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lunedì 20 luglio 2015

New Horizons, nuove bellissime immagini ad alta risoluzione, la pianura ghiacciata del cuore di Plutone


NEWS SPAZIO :- Nuove immagini ad alta risoluzione di Plutone sono arrivate dalla sonda NASA New Horizons.
Spettacolari foto che ci mostrano grandi pianure che sembrano essere molto giovani, non più di 100 milioni di anni, e caratterizzate dall'essere senza crateri, forse scolpite da qualche processo geologico.

La vedete in cima al post, questa regione ghiacciata è situata a nord delle montagne di ghiaccio di Plutone, già individuate in precedenti immagini, e si trova quasi al centro della regione "a cuore" denominata informalmente "Tombaugh Region”, dal nome di Clyde Tombaugh, che scoprì Plutone nel 1930.



Ecco il contesto



Jeff Moore (capo del New Horizons Geology, Geophysics and Imaging Team - GGI - al centro NASA Ames Research Center,Moffett Field, California): "Questo terreno non è facile da spiegare. La scoperta di vaste pianure molto giovani senza crateri su Plutone supera tutte le aspettative che avevamo prima del flyby".

Queste pianure ghiacciate ricordano crepe di fango ghiacciato qui sulla Terra e sono state informalmente denominate "Sputnik Planum". Si tratta di una superficie spezzata in segmenti di forma irregolare di circa 20 km di ampiezza, delimitati da quelle che sembrano essere depressioni poco profonde.

Alcune tra queste depressioni hanno al loro interno del materiale più scuro, mentre altre presentano colline che sembrano elevarsi al di sopra del terreno circostante.

Altrove la superficie sembra essere incisa da piccoli pozzi che potrebbero essersi formati da un processo di sublimazione, nel quale il ghiaccio si trasforma direttamente da solido a gassoso, proprio come il ghiaccio secco sulla Terra.

Gli scienziati hanno due teorie su come questi segmenti possano essersi formati. Le forme irregolari possono essere il risultato della contrazione di materiale sulla superficie, simile a quanto accade quando il fango si asciuga.
Come alternativa potrebbero essere il prodotto di convezione, simile a cera che risale sulla lava.
Su Plutone la convezione si sarebbe verificata all'interno di uno strato superficiale congelato di monossido di carbonio, metano ed azoto, guidato dallo scarso calore dell'interno del pianeta.

Le pianure ghiacciate di Plutone mostrano anche striature scure, lunghe alcune miglia, che sembrano essere allineate tutte nella stessa direzione e che possono essere state prodotte da venti che soffiano sulla superficie ghiacciata.

L'immagine è stata ripresa da New Horizons dalla distanza di 77.000 km dalla superficie e mostra caratteristiche  piccole fino ad 1 km. Gli scienziati aspettano le foto stereo ad alta risoluzione che probabilmente verranno inviate a Terra l'anno prossimo.

Il team New Horizons Atmosphere ha osservato l'atmosfera di Plutone fino a 1.600 km di altitudine dalla superficie, dimostrando che questa ricca di azoto è piuttosto estesa. E' la prima osservazione sull'atmosfera di Plutone effettuata ad altitudini superiori a 270 km.

Questi nuovi dati sono stati raccolti dallo spettrografo Alice durante un - meticolosamente progettato! - allineamento tra Sole, Plutone e New Horizons, iniziato un'ora dopo il punto di massimo avvicinamento al pianeta.


Durante tale evento la sonda è passata attraverso l'ombra di Plutone mentre il Sole retroilluminava l'atmosfera di Plutone.


Ecco come



Il prossimo mese verranno ricevuti a Terra i dati completi dell'analisi di Alice che porteranno certamente nuove informazioni.

Il team New Horizons Particles and Plasma ha scoperto una regione di gas freddo densamente ionizzato a decine di migliaia di miglia al di sopra di Plutone - l'atmosfera del pianeta viene strappata via dal vento solare e dispersa nello spazio. Anche qui gli studiosi aspettano maggiori dati dalla sonda.

Diamo un'occhiata anche alla luna Caronte. In questa nuova immagine


vediamo un particolare di una depressione con un picco nel centro (in alto a sinistra).

L'area evidenziata è di circa 390 km di lunghezza. Si osservano alcuni crateri. Ma la caratteristica che ha impressionato maggiormente gli astronomi è la grande montagna che giace in un fossato.

La foto è stata ripresa intorno alle ore 12:30 (ita) del 14 Luglio, circa 1 ora e mezza prima del raggiungimento del punto più vicino del flyby, dalla distanza di 79.000 km.

I primi dati scientifici della missione con le prime spettacolari foto ad alta definizione di Plutone li trovate  qui



Immagini, credit NASA-JHUAPL-SwRI.

