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mercoledì 20 marzo 2013

Curiosity, nuove evidenze dell'attività dell'acqua sulla superficie di Marte

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech/MSSS/ASU)

NEWS SPAZIO :- Nuove prove dell'attività dell'acqua sulla superficie di Marte registrate dal Mars Science Laboratory Curiosity sono state presentate Lunedì 18 Marzo alla Lunar and Planetary Science Conference in corso di svolgimento a The Woodlands, Texas.

Dopo aver determinato la prima evidenza che nel sottosuolo del Pianeta Rosso vi erano le condizioni per sostenere la vita (almeno in formato microbico), Curiosity ha adesso individuato minerali portati dall'acqua in superficie, in rocce vicine allo stesso sito 'John Klein' (regione 'Yellowknife Bay') in cui sono state effettuate le perforazioni, suggerendo così che le condizioni di abitabilità riscontrate possano estendersi a ben oltre il luogo di scavo.



Sono state utilizzate le funzionalità agli infrarossi della MastCam e lo strumento Dynamic Albedo of Neutrons (DAN).

MastCam con opportuni filtri nel near-infrared è in grado di individuare alcuni materiali, compreso il loro livello di idratazione e produrre così una mappatura dell'area di studio. Le differenze di luminosità prodotte a differenti lunghezze d'onda possono indicare la presenza di alcuni materiali idratati.
Come vedete dalla splendida immagine in alto, alcune rocce presentano evidenti tracce ed incroci di venature luminose.

Melissa Rice (California Institute of Technology, Pasadena): "Con MastCam vediano segnali di forte idratazione nelle sottili venature che tagliano molte rocce in quest'area. Queste venature luminose contengono minerali idratati che sono differenti rispetto ai minerali argillosi nella roccia circostante".

DAN, strumento di fabbricazione Russa, rileva la presenza di idrogeno al di sotto del rover. Nelle secche regioni in cui Curiosity opera, tale idrogeno è principalmente presente nelle molecole d'acqua legate ad alcuni minerali.
Gli ultimi risultati indicano una netta e maggiore presenza di acqua in Yellowknife Bay rispetto alle precedenti zone studiate dal rover.

In aggiunta a ciò, lo strumento Alpha Particle X-ray Spectrometer (APXS, di fabbricazione Canadese, si trova nel braccio di Curiosity) ha rilevato che i processi che hanno avuto luogo nell'ambiente umido e che hanno prodotto il materiale argilloso di Yellowknife Bay non hanno apportato grandi variazioni nel mix di elementi chimici ivi presenti.
La composizione elementare dell'affioramento di roccia che Curiosity ha perforato corrisponde alla composizione del basalto (giuste proporzioni di silicio, alluminio, magnesio e ferro), la roccia più comune su Marte. E' igneo (roccia magmatica).

La determinazione della composizione della roccia è stata inizialmente complicata dallo strato di polvere depositato sopra le rocce. APXS ha avuto qualche difficoltà a riconoscere il basalto. Ma con il Dust Removal Tool (DRT), Curisosity ha pulito l'area di indagine.

La conclusione è che le rocce sedimentarie di Yellowknife Bay si sono probabilmente formate quando le originali rocce basaltiche sono state rotte in frammenti, trasportate e ri-depositate come particelle sedimentarie, per poi essere mineralogicamente alterate dall'esposizione all'acqua.

Fonte dati, NASA.

2 commenti:

  1. E' solo una considerazione, ma più tempo passa e più mi convinco sia impossibile dubitare della presenza di vita sotto qualunque forma in qualche nicchia ecologica su Marte, o meglio, non vedo motivi per cui esser più sicuro della mancanza. Spero solo che la fortuna aiuti gli audaci a cercare nel punto giusto al momento giusto. E parlo di vita attuale!
    Poi in base a quello che stiamo imparando sul passato, figuriamoci se non debbano esserci ancor più possibilità di trovarne a livello fossile.

    Massimo

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  2. H2O..H2O ovunque..chezzz...sta "RARISSIMA" H2O è OVUNQUE nel nostro Sistema Solare..e il nostro Sistema Solare è una merdaccia "media" con un Sole "medio" e infimo nel quadro generale delle Cose che Brillano (Stelle) in questa singola Galassia..d'altrone ricordo che non so quale strumento ha rilevato una quantità di H2O spaventosa attorno ai "motori" generatori di stelle o radiazioni nella Galassia (erano Quasar? o cosa?) cosi' tanta H2O da poter formare tranquillamente 1 milione di pianeti COME LA TERRA, a pari quantità di H2O come sul nostro pianeta..quindi: dove sta il "problema" che l'Acqua è rara?..:)..

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