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lunedì 7 marzo 2011

Iniziata la missione del secondo prototipo dello spazioplano militare americano X-37B

(Immagine, credit ULA)

NEWS SPAZIO :- Ricorderete lo spazioplano della US Air Force X-37B (il mini-shuttle militare americano) e la sua prima missione in cui il primo prototipo del veicolo spaziale OTV-1 (Orbital Test Vehicle 1) è rimasto sette mesi in orbita per poi atterrare autonomamente lo scorso Dicembre alla Vandenberg Air Force Base

Sabato scorso (5 Marzo 2011) è partito il secondo prototipo di X-37B, OTV-2 (Orbital Test Vehicle 2), sempre dallo Space Launch Complex-41 della Cape Canaveral Air Force Station.

Il razzo vettore Atlas V 501 della ULA (United Launch Alliance) con a bordo OTV-2 è decollato alle ore 23:46 (ita) dopo un ritardo di un giorno causato dalle cattive condizioni del tempo.



X-37B è uno spazioplano senza equipaggio, uno shuttle in miniatura ma senza equipaggio, in grado di effettuare lunghe permanenze in orbita. Qui sotto trovate un po’ di informazioni


Anche questa seconda missione è classificata, non sono noti gli esperimenti che verranno compiuti. Ma anche se i suoi obiettivi sono segreti secondo alcune informazioni dell’Air Force l’obiettivo generale del programma è quello di sviluppare un veicolo spaziale affidabile e riusabile che aumenti l’asset spaziale americano.
Con il prossimo pensionamento dello Space Shuttle, l’X-37B è al momento l’unico veicolo spaziale americano ad avere la possibilità di riportare a Terra esperimenti dall’orbita bassa e non escludo un futuro utilizzo "civile-scientifico" di X-37.

"Siamo impazienti di testare i miglioramenti che abbiamo introdotto nel profilo di atterraggio. L’X-37B è davvero un rimarchevole risultato scientifico ed aerospaziale" sono le parole del Lt. Col. Troy Giese, Program Manager dell’  X-37B per l’Air Force Rapid Capabilities Office (che guida il Department of Defense OTV program).


Ecco il video del lancio

8 commenti:

  1. Sempre affermato che l'ambiente Militare,per minore burocrazia,studi dedicati senza paraocchi o paraventi o quello che volete,nonostante a chi l'America stia sui zebedei,e' il VERO motore per lo Spazio assieme ai Civili-Commerciali.

    Il resto è fuffa negli occhi.
    Mi scusino la ASI e l'ESA ma fino a che saranno i politici a dedicere le poltrone di chi sta ai vertici..faremo l'Anno 3000 prima di arrivare su marte.
    E purtroppo i soldi sono sempre una grand spinta e i militari (se ne vedono il vantaggio) mettono un motore anche alla NewJersey e la mandano in orbita.

    E a me (parere super personale) tutto sommato interessa che l'UMANITA' ci vada.Se poi ha le stelle strisce e i gradi sulla manica non mi interessa un fico secco.Meglio loro che Ahmadinacoso.
    Sergio..no farmi il rimbrotto eh!!:DD

