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lunedì 12 settembre 2016

Voli suborbitali e voli orbitali commerciali, il nostro prossimo futuro?

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Nel rispondere ad una domanda fattami da Filippo, un caro amico, mi sono fatto prendere un po' la mano dall'entusiasmo ed ho scritto un po' troppo. Ho quindi trasformato il tutto in questo post che vorrei condividere con tutti.

Filippo mi chiede se SpaceShipTwo di Virgin Galactic, che nei giorni scorsi ha fatto il suo primo volo di test, potrebbe restare nello spazio a gravità zero più dei 5 minuti previsti dal piano di volo originale, e quali sono i suoi limiti. Potrebbe rimanere nello spazio per ore o giorni? Virgin Galactic ha obiettivi più ambiziosi?

Dunque, SpaceShipTwo (SS2) per come è stato realizzato adesso è un veicolo suborbitale, cioè una volta lanciato non compie un'intera rotazione intorno al nostro Pianeta (orbita), ma ritorna "giù" dopo un po' di tempo. Un po' come quando lanciate in aria un sasso. Va su e poi torna giù.
Semplificando parecchio, ciò è dovuto alla velocità che gli viene impressa, non sufficiente a vincere la forza di attrazione gravitazionale della Terra.

Dopo essersi separata dall'aereo carrier, SS2 accende il proprio motore e punta verso l'alto, guadagnando velocità e quota.
E quando il propulsore si spegne (quando lasciamo andare il sasso dalla nostra mano), quello è il momento in cui il veicolo possiede la massima velocità verticale. Da quell'istante in poi inizierà a rallentare.



Sempre a partire da quel momento, all'interno di SS2 i passeggeri iniziano a percepire la mancanza di peso. In realtà sia SS2 che i suoi occupanti hanno iniziato un volo libero.
I passeggeri si stanno muovendo con la stessa velocità del veicolo. E ciò significa che relativamente all'interno del veicolo i passeggeri sono in quiete, sembrano cioè non essere soggetti ad alcuna forza che li spinga verso il basso, o che li tenga attaccati alla propria poltroncina. Sono liberi di muoversi a loro piacimento, galleggiando letteralmente all'interno dell'abitacolo.
Questo è ciò che significa trovarsi a zero G e la stessa identica cosa accade agli astronauti in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale.

SS2 ed i suoi passeggeri continuano sì a salire, ma solo per inerzia, perdendo gradualmente velocità. Stanno percorrendo un arco di parabola discendente (l'arco ascendente di una parabola discendente). La velocità continua a diminuire fino al punto in cui si annulla e da quel momento in poi il veicolo-ed-i-passeggeri iniziano la discesa, anzi la caduta libera.
All'interno si continua a percepire la mancanza di peso, per lo stesso motivo detto in precedenza, le velocità di SS2 e dei passeggeri continuano ad essere identiche.

Naturalmente però ad un certo punto i piloti del veicolo inizieranno a frenare la discesa per riprendere il controllo del mezzo. Veicolo e passeggeri stanno ancora precipitando, ma non più con la stessa velocità. Il veicolo diminuisce la propria velocità di caduta, mentre al suo interno i passeggeri tendono a continuare la caduta libera.
E questi inizieranno quindi a non percepire più zero G, ma sentiranno un' accelerazione negativa che li premerà contro i propri sedili.
Stanno cedendo energia al veicolo, il quale l'assorbe e la dissipa con i suoi sistemi di frenata.

SS2 riprende il controllo del volo ed effettua le dovute manovre per raggiungere la pista ed atterrare in sicurezza.

Nel suo profilo standard di missione SS2 dovrebbe trovarsi nelle condizioni di zero G per circa 5 minuti prima di prendere il controllo della discesa. Durante il suo volo la navetta supera la quota di 100 km (dal livello del mare), un limite denominato linea di Kármán che segna per convenzione la fine dell'atmosfera Terrestre e l'inizio dello spazio. Chi supera questo limite può dire di essere un astronauta. Il 1° astronauta Americano a volare nello spazio fu Alan Shepard, il 5 Maggio 1961 a bordo della navicella Freedom 7 del programma Mercury.
Il suo volo fu un volo suborbitale e l'altezza massima raggiunta fu di circa 186 km.

