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martedì 4 settembre 2012

NASA ed i nuovi finanziamenti CCiCap, un altro passo verso il trasporto orbitale commerciale per astronauti

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Il 3 Agosto scorso NASA ha annunciato le tre aziende assegnatarie di nuovi contratti per continuare la progettazione e lo sviluppo della prossima generazione di veicoli spaziali per il trasporto di astronauti in orbita Terrestre.

I nuovi Space Act Agreement si collocano all'interno dell'iniziativa CCiCap (Commercial Crew Integrated Capability) appartenente al programma NASA CCP (Commercial Crew Program), una priorità dell'Amministrazione Obama.



Ormai conosciamo il sentiero tracciato dal Presidente Americano all'interno del quale la NASA sta finanziando il mondo privato per la nascita di servizi di trasporto spaziale commerciali, sia per rifornimenti cargo alla Stazione Spaziale Internazionale che per il trasporto di astronauti in orbita Terrestre (e magari anche oltre). Il riferimento nel blog è la sezione 'politica'.

In questo contesto ecco le 3 aziende finaliste assegnatarie dei nuovi contratti:

  • Sierra Nevada Corporation, con un finanziamento di $212,5 milioni di dollari
  • Space Exploration Technologies (SpaceX) con $440 milioni di dollari
  • The Boeing Company, con $460 milioni di dollari

Le parole di Charles Bolden (Amministratore capo NASA): "I nostri sforzi per il programma 'commercial crew and cargo' si basano su di un semplice ma poternte principio: investendo in aziende Americane e nell'ingegnosità Americana stiamo incitando la competizione del libero mercato per dare ai contribuenti più valore al dollaro. L'obiettivo finale del nostro programma 'commercial crew space' è riportare qui sul suolo Americano i lanci spaziali con equipaggi e terminare l'outsourcing di queste importante attività".

Fino al 31 Maggio 2014 le aziende partner saranno impegnate nel progredire con le fasi di test e di progettazione. Sierra Nevada Corporation è impegnata nella realizzazione della navetta Dream Chaser, SpaceX nella versione 'manned' della capsula Dragon e Boeing è al lavorso sia per la realizzazione della capsula CST-100 che per ll'aggiornamento del lanciatore Atlas V.

L'idea è quella di avere le prime missioni orbitali dimostrative con equipaggio entro la metà di questo decennio.

A questo aggiungiamo anche la capsula Orion, il Multi-Purpose Crew Vehicle (MPCV) in corso di sviluppo da parte della NASA stessa, che insieme al futuro lanciatore per carichi pesanti SLS (Space Launch System) porterà la presenza umana oltre l'orbita Terrestre.

Fonte dati, NASA.

8 commenti:

  1. Di carne al fuoco ce nè tanta, peccato che di qualcosa che si possa definire una vera evoluzione dello Shuttle non ce ne sia.
    Sono tutte capsule (quindi un mezzo passo indietro, anche se evolute tecnologicamente) e un mini Shuttle, il Dream Chaser.
    Insomma: dai primi razzi alle capsule, dalle capsule agli Shuttle, dagli Shuttle .... alle capsule.
    C'è insomma stata un evoluzione dei mezzi spaziali fino agli Shuttle poi, dopo trent'annni di stallo, una bella marcia indietro.
    Le capsule sono utilissime per la ISS (ed anche utile è che si passi la cosa ai privati), ma per andare oltre un'SLS mi pare un'involuzione.
    A meno che non si sia raggiunto il massimo che tecnologicamente puo fare l'ingegno umano per i veicoli spaziali con lo Shuttle e che le "vere" astronavi (almeno interplanetarie) siano destinate a rimanere soltanto nei libri e nei film.
    Speriamo di no.

