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martedì 29 aprile 2014

YOU SPACE#10, Aprile e Maggio 2014, lo Space Sharing di News Spazio!

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Appuntamento per i mesi di Aprile e Maggio per YOU SPACE, l'ambiente free and easy in cui chiunque può condividere e proporre argomenti di discussione, articoli, segnalare link e notizie, ecc. ecc., senza timore di andare off-topic. Naturalmente sempre riguardanti lo spazio e l'astronautica.

Ecco le "regole di ingaggio", giusto per "fare le cose per bene", con rispetto e civiltà.



REGOLE DI INGAGGIO
Per prima cosa potete condividere qualunque argomento, purché abbia qualche attinenza con lo spazio.

Per dare maggiore spessore e credibilità ai vostri interventi vi invito a citare e linkare le fonti originali. Mi piacerebbe che fossero nella forma di una breve descrizione seguita dal link di riferimento, ma non è obbligatorio.

E' fondamentale poi mantenere un atteggiamento educato, civile e rispettoso verso tutti.

Non si tratta di una corsa a chi posta prima un link, per cui vi inviterei ad aspettare un po', può essere benissimo che per la notizia che avete trovato io stia già preparando un post dedicato.

Così come può anche essere che alcuni argomenti già introdotti da voi in questa sezione possiate poi ritrovarli affrontati in un post su NewsSpazio (magari perché mi serve più tempo per scrivere un articolo).

E non si tratta nemmeno di una corsa a chi pubblica di più. All'inizio potrebbero essere sufficienti pochi link, in modo da stimolare una discussione su quei temi e non disperdere gli interventi.

Detto questo, Enjoy YOU SPACE!

24 commenti:


  1. L'ultimo mio contributo alla discussione che si è creata nell'ultimo post riguardante la scoperte di un esopianeta, l'ho pubblicato troppo tardi e il relativo post è scomparso dalla home page,
    lo ripubblico qua dandogli nuova vita nel caso qualcuno volesse aggiungere qualcosa.
    Un link in entrambi i post manterrà il continuum con le due parti di discussione:

    Kepler-186f, scoperto il 1° esopianeta grande come la Terra all'interno della zona abitabile della propria stella, by Kepler!

    Ecco il mio ultimo contributo:


    Anonimo29 aprile 2014 00:03

    1 di 2

    Vorrei prima di intervenire, avendo avviato io la discussione, scusarmi per il mio tardivo intervento ma ho avuto una settimana difficile al lavoro che mi ha preso completamente.
    Continuerò a monitorare il post anche dopo la sua scomparsa da quelli visibili nella home page, se vorrete continuare la discussione io vi leggerò.

    Ho letto con grande interesse le vostre obbiezioni, e con piacere letto che non sono il solo a pensarla così sull'argomento..

    I nostri punti di vista sono chiari, credo però che alcune precisazioni vanno fatte.
    Ho criticato solo la ricerca di esopianeti extrasolari, e non la ricerca di base nella sua totalità, su questa ho scritto citando e criticando il nuovo James Webb Telescope, che si dovrebbero realizzare strumenti e missioni meno "delicate"(si fa per dire!!) e dispendiose.
    Questo non significa abolirla completamente, ma dandogli una collocazione nella ricerca spaziale di secondo piano rispetto all'esperienza e alla ricerca spaziale a distanze raggiungibili o teoricamente raggiungibili un giorno anche per un nostro equipaggio...10-20 anni luce forse lo sarà fra 500 anni o meno, ma oggi e per molto tempo a venire queste distanze saranno purtroppo irraggiungibili...

    Mappare il cosmo, guardare i primi istanti dell'universo, cercare di comprendere la fisica dei buchi neri, la flora e la fauna cosmologica è importante e come scritto in precedenza, è cosa da umani.
    Che questi uomini siano dotati di un primordiale telescopio o antichi osservatori megalitici...è nella loro natura osservare, ricercare l'ignoto, e oggi all'alba del nuovo millennio per ignoto intendo l'universo intero certamente ma anche il nostro sistema solare!!

