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martedì 3 gennaio 2017

"Method-2", il gigantesco tele-robot Sud Coreano ha fatto i suoi primi passi


NEWS SPAZIO :- Quattro metri di altezza per 1,5 tonnellate di peso. E' il robot "Method-2", realizzato dall'azienda Sud Coreana Hankook Mirae Technology.

L'aspetto è fortemente simile a quello dei robot militari del film Avatar ed incute un certo rispetto. Ogni braccio pesa 130 kg e mima i movimenti del suo operatore umano.

Pochi giorni fa ha compiuto i suoi primi passi, li vedete in questo post. Assolutamente affascinanti.



Method-2 è un robot antropomorfo, con un essere umano al suo interno che ne comanda i movimenti. Tecnicamente parlando non è propriamente un robot quanto piuttosto di un modello avanzato di teleoperatore (o tele-robot). La differenza non è accademica, ma fondamentale.

Un robot è un dispositivo che può eseguire un dato compito mostrando un certo grado di indipendenza, cioè svolgendolo autonomamente. Un teleoperatore invece necessita di un essere umano che lo controlla totalmente. Nel primo caso vi è una certa "intelligenza" a bordo, mentre nell'ultimo l'intelligenza è tutta e sola dell'operatore umano.

E da quello che vedo Method-2 è un gigantesco tele-robot con all'interno l'operatore che lo controlla. Potremmo vederlo anche come un grande esoscheletro tutto intorno all'essere umano che lo manipola.
O magari qualcosa simile a Goldrake.

Ma al di là di questo si tratta di una affascinante applicazione di tecnologie che abbiamo oggi. Ed il risultato è molto interessante. Date un'occhiata qui



I primi test del robot gigante sono stati effettuati il 27 Dicembre scorso nel loro laboratorio a Gunpo, una città nei pressi di Seul.

Come hanno detto gli stessi progettisti vi è ancora molto lavoro da fare, specialmente sulle gambe e sul movimento, per arrivare a camminare senza i cavi che attualmente lo vincolano e proteggono da accidentali cadute.

Si stima che potrà essere venduto ad una cifra di circa 8,3 milioni di dollari per la fine di quest'anno. E non è neanche tanto se ci pensate.

Direi che l'esplorazione spaziale sulla superficie di un pianeta potrebbe essere un campo di applicazione molto promettente per questa generazione di macchine. E' un po' da sempre l'obiettivo dichiarato della robotica, aiutare gli esseri umani specialmente in ambienti estremi ed ostili.

La ricerca nel campo della robotica (tele-robotica e robotica avanzata) è fiorente in tutto il mondo. Ma qui il discorso comincia a farsi molto vasto.
Basti pensare ad una disciplina di cui se ne sta parlando da mezzo secolo almeno e che negli ultimi anni sembra avere una forte accelerazione. Mi riferisco ai progressi compiuti nell'Intelligenza Artificiale, che applicata a robot evoluti preannuncia scenari ad oggi intuibili – parzialmente! - solamente a pochi visionari. Ma questa è un'altra storia.


Stay tuned!

Immagini, credit Hankook Mirae Technology.

8 commenti:

  1. "Ha la mente di Tetsuia tutto il resto va da se "; scusate la canzoncina del grande Mazinga, ma veramente bello e di grande prospettiva futura
    Nico

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  2. Speriamo che skynet non diventi una realtà fra qualche decennio...citazione cinematografica voluta! Alberto

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  3. Avevo visto il video e la notizia qualche giorno fa ma onestamente non pensavo di trovarne un articolo qua,in effetti come fai notare Sergio tale tecnologia potrebbe avere molte applicazioni in ambiti spaziali.Un esoscheletro del genere potrebbe essere utilizzato in un ipotetica base su Marte/Luna per spostare materiale per la costruzione della stessa ,ovviamente come detto nel articolo ci sono ancora molti problemi da risolvere come la stabilità e l'energia ma quando verranno sistemati tale tecnologia avrà molto mercato sia sulla Terra che fuori , poi sia il suo peso sia il suo prezzo non sono eccessivi.

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    Risposte
    1. Prezzo più che abbordabile, se funzionerà bene ed il manuale non sarà solo in coreano, forse ne acquisterò uno per sistemare il mio castello sulle Alpi.
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      Hei!
      Un momento, ma io non ho un castello!

      Beh ... non importa, allora lo costruirò con Method-2.
      Ci vuole metodo nel fare le cose, le case, i palazzi ed i castelli.

      ... anche quelli in aria.

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  4. Complimenti Sergio, questo tuo Speciale blog, non finisce mai di sorprenderci e far aumentare gli stimoli creativi.
    Luoghi come questo, sono veri e propri laboratori di raccolta idee anche alternative per poter migliorare il nostro futuro, magari anche e specialmente in ottica di esplorazione spaziale.
    Venire qui, leggere te e gli interventi dei tuoi lettori è crea un prezioso input stimolante di idee innovative.

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  5. Visti il costo e la mole di questo robot mi viene da pensare che l'unico potenziale acquirente attualmente che possa fruirne sia l'esercito degli Usa. Trump permettendo...lo vorrebbe realizzato sul territorio statunitense da una azienda americana probabilmente il neo presidente! Alberto

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  6. Alberto non penso proprio ,tale esoscheletro non va bene per la guerra allo stato attuale.

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