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giovedì 29 marzo 2012

Mars Science Laboratory CURIOSITY, la seconda manovra di aggiustamento orbitale per raggiungere Marte, by NASA!

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Diamo un'occhiata al Mars Science Laboratory Curosity, in viaggio verso Marte e giunto quasi a metà strada.

Pochi giorni fa ha avuto luogo la seconda delle sei manovre di correzione di rotta programmate durante il lungo percorso dalla Terra a Marte (qui la prima).



Lo stadio di navigazione del veicolo spaziale che poterà MSL su Marte è composto da otto propulsori raggruppati in due insiemi di quattro. La manovra è iniziata con un'accensione di un propulsore per ogni insieme durata quasi tre minuti, al fine di modificare la velocità lungo la direzione dell'asse di rotazione del veicolo stesso.

Poi, per spingere il veicolo spaziale nella direzione programmata perpendicolare all'asse di rotazione, ogni insieme di propulsori è stato acceso in impulsi di 5 secondi quando durante la rotazione si veniva a trovare nell'orientazione corretta.
In totale sono stati "sparati" più di 60 impusi distanziati 10 secondi l'uno con l'altro.

I dati inviati a terra e le variazioni dei segnali radio dovute all'effetto Doppler hanno poi dato conferma del successo della manovra.

Uno dei 10 strumenti di bordo, il Radiation Assessment Detector (RAD) sta collezionando da ormai tre mesi i dati sulla radiazione presente nello spazio interplanetario, informazioni estremamente preziose per la progettazione di missioni umane sul Pianeta Rosso.
Gli altri nove strumenti scientifici sono stati controllati durante le due ultime settimane dal team di missione, accendendoli per la prima volta dal lancio e dandone. Tutti godono ottima salute.

Il prossimo 1°Aprile Curiosity raggiungerà la metà esatta dei 567 milioni di Km del suo percorso.

Fonte dati, JPL-NASA.

8 commenti:

  1. Il tempo passa lento se in un sogno ti culli...(Bob Dylan).
    By Simo

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  2. Sergio..ma ci illustri una cosa se la sai: che livello di radiazione è presente nello spazio,che coperture sarebbero necessarie (corazza,schermature) e che percentuale,con l'attuale tecnologia,di rischio vi è nell'affrontare un viaggio di 6-8 mesi sino a Marte.

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    1. Nello spazio esterno senza la protezione del campo geomagnetico Terrestre è alto il pericolo dovuto alle particelle ad alta energia provenienti sia dal Sole che dalla Galassia stessa.
      I guai per la salute degli atronauti impegnati in missioni di esplorazione interplanetaria dipendono dal flusso di radiazioni che li investe, dallo spettro di energia e dalla composizione della radiazione stessa.

      Secondo una stima effettuata nel 2001 sui dati registrati dall'esperimento NASA MARIE (Mars Radiation Environment Experiment) la mancanza di particolari protezioni in una missione verso Marte farebbe assorbire agli esseri umani una dose annuale di 400-900 mSv (milliSievert).

      Sono allo studio vari approcci per risolvere questo problema, approcci che vanno da scudi passivi a scudi attivi, ciascuno tuttavia con le proprie criticità. E' particolarmente importante anche la scelta dei materiali per realizzare scafi e scudi, poiché l'urto delle particelle con maggiore energia contro di essi genera quella che si chiama radiazione secondaria, anch'essa potenzialmente fonte di di danni.

      Insomma Giorgio, sono aperti molti filoni di ricerca. Chissà, magari dietro l'angolo vi sono nuovi materiali e nuove tecnologie applicabili in questo settore. La ISS è un prezioso banco di prova anche per questo.

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  3. Infatti il curiosity ha un rilevatore di raggi cosmici al suo interno per valutare proprio questo
    PS: Sergio ma non c'é un'autenticazione un pò più semplice per riuscire a postare che digitare ogni volta quelle sfilze di lettere?

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    1. Livio, non dipende da me ma dall'infrastruttura di blogging...

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  4. Ahhpperò..fino a 900 mSv..capperi che pesante.

    Avevo ben l'idea che lo Spazio fosse ben più attivo di come lo si immagina (e i Raggi Gamma? non sono forse i peggiori in assoluto?).

    Certo,Sergio,dallo Spazio (come ahimè dalle Guerre eterne sul nostro pianeta blu) potrebbero esserci ricadute stupende per l'Umanità..vabbè basta attendere almeno un altro 40ennio..poi a 90 anni andiam su marte eh?..:)..ho affidato il compito a mia figlia..: l'URNA minimo deve portarela dietro..ehhe..(le ceneri ovvio..allegria:D)

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  5. Senza considerare il rischio di una CME (coronal mass ejection) e quindi di un elevatissimo flusso di protoni x gli astronauti durante il trasferimento terra-marte; ne accadde una tra le missioni di Apollo 16 ed Apollo 17, e per fortuna non c'era nessuna navicella in volo in quel momento al di fuori dal campo magnetico della terra. Sono eventi rari, ma il viaggio verso marte durerebbe mesi e in tal caso quell'equipaggio andrebbe incontro a sindrome acuta da radiazione potenzialmente letale. Non so, sono interdetto da queste difficoltà: e se viaggiare per lo spazio non fosse poi così possibile?

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  6. Con le attuali tecnologie. Dobbiamo "solamente" inventare un buon modo per viaggiare nello spazio.

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