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martedì 17 luglio 2012

Batterio GFAJ-1, vita all°arsenico sì o no?

(Immagine, credit Jodi Switwer Blum)

NEWS SPAZIO :- Un po' meno di due anni fa una ricerca presentata dalla NASA aveva prodotto risultati rivoluzionari nel campo della biologia. Mi riferisco alle sorprendenti capacità che avrebbe mostrato GFAJ-1, un particolare batterio che in condizioni estreme avrebbe addirittura utilizzato l'arsenico - noto per essere un potente veleno - come componente per il proprio metabolismo, fino ad utilizzarlo per costruire nuovo materiale genetico. Ne avevamo parlato qui.

La ricerca pubblicata nel Dicembre 2010 aveva generato da subito molte discussioni anche discordanti tra loro. E questa è una cosa del tutto normale, aspicabile anzi.

E' il metodo scientifico, in cui un gruppo di ricerca fa un'affermazione e la motiva con dei risultati. A quel punto la palla passa alla comunità scientifica, la quale effettuando nuovamente gli esperimenti indicati dal gruppo di ricerca sarà in grado di validare o confutare la tesi iniziale.

E tornando a GFAJ-1, negli scorsi giorni sono stati pubblicati i risultati di due nuovi studi indipendenti tra loro che sembrano confutare i risultati fino ad ora pubblicati. Vediamo i dettagli.



Siamo in California, nel lago Mono. Qui era stato individuato dal team di Felisa Wolfe-Simon (NASA Astrobiology Research Fellow allo U.S. Geological Survey in Menlo Park, California) il batterio Halomonas ceppo GFAJ-1, che sembrava vivere piuttosto bene anche in assenza di fosforo. Così bene da includere nel proprio DNA atomi di arsenico in sostituzione del fosforo stesso, una cosa quest'ultima assolutamente unica, per tutti i processi biologici che conosciamo.
Ciò aveva aperto la possibilità che il concetto stesso di vita potesse - anzi dovesse - essere rivisto, quantomeno allargato.

Carbonio, Idrogeno, Azoto, Ossigeno, Fosforo e Zolfo sono infatti i componenti di base che compongono tutte le forme di vita sulla Terra. Il fosforo è parte della struttura portante del DNA ed RNA ed è da sempre ritenuto un elemento fondamentale per tutte le cellule viventi. Esso è infatti parte centrale delle molecole che portano energia in tutte le cellule stesse (Adenosintrifosfato o ATP). Esso è anche componente principale dei fosfolipidi, molecole che formano tutte le membrane cellulari (insomma il fosforo è un nostro grande amico).

L'Arsenico invece è velenoso per la maggior parte della vita sulla Terra (anche se nella Scala Periodica degli elementi è chimicamente molto simile al fosforo).

Si era trattato quindi di una grande scoperta, assolutamente storica, che apriva all'esistenza di possibili nuove forme di vita più "esotiche" e quindi con maggior possibilità di essere diffusa nell'Universo.

I due nuovi studi presentati recentemente vanno invece nella direzione opposta. Il primo di questi, condotto da Julia Vorholt e co. (Politecnico di Zurigo), propone una dimostrazione del fatto che sebbene GFAJ-1 sia in grado di crescere e svilupparsi in presenza di concentrazioni molto basse di fosfati (1.7 μM), se tali concentrazioni vengono fatte diminuire ulteriormente fino a non riuscire più ad essere rilevate nemmeno con uno spettroscopio (< 0.3 μM) allora lo sviluppo del batterio si arresta, anche se sono presenti composti dell'arsenico.

Secondo gli studiosi ciò starebbe a significare che GFAJ-1 resiste anche in presenta di pochissimo fosforo, ma il suo metabolismo continua a dipendere dal fosforo e non dall'arsenico, rientrando quindi nella 'classica' definizione di vita.

La seconda ricerca è stata condotta da Rosie Redfield e dal suo team dell'University of British Columbia (Vancouver, Canada). Mediante l'utilizzo di tecniche di spettroscopia di massa è stato dimostrato che il DNA di GFAJ-1 contiene solamente tracce di composti di arsenico, composti che non sono coinvolti in legami covalenti.

Il dibattito scientifico continua ad essere aperto a colpi di esperimenti, ipotesi, dimostrazioni. La NASA ha già dichiarato che i due nuovi studi non sono conclusivi e che sono necessarie ulteriori indagini.

Il tema è estremamente attuale e sono convinto che assisteremo presto a nuovi capitoli della vicenda.

9 commenti:

  1. forse, per l'ignoranza che ho nel campo, quando troveremo una forma di vita extraterrestre, si capirà che la vita non esiste solo a base carbonio, ma forse, a base silicio o altri materiali, che potrebbero assimilare l'arsenico, come noi assimiliamo la penicellina, che per i topi è tossica come l'arsenico x noi!

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  2. Mi aspettavo un commento dal Simo che forse di batteri sa qualcosa?

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  3. Personalmente ritengo che finchè vogliamo parlare di VITA non si può prescindere dalle basi biologiche a noi note.
    Quando sento parlare di vita basata su altri composti chimici (ad es. vita all'arsenico o altre stranezze simili) credo che vediamo troppi film di fantascienza.
    In altre parole spesso ci si dimentica che NOI esseri viventi qui sulla Terra (animali e vegetali compresi) siamo parte di QUESTO universo e non di un film!
    Quindi perchè la vita nell'Universo deve per forza avere basi chimiche diverse?
    Spero di essermi spiegato bene.

    GIANNI D.

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  4. Gianni a volte la nostra "forzata" Antropomorficità sta un tantinello in mezzo a TUTTE le strategie di esplorazione e approccio allo spazio.