Fonte dati, NASA.

5 commenti:

  1. Grazie per questi bellissimi contributi. Enzo

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  2. ... pere_banane_mangos_mirtilli_lamponi_alt_escape ...

    Lo sapevate che il lato oscuro di Plutone ...

    (cioè quello non illuminato direttamente dal Sole, ma che viene rischiarato dal riflesso del suo compagno Caronte - al pari della nostra Luna che di notte rischiara la Terra),

    ... è 1000 X più scuro della Terra (di giorno) e 400 X più scuro di Marte?
    Si? No?
    Ora lo sapete.
    Durante il fly-by della sonda, Plutone era 33 volte più lontano dal Sole, 33 volte la distanza Terra-Sole.

    Hanno un gran lavoro da fare sia la fotocamera di bordo di New Horizons (si chiama Ralph), che tutti gli altri sensori della sonda, per registrare i dati che poi con gran lentezza saranno inviati a Terra nei prevedibili prossimi 16 mesi.
    Ralph con i suoi 7 CCD non cattura le immagini come le tradizionali fotocamere, reflex o mirrorless che siano, o gli smartphones, mediante singoli scatti, ma adotta un procedimento simile a quello degli scanner e delle fotocopiatrici.
    Anzi il principio e molto simile a quello specifico degli scanner a cilindro (o a tamburo) che si usano per acquisire a livello professionale (o se volete usare l'usuale brutto termine, per scannerizzare) le ormai pressochè obsolete pellicole fotografiche.
    Vengono fatte le cosidette strisciate e si muove il CCD passo dopo passo ad ogni giro fatto dal cilindro.

    Ma qui, per fare le strisciate, cioè per fare i vari passaggi necessari all'acquisizione dei dati (che diventeranno immagini), non vengono fatte muovere le strisce indipendenti (5024x32 pixels), di sensori CCD, come avviene appunto in un comune scanner fotografico, ma viene invece usata la sonda stessa che ruota su stessa per attuare la stessa funzionalità.
    Per comporre ottime immagini ad alta risoluzione si devono quindi considerare molti dati affinchè i singoli pixel delle strisce di CCD producano i risultati desiderati, coerenti, senza sbavature od artefatti significativi.

    Gli scienziati conoscono la velocità di rotazione della sonda e sincronizzano ogni singolo pixel dei CCD per ottenere il risultato voluto.
    Ma bisogna considerare anche che la sonda, oltre a ruotare, si muove velocemente, molto velocemente e questo ovviamente complica il lavoro.

    Per fotografare la superficie oscura di Plutone i tempi di esposizione per ottenere immagini non troppo degradate (quindi con ancora un buon rapporto segnale/rumore), i tempi di esposizione dei CCD a quella fievole luce, sono stati aumentati, dopo il fly-by, di ben 32 volte.
    Sono trentadue volte più lunghi.
    6 delle 7 strisce di CCD vengono usate per creare le foto, mentre una striscia un po' più larga, (5024x128 pixels) è usata semplicemente per registrare dove la sonda sta andando, funzionalità questa, necessaria per la navigazione ottica.
    Ciò che abbiamo visto di Plutone e Caronte finora è solo l'inizio, ci aspetta molto altro nei mesi che verranno, vedremo delle belle quando queste finalmente usciranno da quel virtuale cilindro ... dal cappello di New Horizons!

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    Risposte
    1. Ciao Claudio , grazie per l'approfondimento, non era facile per nessuno affrontare questo argomento e renderlo capibile anche ad uno come me..^_^!
      Bravo

      By Simo

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  3. Plutone: c’è un oceano sotto la sua superficie ghiacciata
    I dati raccolti dalla sonda New Horizons nel suo passaggio ravvicinato del luglio 2015 sopra il pianeta nano. Il terzo caso di oceano sotterraneo dopo due satelliti di Giove e Saturno

    E tre. Dopo Europa (satellite di Giove) ed Encelado (satellite di Saturno) anche Plutone nasconderebbe un oceano di acqua sotto la sua superficie. Uno studio giapponese pubblicato su Nature Geoscience, basato sui dati inviati dalla sonda della Nasa New Horizons, che il 14 luglio 2015 compì uno spettacolare passaggio ravvicinato a poche migliaia di chilometri sopra la superficie del pianeta nano (dal 2006 a Plutone è stato tolto il titolo di nono pianeta del Sistema solare), riporta la presenza dell’oceano sotto la parte occidentale del bacino a forma di cuore intorno all’equatore, che è stato chiamato Sputnik Planitia...

    Continua..

    https://www.corriere.it/scienze/19_maggio_20/plutone-c-oceano-sotto-sua-superficie-ghiacciata-c976e8f4-7b0d-11e9-9a27-9779fe3a7026.shtml

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