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giovedì 12 maggio 2011

Guardiamo i costi delle missioni spaziali in casa SpaceX



NEWS SPAZIO :- Questo post prende spunto da un interessante articolo di Elon Musk, fondatore e CEO della società SpaceX (Space Exploration Technologies) pubblicato recentemente sul sito web della sua compagnia.

Praticamente da sempre questo blog segue con grande attenzione gli enormi passi avanti compiuti dalla società Californiana. Parlo dei nuovi lanciatori Falcon 1 e Falcon 9 e dei loro voli di test coronati da successo, parlo della capsula spaziale Dragon anch'essa un grande successo, parlo dei progetti innovativi per il lanciatore per carichi pesanti Falcon Heavy.


Vorrei quindi proporvi alcune cifre estremamente rappresentative del lavoro che sta svolgendo SpaceX e riflettere insieme su quanta "concretezza" vi sia dietro al nuovo business spaziale "commerciale", che vede come protagoniste in prima persona le industrie private, centrali nel futuro della NASA così come delineato dal Presidente Americano Barack Obama.

Al momento SpaceX è la società che offre i più economici voli spaziali al mondo. Il prezzo di un volo standard Falcon 9 è infatti di 54 milioni di dollari, per una capacità di massa del Payload di circa 10 tonnellate in LEO.

Il prezzo medio di una missione completa Falcon 9 + Capsula Dragon verso la Stazione Spaziale Internazionale è di 133 milioni di dollari, con una capacità di carico verso la Stazione di circa 6 tonnellate (upmass) e di 3 tonnellate per il ritorno a Terra (downmass).

Mi viene naturale confrontare queste cifre con il costo di una missione dello Space Shuttle, circa 500 milioni di dollari. Significativo è anche il riferimento ad una missione della navetta cargo Europea ATV, il cui costo si aggira intorno ai 600 milioni di dollari.

Sia i razzi Falcon 1 e Falcon 9 che la capsula Dragon sono stati realizzati partendo da zero, tutto all’interno di SpaceX, la cui spesa totale a partire dal 2002 (anno della sua fondazione) fino al 2010 è meno di 800 milioni di dollari. In questi costi sono inclusi anche i costi per la costruzione dei siti di lancio a Cape Canaveral e nell’atollo di Kwajalein ed  costi di realizzazione delle strutture di produzione per supportare 12 missioni Falcon 9 e 9 missioni Dragon per anno.

Falcon 9 è stato sviluppato da zero fino al suo primo volo di test in quattro anni e mezzo per una spesa di poco più di 300 milioni di dollari.

Anche la navetta Dragon ha avuto un costo di realizzazione di circa 300 milioni di dollari, prodotta in quattro anni partendo anche qui da zero.

La prossima attività su Dragon è realizzare un innovativo sistema di sicurezza (Launch Escape System) necessario per la certificazione della capsula al trasporto di esseri umani. In questo nuovo scenario Falcon 9 insieme a Dragon potrà portare sette astronauti in orbita, più del doppio della capacità della capsula Russa Soyuz ad un costo unitario però che è meno di un terzo della navetta russa.

Qualunque sia la vostra opinione sull’ingresso delle compagnie private nel business spaziale orbitale con astronauti le cifre che abbiamo visto sono assolutamente significative, secondo me, di un nuovo capitolo dell’esplorazione spaziale umana. Voi che ne dite?

Immagini, credit SpaceX.

Fonte dati, SpaceX.

10 commenti:

  1. Dico che questi prezzi sono assolutamente incredibili e questo ci fa capire quanti soldi abbiamo buttato e buttiamo , non parlo solo dello Shuttle ma anche del ATV .Sono veramente un sacco di soldi e se si risparmia cosi tanto con i Privati direi che dovremo far fare a loro molte cose ,sicuramente risparmieremmo molti soldi e visto il periodo di " vacche magre" direi che e un ottima cosa , visto i costi cosi bassi parche non fare costruire a loro una Base sulla Luna? Per poi poterla affittare,di certo l'affitto non sarà basso ma sicuramente meno di quanto ci costerebbe costruirla noi.

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  2. Dico che questi prezzi sono assolutamente incredibili e questo ci fa capire quanti soldi abbiamo buttato e buttiamo , non parlo solo dello Shuttle ma anche del ATV .Sono veramente un sacco di soldi e se si risparmia cosi tanto con i Privati direi che dovremo far fare a loro molte cose ,sicuramente risparmieremmo molti soldi e visto il periodo di " vacche magre" direi che e un ottima cosa , visto i costi cosi bassi parche non fare costruire a loro una Base sulla Luna? Per poi poterla affittare,di certo l'affitto non sarà basso ma sicuramente meno di quanto ci costerebbe costruirla noi.

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  3. Sono veramente dei costi molto bassi , il che mi fa pensare che finora ci hanno mangiato e anche parecchio sulle Missioni spaziali.

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  4. Ma è ovvio che ci hanno sempre "mangiato"...signori, tutto il mondo è un paese..non possiamo mai confrontare un'agenzia sostenuta dallo stato (o dal continente, meglio dire) da un'agenzia privata. Ricordiamoci sempre che, anche se non si può sfruttare in maniera illimimata il fondo destinato allo sviluppo delle agenzire spaziali internazionali, c'è sempre uno spreco che va al di là dell'immaginabile. Spero tanto che tutte le nostre agenzie siano sostituite (almeno in gran parte, per quanto riguarda il lavoro di creazione e costruzione) da agenzie private in grado di produrre con qualità e minimizzare i costi. Seguo da tempo le vicende di SpaceX e credo sia una valida alternativa alla NASA (sempre parlando della costruzione di veicoli spaziali). Ringraziamo sempre le agenzie internazionali perchè hanno avviato l'era dello spazio, ma ora è meglio pettersi un po' da parte.

