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lunedì 18 luglio 2016

CRS-9, lancio perfetto, atterraggio spettacolare sulla terraferma del 1° stadio del razzo vettore Falcon 9, replay video!


NEWS SPAZIO :- E' stato un lancio perfetto, spettacolare. Il razzo vettore Falcon 9 di SpaceX è partito alle 6:45 ora Italiana di questa mattina in quella che era una finestra di lancio immediata per consentire al suo carico, la capsula cargo Dragon 9, di immettersi nella giusta traiettoria orbitale per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale tra due giorni.

Falcon è partito dallo Space Launch Complex 40 della Cape Canaveral Air Force Station in Florida. Sulla costa degli Stati Uniti era notte, mezzanotte e 45 minuti per la precisione. Un perfetto lancio in notturna, dove le luci sfolgoranti dei motori a razzo aggiungono un'ulteriore nota fantastica.


E dopo aver compiuto il suo dovere, dopo essersi separato dal 2° stadio del razzo, il 1° stadio del Falcon 9 (F9S1) è ritornato autonomamente a Cape Canaveral ed è atterrato nel sito Landing Zone 1 di SpaceX, a pochi chilometri a sud da dove era partito pochi minuti prima.



Si è ripetuto il successo del 1° tentativo di atterraggio sulla terraferma avvenuto a Dicembre per il lancio della missione Orbcomm-2.

Mentre il 2° stadio continuava a spingere Dragon per raggiungere l'orbita designata, F9S1 ha iniziato la sua missione secondaria, tornare sano e salvo al suolo ed atterrare a Cape Canaveral.
Per dirla in termini molto generali, le tipologie di missione del Falcon 9 a cui abbiamo assistito negli scorsi mesi e culminate con l'atterraggio di F9S1, sono principalmente di due tipi, basate sull'orbita di destinazione in cui deve essere rilasciato il carico.
Questa può essere l'orbita bassa Terrestre LEO (Low Earth Orbit), intorno a 400 km di altitudine, dove c'è la Stazione Spaziale Internazionale per intenderci. E c'è poi l'orbita di trasferimento Geostazionario che farà arrivare il payload in orbita Geostazionaria, a 36.000 km di altitudine dalla Terra.

Due orbite di destinazione differenti, con la seconda molto più lontana dalla Terra. Ne abbiamo già parlato molte volte durante la descrizione dei precedenti lanci di SpaceX, più in alto si deve arrivare e maggiore potenza il 1° stadio del Falcon 9 deve produrre per spingere il suo carico, quindi con un maggiore consumo di propellente. Ed in tal caso ne resta meno per la fase di rientro e non basta per tornare indietro al sito di lancio.

Ciò che abbiamo visto ormai varie volte è che F9S1 sostanzialmente continua a seguire la sua traiettoria balistica di discesa, traiettoria che termina in un punto dell'Oceano Atlantico, dove c'è ad aspettarlo la piattaforma oceanica ASDS (Autonomous Spaceport Drone Ship). Il propellente basta appena per atterrare sulla piattaforma.

Ma il lancio di questa mattina ha come obiettivo la ISS, in orbita LEO. C'è quindi sufficiente propellente per consentire a F9S1 di effettuare la manovra di Boost-Back, interrompere la parabola balistica e rientrare sulla costa Americana.

F9S1 ha spinto il suo carico (il 2° stadio e Dragon) fino a T+2min e 21 sec. Da qui lo spegnimento dei motori principali (MECO, Main Engine Cut Off), avvenuto alla velocità di 1,6 km/sec e ad un'altitudine di 61 km.

Tre secondi dopo ecco la separazione con il 2° stadio (F9S2) che dopo 8 secondi ha acceso il proprio motore Merlin 1D Vacuum.

Intanto F9S1 con i motori di assetto ha effettuato una rotazione di 180° per orientare i motori nella direzione di movimento. A seguire è iniziata la manovra di Boost-Back, tre motori accesi per 50 secondi, proprio per invertire la spinta corrente e tornare a Cape Canaveral.

Un'altra rotazione di 180° ha poi riposizionato il comparto motori verso il suolo. Le quattro alette di manovra si sono aperte per consentire a F9S1 di controllare la discesa e puntare verso il sito di atterraggio.

