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giovedì 19 maggio 2016

"Mars Base Camp", la proposta di Lockheed Martin per raggiungere Marte nel 2028

(Credit Lockheed Martin)

NEWS SPAZIO :- Visto il successo di una recente discussione su di una futura missione umana su Marte restiamo sullo stesso argomento con la notizia che un paio di giorni fa l'azienda Lockheed Martin ha proposto alla conferenza "The Humans to Mars Summit" un proprio progetto di missione con equipaggi per Marte.

Lockheed Martin è lo storico partner che sta attualmente realizzando per la NASA la capsula Orion, il Multi-Purpose Crew Vehicle (MPCV) che porterà gli astronauti oltre l'orbita Terrestre.

Il progetto dal nome "Mars Base Camp" prevede sei astronauti che resteranno in orbita intorno a Marte a partire dal 2028.



Si tratta di una proposta, che Lockheed spera possa interessare l'ente spaziale Americano. Il cuore del veicolo spaziale sarà ovviamente la Orion, che farà da controllo, navigazione e comunicazione. Anzi ne sono previste due, la seconda come backup.

Come vedete dalla foto in alto sono previsti moduli abitativi, laboratori e pannelli solari, tutti "componenti" che sono effettivamente realizzabili con le attuali tecnologie.

Il vettore di lancio sarà il nuovo lanciatore per carichi pesanti della NASA, lo SLS (Space Launch System), che nel 2018 dovrebbe effettuare il suo primo volo di test.

L'idea di Lockheed è che, al pari di come venne fatto per la Luna, prima di far atterrare l'uomo su Marte dovrebbero essere fatte missioni orbitali intorno al Pianeta Rosso.

Il veicolo che raggiungerà l'orbita Marziana verrà lanciato a pezzi ed assemblato in orbita Lunare.
Dalle non molte informazioni che ho trovato l'idea sarebbe quella che il Mars Base Camp potrebbe in futuro crescere con altri moduli, magari in grado di far atterrare un equipaggio sulla superficie di Marte, per poi farlo rientrare sul Mars Base Camp stesso per poi ritornare a Terra.

Con questo approccio di missione l'equipaggio resterebbe circa un anno Terrestre in orbita intorno a Marte, durante il quale potrebbe tra le altre cose pilotare remotamente rover ed altri dispositivi al suolo. Gli astronauti potrebbero anche esplorare remotamente le lune di Marte, Deimos e Phobos.

Insomma, si tratterebbe a tutti gli effetti di una specie di stazione spaziale in orbita intorno a Marte, stazione che potrebbe fare la spola con la Terra per portare nel tempo nuovi elementi nel sistema Marziano.

Direi che è un concept certamente interessante, sotto vari punti di vista. Mi piace l'idea di modularità e di riusabilità e l'idea di portare laboratori in orbita Marziana.
Non sono invece tanto sicuro che sia la cosa migliore restare in orbita senza la possibilità di raggiungere il suolo una volta arrivati su Marte.

Ma è ancora presto per la pianificazione operativa dettagliata della missione. Ci sono molte variabili in gioco. Chissà, magari potrebbe aggiungersi da subito una capsula Dragon V2 dell'azienda SpaceX in grado di atterrare e tornare in orbita...

Stay Tuned!

33 commenti:

  1. Sarebbe interessante capire quali idee hanno per risolvere il problema delle radiazioni solari e cosmiche. Per evitare che sia un viaggio di sola andata.

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  2. Concordo con il commento di Massimo. Questo progetto sarebbe fattibile visto che non ci sarebbero tutti i problemi tecnici riguardanti l'approdo sulla superficie di Marte, e la ripartenza, ad esclusione delle radiazioni. Se non erro Curiosity ha rilevato le radiazioni lungo il tragitto Terra-Marte e purtroppo non sono affatto trascurabili per il benessere degli astronauti.
    Che soluzione propongono loro?
    Marco

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  3. che bello quando vedo queste notizie....ma il fatto dell'assenza di gravità ne vogliamo parlare? oltre le radiazioni...un viaggio così lungo poi non c'è possibilità di fare un landing su Marte..ASSURDO.
    Inoltre l'assenza di gravità debilita l'organismo...chi aiuta gli astronauti ad uscire dalla capsula una volta su Marte?