Torniamo a SS2. Possiamo dire che maggiore è la velocità impressa al momento dello spegnimento del propulsore e più ampio è l'arco di parabola che compirà l'intero veicolo, maggiore sarà la quota massima raggiunta e conseguentemente maggiore sarà anche il tempo in cui i suoi passeggeri sperimenteranno la condizione a zero G. Più forte lanciate il sasso e più tempo impiegherà a cadere al suolo.

Se la velocità impressa fosse sufficientemente grande la parabola discendente compiuta da SS2 non intersecherebbe più la superficie Terrestre, ma andrebbe oltre, continuando a girare intorno alla Terra. Non si tratterebbe più una parabola ma di un'ellisse. In altre parole avremmo fatto compiere a SS2 un'orbita completa intorno al nostro Pianeta.

In questa (enorme) semplificazione non ho volutamente tenuto conto dell'attrito generato dall'aria che in effetti è tale da frenare considerevolmente ogni veicolo spaziale che vi si trovi a volare, il quale per continuare a restare in orbita dovrebbe mantenere il propulsore acceso per contrastarne l'effetto frenante e continuare ad avere sufficiente velocità per percorrere un'ellisse invece che una parabola discendente.

Quest'ultimo scenario non è ad oggi percorribile poiché occorrerebbe avere sempre il propulsore acceso con costante consumo di propellente, che come sapete è risorsa limitata e quindi preziosissima (nonché pesante anch'essa).

Per non avere i problemi legati all'attrito dell'aria i veicoli spaziali vengono quindi immessi in orbite a quote maggiori, dove l'effetto dell'atmosfera Terrestre è considerato trascurabile. In realtà anche all'altitudine in cui si orbita la ISS - normalmente 400-450 km - le "poche" molecole di atmosfera presenti contribuiscono a farne decadere l'orbita, sebbene di poco, circa 100 metri al giorno. Periodicamente quindi, una o due volte l'anno, la ISS accende i propulsori per la manovra nota come innalzamento dell'orbita, riguadagnando quota.

Tornando alla domanda di Filippo, SS2 per come è adesso potrebbe in teoria avere un propulsore più potente ed arrivare più in alto. L'ipotesi più semplice è tenere acceso il motore per un tempo maggiore, in modo da imprimere una maggiore velocità al veicolo. Ma un tempo di accensione maggiore significa consumare una maggiore quantità di propellente, quantità che occorre portare con sé. Si renderebbe quindi necessario dotare il veicolo di un serbatoio più grande... insomma SS2 è già diventata qualcos'altro.

E per immettersi in orbita a circa 400 km di altitudine, la velocità impressa al veicolo deve essere davvero tanta, nell'ordine di 27.000 km/h.
La modalità che meglio conosciamo per ottenere ciò, e che funziona sin dall'inizio dell'astronautica, è avere due veicoli spaziali, il 1° dedicato esclusivamente a spingere il 2° veicolo. Quello che spinge è il razzo vettore (o lanciatore) e l'altro è il payload (la capsula orbitale con i passeggeri o un qualunque satellite, ad esempio).

Il razzo vettore è tipicamente diviso in due o più stadi, è quello che ha motori molto potenti, tutto il propellente che serve per raggiungere l'orbita, ed è quello che dopo aver impresso la giusta velocità al 2° veicolo, si separa da esso e termina la propria missione.

Supponiamo quindi di avere un O-SS2 (un Orbital SpaceShipTwo, uno SS2 orbitale cioè) che ha raggiunto l'orbita Terrestre.
Se la missione è rimanere in orbita per alcuni giorni, allora il volume interno del veicolo dovrebbe essere grande abbastanza per contenere tutte quelle funzionalità tali da consentire all'equipaggio di vivere più o meno comodamente. Ad esempio, sono necessarie una dispensa per contenere il cibo, i servizi igienici, cuccette per dormire, ecc. ecc.

O-SS2, rispetto ad SS2, dovrà poi essere strutturalmente più robusta, per tutta una serie di motivi, tra cui essere maggiormente resistente all'ambiente spaziale (temperatura e radiazioni) ed essere in grado di rientrare dall'orbita. A questo scopo occorrerà dotarlo come minimo di uno scudo termico per proteggerlo dalle fortissime sollecitazioni termiche durante l'ingresso in atmosfera nella fase di ritorno a Terra. Ed i sistemi di guida e navigazione dovranno necessariamente essere più complessi.

