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mercoledì 4 giugno 2014

Kepler-10c, scoperta la prima "Mega-Terra", by Kepler!

(Credit CfA Harvard)

NEWS SPAZIO :- Lunedì 2 Giugno un gruppo di astronomi ha presentato ad un incontro della American Astronomical Society (AAS) una nuova scoperta scaturita dai dati del telescopio spaziale Kepler, il cacciatore di pianeti lontani simili alla nostra Terra.

Il nuovo mondo si chiama Keper-10c e fino ad oggi si riteneva che un pianeta di questo genere non potesse esistere. Invece eccolo lì, a 560 anni luce da noi nella costellazione del Drago.



Si tratta di un pianeta roccioso avente massa 17 volte quella della nostra Terra. E questo è molto strano perché secondo quelle che sono le conoscenze attuali un tale pianeta non sarebbe potuto formarsi perché con tutto quel peso avrebbe impedito all'idrogeno di scappare, lo avrebbe catturato e sarebbe cresciuto un po' come Giove, diventando un gigante gassoso.

Invece Kepler-10c è un pianeta roccioso, più grande di quei pianeti indicati come "Super-Terra". E' nato un nuovo tipo di pianeta, la "Mega-Terra". Grandissima quindi la sorpresa per gli astronomi quando hanno realizzato la portata della loro scoperta.

Kepler-10c orbita intorno ad una stella simile al nostro Sole denominata Kepler-10, con un periodo orbitale di 45 giorni. Vi è anche un altro esopianeta, appena 3 volte la massa Terrestre, Kepler-10b. E' un mondo di lava, e compie un'orbita intorno alla stella ogni 20 ore.

Ma tornando a Kepler-10c, questo era stato inizialmente individuato dal telescopio Kepler, il quale ha potuto determinarne solamente le sue dimensioni fisiche, tra cui il diametro di 28.968 km, cioè 2,3 volte quello Terrestre.
E ciò aveva inizialmente suggerito che poteva trattarsi di un mondo più simile a Nettuno piuttosto che alla Terra, composto cioè da uno spesso strato gassoso.

Il team di astronomi ha poi utilizzato il Telescopio Nazionale Galileo (TNG) delle Isole Canarie, ed in particolare lo strumento HARP-North per misurare la massa del nuovo esopianeta.
Il risultato di 17 volte la massa Terrestre ha portato alla conclusione che Kepler-10c deve avere una densa composizione rocciosa.

"Kepler-10c non ha perduto la sua atmosfera con il passare del tempo. E' sufficientemente massivo per mantenerla se mai l'ha avuta", ha detto l'astronomo Xavier Dumusque dello Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (CfA) che ha guidato il gruppo di ricerca che ha fatto la scoperta.

Come abbiamo accennato sopra, le attuali teorie sulla formazione planetaria hanno qualche difficoltà a spiegare come possa essersi sviluppato un mondo roccioso così grande.
Vi è però un nuovo studio basato sull'osservazione che può fornire alcuni indizi di prove. Presentato anch'esso all'AAS, l'astronomo Lars A. Buchhave ha individuato una correlazione tra il periodo di rivoluzione di un pianeta intorno alla propria stella e la dimensione massima oltre la quale un pianeta da roccioso diventa gassoso. Questo studio suggerisce che vi possano essere molte più Mega-Terre se le andiamo a cercare se si estendono le osservazioni per periodi orbitali più grandi.

La scoperta che Kepler-10c è una Mega-Terra porta con sé anche profonde implicazioni sulla storia dell'Universo, e sulla possibilità di vita, in particolare sul "quando". Il sistema solare Kepler-10 ha un'età di circa 11 miliardi di anni, si è formato cioè meno di 3 miliardi di anni dopo il Big Bang.

L'Universo primordiale conteneva solamente idrogeno ed elio. Per formare pianeti rocciosi sono necessari elementi più pesanti quali silicio e ferro e questi sono il prodotto della prima generazione di stelle. Sono stati creati cioè all'interno di stelle e quando queste esplosero questi elementi sono stati scagliati nello spazio, diventando gli ingredienti di successive generazioni di stelle e pianeti.
Si riteneva che tutto questo processo potesse aver richiesto miliardi di anni. Tuttavia l'aver trovato Kepler-10c vuol dire che l'Universo deve essere riuscito a generare grandi pianeti rocciosi in tempi più brevi, cioè anche quando questi elementi pesanti erano scarsi.

Dimitar Sasselov (ricercatore del CfA e Direttore dell' Harvard Origins of Life Initiative): "Individuare Kepler-10c ci dice che i pianeti rocciosi potrebbero essersi formati molto prima di quanto pensavamo. E se si può creare la roccia allora si può creare anche la vita".

Fonte dati, CfA Harvard.

13 commenti:

  1. Da piccolo lessi il libro-saga "Aarn Munro, il gioviano" di John W. Campbell, che non é il re dei minestroni in barattolo ma altresì uno scrittore di saghe epiche di eccellente abilità. Il protagonista era un umano nato su Giove, di muscolatura straordinaria. Ricollegando, mi chiedo, con tutte queste super terre grandi più volte la nostra, come potrebbero essere le forme di vita colà presenti...