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  4. un simile progetto immagino richiederebbe molti fondi...sarebbe interessante scoprire se in quell caso gli Americani fossero disposti ad aprire a Partnerships con altre agenzie spaziali...sarebbe di sicuro una buona opportunità per l'Esa per prendere parte a missioni manned per marte che da sola non potrebbe portare avanti

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  5. Sarebbe cosa buona e giusta che in futuro, se non proprio "subito", si allargasse la strategia di esplorazione con un accordo internazionale, quindi non solo fra le differenti Aziende pubbliche e private di un singolo Paese, per costruire uno o più moduli di aggancio compatibili con differenti missioni di differenti partners.
    Una Stazione Spaziale Internazionale in orbita stabile attorno a Marte dovrebbe operare anche da riserva operativa e salvataggio di eventuali moduli-capsule sia robotiche che con equipaggio, di vari Paesi, Cina compresa.
    Utopia!
    Basterebbe costruire un versatile modulo adattatore espandibile, una friendly docking unit.

    Sul problema radiazioni, come avevamo già accennato nel passato, stanno già lavorando e sperimentando differenti soluzioni pratiche.

    Work in progress.
    Se la soluzione che verrà non dovesse funzionare bene, si potrebbe adottare la filosofia degli astronauti a perdere!?

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  6. Da quello che ho letto sui vari programmi di missione e dal fatto che si stiano già fissando delle date viene da pensare che i vari enti e addetti hai lavori si sentano piuttosto vicini alla soluzione dei vari ostacoli per delle missioni di lunga permanenza nello spazio. Come molti appassionati vorrei poter vedere l'uomo sul suolo marziano già dalla prima missione con equipaggio ma credo che invece questo approcio sia il più corretto e sicuro e comunque ugualmente vantaggioso in termini di scoperta e studi scientifici.

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  7. Mi hanno rubato l'idea, bene bene così ci siamo
    :-) Nico

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  8. Sicuramente un consorzio internazionale sarebbe auspicabile tipo iss ma la gloria per un singolo è di gran lunga superiore (vedo luna) .quindi penso che almeno inizialmente andremo in ordine sparso.poi idee in giro ne vedo tante ...e quelle nei film non fanno altro che ricalcare concept dei vari enti spaziali.nel film "the martian"c è per esempio una buona idea per il landing marziano e per il ritorno sulla Terra

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  9. Per rispondere a chi parlava delle radiazioni vi consiglio di guardare bene l'immagine: in parte del laboratorio e in parte del modulo abitativo sono fissati all'esterno serbatoi di idrogeno e ossigeno liquido (quei "cosi dorati") che schermerebbero buona parte delle radiazioni letali.

    In ogni caso adoro il semplice ma efficace suggerimento di Sergio: perche non dotare fin da subito la stazione di un DragonV2 della SpaceX per pianificare una discesa e risalita dalla superficie di Marte?
    O vogliamo fare la "missioncina" in orbita fra 12 anni per aspettarne magari altri 12 prima di vedere il primo uomo che vi metterà piede?

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  10. Temo che abbiano dimenticato una struttura a ruota per ricreare la gravità! Tipo la stazione spaziale immaginata in 2001 odissea nello spazio per esempio...dettaglio non certo trascurabile per lunghe permanenze nello spazio profondo. Mi sembra una bozza moolto approssimativa. Alberto

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  11. La struttura a ruota come dici tu è solo immaginazione. Non è ancora entrata nel mondo reale. La vediamo in molti film di fantascienza, ma ad oggi si tratta solo di fantascienza.

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    1. Sergio, se gli astronauti fossero attaccati allo scafo della struttura rotante tramite stivali "intelligenti", magnetici che si attivano dove e quando serve favorendo il "passo" umano, non basterebbe il momento inerziale centrifugo per creare lo schiacciamento verso l'esterno della struttura e quindi simulare la gravità?

      By Simo

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  12. E come sopperire alla mancanza di gravità che tutti sappiamo causa indebolimento fisico e decalcificazione delle ossa degli astronauti che diventano deboli e fragili...per non parlare delle continue radiazioni cosmiche a cui sarà sottoposta tutto l avamposto spaziale. ..e poi voi da profani ci sareste in quello spazio angusto per anni??? Devono studiare spazi più grandi magari aiutandosi con i nuovi moduli palloni Bigelow...Alberto

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    1. Credo che lo faranno, la proposta di Lockheed che ci ha mostrato Sergio non ci fa capire bene quali sono le proporzioni dei moduli e quindi dello spazio abitativo, ma credo che tutte le proposte che vedranno un equipaggio in viaggio verso Marte, usufruiranno di spazi considerevolmente maggiori rispetto alla circonferenza dei moduli della ISS, grazie alle capacità di trasporto di SLS e Falcon 9 Heavy senza contare ovviamente soluzioni che implementano la tecnologia dei moduli espandibili.

