Cerca in News Spazio

martedì 12 marzo 2013

Curiosity, su Marte vi erano condizioni favorevoli alla vita, i risultati delle analisi del sottosuolo e la conferma NASA!

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech/ASU)

NEWS SPAZIO :- Poche ore fa si è svolta una tanto attesa conferenza stampa NASA sugli aggiornamenti della missione del Mars Science Laboratory Curiosity.

Ecco una delle stupefacenti notizie che stavamo aspettando. E' giunta la conferma che il pianeta Marte nel suo passato possedeva le giuste condizioni ambientali per far sviluppare e sostenere la vita.

Questo è quanto hanno indicato i risultati delle analisi compiute da Curiosity sul primo campione di sottosuolo Marziano estratto nello scorso mese di Febbraio nel sito di esplorazione John Klein, ritenuto essere un antichissimo letto di un torrente.

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech/MSSS)

Sin dalla settimana scorsa erano cominciate a girare voci secondo le quali l'ente spaziale Americano aveva qualcosa di grosso da presentare. Come faccio sempre ho aspettato volutamente una conferma ufficiale ed ecco i risultati, direttamente dalla NASA.



Michael Meyer, capo scienziato del NASA Mars Exploration Program alla sede centrale di Washington: "Una domanda fondamentale per questa missione è se Marte avrebbe potuto sostenere un ambiente abitabile. Da quello che sappiamo ora la risposta è si".

E adesso vediamo i dettagli. Gli indizi della presenza delle condizioni di abitabilità provengono dai dati ottenuti dagli strumenti SAM (Sample Analysis at Mars) e CheMin (Chemistry and Mineralogy) a bordo di Curiosity.

Nel campione di polvere estratto ad alcuni centimetri di profondità gli scienziati hanno identificato zolfo, azoto, idrogeno, ossigeno, fosforo e carbonio.

(Immagine, NASA/JPL-Caltech)

I dati indicano che Yelloknife Bay - l'area che Curiosity sta esplorando - molto tempo fa era o un fiume o il letto di un lago intermittente. E ciò avrebbe potuto fornire l'energia chimica ed altre condizioni favorevoli per lo sviluppo di vita microbica.

La roccia è composta da una grana fine contenente minerali argillosi, minerali solfati ed altre sostanze chimiche. Inoltre, a differenza di altri siti Marziani, questo ambiente non risulta essere  né duramente ossidato, né acido e nemmeno molto salato.

Qui sotto vedete i pattern di diffrazione a raggi X ottenute da CheMin sulla polvere estratta dal sottosuolo del sito John Klein (a destra) confrontate con i risultati rilevati in precedenza in un differente sito denominato Rocknest.

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech/Ames)

Nel dettaglio, la presenza di abbondanti minerali argillosi nel sito di John Klein e la mancanza di molto sale suggerisce la presenza di un ambiente con acqua dolce.
Inoltre la presenza di solfati di calcio piuttosto che solfati di magnesio o di ferro (così come individuati nella regione Meridiani Planum dal NASA Mars Exploration Rover Opportunity) sta ad indicare un ambiente neutro a pH leggermente alcalino.
La mineralogia di John Klein suggerisce un ambiente lacustre con alta attività dell'acqua. Invece, la mineralogia trovata a Rocknest indica un ambiente secco e modellato dal vento, con poca attività dell'acqua.
La diffrazione ai raggi X sul campione di polvere del sottosuolo di John Klein rivela poi abbondante fillosilicato, una classe di minerali argillosi chiamati smectiti, che si forma dall'azione di acqua relativamente pura a pH neutro), plagioclasio feldspato, pirosseno, olivina e magnetite. I dati mostrano anche piccole quantità di anidrite e bassanite.

L'area che Curiosity ha perforato e da cui ha estratto il campione di sottosuolo esaminato si trova in un'antica rete di canali di scorrimento che discendono dal bordo del Cratere Gale (guardate la prima illustrazione in alto). La roccia inoltre mostra segni di molteplici periodi di condizioni umide.