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  2. Penso dei giganti alla Gulliver��
    Spero in una notizia della scoperta di una fonte di vita extraterrestre prima di diventare polvere!!!

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  3. Mi chiedo come un diametro maggiore possa esser collegato e influenzare il tipo o le dimensioni di forme di vita che si sviluppino su di un pianeta.
    Altra cosa, parlando di Giove, è la gravità presente, in questo caso mi pare ovvio che una forza di gravità maggiore porti ad eventuali muscolature capaci di contrastarla. Potrei anche pensare a piccole dimensioni e soprattutto ad una struttura corporea leggera, come per esempio capita per le ossa degli uccelli che dovendo volare sarebbero penalizzati da una struttura più massiccia.

    Massimo

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    1. Un pianeta con una massa 17 volte quella terrestre possiede sicuramente una gravità molto maggiore della nostra e quindi le eventuali forme viventi si devono essere adattate in qualche modo. Come si può solo intuire con le conoscenze scientifiche che abbiamo o con la fantasia. Su Avatar i Na'vi (quelli blu) avevano le ossa di una fibra simile alle nostre fibre al carbonio.

      Ramiro

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  4. Ma parliamo di super terra in presenza di un pianeta roccioso con un diametro maggiorato rispetto al nostro pianeta, indipendentemente dalla massa, o teniamo conto anche (o solo) di quest'ultima per catalogarlo come tale?

    Massimo

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  5. Normalmente gli astronomi chiamano superterre i pianeti extrasolari con una massa compresa normalmente dalle 2-3 masse terrestri fino a 12-13 masse terrestri. I diametri variano perchè dipende dalla densità ma sono normalmente 2-3 volte la Terra al massimo. Questi pianeti si considerano pianeti rocciosi, quindi non giganti gassosi (enormi come Giove o più piccoli come Urano o Nettuno). Lo strano di questo pianeta è che finora con una massa di 17 masse terrestri qua nel nostro sistema solare abbiamo Nettuno. Urano ne ha 14. Giganti (quasi) gassosi.

    Ramiro

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    1. Strano sì, ed anche stravolgente a livello di quella che era una certezza consolidata. Probabilmente questa diventa la più importante scoperta a livello di esplorazione di pianeti extrasolari, anche se non prenderei il dato come certo, perlomeno non ancora. A queste distanze, credo che la nostra capacità di fare stime non sia molto differente da quella che avevano nel 19° secolo quando scoprirono gli asteroidi, tanto per fare un paragone. Ovvero mi aspetto correzioni anche importanti man mano che la tecnologia di osservazione andrà affinandosi.
      Certo che la cosa fa nascere dei dubbi su quanto possano essere valide altre "consolidate certezze" in astronomia. Che so, mettiamo che si scopra l'esistenza di un pianeta con massa elevata, ma con gravità non corrispondente alle nostre aspettative. O, per citare un altro discorso sfiorato in questi giorni, manifestazioni di antigravità!
      Per la serie dal retrogusto socratico: più ne sappiamo e più si ha l'impressione di saperne meno di prima.

      Massimo

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  6. Max..mi toccherà citarti prima o poi..

    "Per la serie dal retrogusto socratico: più ne sappiamo e più si ha l'impressione di saperne meno di prima."

    By Simo

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    1. E' un obbrobrio, ma sei proprio vuoi far del male al tuo buon scrivere sei autorizzato a farlo ;-)

      Massimo

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    2. Certo certo...a volte si scrivono pensieri illuminati senza saperlo^_^---io ovviamente ne ho scritte di ogni,,,,,,,,,ma ho superato il segno,MAX!
      Dovrò, per farti capire quanto io sia riuscito a dare senso alle tue parole, citarmi^_^!

      "...Un' altro aspetto che mi piace nella fantascienza è che in alcuni casi, la realtà entra prepotentemente nel futuro, stuprando l'elemento fantastico che si fonde con la realtà in una sorta di Matrix del mondo irreale che nasconde la realtà!(Sono stato abbastanza criptico o avete capito qualche cosa??:-)))Ecco alcuni esempi:"


      By Simo



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    3. Forte!
      Trovata! Mi hai fatto scoprire una gran pagina storica e sostanziosa di newsspazio che mi ero perso. Dai, grazie.

      Massimo

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  7. So di non sapere. E me lo porterò nella tomba. Non ne sono felice,ma se penso a TUTTE le cose che NON vedrò è una presa di coscienza piuttosto imbarazzante : l'essere umano in sè è vermanente un microbo virale al confronto dell'Universo. Stesse aspettative di vita,stesso concetto di "Tutto". Polvere e oblio, tanto meglio.

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    1. Sei molto più vicino tu, piccolo ed insignificante microbo che i tuoi progenitori, a svelare i segreti che l'universo cela...
      E se avessero ragione loro?
      Tutto ci verrà rivelato. Nel trapasso torneremo a essere lo stesso tutto che da organici non possiamo giustificare..

      By
      Simo

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