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mercoledì 31 luglio 2013

Prove di tele-robotica "in remoto" dalla Stazione Spaziale Internazionale, video by NASA!

(Immagine, credit NASA/Dominic Hart)

NEWS SPAZIO :- Nei giorni 17 e 26 Luglio la NASA ha svolto alcuni test di tele-robotica.

L'idea è quella di tele-guidare rover ed altri strumenti di esplorazione. Già oggi, rover e sonde sono comandati da Terra e ciascuno di questi ha un proprio grado di autonomia nello svolgere i propri task. Compiti complessi richiedono un "livello di intelligenza" altrettanto complesso, che solo parzialmente è ottenibile con le attuali tecnologie software di Intelligenza Artificiale.

I test di cui parliamo in questo articolo sono particolari. Nell'ambito del NASA Surface Telerobotics exploration concept, un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale ha guidato remotamente un robot che si trovava sulla Terra.



L'idea è quella di simulare una missione di esplorazione su di un corpo celeste, in cui il robot viene "mandato avanti" e controllato dagli astronauti in orbita.

Per la NASA questa è stata una prima volta, come ha dichiarato Terry Fong, Human Exploration Telerobotics project manager e direttore dell'Intelligent Robotics Group al centro NASA Ames Research Center (Moffett Field, California), che ha progettato e gestito i test: "In particolare, questo progetto rappresenta la prima operazione remota completamente interattiva di un rover planetario da un astronauta nello spazio."
Diciamo che è un po' l'esatto contrario dell'utilizzo di Robonaut 2 sulla Stazione, quando è controllato da Terra.

Nel test del 17 Luglio l'astronauta NASA (Expedition 36 Flight Engineer) Chris Cassidy ha remotamente conrollato il rover K10 nell'area di test di nome Roverscape che si trova nel centro Ames. Per più di tre ore Chris ha effettuato un'esplorazione del suolo Terrestre, che simulava un ambiente Lunare.

Il test del 26 Luglio ha continuato la precedente esplorazione, con questa volta Luca Parmitano (astronauta ESA ed Expedition 36 Flight Engineer) ai comandi.

Una cosa interessante è che questi test rappresentano il primo utilizzo del software Open Source di NASA RAPID (Robot Application Programming Interface Delegate) per controllare un robot direttamente dallo spazio.

RAPID, originariamente sviluppato dal NASA Human-Robotic Systems Project, è una serie di di strumenti software (strutture dati e routines) che semplificano il processo di comunicazione tra robot eterogenei e sistemi di controllo. E' già stato utilizzato per comunicare con un'ampia gamma di sistemi automatici, rover, robot camminatori, robot aerei e bracci robotici.

Un'altra prima volta per NASA è l'utilizzo del software ENSEMBLE, sviluppato congiuntamente da Ames e JPL per task di tele-robotica nello spazio. Si tratta anch'esso di un'architettura Open per lo sviluppo, integrazione e fornitura di software per missioni spaziali. In poche parole è una modalità standardizzata per sviluppare componenti software.

Come accennavo in precedenza è fondamentale il confine tra le cose che un robot è in grado di effettuare autonomamente e quelle per le quali è necessario l'intervento umano. Per quanto riguarda robot K10 questo possiede un buon livello di autonomia.

Rispetto ai tele-robot in uso per le esplorazioni marine, controllati direttamente e completamente via Joystick dall'interno di sommergibili, K10 dimostra una maggiore "intelligenza" e gli astronauti interagiscono ad un più alto livello di astrazione. Ad esempio per guidarlo in un particolare luogo è sufficiente dirgli dove andare, il come arrivarci è demandato direttamente all'intelligenza di bordo.

E' questo il punto cruciale, tipico poi di tutta la robotica sin dal suo albore: quale grado di autonomia possiede un robot ed a che livello quest'ultimo è in grado di interagisce con un essere umano.

L'obiettivo fondamentale dello Human Exploration Telerobotics Project è quello di comprendere come le attività di esseri umani e di robot, quali ad esempio Surface Telerobotics, possano essere coordinate per migliorare la sicurezza dell'equipaggio, potenziare le attività scientifiche ed aumentare il successo negli obiettivi di missione riducendo nel contempo costi, rischi e risorse (propellente, ossigeno, ...) durante le future missioni di esplorazione.

E parlando del robot K10 (lo vedete nella foto in alto), questo è un rover dotato di 4 ruote, alto circa 1,5 metri e dal peso di 100 Kg. Può viaggiare alla velocità di 1 m/sec, leggermente meno rispetto alla camminata di una persona media). Per i test in oggetto K10 è equipaggiato con molteplici videocamere, con uno scanner laser 3D e con particolari dispositivi per dispiegare un'antenna radio (simulata).

Il seguente video è un'introduzione alla Surface Telerobotics



Qui sotto avete i due video del 1° e del 2° test





Qualcosa su K10 lo trovate qui



Un possibile scenario futuro compatibile con questi test è una missione spaziale in cui astronauti a bordo della capsula NASA Orion ed in stazionamento nel punto Lagrangiano L2 (a circa 64000 Km dalla faccia nascosta della Luna) controllano remotamente un robot sulla superficie Lunare per effettuare vari compiti scientifici.

Un ulteriore test verrà svolto ad Agosto.

Fonte dati, NASA.

2 commenti:

  1. beh.. meglio tardi che mai.. i russi, si sa, hanno comandato 2 lunokod non automatici.. vabbuo, li comandavano da terra e non dallo spazio.. ma presumo la differenza sia poca.. sempre acqua calda è...

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  2. Perchè sempre questa smania di fare critiche, battutine sarcastiche del tutto gratuite? Che poi gli usa non hanno comandato le loro sonde autmatiche anche loro da terra? Che senso ha voler fare confronti per di più sbagliati?

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