    L'esperienza astronautica necessaria per raggiungere Marte, rimanerci con una stazione di ricerca permanente, sarebbe un passo fondamentale per acquisire quelle conoscenze che ci permetteranno un giorno di partire alla conquista di nuovi pianeti e lune, rivendicandone la proprietà, in mancanza di forme di vita complesse..^_^, anche di tutte quelle ricchezze geologiche extraterrestri che ancora non conosciamo ma che , è auspicabile, un giorno contribuiranno alla sopravvivenza della nostra civiltà e che ci permetteranno di realizzare direttamente nello spazio, le pesanti schermature per le navi interstellari che ci porteranno fino lì..., Ramiro, si..., fino alla nuova terra promessa!!

    Continua...

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  2. 2di2

    Secondo me, lo ribadisco, prima bisogna imparare a camminare per poi correre.
    I primi passi li possiamo fare vicino a casa e Marte è ciò che più si avvicina a quegli esopianeti che Kepler ricercava, ance se di vita su Marte non ne abbiamo ancora vista non significa che non ci sia nelle sue profonde cavità, o perché no a pochi metri sotto la superficie....Marte è un pianeta non un'abiotica ed amorfa luna, c'è ancora molto da indagare rispetto alla nostra luna!!
    Marte merita tutta la nostra attenzione o quantomeno converrai Ramiro, almeno quanta ne è stata data al nostro satellite!!!!!
    Per astronomia io intendo non solo l'osservazione cosmologica a distanza ma nel caso dello studio di pianeti si può e si deve preferire quella più ravvicinata possibile e quella fatta da sonde robotizzate, orbiter e perchè no direttamente con astronauti, è preferibile a quella fatta dalle osservazioni telescopiche o spettroscopiche.

    Dal mio punto di vista il complesso di radiotelescopi del Very Large Array, il prossimo(2019!)Giant Magellan Telescope, il citato James Webb Telescope che opererà principalmente nell'infrarosso, il rover Curiosity, la sonda interplanetaria New Horizons sono paragonabili ai nostri occhi e alle nostre orecchie....anche l'uomo è paragonabile ad una sonda!
    Cosa potrebbe fare questa sonda su Marte?

    Per concludere, sottolineo l'importanza per la nostra specie di iniziare a prendere possesso di quello che il caso ci a messo a disposizione..., non sarebbe stato tutto più semplice se Marte fosse stato una seconda Terra?
    Chissà oggi a distanza di 40 anni dal primo volo orbitale di Gagarin,dove saremmo..., io credo che già staremmo costruendo il futuro della nostra civiltà extraterrestre.
    Oggi invece tergiversiamo senza uno scopo preciso, passando come un'ape da un fiore all'altro...senza fermaci mai!
    Per esempio non capisco neanche l'utilità per la NASA di prendere un campione di asteroide (Asteroid Reidrect Mission), quando dovremo concentrare gli sforzi nella costruzione di habitat sulla Luna e ancor meglio su Marte?

    Mancano solo 16 anni al 2030, data per la quale la NASA ha ipotizzato di conquistare Marte, ma se andiamo avanti cosi io credo che ci arriverà prima qualcun altro e che per il 2030 la NASA sarà molto indietro con il programma!!


    By Simo

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  3. ATTENZIONE QUESTA COMUNICAZIONE è RISERVATA SOLO AL WEBMASTER!!!

    Sergio, questa notizia straordinaria dovrebbe esse re, secondo me, pubblicata anche qui sul tuo blog, si tratta del Capitano...



    ------------☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
    -----------☆☆☆By Simo☆☆
    ---------☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆


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    Risposte
    1. Idea: ti invito a scriverla te questa notizia, sono sicuro che ti farà piacere. Me la mandi per email e poi avrò io il piacere di pubblicarla.