      By Simo

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  13. La Lockheed Martin a mio avviso dovrebbe occuparsi di più del suo lanciatore sls e di orion in generale...sennò si divaga e basta. La NASA dovrebbe comporre un grande team di agenzie spaziali per guardare a Marte finalmente con sobrietà e serietà pianificando bene l'esplorazione di Marte. .altrimenti sarà una corsa fallimentare a chi pianta la bandierina per primo per vantarsi agli occhi dell opinione pubblica e accadrà come nel caso della luna raggiunta e subito abbandonata.marte è il futuro...a mio avviso rappresenta il futuro di tutta l'umanità e Và terraformizzato . Alberto

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    1. Voce del verbo formizzare.
      Meglio di no.
      Piuttosto formiamolo, se mai sarà fattizzabile.

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  14. Direi che è un concept missione che non mi convince.

    Per prima cosa,
    una stazione spaziale in orbita marziana non avrebbe senso per me,
    la stazione deve essere sulla superficie marziana,
    è li che si devono concentrare gli sforzi per attuare,
    una volta iniziato il processo di azioni che porteranno l'uomo su Marte,
    tutte quelle azioni che permetteranno lo stazionamento sulla superficie di Marte degli astronauti, per quei fisiologici 18 mesi che serviranno alla Terra e Marte per tornare
    nella posizione ottimale per il ritorno del carico umano e scientifico.

    Scienza che per quanto concerne l'esplorazione visiva ed intrinseca dei vari corpi celesti
    fanno molto bene gli strumenti indagatori a bordo delle sonde orbitanti.
    Non c'è nessun bisogno di una navetta con equipaggio
    che sorvoli Fobos e Deimos per acquisire più accurate conoscenze.
    Stesso vale per Marte, che tipo di scienza conoscitiva per Marte
    si potrebbe fare dall'orbita marziana dagli astronauti che non si possa già fare con gli orbiter?

    Diversamente un approccio di missione che includesse,
    una volta raggiunto Marte da un equipaggio,
    la permanenza sulla superficie dello stesso,
    giustificherebbe i costi di una tale impresa e la scienza e l'esperienza che si acquisirebbe non avrebbe paragoni,
    se non con quello che è stato nel 1969 sulla Luna.

    Riassumo il mio concept missione per Marte.
    Negli anni che precedono il raggiungimento di Marte da parte di un equipaggio,
    verranno lanciati e fatti atterrare sulla superficie dei moduli abitativi e e scientifici
    che verranno poi
    avvicinati ed assemblati da macchine tipo questa (ATHLETE rover) una volta che l'uomo sarà giunto sulla superficie.

    Nel frattempo si costruisce la nave costituita da moduli che verrà assemblata necessariamente in orbita anche terrestre,
    non vedo la necessità di doverlo fare in quella lunare.

    Moduli che permetteranno un ambiente più vivibile per l'equipaggio e una maggiore capacità di stivare il prezioso carico proveniente da Marte.
    La nave stazionerà in orbita in attesa che gli astronauti tornino dalla superficie tramite la capsula che li ha potati su di essa, e che tornerebbe a fare parte della nave madre che li riporterà sulla Terra.


    By Simo

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    1. Sai Symo, anche'io mi sono meravigliato della scelta di assemblare in orbita lunare la nave madre diretta a Marte, però penso che la scelta sia stata ben studiata, non frutto della volontà di fare cose inutili o più difficili, certamente non per differenziarsi da altri e basta.
      Prima o poi scopriremo il perché dell'orbita lunare anziché terrestre, ma io sto già elucubrando sul tema ed ho qualche barlume di idea.

      Perché non scrivi "mission concept" oppure "concetto di missione" invece di quell'ibrido terrestre?
      Già che c'eri potevi togliere anche la doppia "e" e correggere "la capsula che li ha potati su di essa" ...  mi fa venire i brividi pensando a dei poveri astronauti ridotti ad avere solo dei moncherini, al posto delle braccia rimaste congelate per un difetto alle tute! Te li vedi tu?!!
      --------
      Io diversamente da te vedo di grande utilità una stazione spaziale in orbita marziana, in orbita stabile.
      Bisognerebbe innanzitutto vedere chi fa che cosa e quando, e partire possibilmente con una visione d'insieme, organizzata dai vari attori dei vari Paesi, avere disponibilità ed apertura globale, non essere troppo divisi e gelosi delle proprie idee, ma capisco che se ci sono in gioco molti fattori che possono ostacolarla, economici, politici e culturali.
      Bisognerebbe che lo facessero un po' tutti, almeno dopo essere usciti dalla fase di progetto.

