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sabato 24 novembre 2012

Un nuovo spettacolare viaggio all'interno della Stazione Spaziale Internazionale, video by NASA!

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Restiamo sulla Stazione Spaziale Internazionale. In passato ho già pubblicato filmati, veri e propri video tour, che ci mostrano il suo interno. Li potete trovare con la barra di ricerca in cima all'area dei post.

Eccone adesso un altro molto ben fatto. Il comandante dell'Expedition 33, l'astronauta Americana Sunita Williams, ha registrato questo filmato alcuni giorni prima di concludere la propria permanenza sulla Stazione. Guardiamolo insieme.



Williams lo ha inviato a Terra il 18 Novembre, poche ore prima di tornare a casa a bordo della Soyuz TMA-05M (vedi qui).

In questo tour vedete ogni modulo e laboratori di ricerca presenti sulla Stazione. Williams stessa ci fa da guida raccontandoci le attività che si svolgono lassù.

Eccolo



Enjoy!

18 commenti:

  1. E' interessante vedere tutte le alette parasole scorrevoli pesenti sul casco delle tute EVA, il vetro dorato etc... io avevo sempre pensato che fossero caschi diversi

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  2. Voglio ringraziare Sergio per averci segnalato questo movie, e naturalmente la bravissima, coinvolgente, usualmente sorridente Sunita Williams che ci ha coinvolto in questo movie così emozionante.
    Un really, really enjoyable tour all'interno di quella meraviglia di ISS che abbiamo in orbita!

    Dovrebbero guardarlo tutti.

    Mi ha sorpreso quella macchina per gli esercizi ginnici trattenuta alla parete con supporti ammortizzanti per evitare di impremere indesiderabili sollecitazioni alla stazione in orbita, bello il sunglass protettivo integrale nel casco delle tute climatizzate per le EVA che ha menzionato Livio (extra vehicular activity), le attività all'esterno.
    Se c'è qualche malfunzionamento, sempre possibile a causa dei continui sbalzi di temperatura loro vanno fuori a tentare di eliminarlo.

    Curiosa la disponibilità di varie tipologie di carte nella toilette e la toilette stessa con l’aspiratore personale.
    Mi lascia un pò perplesso il cibo e la sua genuinità.
    Mi chiedo perché l’astronauta Sunita abbia quelle vistose ampie occhiaie, non credo che sia messa un fondotinta per simulare i postumi di un incontro di pugilato od una malattia renale, mah!? Forse sarà genetico.

    Nella Soyuz dell’Expedition 33 avevano materiale Nikon e grossi teleobiettivi fissati alle pareti, che mi hanno fatto venire qualche nuova ...non necessaria tentazione!
    Impressionante la vista da una cupola di vetro verso l’esterno sulla terra, in quei momenti sull’Africa coperta da nuvole e sulle 2 nere Soyuz attraccate all’ISS.

    Dall'inizio alla fine, tutti i 25 minuti del movie sono magnifici, da guardare con calma, ma assolutamente e solamente in YouTube con qualità HD 720p, la massima resa disponibile (peccato non c'è di più), altrimenti si perde molto.

    L'ho scaricato, sono 127MB, non è poco per chi ha una linea lenta, ma vale la pena attendere e salvarlo.

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  3. Brava Sunita, come esserci stati, un po' di invidia, a parte il gabinetto e la Soyuz! ;-D
    Renzo

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  4. Scusate l'OT ma non sapevo come altro fare.
    Da diversi giorni sulla rete "riecheggia un oscuro TAM-TAM" su un imminente annuncio da
    parte della Nasa riguardo ad una scoperta che epocale che apparira' su tutti i libri di storia (cosi ha detto la Nasa)
    A quanto pare si tratterebbe della scoperta di molecole organiche complesse effettuata da Curiosity grazie al suo modulo Sam, ma per ora bocche cucite.
    Restiamo in stand-by gente sperando di capirci qualcosa di piu'.
    Chiusa "parente" :)
    belissimo il video sulla stazione orbitale.
    Nonostante il mio amore verso lo spazio e' chiaro che non e' roba per claustrofobici !
    Con un paio di cabine telefoniche modificate
    posizionate nel giardino di casa vostra potrete giocare a fare gli astronauti comodamente sulla Terra
    Scherzi a parte chissa' i commenti degli astronauti quando rivedono gli ampi e confortevoli ambienti della stazione orbitale
    proposta da Kubrick nel suo famoso 2001 odissea nello spazio...e probabile anche che ci scappi qualche parola "grossa".
    Di sicuro il bagno non e' per fanatici della
    Jaccuzzi a altri confort....
    Flavio Briatore e' avvisato.

    Daniele.