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    2. Fantastico!!!!

      Entro le prossime 24 ore riceverai il manoscritto^_^!!!

      By Simo

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    3. Sergio sto avendo molte difficoltà nel rimanere nell'ambito della notizia...hemm ho eliminato circa 8000 caratteri, finalmente vedo la luce in fondo al tunnel...è quasi pronto!!

      ^_^By Simo^_^

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    4. Quando si dice il genuino entusiasmo! :-)

      Forza tenente Simo, alla via così!


      Massimo

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    5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. Come corollario del dibattito nato sui pianeti lontani segnalo questo vecchio articolo NASA, dedicato al futuro della propulsione spaziale, che fa giustamente notare come al progresso indiscutibile dei mezzi spaziali dalle capsule Mercury agli shuttle, si contrappone il mancato sviluppo delle velocità ottenibili, con motori che non sono cambiati nella loro concezione di base da quelli che venivano utilizzati mezzo secolo fa.
    Più che altro l'articolo fa riferimento al VASIMR, il "rivoluzionario" motore al magnetoplasma che consentirebbe un considerevole aumento di velocità: vedi FAQ sul sito dell'AD Astra Rocket, la società che si sta occupando dello sviluppo del propulsore.
    Si tratterebbe di un grande sforzo, e, nel contesto del nostro sistema planetario, un buon passo in avanti, certo, ma onestamente parlare di 50 Km/sec. mi fa cadere le braccia se calati nel contesto dei discorsi di questi ultimi giorni su, adesso proprio ipotetici, viaggi interstellari.
    Anche per questo dico, ben venga il lavoro di Kepler e dei prossimi telescopi, utile a fare una prima "rozza" mappa dei sistemi della nostra galassia, ma guai a lasciarsi inebriare da queste scoperte ed a tralasciare e/o dimenticare per loro l'esplorazione e il tentativo di colonizzazione di quanto potrà concretamente offrirci il sistema solare nel prossimo futuro.
    E' certamente corretta la metafora di Colombo e della sua spedizione per le Indie, paragonandola ad un viaggio interstellare. Ma continuiamo però il paragone fino in fondo. Pensiamo che, quando Colombo, Magellano e tutti gli altri navigatori partirono per il loro viaggio attraverso gli oceani, avevano alle spalle una solida e secolare, anzi millenaria, esperienza tecnica e di navigazione nel Mediterraneo.
    Esperienza che di contro a noi manca completamente nello spazio.

    Abbiamo tanto da imparare, e come giustamente dice Sergio, ricerca di base ed applicata sono entrambe necessarie; qua non si tratta di scegliere, ma di andare avanti nel modo migliore e più concreto, e possiamo farlo solo cadendo e rialzandoci come dei bambini, prendendoci i nostri rischi e (provocazione...) non pensando troppo ai soldini da spendere nella scelta dei nostri obiettivi, la cui bontà forse sarà alla base del futuro stesso del genere umano.

    Buonanotte.
    Massimo.