David Blake, principal investigator per lo strumento CheMin instrument al centro NASA Ames Research Center (Moffett Field, California): "I minerali argillosi costituiscono almento il 20% della composizione di questo campione". Questi sono il prodotto della reazione di acqua relativamente 'dolce' con minerali ignei, come l'olivina (anch'essa presente nel sedimento).

Resta da comprendere dove questa reazione possa aver luogo, all'interno del deposito sedimentario, o durante il trasporto del sedimento o nella regione di origine del sedimento stesso

Gli scienziati sono rimasti sorpresi di trovare una miscela di sostanza chimiche ossidate, poco ossidate e non ossidate  per niente. Ciò sulla Terra costituisce un gradiente di energia che molti microbi utilizzano per vivere. Questa parziale ossidazione era stata suggerita inizialmente anche dal colore della polvere estratta, grigia invece che rossa.

Paul Mahaffy, principal investigator di SAM al centro NASA Goddard Space Flight Center (Greenbelt, Maryland): "La gamma di ingredienti chimici che abbiamo identificato nel campione è impressionante e suggerisce abbinamenti come solfati e solfuri che indicano una possibile fonte di energia chimica per i microrganismi".

John Grotzinger, Mars Science Laboratory project scientist al California Institute of Technology di Pasadena: "Abbiamo caratterizzato un molto antico ma stranamente nuovo 'Marte grigio' in cui un tempo le condizioni erano favorevoli alla vita".

Presto verrà analizzato un altro campione per aiutare a confermare questi primi risultati per molte tracce di gas analizzate dallo strumento SAM.
Gli scienziati continueranno a far lavorare Curiosity all'interno di Yellowknife Bay ancora per molte settimane prima di iniziare un lungo viaggio per raggiungere la collina centrale del Cratere Gale, il Mount Sharp.
Indagare sulla pila di strati esposti su Mount Sharp, dove minerali argillosi e minerali solfati sono stati identificati dall'orbita, potrebbe aggiungere informazioni sulla durata e diversità delle condizioni abitabili.

Ho idea che torneremo ancora a lungo su questa scoperta, nel frattempo ecco un piccolo video sul 'Why is Curiosity Looking for Organics?'



Enjoy!

Fonte dati, NASA.

27 commenti:

  1. Con queste conferme scientifiche i 2,5 Billioni di Euro, ovvero i 5 dollari a testa di ogni americano, Curiosity si è guadagnato : progetto,assemblaggio,lancio,viaggio,atterraggio e permanenza.

    E i soliti "scettici" (ma solo gli Europei..in bella compagnia degli altri invidiosi di paesi storicamente nemici degli USA) se la prendano in saccoccia e facciano silenzio. Una volta tanto.

    Grande new,ottimo riassunto Sergio grazie.

    Ora so da dove veniamo tutti.

    RispondiElimina
  2. Ed io invece dico che non ce ne facciamo una mazza che prima Marte poteva essere (MA NON LO E' STATO!!!) adatto alla vita.
    La vita o c'è o non c'è, questo è il punto!
    Su Marte NON C'E', punto e basta!
    Quindi passiamo pure oltre...dove è più probabile che ci sia.
    Basta Marte ci hai rotto, ormai non ci fai sognare più!
    Solo gli stupidi prendono queste NON-NOTIZIE come notizie bomba!
    Ma in mano - ricordatevi - non abbiamo un cavolo di niente. Insomma, siamo al punto di partenza!
    Come 40-50 anni fa!

    RispondiElimina
  3. Condivido il suddetto commento di anonimo: forse siamo un pò ingenui.
    L'astronomia in fondo ha come obiettivo ultimo la ricerca della VITA, vita vera!
    Alex

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  5. Se dopodomani noi volessimo e potessimo terraformare Marte ... non solo per andarci a fare un viaggio vacanza diverso dal solito, ma anche per diventare marziani
    ... queste informazioni possono risultare molto utili.

    Sono utili anche solo per stare qui e guardare altrove con gli occhi della mente.
    Sono stimolanti per il futuro ancora da scrivere, l'ingenuità qui non c'entra, tutti i tasselli del puzzle sono importanti per arrivare a completare il quadro e serve molta pazienza e perseveranza.

