Cerca in News Spazio

mercoledì 8 maggio 2013

Le antiche tracce di rocce precipitate nei crateri da impatto Marziani, by HiRISE MRO!


NEWS SPAZIO :- Vi propongo alcune immagini molto particolari della superficie di Marte, una delle quali pubblicata recentemente dal team di missione dell'esperimento HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) che si trova a bordo della sonda orbitale NASA MRO (Mars Reconnaissance Orbiter).

La prima foto che vedete in alto è del 29 Marzo 2013 ed è un particolare di una parete di un cratere da impatto a circa 9° di latitudine nell'emisfero sud.

Ciò che salta più all'occhio sono certamente le numerose tracce di massi che rotolano giù dal fianco del cratere.



Una particolarità è che queste tracce sembrano provenire da un unico punto della parete vicino al bordo del cratere. Esse terminano vicino al letto del cratere, dove riposano i massi caduti.

La buona definizione delle tracce stesse sembra indicare che nonostante sia trascorso molto tempo dall'evento il cratere in questa immagine si trovi in una zona di Marte poco polverosa.

La seguente foto invece è stata scattata il 16 Febbraio 2012, nell'emisfero nord (18° di latitudine).


Anche qui si osserva una traccia di rotolamento, che però risulta essere piuttosto sbiadita se confrontata con una precedente immagine della stessa area ripresa nel Maggio 2010, a circa ad 1 anno Marziano di distanza. Eccola


Restano al suolo solamente i solchi più profondi, destinati anch'essi ad essere cancellati con il passare del tempo (e del vento)!

Immagini, credit  NASA/JPL/University of Arizona.

1 commento:

  1. Questa immagine mi ricorda 2 cose differenti.

    La prima, ciò che avviene comunemente, d'inverno ed in primavera, con il disgelo di neve e ghiaccio sulle montagne terrestri.
    Le roccette bagnate si sfaldano a seguito della pressione esercitata dall'acqua che prima si era congelata aumentando di volume e poi si ritira, frammentandole.
    Sassi, pezzi di roccia, piccoli e grandi, talvolta enormi massi, precipitano e rotolano giù sui depositi di neve formando queste tracce.
    Quindi di fatto sono delle mini frane; anche i temporali, con vento, pioggia, grandine e scariche elettriche partecipano allo sfaldamento.
    Mi ricorda anche le micro slavine, di sola neve, in forma di palline e pezzi di ghiaccio. Nei versanti esposti al sole scendendo lasciano simili tracce del loro passaggio.
    Lo stesso avviene nelle altre stagioni e dove avviene più spesso si formano dei ghiaioni.

    La seconda cosa che mi ricorda questa immagine, ad una scala dimensionale molto più piccola ed in ambito totalmente differente, sono le tracce che lasciano le particelle sparate in un acceleratore di particelle, dopo una collisione.

    RispondiElimina

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.