    Ecco perchè è oltremodo coerente ABITUARSI a approcci differenti nel considerare possibilità NON previste dal nostro modus operandi all'interno del contesto "antropologico" di base che abbiamo OGNI volta che organizziamo una spedizione su un pianeta NON terrestre.

    SE tu ti vedi come "un alieno" e la Terra la riesci a "guardare" come un mondo Extra-terrestre ovvero FUORI dal contesto di normalità (il verde per noi è sinonimo di serenità,pensa al bosco..ma E' COSI??) allora eviteremmo di sbarcare su pianeti alieni e aprire sportelli facendo arrivare i NOSTI batteri e virus su pianeti "vergini"..

    Ecco dove sta il nostroproblema: siamo troppo presi dalla "nostra normalità" per riconoscerla invece come un'eccezione: da starci molto molto attenti.

    quindi ben venga pensare che la vita NON Sia sempre come la conosciamo noi.

    =

    Modus operandi molto più "spaziale"..NON fantascientifico MA scientifico.

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  5. Quando parliamo di vita, l'assunto implicito è che si tratti di vita-come-NOI-la-conosciamo.

    Un approccio scientifico non può certo estendere tale definizione di vita a tutto l'Universo, non può proprio perché NON è in grado di darne una spiegazione rigorosa.

    E' vero anche l'opposto, cioè che un approccio scientifico non può affermare l'esistenza di vita-come-noi-NON-la-conosciamo se prima non la trova.

    Tutto ciò può sembrare banale, ma credetemi non o è assolutamente. Mi piace pensare che sia un modo onesto ed oggettivo per comprendere l'universo in cui viviamo.

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  6. Ma perchè quando uno afferma che la vita nell'Universo può essere chimicamente simile alla nostra tutti gridano all'antropocentrismo?!
    Ma insomma, la Terra - e tutto quello che c'è sopra - fa parte dell'Universo o no??
    Spesso si dimentica che NOI siamo in questo Universo e che la nostra vita è la vita di questo Universo.
    Noi SIAMO l'Universo stesso.
    Perchè pensare per forza a qualcosa di diverso quando noi siamo un tutt'uno con ciò che ci circonda.
    La nostra vita è evidentemente la vita che l'Universo stesso ha concepito e creato e spesso invece noi tendiamo a dissociarcene.
    Se l'Universo ha determinato questa vita sulla Terra non comprendo perchè non lo abbia voluto in altre parti.
    Noi siamo così perchè l'Universo ci ha sviluppati così e quindi perchè pensare necessariamente a qualcosa di più strampalato.
    Insomma noi stessi SIAMO l'Universo e quindi è molto più probabile che solo su queste basi chimiche (cioè le stesse nostre che poi appartengono all'Universo stesso) la vita possa svilupparsi anche altrove.
    Non capisco perchè noi dovremmo essere una sorta di "regione a sè stante", come se non facessimo parte anche noi stessi del Cosmo!
    Se noi esistiamo significa che l'Universo (visto che noi SIAMO pezzi di questo Universo) la vita la concepisce così.
    Insomma perchè anche per la vita non dovrebbe esistere una specie di "legge chimica universale"?
    Vi pare tanto strano?
    Sono le leggi dell'Universo che ci ha creati; non ci siamo mica creati da soli noi!!
    Perchè allora questa ricetta, questa legge, non dovrebbe valere in tutto l'Universo? Noi non siamo forse in questo universo?!
    In altre parole: nell'Universo la vita è nata così, punto e basta.
    Se l'avesse voluta diversamente troveremmo vita su ogni corpo celeste, e invece c'è solo sulla Terra, poichè è evidente che debbano esserci certe condizioni.
    Punto e basta.
    Perchè complicare le cose?
    Perchè pensare per forza ai mostri di Alien?
    Perchè dovremmo aspettarci qualcosa di diverso quando l'Universo (o la Natura come preferite) ci ha dato l'esempio qui sulla Terra.
    E non certo perchè siamo privilegiati ma perchè sono ricorse le condizioni chimiche e fisiche affinchà la vita si sviluppasse (e in questo senso non c'entra l'antropocentrismo).
    E tutto diventa più semplice no?
    Spero stavolta di essere stato più chiaro!

    GIANNI D.

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  7. @astorre
    Di certo io non mi ritengo un alieno ma anzi è proprio il tuo discorso che, senza accorgertene, te lo attribuisci da solo il carattere di "diverso", di "eccezione" come dici tu.
    Proprio perchè pensi che nell'Universo il NOI esseri umani NON siamo normali, potendo esistere altrove qualcosa di "eccezionale", che smentisce la nostra normalità!
    Beh io mi sento normale perchè non mi sono creato da solo ma mi ha originato l'Universo di cui faccio e mi sento parte.
    Ragion per cui non mi meraviglio di trovare vita chimica simile alla mia, non perchè sono antropocentrico ma perchè sono un prodotto dell'Universo in cui vivo, e questo mi insegna che l'Universo è così che produce la vita!
    Semplice no?
    Forse tu guardi troppi film di fantascienza.

    GIANNI

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  8. Vorrei sintetizzare il pensiero di Sergio perché risulti ancora più chiaro se posso:
    "Prima andiamo ad esplorare un pò di Universo, di cui ancora non conosciamo niente nel dettaglio e poi vediamo che tipi di forme di vita ci sono!!A priori non possiamo sapere.." Metodo scientifico!!

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  9. Esatto, anche perche'la parte di universo che conosciamo, e'piccola.
    Tanto per cominciare, auguriamoci di trovare un DNA interessante su Marte.
    O qualcosa che assomigli ad un DNA.
    O qualcosa che non gli assomigli affatto...
    Giorgio

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