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  5. Più rileggo l'intera discussione e più non riesco ad entrare nell'ottica che sia preferibile puntare i nostri sforzi sulla ricerca interstellare piuttosto che sull'esplorazione sistematica del sistema solare. E' vero che abbiamo raccolto tante nozioni su di esso, ma cosa abbiamo raggiunto finora? Una blanda conoscenza superficiale!
    E ci sentiamo così padroni di noi stessi per avanzare tra le stelle solo con questo? In fondo, se è così difficile, pericoloso e inutile esplorare Marte e i vari satelliti di Giove e Saturno, perchè il discorso diventa facile e utile parlando di qualcosa che non conosciamo affatto? Non ho ancora capito come tecnicamente si intenda trovare segni di vita su pianeti lontani anni luce, se non siamo in grado di stabilire niente di certo su corpi esplorati da vicino più e più volte, e del perchè una volta trovato il modo di farlo non dobbiamo subito usarlo per conoscere il vicinato.
    Allora potrei ribattere, che quando avremo raggiunto una pari conoscenza della nostra galassia e magari il modo di muoverci all'interno di essa, inizierà a circolare l'idea che non valga la pena perdere tempo per la via lattea, perchè abbiamo iniziato ad avvistare dei pianeti abitabili su altre galassie, e quindi converrà progredire e passare direttamente ai viaggi intergalattici.
    Col rischio di apparire polemico, e non è certo questo il mio obiettivo, aspettandomi delle conclusioni costruttive, a me sembra quel classico modo, quando si ha a portata di mano un obiettivo, di trovare un alibi adatto ad evitarlo, ponendo sul piatto qualcos'altro di appetibile per spostare l'attenzione, ma sapendo che allo stesso tempo non c'è da correre il rischio di doverlo affrontare noi subito.
    E allora mettiamola così, il nostro sistema solare è una palestra, da affrontare per gradini, spingendoci ogni volta un gradino più avanti; se vogliamo dar seguito alle scoperte che ci forniranno gli astronomi, dobbiamo avere nel frattempo acquisito esperienza e affinato ogni tecnica per padroneggiare lo spazio con la stessa naturalezza con cui ci muoviamo tra gli oceani sulla terra.

    Mi ripeto infine sull'opportunità che non ci sia competizione tra le due cose oggetto dei nostri discorsi, sono necessarie entrambe, ma quello che si deve fare è dare il giusto peso ad entrambe e raggiungere obiettivi concreti e non solo affascinanti prospettive o speculazioni sul tema.

    Massimo

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    1. Sono d'accordo con la tua conclusione finale. Il volo interstellare è secoli a venire e su questo non ci piove. Ma una cosa è l'astronautica e una è l'astronomia.
      L'astronomia è una disciplina che da millenni studia l'universo indipendentemente dalle distanze.
      Ben vengano tutti i rover del mondo a rovistare sotto ogni sasso di Marte ma non per questo impediamo agli astronomi di guardare oltre.

      Ramiro

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  6. Balcone con vista

    Guardate qui

    http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/la-terra-vista-dallo-spazio-ora-e-live-in-hd-dalla-iss/164479/162969?ref=HRESS-15

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  7. Missione compiuta,
    Sergio c'è posta per te^_^!!

    By Simo

    Grazie per l'incoraggiamento Max, mi è servito^_^!!

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  8. per Sergio e tutti gli interessati vi linko una pagina con un interessante proggetto a guida italiana di un aereo per voli suborbitali.

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    Risposte
    1. eccolo
      http://www.spacerenaissance.it/?lang=en

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  9. Grazie per la segnalazione Emilio.

    By Simo

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    Risposte
    1. è stato un piacere segnalare un progetto simile, è perfino italiano !

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  10. Dico la mia ... la scienza deve andare avanti in ogni direzione, perchè è imprevedibile, perchè da cosa nasce cosa. E se domani scoprissimo contro ogni previsione che c'è un piccolo pianeta abitato da esseri tecnologicamente avanzati, che si è arreso all'impossibilità di viaggiare ma che riesce a comunicare con altri pianeti in modi a noi non ancora del tutto chiari ? Sapere dove guardare può aiutare a capire cosa guaardare ... e viceversa.
    Tornando con i piedi per terra...10 anni fa non avevamo mai visto pianeti extrasolari, solo ipotizzati dall'unico dato in nostro possesso, adesso con keplero possiamo fare delle previsioni di distribuzione, di quantità, di rapporti con le stelle e francamente non vedo l'ora che arrivi il giorno in cui potremo analizzare lo spettro della luce riflessa. Motivo, capire meglio un universo che ancora oggi non risponde alle domande più semplici quali: perchè le galassie non si disgregano ? (materia oscura ?), perchè l'universo sembra in espanzione accelerata (energia oscura ?), perchè alcune galassie accelerano più di altre ? (flusso oscuro ?), siamo l'eccezione o la norma ? Perchè non mettiamo da parte per un attimo queste domande (la cui risposta sappiamo tutti essere: 42) e non ci dedichiamo a risolvere prima i problemi in casa (ben più pericolosi per l'avanzare del progresso) e non cerchiamo di 'completare' o almeno migliorare il nostro scarso livello di civilizazione globale, in modo da poterci dedicare un po tutti (non solo il 5% della popolazione) felicemente e unitamente a queste tematiche di enorme interesse ?(ottusità oscura ? :) )