      Vedrei una ISS marziana modulare in orbita permanente, o meglio, una Stazione fatta di 2 grandi unità principali separabili, una appunto in orbita permanente attorno a Marte e l'altra per i viaggi da e verso la Terra.

      L'unità necessaria principalmente (ma non solo) ad ospitare gli astronauti durante i viaggi Terra-Marte, Marte-Terra, come fosse un gigantesco Shuttle, con tutte le comodità del caso, che fa la spola tra i due pianeti e di cui poi, ritornata qui vicino, solamente una più piccola parte rientrerebbe sulla Terra, atterrando od ammarando.
      Il resto di questa unità continuerebbe ad attendere tutto il tempo necessario in orbita (lunare o terrestre) in attesa della prossima missione di ritorno su Marte e quindi poi si prenderebbe un'altro equipaggio di ingegneri, ricercatori, astronauti avventurieri arricchito da nuove risorse tecnologiche e necessità vitali fruibili da loro stessi ed in un futuro non troppo lontano da altri abitanti stanziali su Marte.
      In più ci potranno sempre essere altri lanciatori e missioni a cui far fare altri compiti complementari e paralleli per portare roba verso Marte, per conto ed in accordo tra Agenzie spaziali ... o di Viaggio.

      L'altra unità, quella che rimarrebbe permanentemente in orbita marziana deve avere la possibilità sia di fare il docking con l'unità di viaggio (la grande nave Shuttle dei viaggi Terra-Marte) che con le capsule che saranno adoperate per sbarcare su Marte, mettiamo un Red Dragon modificato, tanto per dirne uno che conosciamo.

      Altra cosa è l'insediamento vero e proprio al suolo, che dovrà necessariamente essere fatto gradualmente, in varie fasi, ma entrambi sono il doppio aspetto della stessa medaglia strategica ad ampio spettro che sarebbe utile attuare in sinergia, come detto prima.

      Come primo serio inizio sarà necessario l'invio di decine di tonnellate di hardware sul suolo di Marte e per far questo le migliori, più promettenti speranze per il futuro più vicino, vengono da SpaceX, con il Falcon Heavy.

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    2. Il punto è fare scienza e giustificare con i risultati il grande investimento economico ed il rischio di perdite di vite umane che una missione del genere porta inevitabilmente con se.

      Che scienza e ricerca si farebbe dall'orbita marziana, molto poca anche avendo la possibilità di recuperare i campioni di suolo ecc.. che limitatamente verrebbero portati su con gli astronauti esploratori, anch'essi limitati nel loro agire da tempi stretti dovuti alla mancanza di un supporto stabile sulla superficie.

      Ovviamente io sto scrivendo della prima fase dell'esplorazione di Marte da parte dell'umanità, quella più problematica e che richiede maggiore sforzi economici ed è più rischiosa..., rimango della mia idea che sarebbe più vantaggioso scientificamente, rapido ed efficace un approccio più diretto e cioè facendo atterrare prima le strutture di supporto alla vita e ricerca sul pianeta e poi mandare gli astronauti a fare ricerca direttamente sul posto.
      Quando la missione finisce si torna su con il prezioso carico lasciando le strutture a disposizione del nuovo gruppo di esploratori.
      In un secondo momento... vedrei utile avere un supporto umano dall'orbita usando una limitata stazione spaziale marziana con l'equipaggio che rimarrebbe li a gestire il flusso di navi cargo che andrebbe e verrebbe verso la terra.
      Avrebbe un motivo di esistere, ma come supporto logistico non per fare scienza.

      By Simo

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    3. L'utilità di una Stazione in orbita marziana, secondo il mio modo di vedere, non quello di Lockheed Martin, sarebbe principalmente funzionale e logistica, di aiuto, di riserva e di completamento operativo ad altre strutture portate prima con vettori direttamente al suolo, nonché di soccorso.
      Fare scienza in orbita è un aspetto secondario, non mettiamoci i paraocchi.

      Io immagino di mandare da Terra verso l'orbita di Marte attrezzature, carburante, viveri e navicelle-shuttle pronte per la discesa e la risalita. E tutto questo da far scendere solo se, quando e dove serve, quindi anche in differenti postazioni al suolo.

