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venerdì 30 agosto 2019

La gravità dei migliaia di incendi scoppiati nella regione Amazzonica visti con gli occhi dei satelliti di osservazione della Terra

(Credit contains modified Copernicus Sentinel data (2019), processed by ESA, CC BY-SA 3.0 IGO)

NEWS SPAZIO :- Lo abbiamo visto nei telegiornali di questi giorni, sono migliaia gli incendi scoppiati nella foresta pluviale Amazzonica.
I dati satellitari mostrano che ci sono quasi quattro volte più incendi quest'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Oltre al Brasile, anche parti del Perù, Bolivia, Paraguay e Argentina sono state colpite.

Gli incendi boschivi si verificano normalmente in Brasile nella stagione secca che va da luglio a ottobre, ma l'incremento senza precedenti che stiamo vivendo adesso proviene dalla deforestazione legale e illegale praticata per utilizzare la terra per scopi agricoli.
inoltre, anche l'aumento delle temperature globali è ritenuto possa rendere la regione più suscettibile al fuoco.



Il bacino Amazzonico è la più grande foresta pluviale tropicale del mondo, attraversa quattro paesi ed è la casa di milioni di piante ed animali. Essa produce una quantità importante dell'ossigeno dell'intero pianeta Terra, ed è fondamentale per aiutare a regolare il riscaldamento globale, poiché le foreste assorbono milioni di tonnellate di emissioni di carbonio ogni anno.

Il monitoraggio satellitare è uno strumento indispensabile per avere un'idea precisa della distruzione in atto. Utilizzando i dati di Copernicus Sentinel-3 (come parte dell'Atlante mondiale degli incendi di Sentinel-3) dal 1° al 24 Agosto sono stati rilevati quasi 4000 incendi.
Per confronto, nello stesso periodo dell'anno scorso, questi erano stati molti meno, solo 1110. Vedete il confronto qui sotto

(Credit, Contains modified Copernicus Sentinel data (2019), processed by ESA on ONDA Copernicus DIAS)

Olivier Arino (ESA): "Elaborando 249 immagini dell'Agosto 2018 e 275 dell'Agosto 2019, siamo in grado di vedere l'incredibile numero di incendi che bruciano nell'Amazzonia. Ciò è stato ottenuto dall'algoritmo notturno del World Fire Atlas, al fine di evitare possibili falsi allarmi con l'algoritmo diurno".

Pennacchi di fumo si sono diffusi in tutta la regione Amazzonica e forti venti hanno soffiato il fumo nella città di San Paolo - a più di 2500 km di distanza! -  provocando un black out nella città stessa.
Secondo il Copernicus Atmosphere Monitoring System (CAMS), il fumo ha viaggiato fino alla costa Atlantica.

CAMS riferisce inoltre che gli incendi hanno rilasciato nell'atmosfera 228 megatonnellate di anidride carbonica, oltre a copiose quantità di monossido di carbonio.

Gli incendi minacciano anche la vita di molti indigeni.

Il servizio Emergency Mapping Service di Copernicus è stato attivato per aiutare a rispondere all'incendio. Il servizio utilizza osservazioni satellitari per aiutare le autorità di protezione civile ed in caso di calamità, la comunità umanitaria Internazionale per aiutare a rispondere alle emergenze.

Josef Aschbacher (direttore ESA dei programmi di osservazione della Terra): "Mentre continuiamo ad affrontare la crisi climatica in corso, i satelliti sono essenziali nel monitoraggio degli incendi in aree remote, specialmente per una componente chiave del sistema Terrestre come l'Amazzonia".

(Credit Contains modified Copernicus Sentinel data (2019), processed by ESA; CC BY-SA 3.0 IGO)

L'animazione qui sopra è stata realizzata con i dati Copernicus Sentinel-2. Essa mostra in falsi colori gli incendi scoppiati nel confine tra Bolivia, Paraguay e Brasile. L'animazione contiene 3 immagini separate riprese i giorni 8, 18 e 23 Agosto 2019.
Il 23 Agosto, il fumo del fuoco è visibile in blu, mentre le nuvole sono bianche. Le aree arancioni mostrano la terra bruciata.

Fonte dati, ESA.

1 commento:

  1. Speriamo di poter fare qualcosa per evitare il susseguirsi di questi fatti molto spiacevoli...

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