Cerca in News Spazio

venerdì 14 novembre 2014

Rosetta e Philae, nonostante tutto quasi completata la missione primaria, basterà l'energia per inviare i dati a Terra?

(Credit ESA)

NEWS SPAZIO :- Sono le ultime ore di attività del lander Philae della missione Rosetta sulla superficie della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko. La batteria primaria progettata per alimentare il robot per quella che era la missione primaria ha un'autonomia di circa 65 ore ed il tempo sta per scadere.

L'atterraggio "problematico" del lander (trovate il dettaglio qui) lo ha portato a trovarsi inclinato e molto in ombra, probabilmente a ridosso di una roccia che impedisce ai suoi pannelli solari di ricevere sufficiente luce per ricaricare la batteria secondaria, condizione fondamentale per dare il via alla missione estesa del robot.

Nonostante tutto sembra che almeno l'80% delle attività previste dalla missione primaria siano state effettuate.



I pannelli solari di Philae ricevono solamente 90 minuti di luce solare al giorno, il giorno-cometa lungo 12,5 ore terrestri. In più il robot non è saldamente ancorato al suolo.
Tra poco quindi la batteria principale si esaurirà e Philae entrerà in ibernazione. Sperabilmente a Marzo quando la cometa sarà più vicina al Sole Philae sarà in grado di riattivarsi.

Durante le prime 36 ore di permanenza al suolo Philae ha operato con gli strumenti che non prevedevano alcun tipo di movimento, proprio per non incidere sul suo equilibrio.
Ma con il passare del tempo e l'avvicinarsi della fine della missione primaria è stato scelto di correre qualche rischio ed è stato comandato di dare il via anche agli altri esperimenti, tra cui MUPUS-P e la trivella SD2.

Prima di perdere il contatto - periodico, quindi del tutto normale - con Philae, la sonda Rosetta era riuscita a ricevere dati che indicavano che la trivella aveva funzionato, perforando fino a 25 cm nel sottosuolo.

Alle ore 22:30 di questa sera c'è l'appuntamento con un nuovo collegamento con Philae. Verranno inviati nuovi dati a Rosetta e da lì a Terra. Il grosso punto interrogativo è: la batteria primaria reggerà?

3 commenti:

  1. Una perforazione di ben 25 cm a mezzo miliardo di km da noi...su di un terreno scosceso con una densità e consistenza da noi soltanto ipotizzabili...fantastico. anzi direi quasi fantascientifico . No . Da oggi potrò dire scientifico. ...alberto.

    RispondiElimina
  2. Maledette batterie, sembra quando usciamo col nostro Smartphone e dopo 5 ore senza batteria siamo disperati e fuori dal "mondo".. ;)

    RispondiElimina
  3. Maledizione.....hanno dimenticato il caricabatterie....

    RispondiElimina

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.