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lunedì 12 marzo 2012

Lo spazio fuori e dentro

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Vorrei condividere alcune mie riflessioni, lo spunto è un incontro molto stimolante che ho avuto recentemente con una persona che porta avanti da anni con successo una propria visione, un grande successo in campo spaziale molto apprezzato in particolar modo all'estero.
Complice di queste mie riflessioni è anche una lettura che mi sta accompagnando da alcune settimane e che definisce un po' meglio i contorni di alcuni meccanismi umani forse non esplorati a sufficienza. E sono curioso di leggere i vostri commenti.

Siamo in un blog di spazio e di spazio continuiamo a parlare, inquadrato questa volta però secondo un'ottica differente, un punto di vista che parte dall'interno dell'individuo.



Siamo abituati a pensare alle missioni spaziali come ad eventi eccezionali (un'eccezione, qualcosa di non comune) sia per il compito che sono chiamate a svolgere che per i loro enormi costi. Tendiamo a non renderci conto del ruolo che le attività spaziali giocano nel nostro quotidiano, a non inquadrarle nel più grande contesto della nostra comunità, questo almeno per la maggior parte delle persone.

Nonostate vi sia una sempre maggiore letteratura in proposito difficilmente è diffusa la coscienza di quanto un esperimento condotto in orbita o le applicazioni derivate da tecnologie pensate per lanciare un veicolo spaziale possano avere un influsso diretto o indiretto su di noi.

Lo spazio ci appare quindi lontano. Ci vuole uno sforzo aggiuntivo, una visione più ampia, una capacità di estendere la nostra attenzione - forse - al di là di una "soglia del quotidiano" proprio per catturare qualcosa che non sta esattamente ad un palmo dal naso, ma che non è assolutamente distante dalle nostre vite.

Una premessa. Sto parlando di individui, come me e voi tutti. Farei un discorso tutto differente se parlassi di istituzioni, che per loro mandato hanno precise responsabilità e sono chiamate a guardare, pianificare e gestire il futuro nel medio-lungo termine per una numerosa comunità di persone.

Parlo di individui, e mi viene da dire che il primo strumento che ciascuno di noi possiede per abbracciare una visione più ampia è guardare con gli occhi della passione. Quel sentimento che percepiamo come irrazionale, che ci spinge verso una particolare direzione e che guida quindi le nostre scelte, facendoci individuare/intuire la strada da intraprendere per compiere la nostra realizzazione.

Seguire quel sentiero però non è garanzia di arrivare laddove ci siamo prefissati di arrivare, lo so bene. Sono tante, troppe le variabili che non possiamo né prevedere, né tantomeno controllare. Addirittura talvolta si presentano difficoltà che avevamo decisamente escluso.
Molte possono essere le cose "al di sopra di noi". In fondo noi abbiamo solamente la nostra barchetta e non sappiamo come sarà il mare che troveremo al di là del porto.

Quello che però possiamo fare è seguire la direzione della nostra bussola, o per lo meno manovrare il nostro timone verso quella direzione. Tutto il resto senza sfera di cristallo non possiamo conoscerlo in anticipo e tutto quello che dovremo affrontare lo affronteremo durante il viaggio.

Se non lo facessimo, se restassimo "all'ancora", se non dessimo energia alle nostre passioni, ai nostri sogni, al nostro entusiasmo, che viaggo riusciremmo a fare? Riempirebbe la nostra esistenza e quella di chi ci sta accanto?

Sì, vorrei portare alla nostra attenzione parole come passione, sogni, entusiasmo. Parlo di spazio, ma potrei parlare di qualunque altra cosa. Conoscete un motore più grande?

15 commenti:

  1. Come potrei non condividere il tuo pensiero, visto che tutta la mia esistenza è stata, ed è tuttora una serie di scelte passionali, sia per quanto riguarda gli affetti il lavoro e altre passioni che sono rimaste passioni appunto.
    Nel bene e nel male ovviamente perché non sempre sono state scelte giuste, ma sono errori più dolci se così si può dire, perché ispirati da dei sentimenti nobili.
    Per questo motivo cerco di ispirare i miei due bambini e qualsiasi altra persona con questo potentissimo sentimento.
    So che questo bellissimo Blog frutto della tua passione per lo Spazio è frequentato da studenti e comunque da ragazzi ragazze, appassionati anche loro, spero che queste semplici "parole" servano loro qualcosa.

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  2. Quoto Sergio , i sogni sono il motore della vita , e non hanno prezzo, uno dei miei sogni e' andare nello spazio , spero un giorno di riuscirci con la Virgin Galactic , o similari che possano uscire nel tempo, anche se per pochi minuti vorrei assaporare l'assenza di gravità e vedere la nostra terra dallo spazio !

