poi ha preso una direzione fortemente tecnica per rispondere a domande tecniche.

    Ti invito quindi a sottoporre le tue domande, di qualunque genere esse siano e, o io o qualcuno dei lettori del blog, sono sicuro che sapremo darti la migliore risposta.

    L'esplorazione spaziale (e la scienza in generale) per sua natura possiede un proprio vocabolario, il più delle volte con termini inglesi. Il mio sforzo da sempre è quello di raccontare tutto in maniera semplice e comprensibile, ma a volte alcuni argomenti sono un po' meno semplici di altri. Occorre quindi uno sforzo da parte di tutte e due le parti.

    Aspetto i tuoi dubbi e le tue domande.
    A presto
    ciao

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