Cerca in News Spazio

venerdì 20 novembre 2015

Tecnologie sviluppate per lo spazio e le loro applicazioni per la popolazione Terrestre - Parte 2/3


NEWS SPAZIO :- Continuiamo il viaggio iniziato nel post precedente ed esploriamo qualche tecnologia inizialmente nata per la Stazione Spaziale Internazionale a seguito di studi di ricerca spaziale e che poi ha portato alla realizzazione di nuovi prodotti di utilità per la Terra.

Tumori prima non operabili lo diventano con un robot


neuroArm è il nome del primo robot al mondo in grado di eseguire un'operazione chirurgica all'interno di una macchina per risonanza magnetica. E' nato dalle tecnologie dell'Agenzia Spaziale Canadese CSA che ha sviluppato il Canadarm (il braccio robotico dello Space Shuttle, in collaborazione con MDA, MacDonald Dettwiler and Associates Ltd.), il Canadarm 2 e Dextre (i robot sulla Stazione Spaziale Internazionale).

Nel 2008 il tocco delicato di neuroArm ha permesso di estrarre con successo un tumore grande come un uovo dal cervello di una paziente (Since Nickason). Da allora il robot è stato utilizzato con successo in dozzine di pazienti non operabili con le tradizionali tecnologie.




Prevenzione della perdita ossea mediante dieta ed esercizio fisico


Nei primi periodi in cui la Stazione era abitata da un equipaggio permanente, gli astronauti a bordo perdevano circa l'1,5% della loro densità di massa ossea per ogni mese di servizio sull'avamposto orbitale.

I ricercatori hanno scoperto la possibilità di identificate i meccanismi a livello cellulare che controllano le ossa. In breve, è stato scoperto che l'esercizio resistivo ad alta intensità insieme ad un'integrazione alimentare di vitamina D e ad uno specifico apporto calorico può porre rimedio alla perdita di massa ossea nello spazio.

Questa ricerca è applicabile anche alla popolazione più anziana sulla Terra, così come pure agli astronauti che saranno impiegati alle future missioni spaziali di lunga durata sia in orbita Terrestre che per l'esplorazione dello spazio profondo (Marte, asteroidi).

Comprendere i meccanismi dell'osteoporosi


Gli studi sui muscoli e sulle ossa a bordo della Stazione trovano un'importante campo di applicazione sulla Terra.
In particolare la ricerca su topi nello spazio per meglio comprendere i meccanismi dell'osteoporosi ha portato alla realizzazione di un farmaco chiamato Prolia® utilizzato sulla Terra per il trattamento delle persone che soffrono di questa malattia.

E' un esempio di beneficio diretto da parte delle aziende farmaceutiche nell'utilizzare le opportunità di condurre ricerca spaziale nel laboratorio Destiny della Stazione.

Lo sviluppo di vaccini migliori


Gli studi condotti sulla Terra indicano che alcuni batteri, in particolare la Salmonella, potrebbero diventare più patogeni durante un volo spaziale.
Le infezioni di Salmonella provocano annualmente migliaia di ricoveri in ospedale e centinaia di morti, solamente negli Stati Uniti.

Il loro studio in orbita ha portato gli scienziati ad individuare una modalità con la quale questi batteri patogeni diventano virulenti. I ricercatori hanno identificato il percorso genetico che si attiva nella Salmonella e che ne aumenta la probabilità di diffusione in condizioni di microgravità. I risultati di questa ricerca sulla Stazione hanno portato a nuovi studi per lo sviluppo di vaccini migliorati.

Fare ricerca spaziale a scuola


Più di 43 milioni di studenti in tutto il mondo sono stati coinvolti (ed ispirati) dalle attività educative svolte "con" la Stazione Spaziale Internazionale (competizione YouTube Space Lab, il programma Student Spaceflight Experiments Program, SPHERES Zero Robotics).

L'idea è coinvolgere gli studenti nell'esplorazione spaziale umana con l'obiettivo più grande - ed assolutamente prioritario aggiungo io! - di stimolare la passione per gli studi in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM, Science, Technology, Engineering and Mathematics).
Quando gli studenti testano un'ipotesi per proprio conto oppure confrontano il lavoro svolto in laboratorio con quanto sta accadendo a bordo della Stazione, ne risultano più motivati verso la matematica e le scienze. Un modo centratissimo per creare e coltivare cultura scientifica, contribuendo nel contempo a creare anche  gli scienziati/astronauti di domani.

Per adesso mi fermo qui, concludiamo questa veloce analisi di tecnologie e prodotti destinati alla Terra derivati dalle tecnologie spaziali della ISS in un prossimo post.

(Parte 1 - Parte 2 - Parte 3)

Nessun commento:

Posta un commento

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.