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  5. Personalmente credo che le Agenzie Spaziali nazionali dovrebbero cambiare visione, dovrebbero cominciare ad affittare le cose dai privati , tutto sonde, navette ecc....viene costruito da industrie Private , sono convinto che gli Stati dovrebbero
    agevolare le industrie in modo che quelle grosse non schiaccino quelle piccole ma che collaborino in sieme continuando a costruire le stesse cose ma non per le varie Agenzie Nazionali ma per affittarli , ovviamente a dei prezzi accettabili , e ovviamente gli Stati dovrebbero agevolare questo passaggio come fa la Nasa.E comunque ci sarebbe lo stesso un enorme risparmio .

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  6. A dire il vero anche prima i lanci venivano e vengono tuttora affidati ai privati. A parte la SpaceX, i cui prezzi saranno da verificare quando saranno veramente operativi, i lanci NASA sono gestiti dalla ULA, Unite Launch Alliance, costituita dalla Boeing e dalla Lockheed Martin, due ditte private, due giganti con le mani in pasta su quasi tutte le commesse del pentagono e della NASA.
    Questi 2 giganti (e quindi costosi da gestire) privati, che finanziano decine e decine di deputati del parlamento USA nonchè le campagne elettorali dei candidati presidenti sia democratici che repubblicani
    si gestiscono da decenni le commesse spaziali decidendo i prezzi e imponendo le loro tecnologie. Commercializzano infatti i Delta 4 e gli Atlas 5, derivazioni dei missili nucleari della guerra fredda anni '50 Thor e Atlas 1, rinnovati e potenziati (l'atlas 5 usa un motore di fabbricazione russa) ma alla fin fine pur sempre ormai datati e con prezzi che li pongono fuori dal mercato internazionale dei lanci (in mano praticamente all'europea Arianespace e ai russi).
    Il problema non è privati si o privati no. Il problema è che finora in america i lanci erano in mano ai privati sbagliati che hanno sempre fatto lobby e con i loro appoggi politici hanno impedito una vera concorrenza e un vero progresso tecnologico mungendo a più non posso la NASA con il beneplacito delle varie amministrazioni.
    Ben venga la SpaceX ma non confondiamo comunque questa con la Nasa:
    La SpaceX lancia carichi in orbita e lavora anche per la NASA. La NASA è un ente spaziale e fa ricerca e esplorazione a tutto campo, cosa che una ditta privata non farà mai se non su commissione o per conto di un ente pagante.
    Ad esempio potrebbe fare ricerca, forse, su di un asteroide per vedere se lo possono sfruttare dal punto di vista minerario ma difficilmente lanceranno un telescopio come Hubble per studiare le galassie lontanissime o i quasar o lancerà una sonda verso Saturno.
    E' come paragonare uno studio dentistico a un ospedale. Lavorerà certamente meglio del reparto odontoiatrico dell'ospedale ma non si può pretendere che si occupi della cura degli anziani o di di cure del cancro ma può magari essere convenzionato per le cure dentarie con la sanità pubblica.
    Nello spazio, al momento, gli unici settori remunerativi sono le telecomunicazioni, il telerilevamento, i lanci e il turismo spaziale (ma siamo ancora al pionerismo in sto campo), tutto il resto lo paga la NASA o gli enti spaziali governativi e guardacaso quel resto è proprio tutto quello che interessa a noi appassionati di spazio.

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    1. Un conto aprossimativo , al costo di 54 milioni di dollari per un carico di 6 tonellate fa 900 dollari x 100 grammi, pari a circa 700 euro x 100 grammi

      Il minerale catalizzante ora utilizzato nell' ECAT di Rossi % FOcardi (Fusione Fredda ) é il nichel.

      Ora 100 grammi di nichel consumati dall' Ecat danno una resa energetica continua pari a quella assorbita da un appartamento medio in un anno
      ,sarebbe gia conveniente sé il nichel non fosse abbondante mà Il nichel presto sara in crescente domanda .
      Ora questo é puramente ipotetico ,mà una volta aperto il coperchio del Ecat e studiato approfonditamente il funzionamento e rivelata la teoria fisica che rende possibile il processo,sara possibile moltiplicare la resa di qualche fattore percentuale o con altro minerale catalizzante
      oppure modificando la meccanica e rendere incomparabilmente concorrenziale e sostenibile l'ingresso all'ultima frontiera, lo spazio.
      firefoch

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  7. Lucio mi fa pensare a una mente al fulmicotone.

    Fa degli esempi azzeccatissimi,io manco ci provo,al massimo cerco gli orsi qui in trentino:).

    Concordo con Lucio al 100%

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  8. stamane ho sentito che la missione sulla stazione spaziale è costata 3 miliardi di dollari,mentre qui sulla terra milioni di persone muoiono di fame ,complimenti!!!

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  9. Per l'ultimo "Anonimo": la questione che poni è molto importante, fondamentale ed è altrettanto importante che vi sia estrema chiarezza. Altri prima di te ne avevano già parlato ed io ho già dato una risposta che trovi nei commenti del seguente post

    http://newsspazio.blogspot.com/2008/06/stazione-spaziale-internazionale.html

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