Insomma, le differenze tra un veicolo suborbitale ed un veicolo orbitale sono tante e tali da rendere lo O-SS2 molto differente da come è adesso SS2, ed in generale un generico veicolo spaziale orbitale da un veicolo spaziale suborbitale.

Occorre rivedere l'intera architettura del veicolo ed, a catena, dell'intera missione ed in definitiva di tutto il servizio di trasporto spaziale, infrastruttura di volo ed infrastruttura di Terra, organizzazione, complessità, ecc. ecc.

Ed alla fine il tutto si traduce in costi di progettazione, realizzazione, esercizio di vari ordini di grandezza maggiori. Ma tutto ciò è una realtà oggi, inizialmente ad unico appannaggio delle sole agenzie spaziali governative ma che in questi ultimi anni, come potete leggere nel blog, ha visto e continuerà a vedere un sempre maggiore impegno da parte delle aziende private per il nuovo business spaziale che ha già portato SpaceX a raggiungere l'orbita Terrestre.

Il mio pensiero è che una volta che SS2 inizierà ad effettuare i voli suborbitali – il mio augurio è che ciò possa avvenire senza incidenti e quanto prima – e questo servizio si consoliderà e diventerà maturo, vedo molto probabile che Virgin Galactic userà SS2 come base per costruire qualcosa di più, magari proprio un servizio orbitale.
Ha già annunciato anni fa di voler realizzare sempre partendo dall'aereo carrier WhiteKnightTwo un servizio di lancio orbitale per satelliti (LauncherOne).
In futuro potrebbe quindi davvero nascere un O-SS2, che magari dopo il lancio ed il raggiungimento dell'orbita potrebbe arrivare in poche ore ad agganciarsi ad una stazione spaziale commerciale che possa fungere da resort orbitale.

Qualcosa di simile è ciò che sta facendo Jeff Bezos con la sua azienda Blue Origin. Sta attualmente realizzando e testando un'architettura suborbitale con i lanci del veicolo New Shepard alimentato dal motore BE-3 e nel frattempo con l'esperienza che sta maturando sta lavorando anche per una futura architettura orbitale, con lo sviluppo di un nuovo propulsore, il BE-4.
Tra l'altro vi sono alcune novità che riguardano proprio Bezos che pubblicherò a breve.

Sono convinto che tutto questo farà parte del nostro prossimo futuro, per me spettacolare ed entusiasmante. Un futuro in gran parte ancora da inventare ma che sembra essere non solo possibile, ma addirittura inevitabile.

Ogni buona idea è la benvenuta :-)

49 commenti:

  1. Grazie Sergio,
    sono onorato per essere stato citato in un tuo post e ti ringrazio per aver risposto con tanta dovizia di particolari al mio quesito.
    Ora mi sono più chiare le classi di velivoli spaziali ed i loro limiti.

    Molto affascinante anche l'immagine di apertura del post.

    Un saluto e a presto,
    Filippo.

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  2. Bell'articolo, molto chiaro.

    Quindi Sergio, ci sono speranza di diventare astronauta ... da 100 km?

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  3. Posso dire che sei riuscito ad esporre l'argomento in maniera letteralmente appassionante?
    Grazie per aver condiviso tutto con quest'articolo, ti scrivo anche perchè vorrei chiederti la cortesia di un piccolo supplemento, quando avrai tempo di farlo, per chiarirmi un dubbio da cui non riesco ad uscire da solo.


    Quando dici che SS2 ed i suoi passeggeri continuano sì a salire, ma solo per inerzia, perdendo gradualmente velocità. Stanno percorrendo un arco di parabola discendente., presupponendo che non sia un refuso e che quindi dipenda da come visualizzo io in modo diverso nella mente l'immagine descritta oppure perchè uso il termine in modo sbagliato, entro in difficoltà perchè parli di un arco, non di tutta la parabola, e che quindi in quel momento preciso, finchè cioè la spinta mantiene il veicolo in salita, io lo concepisco come un arco di direzione ascendente, non discendente.
    Dove sbaglio?

    Massimo.

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    1. Lì, in quei momenti il tragitto è in fase ancora ascendente, certamente.