    Chi fa ricerca si propone di risolvere alcune domande o di dare conferme, non pensa e non può pensare di risolvere tutti i misteri del cosmo o anche “soltanto” la ricerca della vita, non può risolvere con un rover ed una giovane tecnologia tutte le domande accumulatesi nel tempo da noi viventi e dalle generazioni passate.
    Talvolta le risposte, le scoperte, le sorprese arrivano anche da vie traverse, casualmente d’improvviso e non sempre si possono comprendere immediatamente.

    Forse dopo la morte capiremo tutto, ma ora siamo vivi e facciamo questo, che non è poco!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido tutto tranne le ultime due righe...dopo per me ...il nulla...sigh
      By Simo

      Elimina
    2. Symo,

      ho messo un forse all'inizio delle ultime due righe proprio perché nemmeno io sono assolutamente sicuro di questo, me lo auguro, ma non posso scommetterci.
      Però secondo me la morte fisica non significa la fine di tutto, ho la ragionevole sensazione, che c'è ben altro dopo!
      Conosco altri che la pensano come te.

      Io sento che sbagliate voi, ce lo racconteremo ...
      ...? Si!

      Elimina
    3. Una volta tanto, spero di sbagliarmi...!^_^!
      By Simo

      Elimina
    4. Sarebbe troppo poco vivere una sola vita, rinascere chissà... in un altro posto nell'universo.. c'è così tanto da vedere.. sarebbe troppo limitativa una sola chance, deludente e nemmeno giusta più di tanto, basti pensare alle disuguaglianze nelle vite delle persone.. è proprio da dire " chi rivivrà vedrà.. SE.. rivivrà! " :-) ..(momento off topic filosofico.. Sergio ci scuserà.. :-))

      Elimina
  6. Sento odore di una possibile virata off-topic, quindi intervengo subito per chiarire alcune cose.
    Innanzi tutto Anonimo dare degli 'stupidi' è molto sbagliato. Devi mostrare rispetto per chi la pensa diversamente da te - ma quante volte l'ho scritto ormai? - ed esporre il tuo pensiero in modo civile, ne guadagneresti come minimo in credibilità. Ogni opinione è lecita se è espressa nel modo giusto e tu hai completamente sbagliato approccio.

    Vorrei però prendere spunto da tutto ciò per fare una considerazione che fornisca una chiave di lettura più aderente alla realtà. Evitiamo di confonderla con la fantasia o con i nostri sogni.

    Stiamo parlando di esplorazione, di ricerca e di comprendere e conoscere cosa c'è oltre il nostro giardino di casa, di imparare nuove cose altrimenti ignote. In più si tratta di esplorazione spaziale, con tutte le enormi difficoltà (tecnologiche, organizzative, economiche) di realizzare una missione spaziale.

    Espandere la conoscenza, esplorare il cosmo alla ricerca di vita significa appunto esplorare, cercare, analizzare e - come prima cosa - percepire l'ambiente intorno a noi al meglio che si può. Ecco quindi le analisi del sottosuolo di Marte. Attenzione, nella realtà cercare tracce di vita non significa andare alla ricerca di civiltà extraterrestri. Queste, almeno fino ad oggi, sono solamente fantasia, film, al più speranze.

    La scienza per sua natura si muove con passi dettati da regole certe che impongono di fare passi ben codificati e determinati. E riuscire a dimostrare che in un lontano passato su di un altro corpo celeste differente dalla nostra Terra vi era un ambiente tale da sostenere quei processi prima fisici, poi chimici e poi di complessità sempre maggiore, processi che noi chiamiamo vita è una scoperta assolutamente storica. Ciò prima di tutto da un punto di vista scientifico, ma non solo. Questo significa che nel passato di Marte, ma direi nel passato del nostro sistema Solare o anche nel passato della nostra stella, la vita potrebbe essersi affacciata almeno in due luoghi differenti. In quante altre stelle ieri ed oggi potrebbe essersi verificato lo stesso 'miracolo'?