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  2. La distinzione in astronautica tra civile e militare è sempre stata comunque molto tenue e spesso inesistente.
    Quasi tutti i missili utilizzati attualmente (Soyuz, Atlas, Titan, Delta, ecc.)sono nati come lanciatori di testate nucleari sul finire degli anni '50 e sono stati poi modificati per l'utilizzo spaziale.
    Alcuni ICBM in disarmo sono stati trasformati, sia in Russia (Rockot, Dnepr, Volna ecc.) sia in USA (Titan G, Atlas E) negli ultimi decenni, in lanciatori spaziali dopo averli privati delle testate nucleari con cui erano armati.
    La stessa astronave Vostok usata da Gagarin non era altro che un addattamento del satellite spia russo recuperabile Zenit 2. L'oblò da cui Gagarin osservò la Terra non era altro che l'oblò studiato per la macchina fotografica del satellite.
    La maggior parte degli astronauti inoltre proviene dalle forze armate di vari paesi e ancora adesso in Cina e credo pure in Russia tutt l'attività spaziale è gestita dai militari.
    Lo shuttle stesso è nato dalla collaborazione tra NASA e Pentagono. Negli anni '80 effettuò diverse missioni esclusivamente militari e in parte segrete poi dopo il disastro del Challenger i militari decisero di lasciar perdere e rinunciarono a completare la rampa di lancio per la navetta in allestimento a Vandenberg.
    Lo stesso telescopio spaziale Hubble, mi spiegò un astronomo dell'ESO a un convegno una decina d'anni fa, non è altro che un satellite spia girato al contrario e adattato agli scopi astronomici.
    Come del resto sono di origine militare i satelliti per telerilevamento e gps utilizzati ormai intensamente in ambito civile.
    Se non sbaglio la capsula Dragon della SpaceX deriva dal progetto dalle capsule di rientro con le pellicole dei satelliti spia americani Corona utilizzati tra la fine degli anni'50 e l'inizio degli anni '70.

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  3. Esatto Lucio,tu con fatti e citazioni e senza enfasi (io ahimè le prendo di petto senza panegirici e diplomazia..sigh) hai riscritto in concreto ciò che dico.
    Hai dato più spessore senza metterci però quella passione che a volte come umani ci ha spinto a fare cose inaudite.

    Senza la Corsa allo Spazio data dalla Guerra Fredda,MOLTO probabilmente avremmo cominciato ORA ad andarci.

    Senza due guerre non avremmo aerei e computer e medicina..

    Questa è la "nostra dannazione" di umani.
    Nel bene o nel male..ammazzarci a vicenda ha salvato un miliardo di vite (ovvio: la domanda per chi è tenero di cuore,è se ne vale la pena)
    Si..tanto,quando sei morto hai smesso di preoccuparti...

    Sono i vivi che si preoccupano.

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  4. Purtroppo è così.
    Se non ci fossero state le guerre non ci sarebbe l'energia nucleare, gli aerei a reazione, i radar, i missili spaziali e i satelliti e chissa quante altre cose.
    E' triste ma sembra che l'uomo , e allargando le nazioni, non riescano a tirar fuori quelle risorse e quello spirito innovativo se non quando si trovano in guerra.
    Sembra che solo una guerra possa giustificare quello sforzo economico-organizzativo in grado di creare un salto evolutivo tecnologico.
    Nei periodi di pace ci si accontenta di rifinire e maturare tali tecnologie. Da una parte la cosa può sembrare strana in quanto ci si potrebbe aspettare che una nazione in pace e con un'economia solida e senza l'incredibile costo di una guerra possa avere le risorse per finanziare la ricerca scientifica in maniera più sostanziosa.
    Invece non è cosi!
    Sembra quasi che in guerra emerga un'estenzione della legge di Darwin: uno stress ambientale porta ad emergere le mutazioni positive e utili in una specie.
    In una guerra invece emergono tecnologie utili, a seconda dei punti di vista chiaramente.
    Effettivamente è proprio una "dannazione umana". Non c'è altra spiegazione!!!:D
    Probabilmente abbiamo bisogno di un salto evolutivo mentale per liberarci da questo incantesimo. O è forse tutto luniverso a funzionare così?
    Speriamo di no o dovremo prepararci ad affrontare l'impero romulano in futuro!!:D:D

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  5. Bellissima discussione! Voglio aggiungere solo un po' di "pepe" filosofico.
    Cos'è una guerra? Alla fine è una forma di competizione - terribile, immorale ed ingiusta quanto si vuole, questo è chiaro - nella quale l'ingegno mette in campo sforzi e risorse per vincere, per aggiudicarsi qualcosa di cui si ha necessità (potere, oro, petrolio, ..., risorse).

    Ma se invece di pensare di accendere un conflitto verso un paese vicino per conquistarne le risorse che ci servono, si decidesse di allearsi con lui per andare a cercare tali risorse altrove? Non è un po' quello che sta - forse in piccolo - accadendo adesso nell'esplorazione spaziale? La ISS non è un esempio di collaborazione-per-dividerne-i-benefici?