Una nuova accensione di tre motori, la Entry Burn, per rallentare il veicolo. Ne è seguita una discesa di circa 50 secondi durante la quale F9S1 ha superato la velocità del suono emettendo il classico bang supersonico.

L'ultima accensione, la Landing Burn, e l'apertura delle quattro gambe di atterraggio hanno portato F9S1 proprio al centro del landing pod, nel logo SpaceX, per un touchdown impeccabile.

Guardate questa sequenza di immagini







Con questo booster sono ormai 5 gli F9S1 ritornati "a casa", 2 atterrati sulla terraferma e 3 sulla piattaforma ASDS. Trovate tutto (dati, immagini, video) nella sezione del blog dedicata a SpaceX a questo URL


F9S2 ha spinto Dragon fino a T +9min e 02 sec, quando ha spento il suo propulsore. Mezzo minuto dopo Dragon è stata rilasciata. Falcon 9 ha concluso la missione primaria e la capsula cargo ha iniziato il suo viaggio in solitario per raggiungere la ISS.



E per prima cosa sono stati dispiegati i pannelli solari per la produzione di energia


Il prossimo appuntamento è per Mercoledì con l'arrivo di Dragon sulla Stazione.

Quello di oggi è stato il 27° lancio di un vettore Falcon 9 dal suo debutto nel 2010, il 7° nella versione Full Thrust, e l'11° volo di una capsula Dragon.

Ecco il replay del Technical webcast di SpaceX



Enjoy!

Immagini, credit SpaceX.

15 commenti:

  1. Da togliere il fiato! Alberto

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    1. Da togliere il fiato, ma anche da rovinare il sonno degli abitanti del posto.
      C'è chi si lamenta.
      Sono punti di vista, di osservazione e vite differenti.

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  2. Molto bello, se potessero atterrare sempre sulla terraferma, non avrebbero problemi; spero che si costruisca in Italia uno spazio porto, come è stato annunciato qualche giorno fa
    Nico

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    1. In Italia? Dacci qualche notizia in più. Hai un indirizzo Internet da condividere?

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    2. Il presidente dell' Asi Battiston, ha parlato di uno spazio porto da costruire in Italia, anzi per essere più precisi una condidatura italiana, alla costruzione di uno spazio porto
      Un saluto
      Nico

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    3. Uno spazioporto a questa latitudine!?
      Mah, che convenienza avrebbe? Nella mia ignoranza non la vedo come una cosa molto sensata.

      Tu ne sai qualcosa Sergio?

      Massimo

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    4. D'accordo, la fonte della notizia l'ho trovata io, è a quest'indirizzo: http://www.asi.it/it/news/uno-spazioporto-in-italia

      Però io rimango lo stesso perplesso.

      Massimo

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    5. Massimo,
      lo stesso articolo dell'ASI mette il punto interrogativo. Direi che l'aspetto importante della notizia è l'accordo tra FAA, ENAC ed ASI, primo accordo in tal senso tra USA ed un paese Europeo.

      Collaborare sul "Commercial Space Transportation" vuol dire discutere di tante cose, anche di un possibile spazioporto in Italia, ma devo dire che mi sembra ancora un po' presto... vedremo in futuro.

      Certamente il nuovo business spaziale sta esplodendo e sono convinto che cambierà il nostro modo di vivere quando sarà maturo.

      Sono convinto poi che nasceranno spazioporti un po' in tutto il mondo (o si trasformeranno gli attuali aeroporti).
      Quanto tempo ci vorrà dipenderà anche da accordi di questo tipo, anche se la vera forza trainante saranno le industrie private.

      Un esempio fra tutti è quello di SpaceX.

      Tra alcuni anni poi dovrebbe essere pronto per i test il motore Sabre su cui ESA sta investendo, e questo potrebbe portare alla realizzazione di veicoli spaziali che decollano ed atterrano come aerei.
      Ma ci vuole ancora tempo...

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    6. La mia proposta molto smart di oggi è di costruire basi spaziali ai poli, nord e sud.
      Si risparmierebbe molto sul raffreddamento dei combustibili, sulla conservazione dei cibi e su quella ... degli astronauti che durerebbero di più.
      Anche sulla cima delle vette più alte andrebbe bene, sono più vicine al cielo e si arriverebbe più rapidamente in orbita!
      La Cina sarebbe capace di farle.

      Qualcuno è contrario?

