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lunedì 22 settembre 2014

Dopo 10 mesi di viaggio la sonda NASA MAVEN è entrata con successo in orbita intorno a Marte, video by NASA!

(Credit NASA/Goddard)

NEWS SPAZIO :- La nuova sonda NASA MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile Evolution) dedicata allo studio della parte più alta dell'atmosfera di Marte è entrata questa notte in orbita intorno al Pianeta Rosso.

In Italia erano le ore 4:24 quando MAVEN si è immessa correttamente in orbita a seguito della manovra di frenata durata 33 minuti.



Le parole del capo della NASA, Charles Bolden: "Come prima sonda orbitale dedicata allo sudio dell'alta atmosfera di Marte, MAVEN aumenterà grandemente la nostra comprensione della storia dell'atmosfera Marziana, ome il clima è cambiato nel temp, e com ciò ha influenzato l'evoluzione della superficie e la potenziale abitabilità del pianeta".

La conferma della corretta immissione in orbita Marziana è stata ricevuta analizzando i dati di telemetria e di tracciamento ricevute dalla stazione di Camberra (Australia) appartenente alla rete NASA Deep Space Network.

Adesso iniziano sei settimane di commissionamento, durante le quali verranno testati gli strumenti di bordo mentre verrà raggiunta l'orbita di lavoro.

Qui sotto avete i dettagli della missione


Sono tre gli equipaggiamenti scientifici di bordo. Il Particles and Fields Package (costruito dall'Università della California a Berkeley) contiene 6 strumenti che caratterizzeranno il vento Solare e la ionosfera di Marte.
Il Remote Sensing Package (realizzato da CU/LASP, Colorado University/Laboratory for Atmospheric and Space Physics) identificherà le caratteristiche presenti in tutta l'alta atmosfera e nella ionosfera.
Il Neutral Gas and Ion Mass Spectrometer (fornito dal NASA Goddard Space Flight Center) darà una misurazione della composizione ed isotopi delle particelle atomiche.

Ecco un video di Goddard sulla missione



e la conferenza stampa dopo l'immissione in orbita



Enjoy!

2 commenti:

  1. 25-09-2014 - 1 di 2
    Leggo e traduco per voi dalla rivista All About Space n.30

    È una parte dell’intervista, fatta da Gemma Lavender, a 2 uomini del team di missione della MAVEN.

    Uno è Bruce Jakosky ed è il principale investigatore di MAVEN.
    Ha collaborato anche in altre missioni come il Viking, Clementine, Mars Observer, Mars Global Surveyor, Mars Odyssey ed il Mars science Laboratory.

    L’altro è Mark Lankton che è un manager, direttore di progetto al Colorado Laboratory for Atmospheric and Space Physics.
    Qui è stato coinvolto come direttore di programma del sensing package di MAVEN, ma ha gestito molti teams con i relativi strumenti per molte altre missioni spaziali.

    Mark Lankton:
    Il mio compito era quello di gestire la squadra che ha costruito uno degli strumenti scientifici.
    Questo è ciò che noi chiamiamo il pacchetto di Remote Sensing (rilevazione lontana, a distanza), che è fondamentalmente un spettrografo di immagini ultraviolette, con tutta l'elettronica che necessita.
    Abbiamo progettato costruito, provato e poi consegnato questo pacchetto per il veicolo spaziale e mi è piaciuto molto quel lavoro.

    Come farà il pacchetto ‘Remote Sensing’ a misurare l’atmosfera di Marte?

    ML:
    Il pacchetto Remote Sensing è diverso dalla maggior parte degli altri strumenti che usualmente effettuano le loro misure sorvolando con la sonda spaziale la sottilissima atmosfera in alto.
    Questo sarebbe come mettere la mano fuori dal finestrino e raccogliere po' d'aria.
    No, quello che abbiamo costruito è diverso.

    Noi lo chiamiamo Remote Sensing perché guardiamo molto lontano invece di fare la campionatura dell'atmosfera ed analizzarla.
    Noi guardiamo la luce ultravioletta proveniente da reazioni chimiche nell’atmosfera.

    Quindi dovremo volare attorno a Marte e durante il volo, nelle parti dell'orbita più vicine ad esso, guarderemo gli strati di atmosfera là fuori all'orizzonte osservando la luce ultravioletta proveniente da questi strati.

    Potendo osservare le emissioni in specifiche lunghezze d'onda di luce, potremo dire se c'è anidride carbonica là fuori, oppure se c’è del monossido di carbonio, o per l’appunto un range di reazioni chimiche tra i vari costituenti dell'atmosfera.
    Il principio di funzionamento è quello per cui la luce del sole fa eccitare gli atomi e le molecole nell'atmosfera, ma quando tornano al loro stato normale, vengono emessi dei fotoni UV.

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  2. 25-09-2014 - 2 di 2

    Perché è importante che impariamo di più dell'atmosfera di Marte?

    Bruce Jakosky:
    L'enfasi di questa missione è centrata sul tentativo di capire la storia del clima e ciò che ci guida è proprio il comprendere la storia geologica e quella biologica potenziale del pianeta.
    Abbiamo visto un sacco di prove che il clima su Marte è cambiato nel corso del tempo.
    Ad esempio, vediamo le prove geologiche di acqua allo stato liquido nella fase iniziale, ma l'acqua è scomparsa.
    Oggi vediamo solo freddo, c’è ghiaccio secco sul pianeta.
    Che cosa ha permesso all'acqua di essere presente in forma liquida nel passato?
    Molti pensano che doveva esserci un’atmosfera più spessa a fare da serra, così la domanda diventa subito: dove è andata a finire l'acqua e dove andata l'anidride carbonica di questa serra?
    Studieremo quindi l'atmosfera superiore per rispondere a queste domande perché pensiamo che la dispersione dei gas nello spazio è ed è stato uno dei processi più rilevanti.
    Quello che vogliamo fare è capire quanto sia stato importante questo processo, cioè determinare se la dispersione nello spazio della parte superiore dell'atmosfera di Marte è stato davvero anche il processo dominante nella sua storia, durante il cambiamento climatico.
    Tutto questo ci dirà molto su ciò che regola la storia geologica di Marte e su ciò che condiziona la sua abitabilità.

    Vi scambierete informazioni con l'India Mars Orbiter Mission (MoM)?

    BJ:
    Vogliamo collaborare, siamo amici di alcune di queste persone e noi vorremmo poter lavorare insieme.
    Abbiamo iniziato alcune discussioni con il team scientifico MOM sul come poter collaborare nella analisi dei dati, ma non siamo ancora riusciti ad andare molto lontano in questo senso.
    Noi tifiamo per loro, ci auguriamo una missione di successo e sappiamo che loro stanno altrettanto tifando per noi.

    RispondiElimina

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