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  2. Ciao Marcello, e'il solito problema, lo shuttle era troppo costoso da gestire, il budget non e'piu'quello del periodo Apollo, quindi finanziare quel che dici, oggi costerebbe troppo e, soprattutto, lascerebbe a terra gli americani per troppo tempo. Quindi intanto e'meglio usare cio'che di piu'affidabile ed evoluto si puo'avere ora cioe'orion ed SLS.
    Poi non dimentichiamo che per i viaggi oltre la luna Orion sara'collegato a moduli abitativi.
    Poi se vogliamo un mezzo piu'aggressivo, versatile, piu'confortevole e piu'bello esteticamente dovremo aspettare un po', ma intanto auguriamoci che vadano in porto i progetti esistenti senza dimenticare che in 40 anni i sistemi di controllo e i sistemi di bordo si sono evoluti, e non poco...
    Giorgio

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  3. La modularità delle macchine è strategica in questi anni di carestia economica, lo Shuttle era troppo ambizioso per i tempi in cui era stato concepito, io penso che ritorneremo alle navette riutilizzabili, perché il concetto non è sbagliato. Anche a me da fastidio vedere schiantarsi al suolo le capsule come negli anni 60 ma abbiamo tecnologicamente saltato un periodo tornare indietro purtroppo non si può, ma si può imparare con gli errori. Mi sembra che la Nasa ora stia facendo i passi giusti.

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  4. Il mio commento era quello di un sognatore che si immaginava un continuo evolversi dei mezzi di trasporto.
    Dopo lo Shuttle (anni settanta), un sognatore si aspetterebbe negli anni duemila inoltrati qualcosa di più di una capsula su un razzo con motori non molto dissimili da quelli del Saturn V.
    Sono d'accordo che l'elettronica di bordo si è enormemente evoluta in questi anni e che i soldi sono pochi, ma sono un sognatore...

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  5. Condivido quello che ha scritto Marcello.
    Il problema non e' economico, ma politico.
    Puntare veramente sullo spazio, alla lunga (diciamo 60-100 anni) porterebbe
    inevitabilmente al suo sfruttamento, e il potenziale
    di sfruttamento di esso sarebbe pressoche' infinito.
    E questo non piace alle grosse corporation che detengono
    il monopolio di minerali rari (qui sulla Terra ma abbondanti nel nostro)
    sistema solare), senza contare
    che cio' porterebbe anche al rapido sviluppo di nuove forme di energia.
    (incubo e orrore puro che toglie il sonno alle lobbie dei petrolieri (ossia i veri
    padroni assoluti del pianeta Terra)
    Per quanto riguarda i soldi......
    nonostante il periodo di crisi (imposto) sembra che i soldi
    ci siano e pure molti....ma vengono spesi per spese militari.
    Se gli Stati Uniti rinunciassero ad una sola portaerei con tanto
    di caccia imbarcati, ci sarebbero i fondi non solo per una
    missione su Marte, ma molto probabilmente anche per una base permanente.
    Se poi per un solo anno tutti i fondi militari fossero dirottati alla Nasa
    ...beh...ragazzi vivremmo un periodo di pura esplorazione del sistema solare
    con decine e decine di sonde pronte a esplorare pianeti lune e spazio profondo....
    ....forse non ci imbatteremo nei vulcaniani...ma sarebbe un bel passo avanti
    la vera e massiccia esplorazione delle meraviglie e i segreti del nostro sistema solare
    senza dover aspettare un decennio per ogni nuova missione di un certo "peso"
    Riguardo al ritorno alle vecchie capsule (rimodernizzate) e' innegabile che siano
    piu' economiche, ma e anche vero che mantengono tutte le limitazioni intrinseche
    che hanno portato alla necessita' dello Space Shuttle !
    Piu' economiche...ma... alla... lunga di sicuro limitatamente vantaggiose.

    Daniele

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  6. Lamentarsi perché si desidera di più è il propellente di ogni essere umano, ed è spesso il motore dell'evoluzione, quando non si ingrippa per insufficiente manutenzione.

    Qui a Newsspazio il propellente sembra non manchi proprio.

    Non capisco... cosa c'è lassù nella punta della Gemini ...
    ... opss, scusate del Dragon?
    È una piscina od uno stadio?!

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    1. ..un tavolino da ping-pong!! Sai bene in assenza di gravità la pallina che va dove gli pare .. utilizzando anche le pareti... uno squash spaziale!! :-)

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    2. Già! ... è vero, non ci avevo pensato.

      Anche quella è attività spaziale, per tenersi in forma, socializzare e verificare se con tutti questi cambiamenti la legge di Newton funziona ancora ...lungimiranti!

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