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domenica 6 settembre 2009

Missione Shuttle Discovery STS-128: completate le attività extra-veicolari

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Venerdì scorso si è svolta la la seconda attività extraveivolare (EVA) prevista per la missione Space Shuttle Discovery STS-128.

EVA-2 è durata complessivamente 6 ore e 39 minuti. Gli astronauti Danny Olivas (NASA) e Christer Fuglesang (ESA) hanno installato un nuovo Ammonia Tank Assembly nella Port 1 della Truss (un nuovo serbatoio di ammoniaca) e stivato il serbatoio vuoto nel vano di carico dello Shuttle per il ritorno a Terra.

EVA-3 è iniziata ieri, sabato 5 settembre, alle 22:39 ora italiana ed è durata 7 ore ed 1 minuto. Gli astronauti (sempre Danny Olivas and Christer Fuglesang) hanno completato tutti i maggiori obiettivi previsti

  • installazione del Payload Attachment System (PAS), un sistema di aggancio che sarà usato per contenere componenti di ricambio nella Truss
  • sostituzione del Rate Gyro Assembly #2
  • installazione di due antenne GPS
  • eseguito un po' di lavoro preparatorio per l'installazione di Node 3 programmata per il prossimo anno

Per quanto riguarda la questione del detrito spaziale in avvicinamento alla Stazione è stato deciso di NON effettuare alcuna operazione di correzione di rotta (Debris Avoidance Maneuver). Il detrito è passato ad oltre 1 km di distanza dal complesso orbitale.

3 commenti:

  1. Pericolo scampato.

    Mi domando però, che margine di "spostamento" abbia la ISS, sia come tempo che come orbita.

    Inoltre, lo spostamento è realmente il metodo migliore per evitare questi detriti?

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  2. La protezione contro i detriti spaziali adottata dalla ISS è di due tipi. La prima e più semplice consiste nel dotare i moduli della Stazione di scudi protettivi che possano fermare (almeno) i detriti più piccoli.
    La seconda forma di protezione consiste invece nello spostare la ISS dalla traiettoria del detrito, alzandone o abbassandone l'orbita di alcuni chilometri. Ciò si ottiene accendendo una o più volte, per un breve periodo di tempo, i motori principali delle varie navette agganciate di volta in volta (Shuttle, Progress, ATV). Se l'emergenza si ha in un momento in cui nessuna navetta è "ospite" della Stazione allora è possibile utilizzare il sistema propulsivo del modulo Zvezda (l'unico ad essere dotato di razzi).

    I detriti aventi dimensioni maggiori di 10 cm sono costantemente monitorati dallo U.S. Space Surveillance Network (SSN), quindi i margini di tempo a disposizione sono del tutto sufficienti per programmare una variazione di rotta della ISS.
    Se non ricordo male la ISS viene vista al centro di un ipotetico volume che si estende per circa 3km di raggio. Ogni detrito la cui orbita interseca tale volume viene considerato con particolare attenzione ed analizzato nel dettaglio. Se poi viene determinato che questo ha una probabilità di impattare con la Stazione più alta di un certo valore soglia allora viene programmato uno spostamento del complesso orbitale.
    Altri metodi di protezione sono allo studio, ed il tema è estremamente importante.

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  3. Grazie mille Sergio, risposta più completa ed esauriente non poteva esserci.

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