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    2. Grazie a te Massimo. L'aggettivo discendente è riferito alla parabola e non all'arco che percorrono SS2 e passeggeri che è giustamente in salita. In altre parole stanno percorrendo l'arco ascendente di una parabola discendente. Meglio? Ciao.

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    3. Grazie e scusa, molto chiaro, mi ero effettivamente complicato la vita da solo pensando ad un eventuale significato tecnico diverso da quello puramente logico.

      Massimo

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  4. Buongiorno,grazie Sergio per questo articolo esaustivo ma mentre leggevo non ho potuto fare a meno di pensare quale utilità può avere investire in viaggi di questo tipo per 5 min in assenza di peso.Supponendo che si arriverà magari a stare anche qualche giorno nello spazio,che ritorno si avrebbe in termini di tecnologia e sviluppo?...per affrontare un viaggio su Marte dubito che lo sviluppo di mezzi che possano farti orbitare, al massimo qualche giorno,possa poi venire utile nell'esplorazione spaziale.Non vedo la possibilità di spostare materie o beni sostituendo l'aereo,non vedo possibilità di migliorare tecnologie per immettere nell'orbita satelliti o moduli per una eventuale stazione spaziale turistica(i mezzi ci sono già e sono sviluppati in tutt'altro modo).Vedo solo un ritorno in termini economici per l'azienda dal punto di vista del business in pratica la mia domanda è:ne abbiamo davvero bisogno?.Ciao.Massimiliano.

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    1. Ciao Max. Innanzi tutto tieni bene a mente che Virgin Galactic e le altre compagnie spaziali commerciali sono aziende private, le quali stanno investendo loro capitali per realizzare voli suborbitali a pagamento, cioè hanno identificato in questo settore una fonte di possibili guadagni e si stanno adoperando in tal senso. Non ci vedo nulal di strano.

      Però, non si tratta solamente dei 5 minuti in assenza di peso. Un'infrastruttura suborbitale può essere tante, tantissime cose. Innanzi tutto, così come è accaduto anche per il settore dell'aeronautica, i grossi prezzi iniziali faranno sì che potranno essere reinvestiti molti capitali per consolidare il business, e per diminuire il costo dei futuri biglietti.
      Anora, in quei 5 minuti possono essere effettuati anche molti esperimenti scientifici.
      Inoltre un aereo suborbitale potrebbe far evolvere l'aeronautica, e magari portarti da Roma a Ney York in 1 ora.
      C'è poi chi partendo da un'infrastruttura suborbitale lavora per estenderla ad un vero servizio di trasporto orbitale.

      Non c'è solo il viaggio su Marte. Le aziende private stanno "conquistando" l'orbita bassa Terrestre, e questo sentiero passa anche dai voli suborbitali. Ciao.

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  5. Ottimo articolo Sergio, mi chiedevo i famosi "spazioplani", che dovevano o dovrebbero farci fare viaggi intercontinentali, tipo Roma - Sidney,in un ora; attualmente la situazione è ancora sulla carta? Se non ricordo male Nasa ne stava testando uno, forse x 38?
    un saluto
    Nico

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    1. In merito c'è una pagina di Wikipedia molto interessante sui motori Scramjet: https://it.wikipedia.org/wiki/Scramjet

      Da qualche giorno cerco notizie in merito ma la sensazione è che il loro utilizzo sia complesso in quanto un velivolo deve possedere almeno due tipi di motore distinti, il primo per raggiungere una velocità sufficiente a far funzionare il secondo, di tipo scramjet.

      I video in rete non sono molti, forse è una tecnologia su cui non si sta più investendo.

      Un saluto,
      Filippo.

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    2. Volevo solo osservare che un viaggio che porti da un capo all'altro del mondo in un paio d'ore ha intrinsecamente dei problemi oggettivi: farlo attraversando l'atmosfera per usarne l'ossigeno implica risolvere enormi problemi legati alle alte temperature prodotte dall'attrito dell'aria, farlo passando per lo spazio con motori endotermici implica costringere i passeggeri ad un periodo di volo in assenza di gravità. Nel secondo caso significa che il volo non sarebbe alla portata di tutti, direi quasi che sarebbe alla portata di pochi.