      Per permettere di far salire gli astronauti dal suolo di Marte verso la Stazione in orbita basta un piccolo razzo ed una piccola capsula.
      Una volta ritornati sulla Stazione, gli astronauti possono fare quello che ritengono più opportuno a seconda delle circostanze: dal prelevare ciò che può essere disponibile ed utile e poi ridiscendere al suolo per continuare la missione su Marte, oppure al contrario, rientrare verso la Terra con l'unità cargo predisposta per quest'uso, parte integrata della Stazione.

      Oppure potrebbero decidere di affidarsi, se ci fosse, ad una navetta drone automatica o pilotata a distanza da loro su Marte (od anche da eventuali astronauti in orbita) per portare al suolo roba presente sulla Stazione magazzino in orbita.

      Inoltre dalla Terra è complessivamente più facile e meno dispendioso mandare, ciò che serve o può servire nel lungo termine agli astronauti operativi al suolo, verso un orbita, anziché depositare tutto e sempre direttamente sul pianeta rosso.

      Ci pensi ad un contributo internazionale finalizzato ad espandere con dei moduli aggiuntivi la Stazione Spaziale in orbita mandando un po' alla volta, preventivamente, tutto il possibile e prevedibilmente necessario per assicurare la buona permanenza degli astronauti che non possono contare su veloci aiuti e rifornimenti terrestri?

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    4. Concordo ovviamente, mentre ti leggevo immaginavo visivamente questo gran via vai di "trasportatori"...sullo sfondo, il pianeta rosso!
      WOW che bella visione^_^!!

      By Simo

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  15. Scusate se mi permetto di insistere ma questo progettino di una azienda sola è pubblicità per la stessa e nulla di più!ci vuole una grande cooperazione internazionale per attuare un piano serio di ammartaggio di anche solo un essere umano...dobbiamo lasciare da parte la gloria e gli egoismi dei singoli ed agire assieme!cina compresa..se vogliamo concretizzare il sogno fantascientifico e utopistico delle singole aziende e agenzie spaziali solitarie...Alberto

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    1. Non so se gli americani condivideranno gli oneri ma sopratutto gli onori con altre nazioni, auspicabile certamente ma la prima missione che calpesterà il suolo marziano non avrà storicamente lo stesso peso delle centinaia che verranno dopo o della seconda... vedi il programma Apollo.
      Sarei piacevolmente sorpreso se in quella prima missione Il Senato degli USA accettasse di spartire con altri quel primato!
      Ammettiamo che sulla capsula ci siano un italiano un russo un giapponese ed un americano.. chi scenderebbe per primo la scaletta?
      C'è qualcuno di voi che mi sa rispondere ehehheh^_^?

      by Simo

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    2. Ti rispondo io.
      Un cinese clandestino.

      Risposta giusta o risposta stupida?

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  16. Ho paura che nel futuro faranno i privati la vera rivoluzione "industriale" sia sul trasporto, turismo e ricerca di minerali; Nasa e altri sono il passato; chi vivrà vedra.
    Nico

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    1. Ciao Nico, hai ragione, NASA attua la politica spaziale americana finanziano tra l'altro anche questa rivoluzione, non solo finanziando ed aiutando le varie aziende spaziali private, ma costruendo una base culturale che porterà un rapido sviluppo di quelle politiche in un modo, io penso, imprevedibilmente veloce.
      First CubeSat Built by an Elementary School Deployed into Space


      By Simo

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    2. Ciao Simo, anche l' Esa dovrebbe fare così, con agenzie private europee
      Nico

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  17. Pensate ad un futuro non troppo remoto quando le colonie marziane appartenenti ai diversi stati ed alle diverse agenzie decreteranno la secessione e l'indipendenza della nuova repubblica delle colonie marziane che caos astro politico che salterà fuori...la guerra dei mondi!! Un po di Fanta humour . Concedetevi lo ragazzi è lo sfogo di un appassionato di astronautica e fantascienza che non vedrà avverarsi quasi nessuno dei suoi immaginati ed immaginari scenari fantascientifici...buona notte a tutti. Alberto

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    1. Si si Alberto, chi vivrà vedrà nel momento che verrà concesso.

      Buona notte a te.
      Domani mattina "fatti" una Coca humor per una giornata + allegra!

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    2. Ciao Alberto quello che dici non è così inverosimile, nelle Americhe è successo, con inglesi, spagnoli, portoghesi e francesi che si combattevano fra di loro, con guerre, pirateria e commerci, cambierebbero solo i protagonisti e le tecnologie, ma umanita quella per ora rimane la stessa
      Buonanotte
      Nico

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