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venerdì 14 ottobre 2011

ROSAT, un altro satellite in imminente rientro incontrollato in atmosfera


NEWS SPAZIO :- Eccoci di nuovo con gli occhi all'insù per aspettare che un altro satellite ormai in pensione e fuori controllo rientri nell'atmosfera Terrestre.

Spero proprio che, dopo le vicende del satellite NASA UARS precipitato al suolo lo scorso 24 Settembre accompagnato da parecchie fesserie dei media ufficiali, questa volta si possa guardare al cielo con molta più serenità e voglia di informarsi davvero.

Bene, detto questo ecco i fatti.



Il satellite ROSAT (ROentgen SATellite) dell'Agenzia Spaziale Tedesca (German Aerospace Center, DLR) venne lanciato nello spazio il giorno 1 Giugno 1990 e per più di otto anni la sua missione fu quella di scandagliare l'intero cielo per studiare per la prima volta le sorgenti di raggi X.
Queste si presentano nell'Universo come processi caratterizzati da alta energia, che spesso implicano stati estremi della materia, quali ad esempio buchi neri e stelle di neutroni.

La missione era stata pianificata per una durata di 18 mesi, invece venne estesa varie volte, durante le quali ROSAT individuò circa 80.000 sorgenti cosmiche di raggi X e più di 6000 sorgenti nella banda degli ultravioletti estremi.


Il progetto ROSAT è stato una collaborazione tra Germania, Stati Uniti e Regno Unito ed il satellite venne costruito e lanciato per conto e sotto la guida della DLR.

Durante i suoi otto anni di attività più di 4000 scienziati di 24 paesi ne hanno analizzato i dati, tra l'altro di pubblico dominio.

Nel 1998 il guasto dello "star tracker" primario (il dispositivo ottico che misura la posizione delle stelle e che consente quindi di determinare l'assetto del satellite) causò il puntamento fisso dello High Resolution Imager (HRI) verso il Sole causando danni irreversibili. Il satellite venne quindi abbandonato e spento. ROSAT non ha un sistema propulsivo a bordo, quindi non fu possibile manovrarlo per effettuare un rientro controllato in atmosfera.

Durante la sua fase operativa ROSAT era in orbita ellittica con distanza dalla superficie Terrestre compresa tra 585 e 565 Km, inclinazione di 53° e periodo orbitale di 90 minuti. Dal 1999 l'attrito con le molecole d'aria presenti ne ha frenato la corsa provocando una perdita di altitudine. Nel Giugno 2011 ROSAT era a 327 Km dal suolo.

Secondo le indicazioni di DLR il rientro del satellite Tedesco è previsto tra il 20 ed il 25 Ottobre prossimi. Quanto ROSAT entrerà nell'atmosfera con una velocità di circa 28.000 Km/h esso bruciando si romperà in frammenti, alcuni dei quali verranno distrutti dal calore estremo. Gli ultimi studi rivelano però che è possibile che fino a 30 singoli pezzi potrebbero raggiungere il suolo, per un peso complessivo di 1,7 tonnellate.

Il frammento più grande sarà con molta probabilità lo specchio del telescopio di bordo, progettato per essere molto resistente al calore.

E veniamo alle previsioni di quando e dove con esatezza ROSAT potrebbe raggiungere la superficie Terrestre. Al momento oltre alla finestra temprale 20-25 Ottobre è possibile dire solamente che eventuali detriti potrebbero impattare in tutte le regioni del Pianeta che si trovano tra -53° e +53° di latitudine. Questi detriti potranno cadere in un'area ampia 80 Km intorno alla traccia orbitale. Qui sotto vedete in rosso le tracce di tre orbite suucessive di ROSAT.


La prima causa di incertezza nel calcolo di stime precise è data dalle fluttuazioni nell'attività solare. Le radiazioni solari riscaldano l'atmosfera Terrestre aumentando quindi l'attrito atmosferico.
Al momento la data di rientro di ROSAT può esere determinata con un'incertezza di più o meno tre giorni. Ipotesi più precise potranno essere fatte via via che la data del rientro si avvicina. Ad ogni modo anche un giorno prima le stime potranno essere accurate entro più o meno 5 ore.

Durante la fase di rientro gli scienziati Tedeschi studieranno i dati provenienti dalla rete di controllo Americana Space Surveillance Network (SSN). A ciò si aggiungerà anche il radar TIRA (Tracking and Imaging Radar) del Fraunhofer Institute for High-Frequency Physics and Radar Techniques a Wachtberg vicino Bonn, che monitorerà la discesa del satellite per incrementare la precisione dei calcoli per determinare la sua traiettoria finale e predire con migliore accuratezza il momento del rientro.

Sempre stime dell'Agenzia Spaziale Tedesca pongono ad 1 su 2000 la probabilità che una persona possa essere ferita da eventuali detriti prodottisi dal rientro di ROSAT. Tenendo conto che sulla Terra siamo circa 7 miliardi di persone, allora la probabilità che ciascuno di noi sia proprio quella persona sono 1 / (2000 * 7.000.000.000), cioè 1 su 14.000.000.000.000 .

Immagini, credit DLR.

Fonte dati, DLR.

5 commenti:

  1. ...ma io quel giorno me ne starò in casa, quindi per i restanti esseri umani del pianeta scenderanno a 1:139.999.999.999 :-)

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  2. Certo che una possibilità su 14 mila miliardi è praticamente nulla.
    Stiamo però parlando della possibilità che un rottame colpisca direttamente una singola persona.
    Potrebbe però anche accadere che un oggetto colpisca ad esempio un aereo in volo o sulla pista (pieno di carburante), oppure una cisterna piena di benzina...
    In questo caso, le persone coinvolte aumentano.

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  3. Meno probabilità che si venga colpiti da un'Asteroide..

    Tanto rumore per nulla.

    C'è di peggio..

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  4. Volevo dire "Meno probabilità di essere colpiti CHE da un'asteroide"..

    :)..ovvero un'asteroide è dell'ordine di qualche milione di probabilità su una..

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  5. La differenza è che la caduta di un asteroide è un evento naturale, mentre quella di un satellite ce la siamo cercata noi mettendo in orbita oggetti che poi non siamo in grado di controllare.

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