      Filippo

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    3. Filippo ho visto la pagina da te suggerita su Wikipedia, li poi sono finito sul x-43, un prototipo di aereo,diciamo più drone; mi sa che più che spazioplano sembra un bombardiere di "penetrazione ", come si dice in gergo militare, cioè invisibile ai radar che entra nello spazio aereo nemico
      Forse come ricaduta tecnologica, un giorno trasporterà persone ma per ora non penso
      Nico

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    4. Nico, la prima volta che personalmente ho letto qualcosa su gli spazioplani, proprio leggendo come esempio un ipotetico volo verso sidney in un'ora o giù di lì, eravamo negli anni '90, e se ne parlava come futuro imminente, ma come spesso accade in queste previsioni, i pochi anni purtroppo diventano decenni e decenni.

      Per me hai toccato da solo il punto focale della cosa, ovvero la ricaduta tecnologica. E con questo risponderei anche ai dubbi di Max sull'utilità dei 5 minuti.
      Tutta buona ricerca con annessa acquisizione di conoscenze ed esperienze che prima o poi serviranno a mettere in esercizio anche il primo spazioplano suborbitale commerciale, sia che parliamo del SpaceShipTwo che dei test su veicoli militari.

      E prima o poi son certo che ci si arriverà, quando diventerà un'esigenza effettuare un volo intercontinentale in un paio d'ore, così come ora lo è farlo in mezza giornata e non è più tollerabile fare una traversata di settimane in nave come un tempo.

      Massimo

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    5. Massimo,
      non è detto che lo spazio sarà la via per viaggi intercontinentali di breve durata. Un'altra via potrebbe essere Hyperloop in cui si cerca di ricreare lo spazio in un tunnel...

      La vera sfida per l'uso commerciale del volo suborbitale penso rimarrà, al di là di tutto, il comfort del viaggiatore.

      Quindi l'obiettivo dovrà essere il contenimento del numero di G all'interno di un intervallo ragionevolmente confortevole.

      Nessuno vorrà l'assenza di gravità e nemmeno essere dipinto sul proprio seggiolino. Quindi ci vorrà molta fantasia, magari sfruttando delle centrifughe per dare la sensazione di peso.

      Solo il tempo ci consentirà di capire fin dove potremo spingerci visti i limiti del corpo umano.

      Filippo.

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    6. Anche questo è vero, hai fatto bene a puntualizzarlo.
      Probabilmente se i tempi per lo spazioplano dovessero dilatarsi ancora tanto, altre tecnologie potrebbero rendere la via suborbitale obsoleta o semplicemente inutile.

      Massimo

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  6. Risposte
    1. Nico. Nasa sperimenta da anni l' x -51/a...sembra un siluro. Dovrebbe avere raggiunto mach 6..naturalmente senza pilota. Pare serva alla nasa e probabilmente al pentagono...(considerazione mia) ufficialmente per vedere di coprire distanze tipo Londra - new York in circa 3 ore nei voli commerciali di routine futuri. Non cito le fonti perché non mi ricordo più cosa avevo cercato...curiosavo tra gli aerei più veloci del mondo...Alberto

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    2. Claudio meno male che ci sei tu come il gigante buono della Ferrero di Carosello di qualche anno fa ,senno' come facevo a non sapere che Blue Origin ha pure un sito.Complimentoni.Se non era per te ora vivevo nell'ignoranza

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    3. ... senza barba però, ma alle volte sono un po' JO CONDOR!
      Ed invece tu chi sei?
      Non ti vedo sulla sfera di cristallo.

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    4. Claudio, lo sai che mi hai rovinato la sorpresa che avevo preannunciato, vero?!

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    5. Il tuo blog,
      caro Sergio,

      è tutto pieno di sorprese ma talvolta qualcuna non entra dalla porta principale attraversando la via maestra, cosicché anche codesta rappresenta una sorpresa!

