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giovedì 13 luglio 2017

Massiccio iceberg si stacca dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C in Antartide

(Credit NASA Worldview)

NEWS SPAZIO :- Ha un'area pari a 5.800 km quadrati (è poco più grande della Liguria) un nuovo iceberg che tra il 10 ed il 12 Luglio si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Antartica Larsen C.

Lo vedete nella foto in alto ripresa ieri dallo strumento MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) a bordo del satellite NASA Aqua.

Larsen C è una piattaforma galleggiante di ghiaccio glaciale nella regione est della penisola Antartica. E' la quarta più grande piattaforma ghiacciata che abbiamo nel sud del nostro Pianeta.

Una frattura che per decenni era cresciuta lentamente, all'improvviso nel 2014 ha iniziato a dirigersi verso Nord. Ed ora che questo nuovo iceberg si è staccato, Larsen C ha perso circa il 10% della sua superficie.

Avevamo incontrato Larsen C il mese scorso, in questo post




Qui sotto avete una gif animata che ci fa vedere la crescita della frattura nel ghiaccio di Larsen C, dal 2006 al 2017, registrata dai satelliti NASA/USGS Landsat.

(Credit, NASA/USGS Landsat)

Il 17 Giugno lo strumento TIRS (Thermal Infrared Sensor) a bordo di Landsat 8 ha ripreso questa fotografia che mostra la firma termica della zona

(Credit NASA's Earth Observatory)

Come vedete nella scala, l'arancione sta ad indicare le aree più calde, tipicamente l'acqua oceanica sia del mare aperto che tra i vari "pezzi" di ghiaccio. Qui sotto un dettaglio

(Credit NASA's Earth Observatory)

In bianco si hanno le aree più fredde. Si nota la frattura leggermente a temperatura maggiore in celeste. Ciò sta a significare che l'acqua oceanica (più calda) non è molto al di sotto della superficie del ghiaccio.

Kelly Brunt (glaciologo del NASA Goddard Space Flight Center a Greenbelt in Maryland,  e dell'University of Maryland a College Park): "La cosa interessante è [capire] cosa succederà adesso, come risponderà la rimanente calotta ghiacciata. Si indebolirà?  O magari crollerà come i suoi vicini Larsen A e Larsen B? I ghiacciai dietro la piattaforma di ghiaccio accelereranno e daranno un contributo diretto all'aumento del livello del mare? O si tratta di un normale evento di distacco di ghiaccio?"

Le piattaforme di ghiaccio contengono circa il 75% della calotta ghiacciata dell'Antartide. Un modo per valutarne la salute è studiare il loro bilanciamento, cioè se vi è equilibrio tra il ghiaccio che si perde per scioglimento o distacco e la quantità di neve che cade.

Ma talvolta accade che questo equilibrio venga meno e che la calotta di destabilizzi, o a causa della perdita di un iceberg molto grosso o attraverso la disintegrazione di una piattaforma di ghiaccio, un po' come avvenne nel 1995 per la piattaforma Larsen A e nel 2002 per Larsen B.

Quando le piattaforme di ghiaccio di disintegrano, esse riducono la resistenza al flusso glaciale e ciò fa sì che i ghiacciai a terra che da tali piattaforme erano "protetti", reversino nell'oceano una quantità significativamente maggiore di ghiaccio, aumentando così i livelli del mare.

Gli scienziati hanno monitorato la progressione della frattura durante lo scorso anno con i dati dei satelliti ESA Sentinel-1  e NASA Landsat 8. Ed il monitoraggio continuerà anche nei prossimi mesi ed anni, per vedere come si comporterà Larsen C. Verranno effettuate anche indagini aeree sul posto, ricerche sul campo ed analisi con strumenti geofisici automatici.

Gli scienziati temono la possibilità che sia andato perduto un punto di fissaggio che aiutasse a mantenere stabile Larsen C. In una parte poco profonda del fondo del mare al di sotto della piattaforma di ghiaccio, una sporgenza del substrato di roccia di nome Bawden Ice Rise ha giocato per molti decenni il ruolo di punto di ancoraggio per la piattaforma galleggiante.
Fondamentalmente la frattura ha smesso di separarsi dalla sporgenza.

Chris Shuman (glciologo al Goddard ed alla University of Maryland alla Baltimore County): "Il restante 90% della piattaforma di ghiaccio continua a restare sul posto grazie a due punti di fissaggio: il Bawden Ice Rise a nord della frattura ed il Gipps Ice Rise a sud. Quindi non vedo nel breve termine alcun segno che questo evento di separazione possa condurre al collasso della piattaforma di ghiaccio Larsen C. Ma controlleremo da vicino per cercare segni di ulteriori variazioni nell'area".

Le prime immagini disponibili di Larsen C sono riprese aeree degli anni Sessanta ed una foto di un satellite Americano scattata nel 1963. La frattura che ha prodotto il nuovo iceberg era già identificabile in quelle foto, insieme a dozzine di altre fratture.
La frattura rimase dormiente per decenni, intrappolata in una sezione della piattaforma di ghiaccio chiamata zona di sutura, una zona dove i ghiacciai che scorrono nella piattaforma di ghiaccio si uniscono.
Le zone di sutura sono complesse e più eterogenee del resto della calotta. Esse contengono ghiaccio con differenti proprietà e forza meccanica, e quindi hanno un ruolo importante nel controllare la velocità con cui la frattura cresce.