    Cosa significa questo? Che abbiamo compiuto un grande passo in avanti e ci siamo avvicinati al dimostrare che non siamo soli. Attenzione ho scritto 'dimostrare'. Ciascuno di noi può già essere convinto che vi siano altre civiltà nell'universo, io stesso ho questa convinzione. Ma la scienza ha bisogno di dimostrazioni e Curiosity serve a questo, a far avanzare le nostre dimostrazioni.

    Avete notato una strana convergenza che stiamo vivendo negli ultimi anni? Le nostre conoscenze aumentano sempre con velocità maggiore, grazie anche alle molte missioni spaziali esplorative. Nuove conferme di precedenti teorie che rafforzano le nostre conoscenze. Pensate ad esempio al telescopio spaziale Kepler, il quale sta dimostrando che i pianeti di dimensioni simili alla nostra Terra non sono la minoranza, anzi tutto il contrario. Curiosity ci sta dicendo che molto vicino a noi un tempo vi erano le stesse condizioni ambientali che qui sulla Terra hanno portato alla vita. L'umanità sta cercando là fuori e la ricerca continua.

    E tornando al post, voglio sapere il vostro pensiero, qualunque sia, a patto che lo scriviate civilmente! Tagliate fuori polemiche e frasi arroganti, proviamo a costruire una discussione "scientifica", basata cioè sui fatti.

    RispondiElimina
  7. Lancio una freccia contro chi dice che questa scoperta è inutile. L'utilità c'è eccome: avere una potenziale colonia terrestre su Marte

    Il fatto che non ci sia la vita, ma ci siano le condizioni ideali per quest'ultima, prova che è possibile avere una colonia su Marte. Tutto qui

    RispondiElimina
  8. Francamente, mi ha colpito di più la scoperta del terzo sistema solare più vicino al nostro Sole. Dopo Alpha Centauri e la Stella di Barnard, rispettivamente a 4,4 e 6 anni luce di distanza, ora il nostro vicinato interstellare si è arricchito di un ulteriore sistema a 6 anni luce e mezzo: WISE 1049-5319. Un sistema binario composto da due debolissime nane brune compagne avvistato, ma non riconosciuto come tale, già alla fine degli anni '70. Tornando alla nuova non scoperta su Marte, mi pare che anche il suolo lunare si sia rivelato fertile, quindi adatto ad ospitare/sostenere la vita. Ricordo degli esperimenti fatti sui campioni riportati sulla terra dalle missioni Apollo proprio in tal senso. Comunque sia, è pur sempre una buona notizia per i futuri agricoltori marziani, forse non ci sarà bisogno di coltivazioni in serre idroponiche! ^__^

    RispondiElimina
  9. Sono perfettamente daccordo con quanti non vedano in questa notizia nessun evento sensazionale, è solo una conferma a quanto si sapeva già. Per me ripeto e lo ripeterò sempre sono soldi buttati, stiamo investendo troppi soldi in ricerche empiriche e di concetto (utilissime non dico di no) invece di puntare le risorse sulla formazione di un vera economia autosufficiente in orbita o sulla luna. E' stato è continua ad essere (per me) un grosso errore continuare a lanciare sonde su plutone giove saturno ecc. invece di costruire un vero avamposto spaziale autosufficiente (la ISS è fantastica ma non è neanche lontanamente autosufficiente), le scoperte poi arriverebbero di conseguenza. Sarò un sognatore...sarà, per me è così. Scusate le fantasticherie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravissimo, finalmente qualcuno che lo spazio lo guarda veramente al di là!
      Non siamo più negli anni 50...
      Alex

      Elimina
    2. "è solo una conferma a quanto si sapeva già..."
      No, è la prima conferma di cose che si ipotizzavano da tempo.

      "stiamo investendo troppi soldi in ricerche empiriche..."
      Beh, se proprio la vogliamo dire come sta, noi NON stiamo spendendo, Curiosity non lo paghiamo noi.

      Elimina
  10. Ma qualcuno mi vuole spiegare come si fa a progredire se non si indaga?

