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mercoledì 6 dicembre 2017

Scienza e Tecnologia, sicuri di sapere di cosa parliamo? [Parte 1 di 2]


NEWS SPAZIO :- Mentre andiamo avanti con la nuova sezione del blog di nome 'discussioni' che sta avendo molto successo, mi si fa strada sempre di più in testa il voler scrivere un paio di note su cosa si intende per Scienza e cosa si intende per Tecnologia.

Ho la netta sensazione che tra i non addetti ai lavori questi due termini vengano spesso intesi come sinonimi, cosa assolutamente non vera.

Fare chiarezza sul vero significato delle parole scienza e tecnologia è doveroso ed estremamente utile, anche per prepararci alle nuove discussioni che faremo più avanti, ve ne sono in cantiere alcune davvero toste, ed è bene partire da subito con il piede giusto.



Innanzi tutto vorrei precisare che tutto il discorso è riferito alla scienza moderna, non è questo il post per fare un trattato sulla storia della scienza, magari se vi è interesse potremo parlarne in un articolo dedicato (fatemelo sapere).

Scienza
Partiamo quindi con la Scienza. Se prendete la definizione che trovate nel vocabolario Treccani, alla voce Scienza recita

Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.


In particolare, la s. moderna rappresenta l’insieme delle conoscenze quale si è configurato nella sua struttura gerarchica, nei suoi aspetti istituzionali e organizzativi, a partire dalla rivoluzione scientifica del 17° secolo. Fu concepita inizialmente (principalmente con G. Galileo) come concezione del sapere alternativa alle conoscenze e alle dottrine tradizionali (relative al modello aristotelico-tolemaico), in quanto sintesi di esperienza e ragione, acquisizione di conoscenze verificabili e da discutere pubblicamente (e quindi libera da ogni principio di autorità). Successivamente il ruolo della s. si è andato via via rafforzando dal punto di vista sia sociale e istituzionale sia metodologico e culturale, e la s. è diventata uno degli aspetti che meglio caratterizzano, anche per le innumerevoli applicazioni tecniche, il mondo contemporaneo e i valori culturali che esso esprime.


Ho evidenziato i passaggi che secondo me sono i più forti nel definire la scienza.

Io partirei semplicemente dalla parola scienza in sé, che deriva direttamente dal termine latino Scientia, il cui significato è Conoscenza.

Ed è questo il punto. Detto semplicemente, la scienza è l'attività umana tesa ad espandere la nostra conoscenza sul mondo che ci circonda per comprenderlo appieno. Mi piace pensare che sia l'equivalente a livello globale dell'istinto di curiosità che ognuno di noi possiede in quanto essere umano. Questa spinta, che porta il bambino piccolo a mettersi tutto in bocca per esplorarlo diventa poi strutturata ed organizzata quando pensiamo ad una società di individui.

Per fare questo si è dotata di potenti strumenti, la ragione e l'esperienza, al fine di esplorare e produrre teorie che diano una spiegazione di un fenomeno naturale. Ma l'aspetto fondamentale di quello che è noto come Metodo Scientifico è l'oggettività dei risultati che si ottengono da uno studio, i quali per assumere carattere scientifico devono essere verificabili.
Metodo Scientifico che fu introdotto nel 17° secolo (e che portò l'umanità nell'era della scienza moderna) da Galileo Galilei, nato a Pisa il 15 Febbraio 1564.

In altre parole, una sensazione o una intuizione su di un fenomeno non può quindi costituire una valida dimostrazione-scientifica della sua verità o meno. Al contrario, occorre una spiegazione che possa essere verificata da chiunque (chiunque abbia adeguate conoscenze, ovviamente).
Attenzione, l'intuizione di uno scienziato è una delle armi fondamentali per il suo mestiere, il famoso "Eureka!", ma a questa deve poi seguirne una dimostrazione scientifica prima di parlare di verità scientifica.

Ed un altro grande potere della scienza è che se un giorno si ottiene un risultato che viola una teoria ritenuta fino a quel momento valida, allora tale teoria decade, perde la sua verità scientifica. Occorrerà quindi andare alla ricerca di una nuova teoria che possa spiegare tutto ciò che spiegava la precedente ed anche il nuovo risultato.

Come sappiamo lo sforzo dei ricercatori di adopera in tutte le aree del sapere e tutti hanno in comune lo stesso approccio allo studio, cercare di ottenere risultati oggettivi, affidabili e verificabili.

Nella prossima parte di questo articolo parleremo della tecnologia, che non deve essere confusa con la scienza, pur essendone parente. 

(Parte 1 - Parte 2)

5 commenti:

  1. Buonasera,bella spiegazione e bello il modo di vedere la scienza come istinto alla curiosità...La scienza per poter essere tale ha bisogno principalmente della matematica ed è questa materia che mi stupisce...inventata dall’uomo per spiegare i fenomeni riesce sempre a sorprendermi osservando come funziona ovunque...spiegare la gravità ,calcolare forze,le figure geometriche...ecc...sono cose ormai quasi scontate ma senza la matematica non potrebbe esserci la scienza...pensare che l’uomo sul puntino blu disperso nello spazio abbia uno strumento in grado di spiegare molte delle cose che avvengono anche a distanze immense mi lascia sempre con una sensazione di stupore,quella che ti fa stare con la bocca aperta :)))

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    1. Grazie Max, ed effettivamente la matematica è un linguaggio universale, valido letteralmente in tutto l'universo. Tanto da farmi pensare che l'uomo non l'abbia inventata, ma scoperta.

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    2. Non avevo mai pensato in questi termini...effettivamente l’ universalità della matematica lascia pensare che l’uomo l’abbia scoperta...

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  2. Quindi la scienza sarebbero le scoperte tecnologiche del passato/presente/futuro fatte del umanità mentre invece la tecnologia sono gli strumenti attuali con cui usiamo le nostre attuali conoscenze scientifiche.

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    1. Alex, aspetta il post sulla tecnologia, sta ritardando perché mi sono beccato un'influenza cosmica :(. Ma è quasi passata :)

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