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giovedì 4 luglio 2013

Ai piedi del grande gigante Marziano, by ESA Mars Express!

(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)

NEW SPAZIO :- Lo scorso 2 Gennaio la sonda Europea Mars Express in orbita intorno al pianeta Marte ha ripreso alcune belle immagini del Monte Olimpo, il più grande vulcano del Sistema Solare.

Le vediamo in questo post, In particolare il segmento sud est del vulcano, che ci mostra centinaia di flussi di lava congelati nel tempo e che si innalza per 22 km al di sopra della pianura circostante, più di due volte rispetto al più alto vulcano Terrestre (Mauna Kea, Hawaii) che è di 10 Km se misurato a partire dalla sua base oceanica.



Come Mauna Kea anche il Monte Olimpo è un vulcano a scudo, caratterizzato da una pendenza moderata dei suoi fianchi. Ma Olimpo presenta una differenza fondamentale, i suoi bordi formano bruschi dirupi, scarpate che li separano dalla pianura tutta intorno.

La scarpata circonda l'intero vulcano ed in alcuni punti arriva ad un’altezza di 9 Km. Probabilmente è stata originata da un certo numero di frane catastrofiche lungo i fianchi del vulcano, durante le quali i detriti risultanti sono stati trasportati a centinaia di chilometri di distanza, ben oltre ciò che si vede in queste foto.
Qui sotto la regione fotografata nel suo contesto

(Immagine, credit NASA MGS MOLA Science Team)

I flussi lavici che ricoprono la base del vulcano sono punteggiati da un certo numero di blocchi a punta, chiaramente visibili anche seguente immagine topografica

(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)

Nella prima foto in alto ma anche nella seguente vista prospettica si osservano estese reti di strette colate laviche intersecate tra di loro, traccia di un passato vulcanico molto attivo.

(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)

La lava, ormai solidificatasi da parecchio tempo, una volta colava giù dai contorni del vulcano disperdendosi a ventaglio e raggiungendo la scarpata e la pianura sottostanti.

Alcuni flussi lavici scorrevano all'interno di ripidi canali, altri all'interno di caverne sotterranee, alcune delle quali poi sono state esposte alla superficie dal crollo del soffitto.

I caotici flussi di lava sui fianchi del vulcano sono in netto contrasto con le dolci pianure che lo circondano. Fanno eccezione una 'cresta rugosa' in basso al centro, formatasi con il solidificarsi e la contrazione di un flusso lavico ed un sistema di canali, ancora più a sinistra. Probabilmente anche questo è stato scolpito dalla lava, ma non è escluso che una volta anche l'acqua fluisse qui.

la presenza di pochissimi crateri da impatto nell'area sta ad indicare che si tratta di una regione relativamente giovane rispetto ad altre aree di Marte pesantemente bombardate.

Secondo quanto ritengono gli studiosi la regione in cui si trova il Monte Olimpo ed altri grandi vulcani è rimasta attiva fino a alcune decine di milioni di anni fa, relativamente giovane rispetto alla scala temporale geologica del pianeta che si estende per 4,6 miliardi di anni.
Qui sotto avete la vista in 3D

(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)

Enjoy!

2 commenti:

  1. quando se ne parla sembra cosa nostra

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  2. Bellissime foto! Sembra di essere lì. Come sapete ho un debole per il pianeta rosso... proponetemi qualsiasi cosa e la troverò fantastica, sensazionale, incredibile :)
    In questo caso stiamo osservando il vulcano più grande del nostro sistema solare, mica bau bau- micio micio.

    RispondiElimina

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