    Anche sbagliando perché no?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì ma come campo d'indagine NON esiste solo Marte: va benissimo continuarlo a stuadiare MA NON esiste solo lui!!!
      Remo

      Elimina
  11. Il pianeta Marte era un pianeta vivo. Ci ho sempre creduto fermamente ma ho provato lo stesso una grande emozione per i risultati comunicati dalla Nasa.
    Mi scuso con voi. :P

    RispondiElimina
  12. Io vorrei dire una cosa e.. lasciare a voi la riflessione.. innanzi tutto adesso sappiamo SENZA OMBRA DI DUBBIO che sul caro Marte vi erano le condizioni per la vita ( a me poco poco non sembra!)e magari nel sottosuolo ove vi fosse l'acqua, potrebbero nascondersi colonie di batteri, i VERI marziani!!! Quello che sempre più mi affascina è l'origine delle cose e quindi volevo farvi riflettere un secondo .. vi immaginate quanto doveva essere grande la stella che, trasformatasi in una supernova, ha dato origine alla nebulosa dalla quale si è formato il sole e in cui vagavano gli atomi che adesso fanno parte di noi? Vi rendete conto di quanta acqua c'è nel sistema solare e di quali casualità hanno portato al fiorire della vita sulla Terra, ma certamente , seppur per un breve periodo di tempo, su Marte, ma chissà.. su Europa, Encelado.. Esplorare è un dovere e una sfida, la scienza si muove in molte direzioni, ma sempre scienza è e qualsiasi risposta a qualsiasi domanda deve essere la benvenuta!!! Pensare all'inutilità di certe ricerche, avrebbe senz'altro condotto Newton a segare l'albero da cui era caduta la mela, anziché spingerlo a chiedersi il perchè di quell'evento!! Apriamo le nostre menti a qualsiasi risposta venga dalla scienza, oppure vogliamo essere sempre critici e distruttivi quando la ricerca non va nella direzione da noi desiderata??

    RispondiElimina
  13. Io mi trovo d'accordo solo su una cosa, al di là delle polemiche.
    Forse sotto sotto i vari anonimi volevano dire che si stanno spendendo tanti, troppi soldi solo x Marte.
    Sotto questo profilo hanno ragione!
    Come dargli torto!
    Sandra

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Sandra.. Benvenuta fra noi.. io credo che se si spendono tanti soldi SOLO per Marte un motivo ci sarà... missioni esplorative verso Titano, Europa.. sono attualmente NON fattibili, in futuro si vedrà.. però sappi che nel 2015, se tutto va bene una sonda della Nasa raggiungerà il caro e sperduto Plutone.. beh.. tutto tutto per Marte non si spende!! :-)

      Elimina
  14. Tutto nello Spazio è estremamente costoso, soprattutto quando ci sono nuove tecniche e tecnologie, nuovi materiali da collaudare.

    Ma questa missione su Marte è stata partorita anni fa, ora la stiamo ancora seguendo, non la abbiamo abbandonata a se stessa per pensare ad altri pianeti e satelliti, abbiamo raccolto e stiamo raccogliendo i primi frutti e si va avanti così.

    Altro verrà, altro faranno altrove.

    RispondiElimina
  15. piano piano tra poco si troveranno le conchglie aspettare e indagare vedrete

    RispondiElimina
    Risposte
    1. un fossile si che sarebbe CLAMOROSO!

      Federico

      Elimina
  16. come prima cosa si dovrebbe capire sino a quando c'è stata presenza d'acqua in secondo luogo disporre di un buon sistema di perforazione ed indagine non è così facile da realizzare ed in terzo luogo dove indagare? il pianeta marte è comunque grande ed anche solo la piccola regione esplorata o da esplorare dall'attuale rover si dimostra come enorme.
    pensiamo un po alla terra dove si trovano i fossili? non dapertutto eppure tracce del nostro passato sono presenti è pur vero che qui abbiamo le persone e i mezzi, cosa che ci manca nello spazio, ma non per questo si deve demordere qualche sorpresa può sempre capitare

    RispondiElimina

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.