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  7. Parlando di spazioplani il futuro sara' militare indubbiamente.Sono gia' al lavoro cinesi, russi e in forte ritardo gli americani, forse , tra alcune decadi,vedremo i primi spazioplani civili;sono mooolto pessimista a riguardo!.Giusto per inquadrare la questione, esistono da decenni aerei supersonici e nel caso del Sr71 e nel Mig 31 addirittura trisonici ,terminata l'era del Concorde nulla di civile vola supersonico e quindi e' tutto detto.I vari progetti di questo e quello, sono favole per bambini e amanti della fantaindustria.Restando nel settore militare ormai il "must" e' l'ipervelocita', nel campo missilistico ,abbiamo, pardon, hanno il Sarmat, lo Yars, e il Topol M (ne hanno lanciato uno ieri con pieno successo)e nel campo avionico ci sono imminenti novita'.Ad esempio i cinesi che qui qualcuno del forum, pieno di se,stupidamnte ironizza , hanno gia' lanciato con pieno successo il loro velivolo ipersonico HGV( 7 e dico settimo test riuscito)e a breve potranno colpire qualsiai bersaglio nel mondo con una testata nucleare entro un ora ,gli ammericani ( si con due emme) tanto bravi tanto belli sono fermi all' X51 prototipale .vabbe' in caso di bisogno,possono chiedere in prestito l'aereo degli X Men....ahahaha .In fatto di bidoni poi sono maestri assoluti ,basta guardare F35 costato un enormita' e ancora non vola come si dovrebbe.Poi vogliono fare i rambo in Libia con i vetusti AV8 Harrier Plus mentre i "bistrattati" russi stanno facendo un c..o nero in Siria all'Isis.D'altronde se gli americani le guerre le iniziano e i russi le concludono, ci sara' un perche' Israele docet, non si fanno scrupoli quando c'e' da massacrare in Palestina o in Libano, ma se la guerra la vuoi vincere....Ad est continuano a farsi grasse risate con il compagno di merende Erdogan che se la sta sbrigando per conto suo in Siria dopo le non proprio civili epurazioni (ma come? lo vogliamo pure in Europa e c'e' lo teniamo nella Nato? dopo la follia dell'abbattimento del Sukhoi?),sig!Certo gli americani sono tosti quando c'e' da fare un sacco di soldi ( maestri nel derubare le risorse nel mondo dei poveracci che vanno a invadere) ,hanno la grana hanno i cervelli e quindi a breve ritorneranno in sella.Intanto ancora piu' a est i musi gialli (cinesi) questo mese lanciano il Tiangoong 2 ,a ottobre ci portano gli astronauti con la LORO (in maiuscolo) Shenzhou 11, e noi occidentali che mettiamo le sanzioni a russi poi ci caliamo le braghe chiedendo come un cane con in bocca la ciotola vuota, il cibo al padrone?Azz viva la coerenza!.Nel nostro caso l'autostop sulla Soyuz a suon di milioni.Se non fosse che "pecunia non olet" e i russi non sono piu' "compagni" da tempo,farebbero bene a prenderci a calci in c..o.E ci si doveva mettere il nuovo tonfo di Space X , e mentre Musk rosica a denti stretti i dirigenti della Rosmosmos,come il capo del gruppo TNT di Alan Ford, ,ringraziano avidamente di cuore,il business e' pienamnte nelle loro mani ancora per un bel po',doppio sig!.E vediamo quando sganceranno i moduli russi dalla ISS loro avranno una loro staziome come i cinesi ,noi..un bel cerino in mano se non ci svegliamo.Ah gia ma c'e' marte azz vuoi metter il prestigio?,.pensate quando i cinesi e i russi utilizzeranno militarmente le loro stazioni... settembre e' oggi, non domani, nel caso cinese.Concludo ma mi potrei dilungare, ricordando il recente terzo successo del vettore GLSV indiano ; c'e' lo siamo dimenticati?ed in Corea del nord il bimbo m.....a, lancia a tutto spiano e prepara i botti di capodanno atomici,in barba agli americani e ai giapponesi che non fanno altro che frignare come bimbi indispettiti a cui hanno rubato il gelato.Triplo sig!Piace anche a me fantasticare ma che piaccia o no questo e' il futuro ...e se "le stelle stanno a guardare" come nel famoso racconto, ad est del mondo non guardano , realizzano e con molta professionalita'......

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    1. Claudio, meno veleno e più scienza please!

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    2. Claudio, meno veleno e più scienza please!

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    3. cappero nemmeno io avrei saputo andare cosi oltre, rispetto per l'opinione ma: sembri un servo nasa. Oppure no-Nasa in disguise.


      Scusa ma non capisco la tua opinione/versione dei fatti.

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    4. acciuga nemmeno io capisco a cosa ti riferisci, a quale opinione/versione dei fatti.