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  5. Hai fatto benissimo Sergio a proporre questo bellissimo e coinvolgente video interpretato dalla simpatica Sunita Williams, che ci mostra la Stazione Spaziale Internazionale nella sua "enormità".
    Mi ha provocato invidia vederla danzare cosi facilmente nei pericolosi antri della "grande impresa umana", un dedalo di meandri e cunicoli, neanche fosse un tunnel reogenetico, per la lunghezza e le diramazioni imprevedibili da inforcare alla massima velocità che la non gravità permette!!!
    Un divertimento pazzesco, gareggiare per il miglior tempo nel Gran Premio ISS:-)))

    25 minuti Claudio, che se non lo scrivevi tu non me ne sarei mai accorto... a me sono volati.. rapito com'ero dalla tecnologia ubiqua, straripante e dalla unicità ambientale, aliena anche per gli stessi costruttori!!

    Anfratti dedicati a cuccette che neanche i cinesi le hanno cosi anguste negli "hotel capsula", attrezzi ginnici spaventosi..^-^ e passaggi che sembrano parti anatomiche umane...
    Sono sorpreso anche dal fatto che il cesso spaziale detto in modo forbito..."gabinetto ipertecnologico ma come si fa???" sia distante solo qualche metro dalla cupola ricreativa, non credo che aiuti la contemplazione il via vai rumoroso degli inquilini alle prese con imbuti aspiranti di ogni forma ed uso...

    Siamo molto lontani dalla linea stilistica immaginata da Kubrick, la Stazione Internazionale progettata dalla fine degli anni ottanta è concettualmente più vicina alla Mir che alla stazione spaziale fatta a "ruota di bicicletta" con gravità artificiale annessa, vista nel film e che in linea di principio è realizzabile con le attuali tecnologie...i prossimi motel spaziali saranno cosi accoglienti??

    By Simo




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  6. Beh.. è come essere in un camper!! Rende bene l'aspetto accogliente di una casa.. e la vista poi..NIENTE MALE!! Caruccia anche Sunita.. saperla dentro a quella palla rovente fà un certo effetto, ma è tornata senza problemi, e questo è ciò che conta..!! :-)

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  7. Lo sapevate, lo avevate notato che la Soyuz pochi istanti prima di toccare il suolo attiva brevemente dei retrorazzi per rallentare ulteriormente ed attenuare l'impatto?
    Non c'è solo il paracadute.

    Io ho guardato e controllato più volte la durata scritta di questo movie, non volevo credere che è così lungo, anche a me il tempo è volato, assieme alla caruccia, danzante e si, anche simpatica oltre che brava, Sunita, con le gambe nude che sono la parte più piacevolmente umana di tutto il filmato.

    Come cambia l'aspetto fisico del volto, nelle varie condizioni di gravità, luce e nelle varie circostanze e sollecitazioni emotive.

    In volo appariva più paffutello, giù a terra, subito dopo il rientro, lei sembrava quasi un'altra, più magra, il viso più allungato.
    Ma perché tutte le donne che vanno nello spazio sono così spaventate, coi cappelli dritti ... e che sarà mai :)

    Mi chiedo se almeno la "zona notte" è un pó più silenziosa, con tutti quei dispositivi e motori elettrici accesi.

    Non è come quella immaginaria di Kubrick, ma è meravigliosamente reale e c'è, ce ne rendiamo conto?
    Possiamo anche vedere le loro immagini ed ascoltare le loro comunicazioni ad ogni passaggio sopra di noi con un semplice telefonino smart od una tablet, ogni volta che lo vogliamo, ognuno può farlo, non è poco.

    Il futuro è già con noi, sappiamolo apprezzare, ma anche pretendiamo di più!!

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  8. opss, capelli non cappelli, e nemmeno caschi...

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  9. Bella e brava, Sunita; il papà é indiano, ecco perché le occhiaie un pò nere (molti indiani le hanno) e difatti adora i cibi piccanti, anzi si é lamentata perché i cibi sulla ISS lo sono poco. Ma a perte queste notizie da gossip, Sunita con 50 ore di EVA é la 5° astronauta della storia come tempo, ed é un tecnico eccezionale nonché un pilota militare con 3000 ore di volo sulle spalle. Meraviglisa! Ed ora aspettiamo con ansia la nostra Samantha Cristoforetti.

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    1. Ah, ecco perché.
      Quindi i geni, la familiarità e le abitudini alimentari indiane ne sono i piccanti motivi.

      Io invece ho sulle spalle almeno 5000 ore di escursioni sempre con zaino, borsa/e, treppiedi, testa, snodi fotografiche etc. etc. e non sono uno sherpa...!
      Non è esattamente come volare, ma quando si arriva in cima ad una vetta, sembra quasi di volare.

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  10. A mè ha colpito molto la claustrofobica zona Russa, stile MIR. :)

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  11. beh.. io mi chiedo come facciano a girare in scioltezza senza un casco.. e come fanno a non staccare con i piedi quella miriade di fili che ciondolano in giro...era messa meglio la mir di armaghedon... hahaha...
    Ma in caso di abbandono tempestivo della stazione, come fanno ad entrare nelle soyuz e a staccarsi prima di che, per esempio, si decomprima? questi sono stati i dubbi che mi mi hanno sfiorato.. cmq non pensavo fosse cosi grande.. una cosa spettacolare....