Nel 2014 però, come anticipato in precedenza, la frattura ha ripreso ad estendersi rapidamente ed ha attraversato le zone di sutura, lasciando perplessi gli scienziati.

Dan McGrath (glaciologo della Colorado State University): "Non sappiamo attualmente che cosa è cambiato nel 2014 che ha permesso a questa frattura di superare la zona di sutura e propagarsi nel corpo centrale della piattaforma di ghiaccio".

Lo stesso McGrath ha inoltre aggiunto che la crescita della frattura nel ghiaccio, alla luce delle attuali conoscenze, non è direttamente collegata alle variazioni climatiche: "La penisola Antartica è stata uno dei luoghi più veloci del pianeta a riscaldarsi per tutta l'ultima metà del 20° secolo. Questo riscaldamento da determinato profondi cambiamenti ambientali, incluso il collasso di Larsen A e B. Ma con la frattura di Larsen C, non abbiamo fatto un collegamento diretto con il riscaldamento del clima. Tuttavia ci sono sicuramente meccanismi di questa frattura che potrebbero essere collegati al cambiamento climatico, sopratutto attraverso le acque oceaniche più calde che rovinano la base della piattaforma".

Durante la crescita della frattura numerosi scienziati hanno lavorato per provare a predire quando si sarebbe avuto l'evento di creazione dell'iceberg, compito difficile per via del fatto che non vi erano sufficienti misurazioni disponibili sia sulle forze in gioco che sulla composizione del ghiaccio nella frattura.
Inoltre avrebbero potuto giocare un ruolo importante anche altri fattori esterni scarsamente osservati, quali temperature, venti, onde e correnti oceaniche.

Lo US National Ice Center monitorerà il nuovo iceberg, che probabilmente avrà il nome A-68.

(Credit University of Edinburgh–N. Gourmelen)

In generale sono le correnti intorno all'Antartide che determinano il percorso di un iceberg, quindi è probabile che anche in questo caso l'iceberg andrà a nord lungo la costa della penisola e poi a nordest nell'Atlantico del sud. Ed è molto improbabile, sempre secondo Brunt, che possa creare problemi alla navigazione.

Fonte dati, NASA.

8 commenti:

  1. beh. io sono ignorante in merito.. ma la mia ignoranza mi fa pensare che se tale problema nn è dovuto al surriscaldamento globale, dovrebbero indagare sulle correnti oceaniche, le quali, grazie a tutto il ghiaccio sciolto in acqua nel passaggio a nord ovest, groenlandia e polo nord (che vedendo le foto satellitari, non esiste piu), sono calate sensinbilmente, e caleranno ancora di piu grazie al nuovo iceberg, portando ad un ulteriore riscaldamento degli oceani e raffreddamento della terra ferma.. in poche parole.. siamo sempre piu nella merda ed il punto di non ritorno è già stato superato da un bel po di anni.. ma ripeto.. questa è la voce dell'ignoranza. :)

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    1. cmq per quanto riguarda la corrente atlantica, so che dopo il terremoto di sumatra, il quale ha spostato l'africa un po verso l'america, il petrolio riversato nel golfo del messico, è calata sensibilmente, aggiungiamo l'acqua sempre meno salata, e la corrente ha piu del 30% in meno di portata.. questo 5/10 anni fa, quando mi ero informato... e si vede benissimo quanto il clima sia sempre piu pietoso nei nostri confronti.... mentre per la corrente del pacifico non mi sono mai informato... scusate l'italiano correggiuto :).. per chi si vuole informare, ci sono molte info su internet in merito...


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    2. Gianni, se inizi un discorso con la premessa che hai fatto tu, "io sono ignorante in merito...", non stimoli la gente a continuare a leggerti. Ti tagli subito le gambe.

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    3. :).. ok.. lo mettero alla fine.. ma il discorso ha un senso :)

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    4. Beh, sai, per la scienza i discorsi che hanno un senso si chiamano "teorie" o "ipotesi" che per diventare "verità scientifiche" devono essere "dimostrate" da prove oggettive. La scienza funziona così.

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    5. In effetti non è il massimo iniziare il commento cosi , al massimo potevi iniziare "anche se non sono uno scienziato penso che....."

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  2. Io sono uno studente di fisica al terzo anno e la mia tesi è collegata a questo argomento.
    Gianni come troppi scienziati della NASA McGrath è abbastanza cauto da sconfinare nella disonestà intellettuale. Probabilmente il miglior blog italiano sull'argomento è questo:
    http://ugobardi.blogspot.it/2016/07/il-confronto-fra-scienziati-del-clima-e.html

    http://ugobardi.blogspot.it/2016/07/una-spiegazione-grado-per-grado-di-cosa.html

    http://ugobardi.blogspot.it/2016/05/il-cambiamento-climatico-e-la-piu.html

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