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    7. Sono certamente d'accordo sulle prospettive future, Sergio. Poi effettivamente, come dici tu stesso, l'aspetto importante è la notizia della collaborazione.

      Probabilmente contestualizzo troppo la situazione sul presente mentre la cosa viene descritta per un futuro intederminato con scenari, tecnologie ed eventuali esigenze differenti da quelle legate all'attività di una base di lancio attuale, altrimenti credo davvero che parlare di realizzare uno spazioporto ora come ora sia stato fatto o per enfatizzare questa eventuale possibilità futura per attirare l'attenzione sulla notizia con qualcosa di facile presa per la stampa, o se ci credono sul serio, per spendere veramente risorse, che io vedrei con piacere venisse fatto per scopi più prettamente scientifici o esplorativi, per realizzare un bel monumento allo spreco.
      Perchè, anche se nell'intervista viene espressamente detto che non sarà una cattedrale nel deserto, penso che anche volendosi proporre sul "mercato" per l'unica cosa attualmente proponibile, e probabilmente resterà ancora tale almeno per questa generazione, ovvero come base logistica per lanci di satelliti di terze parti, non vedo come si possa pensare, visto che la tecnologia dei lanci è sempre la stessa di decenni fa, di offrire condizioni economiche e logistiche tali da vincere la concorrenza di siti meglio posizionati geograficamente, per non finire come certi aeroporti che vivono di aiuti pubblici perchè non attraggono abbastanza traffico per sostenersi.

      Altrimenti se fosse così facile partire da latitudini basse senza che il carico lanciato non venga appesantito dal carburante ( e dai suoi costi) a scapito del carico utile, magari se ci leggono dalla Lapponia, potrebbero cogliere il suggerimento di Claudio e proporsi anche loro come base di lancio per viaggi spaziali.
      Vedo già lo slogan: i viaggi di Babbo Natale - vivi l'esperienza dei voli suborbitali con le nuovissime navette Renna I e Slitta I!

      Massimo

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    8. Ops, mi si sono intrecciate le latitudini e le consonanti!

      Per cui doppia errata corrige per una migliore comprensione del senso di un testo già pesante di suo...
      1) sostituire futuro intederminato con futuro indeterminato per non cadere in accenti di biscardiana memoria

      2) sostituire basse latitudini con alte latitudini per evitare di capovolgere il mappamondo per capirci qualcosa

      Massimo

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  3. Se non vuoi che io esprima il mio punto di vista puoi essere anche più esplicito...amo molto le vostre tematiche ma posso benissimo evitare di esprimermi...se è questo che volete...o vuoi.. io mi sono sempre espresso pacatamente e amo la tematica ma posso astenermi dall esprimere i miei pensieri e condividerli con voi... no problem. Se ho urtato la sensibilità di qualcuno non chiedo scusa...dato che non vi è motivo...saluto e mi congedo mio malgrado da voi tutti non disturbo più...non mi sembra democratica la cosa ma... amo l'astronautica perciò continuerò a documentarmi. Saluto tutti. Alberto

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    1. ha ha ha
      Ma io ero serio!
      Accidenti, ma cosa hai capito Albi? Che avete capito?
      Ha Ha Ha

      E tu Sergio che ci vai dietro come in una fila ordinata di 2 persone.

      Sono appena rientrato da un'escursione in montagna.
      La luna piena mi ha tenuto fuori oltre il previsto, le foto notturne con la luna piena sono una bella attrazione e ora devo anche scrivere sta coosaaa?

      Insomma io mi riferivo alla popolazione del pòostooo ... attorno all'area di lancio, in Florida!
      Uffa, che avete, c'è troppo caldo dalle vostre parti ...??
      Zucconi!
      he he he ... ero serio, e si vede, no?

      Leggete qua: Locals are complaining that @SpaceX disturbed their sleep
      https://twitter.com/taliaeliana/status/755004399659978752

      Buonanotte a me

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  4. Da togliere il fiato davvero, Alberto. Non badare a Claudio... non riesce a trattenere il suo umorismo "speciale" :)

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  5. Va bene...Largo agli argomenti spaziali.Mi ritengo privilegiato ad avere a che fare con persone competenti come voi . Solo che come si dice dalle mie parti ed io sono un uomo di montagna.... "Non vi ho ancora preso le misure". Dai Buona serata. Alberto

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