    Ma lo spazio non e' solo sogni , lo spazio per una visione dell' Umanità addirittura prima di essere importante e' vitale, conoscenza che si trasforma in scienza, risorse minerarie ed energetiche su altri pianeti ecc, che per come stiamo crescendo sono vitali.

    Ti rinnovo i complimenti per il tempo che dedichi alla divulgazione di questo sogno o visione che sia, purtroppo i nostri governanti ma anche gran parte della società, preferisce spendere soldi tempo e vite più per le guerre che per l'esplorazione spaziale, sperando in maggiori collaborazioni fra le varie agenzie, ma mi sa che fino a quando non entreranno di forza i privati, che per loro fini incominceranno ad investire ingenti capitali , o fino a quando qualcuno non inventa qualche sistema di propulsione molto più economico ed efficacie, vedremo ben poco, di quello che si e' Già fatto !

    KOSLINE

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    1. concordo e sogno di esserci anch'io con te
      lassù.. By Simo

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  3. Bellissima riflessione che può servire a tutti.
    Ma soprattutto deve servire per i giovani che, come dici bene, devono puntare nella direzione delle passioni.

    Bravo Sergio, hai colto nel segno...

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  4. Caro Sergio mi fa molto piacere che finalmente ci hai aperto il tuo cuore, era quello che mancava al tuo bellissimo Blog.
    Sono d'accordo quando scrivi che molti non si rendono conto dell'enorme sforzo in termini di vite umane e risorse che servono per” fare la differenza” la in mezzo alle stelle...
    Come più volte ci hai mostrato, la NASA sta facendo un ottimo lavoro, anche per quanto riguarda la comunicazione, essere presente nelle scuole, avere un canale tv e favorire il coinvolgimento di tutto il globo ( tra gli ultimi post” YouTube space lab”) è importantissimo, per far scaturire nei giovani quella passione per la scoperta, l'ignoto deve stimolare una specie animale dotata di una mente capace di sognare!!
    Quanti viaggi a occhi aperti ho fatto a bordo dei grandi vascelli spaziali, primo fra tutti l'USS Enterprise (NCC-1701) ovviamente da comandante!!
    Sono uno a cui vengono gli occhi lucidi quando rivedo in tv ( ultimamente su rai5) la grande impresa dell' uomo, finalmente dopo tanto sognare, nuotare nello spazio o passeggiare buffamente sulla spiaggia lunare.
    Vorrei farvi conoscere un cosmonauta d'altri tempi un vecchietto che di sogni e passione ne ha moltissimi e che dopo tanto patire è riuscito a realizzarli. Ho visto la sua docuintervisata molti anni fa a tarda notte su rai 3, ricodo che mi commossi tantissimo e che tremavo ,per quanto fui coinvolto nel caso umano del Cosmonaut Polyakov. Ecco la mia recensione di allora”Commovente e coinvolgente, da vedere soli a tarda notte. Polyakov non è "solo" un'astronauta ma un grande uomo, lo dimostra la sua storia vissuta per moltissimi anni a rincorrere un sogno, con sacrificio, umiltà, tenacia, passione e studio. Questo docufilm racconta attraverso incredibili immagini (almeno per noi terrestri) ,della straordinaria vita quotidiana dentro e fuori la stazione spaziale russa Mir, dell'attesa partenza e del ritorno a casa, degli amici, dei parenti e del record di permanenza nello spazio. L'impresa, di grande valore scientifico, permette di sognare un possibile viaggio umano verso Marte!! “
    Per l' occasione lo metto su eMule. Se lo volete vedere ...”Il Cosmonauta Polyakov (Cosmonaut Polyakov, Vo Sub Ita)" Un saluto a tutti gli astrosognatori!! By SIMO

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  5. Grazie a tutti per le belle parole. Vorrei aggiugnere che tutti noi dobbiamo puntare in alto verso le nostre passioni, i più giovani certamente ma anche chi non è più un ragazzino non può permettersi di dimenticarsi dei propri sogni.
    Ma c'è dell'altro, e lo sto organizzando in un'altra riflessione...

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    1. Caro Sergio,
      grazie.
      La passione certamente muove la storia, e da mezzo secolo nella nostra storia c'è anche l'esplorazione dello Spazio. Una mattina, tornando da scuola, vidi una locandina del giornale e corsi da mia nonna Assunta. "Nonna, c'è un uomo nello spazio!" La risposta fu: "Lascia perdere queste fesserie, sulla Luna c'è Caino che fa le frittelle". Da allora la passione mi ha spinto lungo i sentieri della tecnologia e .... della teologia". E con il tempo ho imparato che bisogna fare un altro passo, dalla passione al "commuoversi, dalla passione alla com-passione : Quando i Vangeli ci parlano di quell'uomo che duemila anni fa "si mosse a compassione", usano un termine greco che vuol dire "muoversi tutto dal di dentro". Quando un giovane che ci chiede "lo spazio perchè??" vedrà i nostri occhi lucidi e percepirà il tremore (ma non il timore)nelle nostre risposte, troverà allora la sua risposta, che è quella di Colombo, di Galileo, di Glenn, di Poliakov.di Sergio, di Luigi, di Valfredo.....