    Per la prima volta nella nostra storia la razza umana ha questa possibilità: canalizzare e direzionare le proprie energie non più verso un conflitto interno quanto piuttosto verso uno sforzo di collaborazione e conoscenza comune indirizzato questa volta a "conquistare" le difficili risorse - enormi risorse - presenti nello spazio esterno.

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  6. Hai perfettamente ragione Sergio.
    La ISS, nonostante le critiche di molti adetti ai lavori che la ritengono un pozzo senza fondo di denaro a scapito magari di altre iniziative con ritorni scientifici maggiori, (vedi sonde interplanetarie o telescopi spaziali) ha l'enorme merito di aver finalmente creato un esempio di cooperazione internazionale da cui si spera possano nascere iniziative di più ampio respiro (oltre ad aver praticamente salvato il programma spaziale russo con un cospicuo flusso di fondi americani e europei).
    Da qui a sperare che si tramuti nel seme dell'inizio dello sfruttamento intensivo del sistema solare ce ne passa di acqua sotto i ponti.
    A parte la sfida tecnologica di rendere più economico l'invio e il ritorno di qualsiasi cosa dalla Terra allo spazio bisogna anche vedere se lo spirito di cooperazione sopravvive alle spinte politiche, in America una vittoria dei repubblicani, con l'aria che tira nei tea party e con le strambe idee bigotte che portano avanti, potrebbe trasformarsi in un bel CIAO RUSSI (e ANCHE CIAO EUROPEI, non che per loro cambi tantissimo) e ciao esplorazione spaziale visto che il loro cavallo di battaglia è sempre stato "tagli alla NASA" o addirittura eliminarla del tutto tanto comunque il pentagono nello spazio è autonomo.
    Sono d'accordo con Astorre che è meglio andare nello spazio con le stellette sul bavero piuttostò che non andarci ma sarebbe ben triste andarci solo per spiare i potenziali nemici e non per esplorare l'universo e tutte le sue meraviglie (anche perchè se scoprono qualcosa i militari difficilemte te lo vengono a dire!!).

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  7. Analisi molto attenta caro Lucio, grazie. Ma aggiungi all'equazione anche i privati (mi aspetto molto da loro)...

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  8. Si effettivamente tendo un pò a dimenticarmi del settore privato ma forse lo faccio solo per scaramanzia.
    Alla fine degli anni '80 ho visto i missili dell'amroc americana bruciare sulla rampa e i missili Conestoga esplodere in volo (prime prove privati).
    Alla fine degli anni '90 in concomitanza del lancio delle costellazioni Globastar e Iridium ( e di tutte quelle non lanciate: Teledesic, ecc) ho visto decine e decine di proposte di vettori privati e non, che sono rimaste dei bei disegnini sulle pagine patinate delle riviste dopo il fallimento delle sudette costellazioni per telecomunicazioni.
    Nel 2004 con l'Xprize ho visto svariati team (Canadian Arrow, Vinci ecc) proporre voli turistici suborbitali. Dopo la vittoria di Burt Rutan sono spariti tutti gli altri o quasi a parte Xcor e Blue Origin e qualcosaltro.
    Adesso vedo Spacex, Virgin Galactic, Bigellow. Sicuramente ad un livello superiore e a uno stadio molto avanzato rispetto alle esperienze private del passato ma mi chiedo: saranno in grado di resistere quando mancheranno i fondi pubblici (contratti per la Dragon sulla ISS) o quando succederà un incidente ( perdita di un falcon 9 o esplosione di una navetta Virgin con persone a bordo?):
    Speriamo bene. Mi aspetto anch'io molto ma preferisco essere prudente.
    Poi resta comunque il problema che queste utilizzano comunque tecnologie create dalla NASA (Bigellow) o comunque tradizionali (SpaceX) ottimizzate e rese economicamente competitive.
    Chi avrà la forza economica di investire in ricerca e sperimentazione di tecnologie innovative ma per questo anche rischiose e costose con ritorni utili a distanza di parecchi anni?

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