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martedì 7 febbraio 2012

Nuove importanti prove della presenza di un antico, vastissimo oceano sulla superficie di Marte, by ESA Mars Express!


NEWS SPAZIO :- Sono stati analizzati più di due anni di dati registrati dal radar MARSIS a bordo della sonda Europea Mars Express, ed i risultati sono davvero importanti.

Ormai sappiamo bene che nel suo lontano passato Marte ha ospitato l’acqua in forma liquida ed in vaste quantità. La scoperta di cui parliamo oggi va proprio in questa direzione e fornisce nuove prove della presenza di un antico oceano sulla superficie del Pianeta Rosso.



Lo strumento MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding) è uno dei sette strumenti scientifici a bordo di Mars Express. Si tratta di uno scandaglio altimetrico per il sottosuolo in grado di penetrare la superficie per vari chilometri.


E' stato realizzato in Italia, fondamentalmente grazie all'Università La Sapienza di Roma (qui e qui alcuni articoli correlati).
Ebbene, utilizzando MARSIS è stato possibile identificare i resti di sedimenti del fondo di un antico oceano nell'emisfero nord, all'interno di un'area già in precedenza identificata come un antico litorale.

Jérémie Mouginot (IPAG, Institut de Planétologie et d'Astrophysique de Grenoble) ed alcuni suoi colleghi dell'University of California (Irvine) hanno analizzato più di due anni di dati raccolti da MARSIS ed hanno scoperto che le pianure del nord di Marte sono ricoperte dal materiale a bassa densità.

"Interpretiamo questi [risultati] come depositi sedimentari, forse ricchi di ghiaccio" sono le parole di Mouginot. "Si tratta di una forte indicazione che una volta qui c'era un oceano".

Gli oceani nell'antico passato di Marte sono una questione non nuova. Se ne sospetta l'esistenza, dall'analisi di immagini registrare da differenti sonde orbitali sono state individuate caratteristiche al suolo che ricordano le linee di costa. Sono stati ipotizzati due oceani, il primo 4 miliardi di anni fa, quando su Marte prevalevano condizioni più miti, il secondo 3 miliardi di anni fa, quando invece il ghiaccio presente al di sotto della superficie fuse in seguito ad un grande impatto, creando canali di deflusso che hanno drenato l'acqua in regioni a più bassa altitudine. Ma tutto resta ancora molto controverso.

MARSIS penetra al di sotto della superficie, mostrando il sottosuolo fino ad una profondità di 60-80 metri. Le parole di Wlodek Kofman, capo del radar team all'IPAG: "Per tutta questa profondità vediamo la prova di materiale sedimentato e ghiaccio".

Le zone in cui sono stati individuati sedimenti sono aree a bassa riflettività radar. Si tratta normalmente di materiale granulare a bassa densità che è stato eroso e trasportato dall'acqua.

Tuttavia, questo oceano avrebbe avuto vita piuttosto breve, secondo Mouginot. In circa un milione di anni l'acqua si sarebbe nuovamente congelata e preservata ancora al di sotto della superficie, oppure trasformata in gas e rilasciata gradualmente nell'atmosfera. "Non credo che possa essere rimasta come un oceano per un tempo sufficiente al formarsi della vita".

Per individuare eventuali prove dell'antica presenza di vita occorre spingersi ad esplorare un passato ancora più antico, quando su Marte l'acqua liquida poteva esistere per più ampi periodi di tempo.

Ad ogni modo questo lavoro di ricerca fornisce le migliori prove che una volta vi erano vaste quantità di acqua liquida su Marte, una prova ulteriore del ruolo che questo prezioso elemento ha avuto nella storia geologica Marziana.

Le parole di Olivier Witasse (Project Scientist ESA della missioen Mars Express): "I precedenti risultati di Mars Express relativamente alla presenza di acqua su Marte provenivano da studi di immagini e da dati mineralogici, così come da misurazioni atmosferiche. Adesso abbiamo le informazioni radar del sottosuolo. Tutto questo aggiunge nuovi pezzi di informazioni al puzzle ma la domanda resta: dove è andata a finire tutta l'acqua?".

Immagini, credit ESA, C. Carreau.

Fonte dati, ESA.

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