      Si-Nasa, No-Nasa ... :)

      Ieri per alcuni km ho dovuto involontariamente far la scorta ad un trasporto eccezionale su strada, col grande logo ESA sull'enorme contenitore cilindrico.
      No NASA, SI ESA.

      Marco, se un giorno inizierai a guardare dall'altra parte e non ci mostrerai più solo la schiena curva in questo no-selfie, sarà un grande passo avanti per questo blog e forse anche tu vedrai più lontano, dopo aver girato la testa.

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  8. Ottimo post. Molte cose le avevo già lette sito-qua sito-là nel tempo, come tutti immagino i lettori appassionati di questo blog. Ma è come se mi avessi scosso la testa e messo a posto l'ordine. Ora è tutto parecchio più semplice, e ordinato. Ottimo.

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  9. Hai messo a posto l'ordine?
    Enrico, ti prego, ma che hai perso la bussola?





    (Pregasi capire lo Humor)

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    1. Nello spazio non serve: sempre diritto: tanto ti fanno curvare gli altri (diceva Einstein...) E abbasso l'entropia.

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    2. È vero nello spazio la bussola magnetica non serve, lasciamola qui a terra. Ma tu ora dove ti trovi, ammesso che non ti sia irrimediabilmente perduto nel nuovo ordine trovato?
      Immagino che sei giù, a livello del mare, come è Sergio ... come dice Sergio, e se perdi la bussola proprio tu, è proprio il colmo dei colmi, cara la mia Bussola.
      Non puoi navigare facilmente se non di notte, guardando le stelle.
      Contento tu ... ^_^




      (Questo non è pragmatismo ... però è decisamente Off-topic)

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    3. "Ma tu ora dove ti trovi, ammesso che non ti sia irrimediabilmente perduto nel nuovo ordine trovato?" Caro, caro Groucho Marx (di cui sono un immenso estimatore.) E termino il mio personale off topic. Ora, torniamo allo spazio.

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    4. ... spazio aperto.

      Dove mi porta il vento, dove mi porta il tempo, dove mi sembra utile e gratificante allo scopo di immortalarle.
      Fra le Alpi Giulie, ora e da venti anni, salendo e scendendo fra 800 e 2700 m slm.

      E l'ultimo chiuda la porta.

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  10. Claudio B, mi sembri un pò arrabbiato almeno a livello politico, sicuramente certe scelte non sono condivisibili da parte degli americani; la Cina è molto avanti anche per la corsa alla luna, la colpa non è solo della Nasa, il governo americano spende tantissimo per il comando spaziale americano e alla Nasa da qualche "dollaro " si sa il mondo va così purtroppo; gli interessi di stato passano avanti a quelli scientifici o umanitari
    Un saluto
    Nico

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  11. Buongiorno a tutti...bella discussione anche se non capisco la folle corsa ad avere razzi(con testate nucleari)da parte di alcuni paesi...a parte questo tornado al discorso dei voli suborbitali credo non abbiano un risvolto turistico per i problemi detti nei post sopra...non vedo un possibile utilizzo come ho già detto...sicuramente mi sbaglio però dove sarebbero i grandi risvolti dal fare un viaggio suborbitale di 2-3 ore al posto che 10-12 ore di areo?...e non capisco proprio l'uso di tanto denaro per sviluppare questi velivoli se non purtroppo per uno scopo militare...che poi se tutti gli uomini capissero dove siamo veramente e guardassero le stelle almeno una volta, riflettendo su quale dono sia la terra e la nostra vita ,probabilmente ci concentreremmo di più sulla conquista di nuovi mondi...

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    1. Ps giusto per cominciare perché non una base lunare permanente?

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    2. Max,
      concedi il beneficio del dubbio alle migliaia di persone, professionisti e scienziati che lavorano nella comunità spaziale. I voli suborbitali hanno molte, molte caratteristiche importanti.

      "che poi se tutti gli uomini capissero..." è una bellissima frase, darebbe un senso di giustizia cosmica all'universo, ma la realtà non è così. NON c'è la bacchetta magica per far capire a tutti gli uomini che sarebbe meglio guardare le stelle. Anzi, un modo c'è, ed è l'unico: iniziamo noi a dare il buon esempio.

