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mercoledì 25 gennaio 2012

Mars Exploration Rover Opportunity e Spirit, 3 mesi su Marte? No, 8 anni di esplorazione!

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech/Cornell/Arizona State Univ.)

NEWS SPAZIO :- Ogni nuovo anno il mese di Gennaio vede aggiungere una candelina per indicare l’anniversario di due esploratori spaziali molto particolari. Lo dice il titolo, si tratta dei Mars Exploration Rover Spirit (MER-A) ed Opportunity (MER-B), arrivati su Marte nel Gennaio 2004.

Il primo ad arrivare fu il MER-A Spirit il 3 Gennaio 2004 (il 4 Gennaio alle ore 4:35 ora italiana) nel cratere Gusev. Tre settimane dopo è stato il turno di MER-B Opportunity, atterrato nel cratere Eagle il 25 Gennaio 2004.

La missione dei due piccoli robot era pianificata per durare 90 giorni, invece con oggi ne festeggiamo l’8° anno.



Mentre Spirit ha cessato di comunicare con la Terra nel Marzo 2010 Opportunity gode di ottima salute. Nell’Agosto 2011, dopo ben tre anni di viaggio, Oppy ha infatti raggiunto il grande cratere Endeavour.
Lo abbiamo lasciato il Dicembre scorso alle prese con la sua ultima scoperta, una nuova vena di minerale all’apparenza gesso che sembra proprio che sia stato depositato dall’acqua.

Opportunity si è preparato per l’inverno Marziano – il suo quinto – posizionandosi su di un versante più esposto al Sole, nella zona denominata "Cape York" (una parte del bordo di Endeavour) la prima ad essere stata studiata dal rover.

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech/UA/OSU)

Per la precisione Opportunity si trova su di un affioramento a cui è stato dato il nome di "Greeley Haven" e la cui pendenza ne massimizza l’esposizione alla luce del Sole. I suoi pannelli solari hanno accumulato parecchia polvere (dall’ultima volta che una folata di vento li aveva ripuliti) diminuendone così la capacità di generare energia. Opportunity resterà su Greeley Haven fino a metà 2012 dopodiché il team di terra lo guiderà alla ricerca di minerali argillosi individuati in zona dalle sonde orbitali.

"La priorità assoluta a Greeley Haven è la campagna di radio-science per fornire informazioni sull’interno di Marte" è quanto ha dichiarato Diana Blaney (JPL deputy project scientist della missione).

Questa attività consiste nell’analizzare settimane di monitoraggio dei segnali radio provenienti dal robot immobile per misurare l’oscillazione nella rotazione del Pianeta Rosso. La quantità di tale oscillazione fornisce indicazioni per sapere se il nucleo del pianeta è fuso, un po’ come il modo in cui un uovo ruota su se stesso fa capire se è crudo o cotto.

Tra gli studi sempre da effettuare a Greeley Haven vi è la raccolta a lungo termine di dati con lo spettrometro Moessbauer (che si trova sul braccio del rover) per indagare sulla composizione dei minerali al suolo ed una campagna di osservazione per monitorare i cambiamenti dovuti al vento.
Relativamente a quest’ultimo compito si va dall’osservazione delle dune che dall’esplorazione tramite il microscopic imager dei movimenti anche di singoli granelli.

"Il vento è il processo più attivo su Marte oggi" sono le parore di Blaney "E’ più difficile osservare i cambiamenti quando il rover si muove ogni giorno. Approfittiamo del fatto di stare fermi in un unico posto per un po' ".

Tutte le informazioni sulla missione di Spirit ed Opportunity le trovate nella sezione 'Robot' del blog.

Fonte dati, NASA-JPL.

7 commenti:

  1. Ogni volta che vedo le immagini della superficie marziana da così vicino (praticamente sul posto) penso a Schiaparelli o Lowell che impazzivano dietro l'oculare dei loro telescopi, facendo degli sforzi di immaginazione pazzeschi per arrivare a capire come poteva essere fatto il pianeta rosso...
    Pensate un pò - quindi - a quanto siamo veramente tanto ma tanto fortunati ad avere (NOI e non loro, che pure lo hanno studiato ed amato tanto quel pianeta!) questa fantastica opportunità!!!

    GIANNI

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  2. X GIANNI
    Quelli tanto, ma tanto fortunati, saranno i figli dei nostri figli, che non solo vedranno il primo uomo mettere piede sul pianeta rosso, ma forse addirittura un giorno, riusciranno loro stessi a metterci piede!

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  3. forse i figli dei nostri figli ci metteranno piede, però non sarà mai la stessa emozione che potremmo avere noi,se domani ce ne fosse data la possibilità!sicuramente sarà una bellissima esperienza ma le nuove generazioni (... come noi rispetto alle ancor più vecchie) non avranno il tempo di coltivare l0idea della discesa su marte, non avrà per loro quel risvolto romantico,epico! almeno io la penso cosi :)

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  4. Non sarà la "nostra emozione"..ma il "semplice" fatto di ANDARCI..ATTERRARE..camminare su una superfice planetaria che non sia la Terra.beh ammetterai che se non è incredibile perlomeno l'inizio non vi è altra definizione.

    Poi,fra 100-200 o 400 anni quando la Colonia sarà presumibilmente in pianta stabile e attiva con miniere e Lab e Spazioporti commerciali..ALLORA il "fascino" di Marte sarà scemato..ma ci saranno Titano Io Enceladus Ganymede ecc..a tenerlo attivo.

    Non abbiamo manco scalfito un SINGOLO atomo (in proporzione) dalla superfice di un singolo pianeta..ai voglia a perdere entusiasmo..:D

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