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    Risposte
    1. Ciao, mi fa sentire un pò strano fare una domanda ad un anonimo visto che non ti sei firmato con un nome ma va bene lo stesso.
      Non mi è proprio chiaro questo punto del tuo contributo: "Perchè non mettiamo da parte per un attimo queste domande (la cui risposta sappiamo tutti essere: 42)". Proprio non ho capito cosa sia quel 42, ti chiedo scusa e ti sarei grato se potessi chiarirmelo.

      Massimo

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    2. Credo che l'anonimo si riferisca al libro cult di fantascienza "Guida Galattica per autostoppisti". Famosissimo, ma non l'ho mai letto ma ho visto il film.
      Mi sembra di ricordare che chiedeno a un supercomputer il senso dell'universo o qualcosa del genere. Dopo migliaia d'anni ha risposto 42.
      Potrei comunque sbagliarmi. Sentiremo l'anonimo se conferma.

      Ramiro

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    3. Intanto grazie a te per la risposta, non ci sarei mai arrivato!
      Grazie Ramiro, a buon rendere.

      Massimo

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  11. Mi interessa molto l'argomento...25 lettori, ovviamente spero che sia in crescita esponenziale questo 25 dal primo post pubblicato, ma non credo che sia andata cosi.
    Solo Sergio può darci la cronostatistica (uffa questa parola è sottolineata tutta rossa...per me va bene! è CORRETTA e W l'anarchia^_^) e i suoi appunti storici sul blog...forse un giorno Sergio vuoterà il sacco!Gli archivi segreti di News Spazio verranno declassificati e otterremo tutte le risposte!!!
    Il mio interesse statistico si concentra principalmente sul tipo di post/eventi che hanno avu
    to maggiore interesse sul blog.
    Certamente ho sperato che il volume di contatti e commenti aumentasse, e solo in parte se è successo si è palesato con una maggiore partecipazione, oggi saluto i nuovi inaspettati arrivi con grande piacere, e con dispiacere ricordo chi, intollerante, non è riuscito a trovare un dialogo costruttivo con noi e con le a volte rigide liee guida di Sergio!

    By Simo

    P.S.
    Ma è vera la storia dei 25 del Manzoni?^_^, se lo fosse sarebbe consolatoria in qualche modo...!!

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    Risposte
    1. Ops..scusate,
      mi sono dimenticato di scrivere il collegamento testuale a cui si riferisce il mio commento/risposta:
      Livio04 giugno 2014 11:48

      By Simo

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    2. Symo,

      forse se avessi più tempo a cui dedicarmi senza percepire il frequente déjà vu dell'essere in ritardo su un impegno, o di arrivare all'ultimo minuto, o di non fare quello che avevo programmato di fare, allora forse avresti visto e letto anche un mio contributo e quindi il “centounesimo” commento posted "by me”.
      Magari se ti chiamassi Laura anziché Simo, chissà, forse miracolosamente io avrei raschiato altri minuti al riposo senza subir danno … ツ
      e non solo io.

      Comunque, davvero, credimi che avevo realizzato la tua demo-ralizzazione, ma mettila da parte se c’è ancora, non allevarla inutilmente, guarda più lontano per vedere meglio da vicino.
      Magari anche la crono-statistica, così perderà la linea rossa!

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