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  12. Gianni, questo è il mio pensierino della notte:

    quasi tutti i cavi e i tubi probabilmente non sono connessi semplicemente come delle comuni spine italiane alle prese di rete a 220V o come dei connettori USB, Firewire, jack e così via che si sfilano dalle loro sedi senza troppe difficoltà e talvolta fin troppo facilmente.

    Sono a standard militare, cavi robusti e bisogna ruotare una ghiera o svincolare due o più clips, per staccare un connettore, io immagino.
    Hai mai avuto un computer con quei vecchi connettori SCSI?
    Una telecamera professionale?

    E poi la massa (il peso di un corpo) in orbita, in "assenza" di gravità e galleggiando nell'aria non si comporta nello stesso modo di come si comporta sottoposto alla gravità sulla terra, e appoggiato al suolo: gli effetti di un urto o di un accidentale strappo sono attenuati anche per la gran libertà di movimento in tutte le direzioni.

    In più gli astronauti, se non indossano la tuta, non sono dei pesanti, goffi bisonti, sanno essere delle gazzelle, degli angeli volanti, sia nelle esercitazioni a terra (all'interno delle vasche piene d'acqua per la simulazione dell'assenza di peso) che poi nello spazio, ed abbiamo visto questa giovane angelica creatura terrestre come si muove con destrezza.

    Circa le emergenze, immagino che hanno la possibilità di chiudere ed isolare il modulo che dovesse avere la perdita di pressione, e provvedere alla eventuale riparazione, anche indossando le tute salvavita, se l'incidente non è troppo grave e repentino.

    Mi auguro che ci siano ridondanze di ogni genere, che in altre zone dell'ISS ci siano altre vie di scampo, di uscita e quindi di aggancio con eventuali altre navicelle di soccorso, disponibili a Terra.

    Probabilmente non è il periodo migliore per affrontare situazioni così impegnative, dopo la sospensione dei voli dello Shuttle.
    In un vicino futuro le navette automatiche dovrebbero essere operative e si aggiungeranno altre possibilità.

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  13. beh.. direi che i cavi attaccati ai portatili sono dei semplici cavi ethernet.. i portatili, come scocca, sono identici, persino la marca e gli adesivi, a quelli che usano comunemente i miei colleghi al lavoro...

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  14. Si Gianni,

    credimi, come lo stavo scrivendo, immaginavo che qualcuno, giustamente, avrebbe pensato al dettaglio dei portatili.
    Ma non mi sono dilungato a fare o considerare le eccezioni.
    Già così l'ho fatta lunga, e come scrivo mi vengono altri pensieri, che non ho il tempo di trascrivere.

    Non volevo fare un trattato tecnico sui cavi, e non potuto nemmeno andare a verificare di persona... Ho dato un senso al discorso, per concetti indicativi.

    Se poi usano un certo computer che, come carozzeria e loghi, è o assomiglia ad uno dei tanti in commercio, non significa che sia in tutto come quelli, privo di modifiche fatte ad hoc.
    Attenzione, ora non sto dicendo che sono diversi, ma non lo so e forse non lo sanno nemmeno gli astronauti.

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    2. no beh.. azz.. mi auguro che all'interno della stazione non ci siano le stesse radiazioni che all'esterno.. penso che quei cavi e quei pc.. fuori dalla stazione si friggano al volo.. poi è troppo freddo.. nn partono neanche.. hahaha.. è quello che dicevo.. se usano i cavi come quello che ho io al lavoro, ogni 10 minuti si scollega qualcosa.. hahahha....non penso siano portatili elaborati.. che scopo ha prendere una cosa commerciale e modificarla? poi non so dove, forse proprio su sto blog, avevo letto che nell'huble ci sono dei 486 anche dopo la "ristrutturazione" e solo perchè vanno meglio che i pentium nello spazio (a quei tempi gli i-stica non esistevano) , e poi con i cash che hanno, che se ne fanno di un i7 nello spazio, con quello che costa prendi due pentium quad-core o anche dual-core, che fanno lo stesso lavoro consumando la metà...

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    3. La NASA non va necessariamente ad acquistare uno strumento, un computer, ad un centro commerciale, (in commercio) e poi lo fa modificare.
      Esiste il "build to order".

      Il risultato è avere qualcosa che assomiglia a quelli in commercio, ma con caratteristiche tecniche che possono essere diverse per le diverse finalità.
      I costruttori sono sempre gli stessi, i brand che appaiono sono quelli.
      Poi si utilizza ciò che sembra più adatto alla missione, per soddisfare i vari criteri di consumo, affidabilità nel tempo, caratteristiche tecniche certe, ecc, soprattutto per le missioni spaziali in orbita qui e più lontano.

      Talvolta anche alcuni elementi, come appunto i processori, da lungo tempo superati tecnologicamente, vengono usati in una determinata
      missione perché soddisfano meglio o del tutto un determinato progetto.
      È così.

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