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    2. belle parole, mi fa piacere che hai tra gli altri nominato Galilei, sembra che finalmente dopo fiumi di sangue la Chiesa non possa più ostacolare il progresso e la conoscenza è alla portata di quasi tutti ... ok ok .. di molti!! scienza e religione, forse un giorno si uniranno creando un nuovo potentissimo dogma capace di smuovere grandi masse di persone, che cercheranno il loro Dio la ... fra le stelle!!
      By Simo

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    3. Fantastico! Sergio ha aperto una porta e...improvvisamente ci troviamo in giardino,quello dell'EDEN, che secondo una lettura dei simboli significa >>Recinto del Tempo>>. Ognuno cerchi le implicazioni teologiche e relativistiche. Livio apre una "Brana" (in meno di 10 secondi), e ci troviamo a guardare SolTerra dall'altra parte dell'universo.
      Simo ci mette di fronte alle nostre povertà e inadeguatezza nella storia (Galileo), e ci troviamo a discutere di "dogmi".
      A proposito, il dogma non è imposizione di un pensiero, ma la codifica in comune sentire di un pensiero largamente condiviso.
      Ma la storia ci insegna che un paradigma (il modello interpretativo) cambia quando tutti quelli che lo sostenevano non ci sono più.
      Colombo cercava le spezie, e ha scoperto l'America : effetto collaterale. Dio non gioca ai dadi. Affrontiamo il problema della degradazione dell'apparato muscolo scheletrico per 100 astronauti, e avremo risolto quello di 2 miliardi di persone: effetti collaterali? No: scienza, tecnologia, economia, ..passione, a braccetto, come scienza e fede. Qualche tempo fa ho tenuto un seminario in una prestigiosa Università Vaticana, dal titolo "Esobiologia ed astrobiologia: Dalle stalle alle stelle, ritorno a casa".
      Gli studenti (ed i docenti) si sono appassionati al punto che hanno risposto ad una call ESA, ottenendo un "outstanding"; voleranno sulla stazione nel 2014.
      A braccetto, creazione ed evoluzione, scienza e fede. Con passione.

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    4. Dogma che intendevo come dottrina filosofica, dottrina religiosa, alcuni convincimenti non possono essere spiegati a chi non ha fede, alla stessa stregua i laici come me possono, in ultima analisi, affermare che non c'è nessuna risposta alla “domanda delle domande sul tutto”!! ( Sentita in un film ma non ricordo il titolo) I dogmi nella scienza diversamente, sono affermazioni di cui si ipotizza la verità, poiché la storia ci ha insegnato che tutto è relativo a ciò che sappiamo nel presente, il passato esiste solo come monito, e il futuro è cosi lento che quasi lo superiamo!! :-)
      Mi piace il “recinto del tempo “ chissà forse un giorno potremo imbrigliarlo e usarlo a nostro piacimento per avere tutte le risposte... tranne una cazzzenger !!
      By Simo

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    5. Un grande dibattito gente, carico di significati che vanno ben oltre le nostre esistenze.
      Grazie di cuore Valfredo per le tue riflessioni che ci hanno proiettato in una dimensione ancora più grande, laddove la passione diventa vocazione. Condivido in pieno il tuo pensiero ed anch'io sono convinto che scienza e fede possano "andare a braccetto".
      Quando mi commuovo nel vedere le immagini di una galassia lontana, o i dettagli dell'infinitamente piccolo, o la complessità ed efficienza di ogni singola cellula - un vero e proprio laboratorio di chimica - del nostro corpo un pensiero mi sorge alla coscienza, che dietro tutta questa perfezione vi sia il risultato di un grande progettista.

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  6. Permettimi di aggiungere che esistono 2 tipi di umanità: quelli che vivono il contingente pensando solo a come si vestiranno, a cosa mangeranno, dove andranno in ferie etc senza avere "passioni" importanti, men che meno lo spazio e l'astronautica. Personalmente non posso parlare ad alcuno di spazio e scoperte e fisica delle particelle perché non mi ascolterebbe per più di 10 secondi. A volte penso di essere un dissociato, non so se vi capita. Ci voleva proprio internet per accomunare certi spiriti e scoprire persone come te, Sergio, come Luigi mossi da questa fame insaziabile, accomunati da questo fremito e anelito all'esplorazione e alla conoscienza. Per fortuna viviamo in un'era davvero interessante, e le scoperte provenienti da Ginevra, dalle agenzie spaziali e dai laboratori sono quasi ogni giorno formidabili. Ma... anche voi state contando i giorni del Curiosity?
    Livio
    PS Grazie SIMO per la segnalazione del video.

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