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    3. Sergio ok,posso anche concedere il beneficio del dubbio,sicuramente le persone che lavorano a questi progetti hanno il mio rispetto per quello che fanno,rimango pero' sempre un po' perplesso da questo progetto che, tra l'altro, e' gia' costato delle vite e mi chiedo se veramente ne vale la pena...anche impegnandomi non riesco poi a trovare un buon utilizzo dei voli suborbitali perche' credo che lo sviluppo di velivoli di questo tipo non possano portare chissa'quale nuova innovazione...non vedo un grosso salto tecnologico tantomeno la possibilita' di essere usato da molta gente...stiamo sempre parlando di velivolo+navetta...con propellente usato per i razzi...dal punto di vista anche della propulsione non si cambia di una virgola quello che c'e' gia'...sono molto piu' a favore di altre imprese,come quella del solar impulse per esempio...

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    4. La bellezza della cosa è che, parlando di privati, ognuno i propri soldi (propri o raccolti da sponsor) li spende come vuole seguendo le proprie passioni.
      Ecco quindi che c'è chi fa Solar Impulse e chi realizza un sistema di voli spaziali suborbitali. Non vedo proprio la necessità di essere critici.
      La capirei se i soldi li dovessimo cacciare tu ed io, come accade per i programmi spaziali governativi, finanziati dalle nostre tasse.
      Ed anche in questo caso sarebbe corretto limitarci a far sentire la nostra voce relativamente ai soli programmi della nostra agenzia spaziale nazionale.

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    5. Dopo che tra tutti i commenti vari sono stati menzionati tutti o quasi gli aerei del mondo, alla fine, involontariamente, è toccato a te dare anche al tornado il suo momento di gloria newsspaziale!!

      Massimo

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    6. Sergio,giustamente i soldi propri ognuno li spende come vuole...non sono critico sul progetto in se sono critico sul fatto che non è utile per l'umanità,a mio parere naturalmente,nel senso che può rendere più veloci alcuni trasporti o permettere turismo spaziale ma si ferma lì...per la maggioranza delle persone non cambia nulla al contrario della Possibilità di andare su Marte...credo che volenti o nolenti il futuro nostro come uomini sarà quello di arrivare su nuovi mondi...sicuramente non vedremo questo passo,neanche i nostri figli ma credo che questo sarà inevitabile in futuro lontano e noi stiamo assistendo all'inizio di quella che sarà l'era spaziale...

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    7. Ps per fare un paragone di come la vedo è come se un produttore di auto voglia creare una super car per fare i 400km/H alimentata da benzina anziché pensare a sviluppare auto elettriche o ibride più efficienti...sicuramente vai più veloce,sicuramente ci sarà chi avrà i soldi per comprarla ma saranno i pochi a beneficiarne...quello che fa spaceX o blue origin invece lo condivido al 100%

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  12. Tiangong 2 lancio perfettamente riuscito .Sergio ci scrivi un bell'articolo?, grazie

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    1. News Spazio sta seguendo il programma Cinese da sempre. Un articolo sul nuovo lancio è già in programma e non può mancare.

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  13. Penso che l'idea di avere degli aerei che possano raggiungere lo spazio e magari qualche stazione spaziale è affascinante anche se i problemi tecnici da affrontare sono molto notevoli ,dobbiamo considerare che i normali motori per gli aerei possano arrivare fino a 36.000 metri(parliamo di un record fatto con un caccia) poi dovrebbe azionare un propulsore a razzo(solido o liquido che sia) e finché non avremo propulsori elettrici per lo spazio queste sono le alternative, poi dato che nella discussione si è pure parlato di motori scramjet tale tipo di propulsore presenta vari problemi , per primo il fatto che per funzionare deve raggiungere almeno mach 4/5 e quindi neanche sul sr-71 black bird potrebbe funzionare (l'aereo più veloce del mondo) con una velocità di circa 3500 km/h per risolvere questo problema oltre a un normale motore a reazione dovremmo installare pure un ramjet o dei razzi (agganciati alle ali che poi vengono fatti cadere un pò come negli aerei caccia con serbatoi ausiliari o con le bombe) per fargli raggiungere la velocità per far funzionare lo scramjet ma cosi ci sarebbe un problema di spazio e peso dato che questo aereo avrebbe 3 tipi diversi di propulsori, poi dovremmo considerare anche il consumo di carburante che sarebbe davvero notevole ,quindi ritengo che per molti decenni non avremo aerei di linea supersonici/ipersonici.

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